Scampato Pericolo!, Il nuovo racconto di Vanny!

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Hilary: La protagonista assoluta della storia. Anche lei, come Gaspar, non ha il timore di nulla. E' scappata da un accanito Pokéfilo che la portava a letto ogni sera. Stufa, ha deciso di ucciderlo con Dragobolide. E' stata bandita dalla città di Austropoli per quest'omicidio. Suo fratello era allenato dallo stesso pazzo. Ha un comportamento cinico e sarcastico. [Erba/Drago] Mossa più potente: Dragobolide
[URL=http://tinypic.com?ref=ddkhts] Richie: Come Gaspar e Hilary ha 3 anni ed è fuggito insieme a loro perchè non volevano più essere i leccapiedi dei loro perfidi allenatori. Il suo allenatore era Giovanni del Team Rocket (poveretto, in che mani è finito...) [Fuoco/Lotta] Mossa più potente: Fuocopugno
Gaspar: è un Oshawott che non ha paura di nulla, anche se tiene tantissimo alla sua conchiglietta d'oro sul ventre. Il suo allenatore era un pazzo scienziato proveniente dalla lontana regione di Kanto con metodi di esecuzione bruttissimi. E' innamorato di Hilary, ma non glielo vuole dire. [Acqua/Lotta] Mossa più potente: ConchiShuriken
Enrich: detto Nonno Enrich dal gruppo, è stato il primo Pokèmon dopo il custode, Zoroark, a scoprire uno dei 20 portali dal mondo dei Pokémon al mondo dei Non-Pokémon, equivalente al nostro. Non si è mai evoluto nel mondo dei Pokémon e ha quasi 100 anni. [Acqua/Acciaio] Mossa più potente: Tsunami
Sandra: La sposa di Enrich. Ha 88 anni e si è sposata nel mondo dei Non-Pokémon, finitaci dentro tanto tempo fa, anni dopo l'avventura iniziata dopo i primi 3 anni di vita. [Erba/Roccia] Mossa più potente: Devastomasso Triplo
Zuza: Fratello di Hilary, è il Pokémon più violento del gruppo. Il Pokéfilo che ha "allenato" anche Hilary era il suo allenatore ed era uno scagnozzo del Team Plasma, fino a quando Zuza e Hilary non lo hanno ucciso.
Zuza è stato riempito di discorsi totalmente folli dal suo allenatore, solo quando ha capito che stuprava di nascosto sua sorella, la sera, ha messo la testa a posto, però è diventato molto più violento e protettivo nei confronti di Hilary. [Erba/Buio] Mossa più potente: Neroascesa
Faville: Il figone del gruppo. E' di tipo Elettro/Psico, di cui va fiero. E' stato allenato da uno stilista, ed è da lui che ha imparato ad usare Surf.
Poi lo stilista è morto di vecchiaia (aveva i suoi anni...) e per caso Faville, divenuto nomade dopo aver perduto la sua popolarità, si è imbattuto nel gruppo. Mossa più potente: Fulminviola
Laia: è la bonazza del gruppo. Pagherebbe qualunque costo pur di diventare ancora più bella e le sue tette non hanno eguali. E' attratta da Faville, anche se come stadio evolutivo è ancora piccolo. La sua allenatrice, Helen, l'ha voluta vendere al mercato nero per alcune pietre rare e preziose, e per questo anche Creamy, la sua Lopunny, è scappata dall'allenatrice per non fare la stessa fine. Si dice che poi la Lopunny sia morta sotto un treno. [Lotta/Psico] Mossa più potente: Triplo Centripugno Rapido
Rocco: Un Buizel nato da un uovo trovato nei pressi del covo. Nonna Sandra se ne prende costantemente cura. E' un anima buona, calma e ingenua, ma non riesce a volte a controllare il suo immenso potere... [Acqua/Elettro] Mossa più potente: Temporale
Roy e Carl: due Trapinch gemelli che vanno sempre e costantemente d'accordo e si dice che il loro pensiero fosse quasi perfettamente identico, quindi hanno strani poteri telepatici. [Terra/Roccia; Terra/Veleno] Mosse rispettivamente più potenti: Sassata a 10 e Velennucleo
Dorian: Un ragazzo positivamente ambizioso, già da piccolo si avvertiva che la soglia del dolore di questo allenatore di Pokémon è al minimo immaginabile. E' un ragazzo molto intelligente e sveglio e non si perde d'animo per nulla al mondo. Ha tre Pokémon: Isaac, Trapinch di tipo Terra - Acciaio, cugino di Roy e Carl; Zeke, un Leafeon di tipo Erba - Elettro e una Dewott, Georgie, sempre impassibile e cinica, sorella maggiore di Gaspar, di tipo Acqua - Veleno.

Percorso 3, Bosco Girandola
Villaggio
Capitolo 1: Assenza

Rocco
‘Una casa? Rocco, spiegaci meglio...’ chiede Gaspar perplesso.
‘Vi giuro! E’ una casa umana a tutti gli effetti! Vero nonno?’
‘Beh, questa non si può definire una casa vera e propria, dato che è un istituto agrario...’
‘Sarebbe? Una scuola?’ fa Laia.
‘Esatto. E’ proprio al confine del Bosco Girandola.’
Io, Laia e Faville storciamo il muso.
‘Nonna, cos’è una scuola?’ fa Rocco a Sandra, ancora perplesso.
‘E’ un edificio dove si imparano cose nuove, assieme ad altri amici, dove ci sono i professori, il segretario...’
‘Nonna, chi sono?’
‘E’ ancora troppo presto perché tu riesca a capire! Quando farai più grande capirai meglio, anche perché non so più di tanto di queste cose!’
Rocco si gratta il capo. Parte con una domanda totalmente random.
‘…nonna, sei mai stata allenata?’
Sentendo quella frase, la nonna ha avuto un blocco motorio improvviso, ed era diventata pallida.
‘---…’
Vedo nonna svenire bianca in viso e cadere a terra violentemente e senza controllo.
La cosa mi preoccupa assai.
‘Sandra, svegliati!’
‘NONNA!’

Sandra
Oddio Rocco, non mi fare queste domande!
Oddio! Non mi sento più la testa...
Mi sento pallida solo a quel pensiero…
Ad un tratto cado a terra, vuota...

Bianco... Apparente silenzio... Vuoto.
Le uniche tre cose che percepisco oltre... all’esplosione di quella STRAMALEDETTA BOMBA!
Di quella stronza di Jaqueline, della morte di Louis, dei pianti di Enrich... e del mio coma....
Quando finirà questo strazio? QUANDO??!?
Non riesco a dormire la notte, voglio che NESSUNO venga a sapere del nostro piccolo Louis, di come ora sono sterile, di quella puttana di una terrorista, di TUTTO!
E’ praticamente vano l’effetto dell’infuso delle foglie di Baccacinlan che Enrich prepara in gran segreto per me...
Me lo sogno la notte e non posso più dormire decentemente...
Ma il punto è che non ho più Louis!
...
Quel bellissimo Treecko dagli occhi grigi che era mio figlio... quel suo calore...
Ma sono ormai passati 50 anni...

