Sogni da incubo., Sogni che meritano di essere raccontati.

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DarkGiuly
CAT_IMG Posted