E mentre giaccio svenuta... lacrime.
Me le sento uscire dagli occhi e scendermi nelle mie guance rugose e aride delicatamente.
Comincio a riprender coscienza e apro gli occhi.
‘Sandra! Amore mio!’
‘Enrich... cos’è successo di preciso?’
‘Sei svenuta. E Rocco ti ha fatto “Quella domanda”’
‘Mannaggia...’
‘Cara, non ti preoccupare, bevi la tisana...’
‘Forse... Maledetta Jaqueline!’
‘E’ morta, Sandra! Su, non farci più caso, so che comunque...’
‘CHE IN MEZZO C’ERA LOUIS!’ grido.
‘E’ un trauma insuperabile anche per me, lo sai benissimo...’
‘La bomba era sotto di noi e neanche ce ne siamo accorti! Già... un momento...’
‘Cosa?’
‘Louis ci stava avvertendo della bomba, sentiva il rumore del timer e si era incuriosito. Non abbiamo fatto in tempo a scansarci di lì che subito la bomba esplose. Ma non ho idea di come io e te ci siamo salvati e perché NON SI SIA SALVATO LOUIS!’
‘Purtroppo, Sandra, non hai molti ricordi... ed è anche meglio così... se penserai ancora a Jaqueline e a tuo figlio starai ancora peggio, moglie mia!’
‘Hai ragione...’ chino il capo.
Ora mi riposo, mi sento male...

Rocco
Povera nonna... spero che si rimetta presto in sesto.
Comunque ho capito: non chiederò mai più questa cosa alla nonna.
Ho voglia di stendere un po’ i miei muscoli.
Chiamo Richie che al momento non sta facendo nulla.
‘Richie! Vieni con me!’
‘Dove andiamo?’
‘In quella radura!’
‘Cosa vuoi fare?’
Ho voglia di lottare, quindi chiamo anche Hilary e Gaspar.
‘Che ne dite di un torneo?’
‘Torneo? Di che parli?’
‘Me l’ha insegnato Faville. Ora ve lo spiego...’
Mentre spiego cos’è un torneo ai miei amici iniziamo.
La semifinale è formata così: io contro Gaspar e Richie contro Hilary.
Allora iniziamo.
Hilary farà da arbitro.
Comincio a caricare con un discreto Riduttore Gaspar, che schiva.
Ora non lo vedo più, chissà dov’è finito.
Ad un certo punto mi sento tranciare la schiena da una sorta di coltello. Conchilama!
Dimenticavo che il suo grande punto di forza è la conchiglia.
Giocando d’astuzia con Sfuriate gliela faccio cadere dalla pancia e la allontano con Pistolacqua.
Mentre va a prenderla carico su Gaspar con un potente Acquagetto, e questo gli causa molti danni.
‘Come hai fatto?’
‘Allenamento, caro Gaspar!’
Lui, un po’ arrabbiato, carica un Pugnorapido, ma mi va a finire in piena faccia.
A questo punto siamo pari.
Creo un’enorme palla d’acqua amplificando il potere di Idropulsar e la scaglio su Gaspar. Lui si difende con la conchiglietta, ma invano.
Viene avvolto da Idropulsar e faccio un gesto con il braccio, facendola esplodere, mandando Gaspar KO.
‘Gaspar perde l’incontro! Va in finale Rocco!’
‘EVVIVA!’
Ora assistiamo alla partita contro Hilary e Richie, mentre preparo un rimedio curativo per Gaspar.
Hilary è tranquillissima, ma Richie è un po’ preoccupato, nonostante questo ha l’aria convinta di farcela.
Comincia la lotta!

Hilary
Ce la farò, non mi preoccupo di niente, io.
Rocco fischia l’inizio e uso subito Parassiseme.
Richie invece mi carica con Nitrocarica, ma lo scanso. E ha bruciato i miei semi.
Astuto, ma non mi do per vinta per questo.
Prendo la rincorsa pronta per usare Codadrago.
Colpito! Richie vola per almeno 8 metri.
Quindi usa Forzasfera dietro una scia di Lanciafiamme.
La devio al mittente con Codacciaio e gli colpisce violentemente la pancia.
Non sempre Forzasfera è invincibile...
Quindi per ovviare la questione, Richie sprigiona dalla bocca quattro Forzasfera, e rimango stupita.
Ne prendo solo uno, ma di striscio.
Attacco con una Verdebufera così grossa da far saltare l’erba del prato.
La prende in pieno e va KO.
Nonostante avesse una buona resistenza contro di me è finito comunque KO.
A volte mi faccio paura da sola!
‘Bravo, Richie. Anche se hai perso sei stato grande!’
‘Grazie!’
Mentre Rocco cura Richie dai danni subiti, scendo in campo.
Non ho ancora usato il mio asso nella manica!
Okay, è tutto pronto.
Parto con Codacciaio e Vortexpalla messi insieme. Mosse che ho ereditato da miei avi.
Rocco schiva e usa due Idropulsar più grandi del solito che esplodono al contatto con la mia pelle scaraventandomi indietro.
Allora devo passare alle maniere forti!
Uso Dragobolide su Rocco. Prende purtroppo in pieno tutte le meteoriti.
Quando sembra che è KO, lo vedo rialzarsi a capo chino.
Delle saettine gli avvolgono la pancia e le zampe. Una delle sue pinne diventa arancio elettro.
I suoi occhi si illuminano di luce immensa, e alza il capo.
Divarica le gambe, apre le braccia al massimo e genera una potentissima Scarica, che menomale riesco ad evitare. Il suo corpo sprigiona un’aura gialla, fatta di saette rosse.
Oddio, Rocco è diventato potentissimo... e non credo di poter sopportare questo colpo…

Capitolo 2: Compassione

Hilary


La pericolosità di Rocco mi preoccupa troppo, credo stia diventando pazzo. Infatti non è pienamente cosciente di ciò che fa. Sgrano i denti e gli occhi, ho paura. Tanta. Ad un certo punto mi fissa. Il cielo si è fatto scuro, tuoni, saette e tanto vento. E in più si mette a piovere.
Io mi rannicchio e comincio a sentir freddo. Voglio il sole accidenti!
Ed ecco che sferra il suo attacco finale. Prevedo che metterà KO anche Rocco stesso.
Butta velocemente un pugno a terra, facendo illuminare il terreno circostante. Il vento soffia fortissimo, più forte di prima, tanto da sradicare zolle intere di terra.
Da fuori le zolle salgono dei fulmini altissimi, e mi accorgo che il terreno sotto di me ha ceduto.
E’ proprio il caso di dirlo: SONO FOTTUTA!
Sudo freddo, ho paura di morire per mano sua, non riesco a muovermi...
Mentre Rocco prepara l’attacco, quando tutto sembra andare peggio di quanto non lo sia, tutto si ferma di colpo.
Il cielo torna azzurro, la terra rimane comunque devastata, il vento soffia piano, ma...
ROCCO?
Lo vedo ancora in piedi, a capo chino. E’ tornato normale.
Dopo un po’ lo vedo cadere in avanti, con gli occhi vuoti, privo di sensi. E’ KO.
Preparo subito un rimedio per Rocco.
Intanto mi domando come un Buizel di 6 mesi possa riuscire a scatenare quella tempesta...
‘Rocco! Stai bene?’ fa Gaspar per cercare di rianimarlo, scrollandolo.
Richie mi chiede di muovere il culo con quel rimedio. La mia risposta d’istinto è stata un calcio nelle palle.
Mentre Richie si contorce per il dolore, Rocco si alza e dice che si sentiva pieno di energia, del resto non si ricorda. Ovvio.
Assapora bene il macinato e lo manda giù. Come fa ad amare robe così amare? De gustibus…
Dopo cinque minuti torna ad essere più sveglio e tranquillo.
Faville
La meridiana segna le 10. Io, Laia e Sandra dobbiamo cercare un po’ di bacche nel bosco, oppure possiamo benissimo sgraffignare qualcosa nei mercati di Zefiropoli o Austropoli...
Voglio un po’ di azione, quindi chiamiamo Zuza.
‘Yo fratello! Vuoi seguirci? Stiamo andando a sgraffignare qualcosa ad Austropoli!’ ci ripenso... meglio Austropoli. Non è la miglior stagione questa per le bacche commestibili, fa freddo e le migliori leccornie non escono fuori. E nevicherà per giunta.
La risposta di Zuza è un leggero si con la testa, mentre aveva lo sguardo fisso a qualcosa che solo lui poteva vedere, steso su quattro liane sul suo albero preferito.
‘Cosa c’è, bro? Tutto OK? Cosa vedi?’ gli chiedo incuriosito. A volte ha delle visioni. Sembra di vedere sua madre... la cosa mi commuove un po’.
‘Un cazzo, penso sia lo stesso fottuto posto e se voglio un briciolo di azione devo venire con te... d’accordo’.
‘Amico, hai ragione. Su, che il viaggio sarà bello e divertente, insomma: spacca, capisci?’
‘Si, si... due palle...’
‘Dah, sei solo un po’ sovrappensiero, Zuza. Che fai, ci segui?’
‘...arrivo...porca puttana…’
Mentre pigramente Zuza scende dall’albero chiamo Laia, mentre sfoglia un volantino di un negozio di cosmetici.
‘Uhm... Pelle ringiovanita e più liscia... Anche per Pokémon... SOLO 30 POKEYEN? Mettiamolo sulla lista! ♪ ’
‘Laia, ready?’
‘Si, un attimo...’
Quando tutti sono attorno a me avvio la mossa Teletrasporto.
Laia nota un brufoletto sulla mia fronte e lo fa sparire con l’Introforza di Ghiaccio.
Wow, ci sa fare!
E poi... che fisico! Mi piace una cifra!
Che tette che ha! E che sorriso...
Zuza mi tira uno schiaffo. Mi accorgo che stavo sbavando.
D’oh.
Laia comincia a ridere.
Il teletrasporto è pronto. VIA!

Austropoli...

Laia
Uff! Siamo arrivati. Non avevo mai visto questo scorcio di Austropoli. E’ carino, ma è tanto trafficato...
E’ davvero grande Austropoli, vanta 20 milioni di abitanti!
‘Un fruttivendolo! Sapevi che la Baccauva mista alla Baccaxan forma un’ottima crema per il viso?’
Faville si mostra un po’ disinteressato a quel che dico, ma mi piace comunque da morire...
E’ un cazzo di Pikachu ancora, e che palle, ma lui è speciale. E’ figo, ha un viso da strapazzare di coccole ed è gentilissimo con tutti. Solo che litiga un po’ con Zuza a volte.
Ci dirigiamo verso il fruttivendolo. Ci saluta simpaticamente.
‘Ciao, piccoli amici! Un po’ di frutta? Per voi è gratis!’
Wow, è uno dei pochi bravi umani.
‘Si, un po’ di Baccauva e 6 Baccaxan!’
‘Oh, ma parlate pure! Per questo potete passare da me quando volete, per voi è tutto gratis!’
E che culo!
‘A voi, arrivederci!’
‘Grazie mille!’
‘Ehi, la GoldenLopunny è qui all’angolo! Finalmente l’ho trovata!’
Comincio a correre come una matta verso il negozio e prendo la crema per la pelle in offerta.
Ad un tratto giro la testa. Mi saluta una donna. Avrà 25 anni.
Conosce il mio nome... come cazz...?
La riconosco. E’ lei, la traditrice. HELEN!
‘ASPETTA! NON ANDARE LAIA!’
Cerco di fuggire, con la crema in mano.
All’uscita l’antitaccheggio squilla e la colpa viene attribuita ad Helen, non a me, ormai teletrasportatami in un vicolo con la crema.
Raggiungo Faville e Zuza in fretta.
Helen viene liberata dai sorveglianti e si avvicina a me.
Io resto ferma... ho dei conti in sospeso con lei.
Mi accarezza delicatamente in lacrime.
‘T...ti sei evoluta... COME POTEVO CAZZO!’
‘Hai fatto la scelta sbagliata e te ne rendi conto solo adesso? Sei una cogliona...’
‘Da bambina ero stupida, non sapevo chi fossero quei tizi né cosa ne facevano della merce scambiata...ti chiedo scusa...’
Resto immobile. La guardo con pietà. Perché?
Ha perso anche Cream per non fare la mia stessa fine.
Ora però non so cosa vuole da me questa donna.
E come perdonarla.

Capitolo 3: Noia

Helen
‘Piccola mia…potrai mai perdonarmi?’
‘NO, TROIA! Sei solo una troia…una bugiarda, traditrice, schifosa! Striscia all’inferno, lurida ca-’
Faville mi blocca, mentre cercavo di darle un cazzotto in faccia.
‘Yo, che succede? Scialla, Laia! Con le mazzate non risolvi nulla, lo sai.’
‘Fatti da parte Faville. Hai ragione. Poi ti spiego. E tu, non voglio ucciderti. Soltanto voglio che te ne vada. Ah…’
Con Psichico apro la sua borsa e prendo la mia PokéBall. La accartoccio con la mano e gliela spiaccico in viso.
‘Hai capito? Ora sparisci’.
La ragazza si allontana. Piangendo.
Ho perso la voglia di scippare, ora me ne vado. Mi sono rotta.
‘Faville… Zuza… quella era la mia allenatrice…’
‘Si era capito’.
‘Beh, lei amava la geologia e soprattutto la mineralogia. Non sapevo chi potevano essere i miei genitori, perché nacqui di fronte a lei. Ero il suo regalo di compleanno. Quando compì 16 anni andò a vendermi al mercato nero per pietre rarissime. Io intanto ero segregata in un capannone, a morir di fame. C’era una TV. Questa mia allenatrice, Helen, aveva una Lopunny più grande di me. Era una ragazza fantastica… mi ha sempre trattata con rispetto e io lo stesso. Quando però vidi al telegiornale regionale che si era suicidata sui binari, mi venne voglia di spaccare tutto. Buttai all’aria i muri del capannone, scaraventai i due truffatori via con la forza del pensiero, i miei poteri psichici e fisici aumentavano a dismisura, fino a quando non raggiunsi l’evoluzione. Scappai. A tutta forza. E mi persi nel Bosco Girandola. Ringrazio ancora Dio’.
‘Oddio, che brutta cosa…’
‘Già Fav…’
‘Beh, io ho avuto un passato niente male. Vivevo con uno stilista francese, Robert LeGrauquiénne, era ricchissimo, popolare e anche molto simpatico. Non mi faceva mancare nulla: amici, cibo, affetto, nulla. Non trovai però una cosa, fratelli: l’amore. Eh, c’est la vie, ma ero felice lo stesso. Questo stilista morì quando avevo 15 anni. Dopodiché divenni nomade, persi i miei amici e la mia popolarità, la mia ricchezza, eccetera. Poi incontrai voi’.
‘Beato te Fav. Bene, penso che dovremmo andare a casa ora’

…poco dopo…

Zuza
Mio dio che paio di balle. Sono ancora annoiato. Non c’è modo per sgranchirsi le ossa con qualche lotta seria. Perdo tempo a dondolarmi sull’amaca, a guardare Enrich e Sandra che ogni mattina piantano fiori o innaffiano le verdure. A mezzogiorno si mangia. Più o meno sempre brodo di verdura e bacche. La carne è abolita qui. Solo le Miltank da macellazione vanno uccise. Povere bestie. Il pomeriggio tutti vanno a dormire e la sera si cena con le solite brodaglie e poi tutti a dormire. Sempre la solita noiosissima solfa, da 3 anni circa. Non sono mai utile in questa comunità. Sono un animaletto da compagnia? Col cazzo.
Gnargh.
Che paio di balle.
Dopo mezz’oretta di sonno arrivano le pesti. Roy e Carl.
Non fanno altro che combinare macelli.
‘EHI CARL VIENI QUA! GIOCHIAMO A NASCONDINO!’
‘Sei pazzo Roy? Sono sfinito… da dove ti esce tutta ‘sta energia?’
‘Boh. Non sono stanco, Carl’.
‘Certo Roy, perché mi fai correre come un pazzo intorno al bosco. Scemunito’.
‘UEEEEEEH! CARL MI HA DATO DELLO SCIMUNITO NONNA! UEEEEEH!’
‘CAZZO VOI DUE BASTA!’ grido all’improvviso.
Rimango con un’espressione come se avessi la rabbia mentre Roy e Carl allibiti mi guardano a bocca asciutta.
‘E che cazzo…’ mi rigiro sul letto.
‘Ragazzi, calmatevi! E tu Zuza, modera i termini!...seh vabbò’.
Mi ero già addormentato. Odio quando gli altri mi dicono cosa fare. Soprattutto i vecchi. Ma che ci posso fare…
Ho bisogno di esplorare il mondo. E credo che Rohore mi darà la carica.
Che bella regione, era…
…l’unica cosa che non rimpiango di quel coglione di Mark. E’ schiattato anche lui. Menomale.

Capitolo 4: Arrivederci

Enrich
Oggi tira un venticello delizioso. Mi alzo dal letto e preparo un tè.
‘Sandra, il tè!’ le sussurro nell’orecchio.
Non risponde.
‘Tanti auguri a te! Tanti auguri a te! Cento anni felici, tanti auguri a te!’
Tutti improvvisamente escono da cespugli, alberi, festosi; Sandra si sveglia e mi strombazza in faccia con un fischietto da festa. Tranne Zuza, che accidentalmente si rigira sull’amaca e cade di faccia.
‘D’OH! HAFFO LA FAHHIA! MI FA UN MALE HANE!’
Aspetta…oggi è il mio centesimo compleanno!
‘Grazie ragazzi…’
Non me lo sarei mai aspettato. Ma in fondo sono i miei ragazzi…
Hilary, Richie, Gaspar e Rocco portano una torta enorme.
‘Il diabete mi si alza, ragazzi…’
‘in effetti qualcuno qui il diabete se lo prenderà! Ahahahahahahaha! Ma non tu nonno’ ridacchia sarcasticamente Hilary.
‘Oh menomale! Beh, solo una fetta, eh?’
Assaggio la torta. E’ deliziosa!
‘Squisita ragazzi! L’avete fatta voi?’ chiedo, col muso tutto sporco di panna e crema.
‘Erm..no, nonno. Rocco l’ha rubata alla Première Patisserie di Austropoli’.
‘Beh, in effetti non abbiamo una cucina qui, eheh!’ ridacchio, prima di mettere in bocca un altro boccone.
‘Enrich! Scarta i regali, forza!’ grida Sandra, con una pila enorme di regali.
Prendo un pacco e vedo che Roy e Carl abusano della torta.
Sandra provvede a redarguirgli.
Leggo il bigliettino: “Spero che questo possa renderti felice e ancora più bello! Laia”.
‘Vediamo un po’…ma è una crema antirughe!’
‘Si nonno. Dividila con la nonna, è miracolosa!’
‘Va bene! Ora apro questo’.
“Da parte di Faville, che ti possa essere di tuo gradimento!”
‘Bellissimo Faville! Hai davvero gusto nel scegliere i regali’ gli rispondo. E’ un ciondolo portafortuna che ritrae un Cleffa.
‘Se vedi è fatto dal mio Ex-Allenatore’.
‘Addirittura firmato! Grazie!’
‘Di nulla nonno! Apri questo’.
Apro questo pacco. E’ di Sandra.
“Auguri, maritino mio! Sandra”
Trovo un modellino di aerei militari da collezionare. Era quello che mi mancava!
‘Grazie moglie mia!’
‘Di nulla, Enrich. Sapevo che lo cercavi dovunque e hai avuto solo fiaschi’
Apriamo questo qui…
“Da parte di Hilary, Gaspar, Roy, Carl, Rocco e Richie. Con affetto, buon 100° compleanno!”
‘Grazie ragazzi!’
Dentro c’è un cuscino ergonomico che volevo tantissimo.
‘Capperi! Grazie ragazzi, non mi aspettavo che conoscevate a tal punto i miei più reconditi segreti!’
Sandra ridacchia.
Questo?
C’è un pacco molto più piccolo degli altri. È di Zuza.
‘Uh! E questo? Di Zuza…’
“Nonno, spero che ti ricordi di questo posto. Sicuramente ti piacerà. Ed è per tutti. Apri e capirai. Zuza”
Scarto delicatamente e vedo un sacco di biglietti aerei. 11. Uno per tutti.
Destinazione: Rohore.
‘Zuza…grazie. Ma che significa tutto questo?’
‘Meno mortorio, più azione…battiamo la Lega e torniamo a casa…’
‘COSACOMECHIDOVEPERCHE’? Stai scherzando spero…’
‘Mai stato più serio di così’.
E vabbeh.
‘Va bene, ma solo la le-’
‘SIIIIIIIIIIIIIII ANDIAMO IN VIAGGIO! YUPPIE! YAAAAAAAAAY!’ i ragazzi si agitano.
‘E va bene ragazzi. Promettetemi una cosa. Farete i bravi? Ascolterete i più grandi?’
‘Ovvio’ rispondono i piccoli in coro.
‘Tutto OK allora’

…una settimana dopo…
Aeroporto di Ponentopoli, ore 14:30

Hilary
L’aereo parte tra un po’. Mi devo preparare, soffro di vertigini.
Bevo una bottiglietta di aranciata e mi reco al Check-In.
La commessa oblitera i biglietti.
’11 Pokémon: 2 bambini, 9 adulti, va bene. Potete andare. Buon viaggio!’
‘Grazie’.
E’ un aereo enorme. C’è scritto: “Rohore Airlines”.
Chissà come sarà questa regione.
Mentre salgo sull’aereo dico addio ai palazzi di Austropoli, ai magazzini di Zefiropoli e alla nostra casa.
O meglio, arrivederci.

Capitolo 5: Innamorarsi
Rohore
Acquitrinopoli

Hilary
Eccoci arrivati. Brr, fa freddino qui. Mi riparo con un cappotto nonostante ci sia il sole.
Veniamo accolte da hostess stile guida turistica che ci parlano del posto.
‘Benvenuti ad Acquitrinopoli, luogo di tramonti indimenticabili, divertimento e acqua!’
‘Aggiungerei freddo…’ rispondo.
‘In effetti fa freddino qui…’ risponde un po’ dispiaciuta l’hostess.
‘Sentiamo…cosa pretende da una Snivy Erba Drago?’
‘Eh…ma…Oh! Ma tu parli!’ risponde la hostess cambiando discorso. Tiriamo dritto.
‘Ah, e comunque, benvenuti a Rohore: regione calma e pacifica, in mezzo le montagne più alte della Nazione!’ finisce la hostess.
‘Tsè, turisti fino ad un certo punto…’ commenta Zuza.
Zuza ultimamente è molto giù di corda. Questa vacanza gli farà bene.

Zuza
Finalmente. Un po’ di moto. E freddo. Acquitrinopoli è all’estremo nord della regione. Poi ci sono Granipoli, Diamantopoli e il Villaggio Acquachiara. Rohore è estesa, ma ha pochissime città. Non è ancora abbastanza urbanizzata.
Nonostante ciò la Lega Pokémon qui c’è.
Una palestra è in campagna, le altre nelle città.
Diamantopoli ha due palestre, lo stesso Granipoli e Acquitrinopoli, l’altra è nel Villaggio.
E dovrebbe essere la nostra prima tappa. Anche se senza allenatore non possiamo ottenere medaglie.
Comunque se voglio lotte serie devo recarmi da Athenide.
Quella vecchia canaglia. Hilary la stima, io non la sopporto. Ma almeno i suoi compari sono degli avversari tosti, anche se da piccolo mi prendevano in giro perché facevo schifo. Ma ora so come fargli il mazzo. Semplice. Da Snivy non avevo il tipo Buio. Quei tizi hanno quasi tutti il tipo Psico o il doppio tipo Psico.
Athenide però ha il tipo pulito. Provvederò ugualmente.
E se batto quella canaglia sicuramente mi dirà dove si nasconde l’Esercito Smeraldo.
Allora sì che lotterò a livelli mostruosi.
Solo che c’è quel deficiente di Lawrence. Oh che palle. Appena ti vede comincia a chiedere: “Come sta tua madre? Dov’è tuo padre?”.
Lo odio.
In effetti, nostra madre non la conoscemmo nemmeno. Né io né Hilary, ovvio. Ma sappiamo che lei è morta.
Mentre nostro padre non so che fine ha fatto. Non è morto, me lo sento, ma non ho mai avuto più sue notizie.
Forse ha trovato un allenatore.
Vill. Acquafresca
Rocco
Siamo arrivati in un piccolo villaggio desolato. Si dice che ci sia una palestra. La palestra di Mary. Non credo di partecipare perché non ho voglia ora. Sono ancora molto spaventato da quella lotta con Hilary.
Credo che parteciperà Laia, oggi la vedo assai felice.
‘Che bella questa regione! Vero Fav? Quanti alberi! Quanti-DAAAH AIUTO! LEVATEMELO DI MEZZO!’
Improvvisamente Laia si spaventa. Ha visto uno Spinarak tagliarli la strada.
Vede che il Pokémon si attacca alla sua gamba e Faville carica un Fulminviola per mandarlo via.
Laia non si fa niente, ma lo Spinarak è bello cotto ormai.
‘G-grazie Fav…’
‘Dovere, Laia!’
Nel frattempo noi e gli altri siamo arrivati.
‘Muovetevi, tortorelle’ gli grida Hilary.
‘Arriviamo!’
Quando arrivano Laia e Faville continuiamo il cammino.
Delle voci si sentono in lontananza.
‘Isaac! Metaltestata! Georgie, Velenocroce!’
Si sentono dei rumori di lotta in lontananza e un ragazzo che grida gli ordini.
Ci avviciniamo, incuriositi.
La festa è finita, un Trapinch grigio con la striscia rossa ha battuto una Dewott Shiny.
Un ragazzo biondo cura i due Pokémon, quindi si siede su una poltrona.
Questo ragazzo abita in una villa enorme. Forse i suoi genitori non ci sono. Ci ha visti.
‘Oh, la miseria! Ci sono un mucchio di Pokémon!’
‘No, grazie. Non vogliamo essere catturati’ sentenzia Richie.
‘Uh, e perché?’ Sembra di non essere impressionato dal fatto che parliamo.
‘Ognuno di noi ha una storia…più o meno tragica. Siamo un gruppo di Pokémon da Unima, frustrati dal genere umano. Quasi tutti hanno avuto dei risvolti negativi con gli umani’ ci presenta Enrich.
‘Beh, lasciate che mi presenti. Sono Dorian, ho 14 anni, piacere’.
‘Piacere nostro!’ rispondiamo in coro.
‘Questi sono i miei Pokémon: Isaac…’
‘CUGINOOOOOOOOOOOOOOO!’ subito Roy e Carl si avventano sul Trapinch.
‘Roy e Carl? Che ci fate qua?’ risponde.
‘Beh, lunga storia, non te lo so spiegare…’ risponde Roy.
‘Che cazzo ci fa Darren qui?’ si avvicina la Dewott di prima.
‘Possibile che non capisci? Ancora con questa storia…’ Gaspar ribatte.
‘Gaspar, calmati! E’ tua sorella? Ti assomiglia molto…’ cerco di calmarlo.
‘Si…colei che capisce lucciole per lanterne’.
‘Occhio a come parli, Darren!’
‘NON CHIAMARMI DARREN, GEORGIE! NON RIGIRARE IL DITO NELLA PIAGA!’
‘BASTA VOI DUE!’ grida Dorian ‘Meglio se state lontani’
E poi c’è un Leafeon che esce dalla porta della villa.
‘Ma cosa succede qui?’
‘Oh, eccoti Zeke. Ti stavo cercando. Loro vengono da Unima, sono qui per visitare la nostra regione’.
‘Piacere!’ il Leafeon è molto garbato, anche nei toni. Ed è anche simpatico.
‘Tu…si…hai un’aria piuttosto familiare…hai una potenza eccezionale. Si vede dai tuoi occhi’ Zeke guarda me mentre parla.
‘Uh…davvero? Grazie!’ rispondo cortesemente.
‘Mi ricordi tanto un mio amico…ma vabbè: piacere, mi chiamo Zeke!’
‘Piacere!’ rispondono tutti.
‘Mi sembrate molto forti…che ne dite di una lotta?’ ci chiede Dorian.
‘Magari un’altra volta, amico. Siamo stanchi morti. Vero, raga?’
‘Si Faville. Troviamo un posto dove fermarci…con questa umidità mi si rovina la faccia…’ Laia accarezza Faville, che risponde con un po’ di rossore in viso.
‘Potete fermarvi qui. In questa villa ci abito solo io’
‘Davvero? Grazie mille!’ ringrazia Sandra.
‘Venite, vi mostro la casa!’.
Dopo un po’ di tempo ci mostra la stanza degli ospiti e ci prepara dei sacchi a pelo per chi non può dormire sul letto. Ci sono tre letti. I nonni e Laia decidono di mettersi sui letti, mentre gli altri nei sacchi a pelo.
Hilary esce fuori per prendere un po’ di sole.
‘Torno subito…Gaspar vieni con me’.
‘Okay’.

Gaspar
Mi stendo accanto a Hilary sul prato.
‘Senti…perché tua sorella ti odia tanto?’
‘Bene…pensa che abbia ucciso mio padre’.
‘Oddio…com’è successo?’
‘Te lo spiego…ecco, mio padre era un Samurott. Il mio vero nome è Darren. Un giorno eravamo a pesca. Un tempo ero stato allenato da uno scienziato pazzo. Questi mi ha trovato e chiamò in campo il suo Venusaur per ricatturarmi. Sfidai il Venusaur e vinsi. Però, furioso per la sconfitta, quel tizio ha caricato un Solarraggio potentissimo. Io provai a deviare il colpo con la mia conchiglia e per difendermi mio padre si era messo tra me e il raggio. Poi…sangue. Il raggio perforò mio padre. Vederlo morente fu una cosa scioccante. Infuriato tagliai la testa all’allenatore e al Venusaur con Conchilama. Dopo arrivò mia sorella. E lì fu il malinteso. Ha pensato che abbia fatto io tutta quella mattanza. In effetti ero sporco del loro sangue. Subito dopo, mia sorella gridò al villaggio in cui vivevo che ero un assassino, e mi attribuì il soprannome di “Darren lo Squartateste”. Da quel giorno decisi di fare una nuova vita. Cambiai nome, cambiai vita. Trovai voi e non vi lascerò mai’.
‘Oh santo Arceus!’ Hilary mi avvolge con la coda.
All’improvviso sento il calore di Hilary riscaldarmi anche più del sole. Di solito ha una pelle più fredda.
‘Devi dimenticare il tuo passato, come io ho dimenticato il mio. Puoi anche farti chiamare Darren, non ti succederà niente. Tranquillo…’. Hilary struscia un po’ la sua testa sulla mia e si addormenta.
Sento un’altra cosa. Una cosa che non ho mai provato per nessuno. Credo che mi sto innamorando di Hilary.
Dorian
Non so se ho fatto bene ad accettarli, ma vedo che i due Trapinch hanno incontrato suo cugino, il mio Isaac. E sono anche stanchi morti. Non potevo non fare una cosa del genere.
Li accomodo a sedere sui divani. Dopo che tutti si sono presentati con calma, racconto la mia storia.
‘Vi siete chiesti se abita qualcun altro qui? La risposta è no. Abito solo io. Non conosco mio padre e mia madre è morta quando avevo 10 anni. Di incidente. Fu tragico. Ma mi diede in eredità questa casa. Non so perché non mi ha mai parlato (e voluto parlare) di mio padre. Non ci sono foto, lettere, o simboli che testimoniassero il matrimonio di mia madre qui. Mi diceva che mio padre lavora lontano da qui. Io sono residente di Acquafresca ma nato ad Austropoli. Mi diceva che era in viaggio, e che tornerà. Ma io non so cosa gli sia successo. Si dice che sia morto, altri dicono che ha tradito mia madre. Non credo a tutto ciò. Poi però, un anno dopo circa, scorsi un baule in soffitta. C’erano foto risalenti agli anni ’80. C’erano mia madre e un ragazzo bellissimo, alto più o meno un metro e 80 che surfava nelle onde della baia di Spiraria. Aveva con sé un uovo nelle foto con mia madre. Nel 1982 da quell’uovo nacque uno Snivy. Era bellissimo. Aveva un colore che tendeva dal blu chiaro al giallo. Dopodiché nel 1985 Snivy evolse in Servine. Vidi una scena di lotta, nel 1987, contro un allenatore. Era il vecchio campione della regione di Unima. Dopodiché, nel 1994 quel Servine divenne un Serperior maestoso. Il ragazzo era diventato un SuperQuattro. Una foto mi incuriosì: ho visto l’edizione della Lega del 1996: il Serperior non c’era. Vanny era in una fase di declino, perdeva quasi sempre. Vidi fare il ritorno del Serperior nel 2009. Lui e i suoi Pokémon comparivano nella scena. Credo che questo ragazzo sia mio padre. E credo che sia il SuperQuattro Vanny. Seguo tutte le sue puntate. Tutte le sue lotte. Ora non ne fa passare uno. E’ diventato ancora più forte. Non ne esce più sconfitto. C’è una foto recente, risalente all’anno 2008. E’ la foto di mia madre, un primo piano. C’era scritto “1965 – 2008. Non ti dimenticheremo mai”. Sul retro della foto c’era scritta una lettera: “Caro marito, dopo tanti anni di ricerche, ti ho ritrovato. Sarai lontano da qui, ma io verrò a trovarti. Stanne certo. Con tutte le mie forze, ti raggiungerò. La Lega poi non è così lontana… Ti amo, Rosemary”. I miei dubbi erano chiare verità: mio padre è il SuperQuattro Vanny. E ho intenzione di sfidarlo’.
‘Fa vedere quelle foto, per cortesia’ chiede Hilary.
‘Certo…forse conosci il Serperior?’
‘Credo di si. Sono nella tua stessa situazione. Mia madre è morta alla mia nascita. Mio padre è fuggito. Forse è lui. E non è un caso se è tornato nel 2009, quando avevo mezzo anno’.
‘Probabile, Hilary. Aspetta che le porto.’
Dopo poco scendo con la busta presa dal baule.
‘Ecco, Hilary. Queste sono le foto’. Le spargo sul tavolo e le riordino in ordine cronologico.
‘Grazie’. Il Pokémon osserva attentamente ciascuna foto.
‘Papà… Zuza, è papà!’
‘Oh Santo Arceus! Anubi era allenato!’
‘In effetti si chiama Anubi. Ha un doppio tipo insolito. E’ tipo Erba/Spettro. Di solito si trovano Serperior con tipi Erba/Acqua o Erba/Coleottero. E quelli sono molto rari’.
‘Beh, io sono una Snivy Erba/Drago e mio fratello Zuza è Erba/Buio. Sono altri tipi rarissimi’.
‘Infatti. Ho notato subito che avete un potere immenso già al primo sguardo. E qui a Rohore quasi tutti i Pokémon sanno parlare’.
‘Mitico. Non avremo problemi a socializzare’.
‘YAAAAAAAWN! Si è già fatta sera. Cosa si mangia?’ chiede Richie.
‘Ho degli spinaci del mio orto. C’è un po’ di frutta, ho della cola e un piatto di spaghetti al sugo. Ora cucino… Oh, mancano le uova. Vabbè, ormai sono chiusi…’.
Dopo cena vado a letto. Gli ospiti hanno gradito. Spero che domani sia un buongiorno per tutti. Incomincerà il mio viaggio per la Lega di Rohore!

Capitolo 6: Presunzione
Hilary
‘Allora… dovrei sfidare la capopalestra Mary oggi. Prima però vi chiedo una cosa, amici miei. Isaac non è ancora evoluto ed è molto vicino alla sua evoluzione. Vorrei farlo evolvere prima di sfidarla. La palestra è qui vicino. Il cammino per l’evoluzione di più. Chi vuole allenarsi con Isaac?’
Mi interessa metterlo alla prova. Mi faccio avanti.
‘Hilary? Vai tu?’
‘Ovvio. Preparatevi allo spettacolo’.
In posizione! Isaac parte per primo.
Usa Cannonflash come prima mossa. Lo rimando al mittente con Codacciaio.
Isaac non sembra farsi male.
‘Lo ammetto. Hai una difesa notevole. Ma vediamo se reggi a QUESTO!’
Carico due Energipalla dalle mani. Le faccio schiantare su Isaac da due lati diversi, in modo tale da confonderlo per un po’.
Isaac risponde con Fossa. Spicco un balzo e uso Radicalbero.
Isaac è intrappolato tra i rovi emergenti.
Dopo un po’ vedo che tutti i rovi intorno a lui sono tagliati. Ha usato Vortexpalla per difendersi.
‘Ma bravo. Guarda sopra di te…’
Gli faccio cenno di guardare al cielo. Ho caricato Dragobolide prima che si potesse liberare.
Con il gesto di un braccio faccio precipitare i meteoriti. Il meteorite più grosso colpisce Isaac in pieno.
‘Caspita. Complimenti. Ora sta a guardare… TATAN!’
Isaac si illumina d’improvviso. Il suo corpo sta mutando. Percepisco una forza maggiore.
E così, Isaac si è evoluto, diventando un bel Vibrava grigio e rosso.
‘Evvai! Si è evoluto! Nostro cugino si è evoluto! YUPPIIIII!’ Roy e Carl festeggiano.
‘Complimenti cocco. Chiudiamola qui.’ Lo provoco. Voglio vedere ora che sa fare.
‘Tu sta’ a guardare, lucertolina!’ mormora a denti stretti Isaac.
Sta prendendo il respiro. Vuole usare Dragospiro.
‘Lo vuoi vedere un Dragospiro? Ecco qua. À la carte!’
Respiro profondamente e attacco. Isaac lancia il suo Dragospiro in leggero ritardo. Appena i due raggi si scontrano, un esplosione.
Non vedo più niente. Infatti, un polverone si alza sul campo di battaglia.
Isaac è a terra, con pochi graffi. È indenne, ma le sue parole mi stupiscono.
‘Hai vinto. Sei più tosta di me, complimenti. Hai la mia stima, lucertolina’.
‘Mi chiamo Hilary, cocco. Ed ora che sai chi è il più forte…’
Richie si impunta subito. Che scassacazzo.
‘Porcaputtana! Hilary non cominciare’ Richie si intromette. Per zittirmi mi ficca in bocca una bacca.
‘È inutile che ti comporti in questo- DAAAH!’ Richie tossisce.
Mando via Richie con un pugno.
‘Ptù! Tesoro, anche tu impara a starti zitto!’
‘Si chiamano consigli…’ bofonchia dolorante il Tepig ‘…acida lucertola ingrata…come tuo fratello…’
‘Bene, meglio curare le ferite di Isaac. Prendo il kit medico.’
‘Hilary, mi insegni una mossa delle tue?’ Gaspar si avvicina.
‘Quale, Gaspar?’
‘Vorrei imparare Codacciaio…le MT costano. Non ho soldi.’
‘E’ tosta. Devi semplicemente cercare di indurire la coda, poi di pensare al metallo, poi di imprimere la tua forza nella coda e poi colpire. Tu puoi impararla. Prova. Il segreto sta nella forza che dai alla coda inizialmente.’
‘Grazie amica mia! Ora ci provo!’.
Mentre Gaspar si allena noto che emana un’Introforza dalla coda e non Codacciaio.
‘Fantastico. Ho l’Introforza Acciaio.’
‘Ma non è lì che devi arrivare. Liberi la forza troppo in fretta. Concentrati e allenati più giorni. Vedrai che perfezionerai la tecnica’.
‘Okay! Grazie del consiglio!’.
E’ arrivato Dorian con i kit medici. Mi faccio curare anche io.
…dopo altri due giorni di allenamento…
Dorian
Oggi è il gran giorno. Mi sono esercitato molto per questa medaglia. Ed è mia. Mi aspetta.
Apro il portone di casa e ritiro il latte e il giornale da sopra lo zerbino, preparo il caffè e apparecchio la tavola. Dormono ancora tutti. Vado fuori un attimo e mi godo l’aria fresca del mattino. Fino a che…
Dai cespugli vedo uscire un Dragonair… tutto pieno di graffi e con qualche pezzo di carne penzolante o smembrato… ed è anche malato…
‘Dorian…ti ho trovato finalmente…’ mormora dolorante.
‘Ommioddio, Chiara… Credevo fossi morta!’
‘Non potevi saperlo… tranquillo…’
Il Dragonair mi cade sulle braccia. Svenuta. Sveglio tutti quanti e portiamo il Pokémon al centro.
‘SVELTI, SALITE SUL FURGONE!’
Accendo il vecchio furgone di mia madre, nonostante non so guidare e non ho la patente, non ho molti problemi, alle 5 di mattina, di arrivare al Centro Pokémon.
Mentre corro al Centro sento Zuza piangere debolmente dal retro del furgone. Nessuno lo aveva avvertito però.
Arrivati consegno Chiara alla prima infermiera che trovo davanti e la curo.
‘Va bene, la terremo qui e quando guarirà le faremo sapere. Il suo nome prego…’.
‘Prima una cosa. Devo parlare con lei. E’ possibile? E’ molto urgente.’
‘Vedrò cosa si può fare…ahm, si: è possibile; ma deve vestirsi adeguatamente. Ora mi dica il suo nome’.
Dopo un po’ di attesa e di burocrazia varia mi aprono le porte della stanza 15.
Mi siedo davanti al corpo della mia Chiara e al suo letto legata a dei cavi e a degli elettrodi.
Mentre il letto con i suoi colori spenti viene occupato dalla graziosa creatura, mentre ogni singolo bip della macchina che controlla il battito cardiaco fa male come uno sparo al petto. Lento. Inesorabile.
Rimango lì ad aspettare. Solo. Con i miei Pokémon. A piangere mentre sta morendo.
‘Ora è meglio se esci di qua. La dobbiamo operare.’ Mi dice un’infermiera. Non mi muovo da qui.
‘Allora, che fai?’ dopo un po’ mi alzo e torno in sala d’attesa dove mi aspettano i miei amici.
Chiara…perché tu?

Capitolo 7: Chiara

Dorian
‘Chiara era il mio primo Pokémon. – racconto a tutti mentre aspetto che i medici finiscano. Era un Dratini molto forte. Era perseguitata da un gruppo di Pokémon. A capo di questo gruppo c’era un Hydreigon. Athenide. Quella stronza’
‘Aspetta, Athenide, giusto?’ mi dice Zuza tutto d’un tratto.
‘Si…’
‘DIMMI DOVE SI TROVA QUELLA TROIA!’
Rimango allibito. Perché non può aver fatto così tante vittime.
‘Adesso Dorian, lasciami raccontare una storia…’
‘Prego…’
‘Non l’ho detto subito…Chiara era la mia migliore amica. Quando ero uno Snivy, prima che la ricerca di Unima mi rapisse. Abitavo in un villaggio, dove regnava un Serperior. Si chiamava Lawrence. Seppure era un po’ coglione, era un bravissimo re. Il nostro villaggio era in eterna competizione con quello di Athenide. Un giorno ci fu una devastante guerra tra Lawrence ed Athenide. Lawrence aveva scelto me tra le truppe scelte in quanto ero tra i più forti. Chiara era solo una civile. Nonostante eravamo in svantaggio, Lawrence sconfisse Athenide, senza ucciderla. Ma fu una vittoria di Pirro. Uccise tutti i nostri soldati, solo io ero sopravvissuto. Altri civili lanciavano lamenti di dolore come ultime preghiere. Chiara vide morire i suoi genitori. Io vidi morire mia madre. Mentre aspettava una figlia. Mia sorella. Athenide finì nel perdere completamente la facoltà mentale ed ogni Pokémon che vede uccide. Senza pietà alcuna. Perciò è molto probabile che Chiara abbia rincontrato Athenide per puro caso…e questo forse significa una cosa sola…Lawrence è ancora vivo. Athenide anche. E quindi non sarà poco probabile lo scatenarsi di un’altra guerra. Senza esercito…’
‘In effetti ora quadra tutto…Chiara si rifugiò da me, ma poi disse che doveva andare a trovare i suoi genitori alla fossa comune…’
‘In effetti ho dimenticato il fatto che tutti i corpi di quel villaggio vennero seppelliti in una fossa comune. Che squallore. Tranne quello di Vivien, mia madre. Mia madre è sepolta accanto ai re del villaggio come protettrice e guardiana assoluta del villaggio. Era fortissima’.
‘Davvero? Raccontami di più della mamma!’
Zuza
‘Tua madre era una Excelsius. Una Serperior di gran lunga più forte di un Serperior normale. Di solito un Excelsius ha un triplo tipo diverso che non influisce sulla debolezza. Gli Excelsius non ne hanno proprio. Questi Pokémon sono rarissimi. Sono sempre Serperior. Tranne uno. Il Pokémon più potente del mondo, a quanto dicono. E’ un Houndoom, si chiama Lucifer. Si dice che costui rappresenta l’Inferno in Terra. Con un semplice gesto può smembrarti il corpo. I Leggendari lo temono, in particolare Nagaphilliah. Un Leggendario che controlla il flusso e il battito vitale di qualunque creatura vivente. Quella che non riesce a governare, l’unica, è proprio quella di Lucifer, che se potesse controllare solo per un attimo la vita di Lucifer, anche volendola arrestare, Lucifer è troppo forte per lasciarsi controllare e uccidere da Nagaphilliah. E dopotutto, dicono che entrambi sono immortali. Non è vero. Hanno entrambi un punto debole. Ma nessuno sa qual è. E dove si nasconda Lucifer. Ogni tanto attacca Nagaphilliah, ma non lo uccide. Lo indebolisce di più, fino a far perdere il controllo di alcune anime (ad esempio Athenide). Nagaphilliah non è indifeso. Ha un vero e proprio esercito di Pokémon fortissimi, pronti ad attaccare in qualsiasi momento per difendere la vita sulla Terra. In questo esercito ci sono gli Excelsius, le truppe d’élite. Mia madre e il capo del nostro villaggio erano i più celebri. Anche se Lawrence è vivo. Ritornando al discorso di prima, Hilary, tua madre…era una donna stupenda…non posso dire altro’
‘Dorian Sanderson? A lei il suo Pokémon. Sta molto meglio adesso. Le ferite sono state rimarginate con successo.’
‘Grazie, dottoressa.’
Chiara sta dormendo. Mi avvicino e le parlo.
‘Chiara? Ti ricordi di me? Questa voce…?’
‘G…gaamos? GAAMOS SEI TU!’ Chiara si attorciglia al mio corpo.
‘Quanto sei cresciuta! Comunque, spiegaci un po’ cosa è successo…’
‘Athenide mi trovò sulla strada del ritorno. Ricordo solo questo. Vedo però che anche tu ti sei evoluto! Sei bellissimo!’
‘Anche tu! Comunque, chiamami Zuza qui. E’ il mio nome in inc…’
‘Cos’è Zuza? Un nome in incognito? Sei una spia! AAAAGH!’ grida Richie allarmato.
Lo afferro per il collo con la gola e gli faccio senno di stare zitto.
‘Se mi chiami così quella pazza ci trova! E non esiterà due volte ad ucciderci tutti!’
‘Bando alle ciance, Chiara, sei pronta a tornare in squadra?’ Lei risponde si con entusiasmo.
Torniamo a casa. Sono le otto del mattino. C’è ancora la frescura della notte e un po’ di nebbia.
Verifico se la Pokéball di Chiara funziona ancora.
‘Ma non ti servirà, preferisco stare fuori’ mi dice subito dopo.
‘Come vuoi Chiara. Comunque, andiamo in palestra, tra dieci minuti apre. E tra poco avrò la mia prima medaglia. Pronti?’.

1 - Prologo
C1: Assenza: www.mediafire.com/?rd0pe0i66ec4zuh
C2: Compassione: www.mediafire.com/?0cs013fe3js2jhz
C3: Noia: www.mediafire.com/?hcqr3wqw4ip9mow
C4: Arrivederci: www.mediafire.com/?abcidhfd9h7au5c
C5: Innamorarsi: www.mediafire.com/?v4v4ssv56mnz210

2 - Desideri
C6: Riscaldamento: www.mediafire.com/?8axgvohzd3cwv8r
C7: Chiara: Download momentaneamente non disponibile, disponibile online

Storia di Enrich: in stesura
Storia di Laia: in scrittura

le prime puttanate da scrittore in erba!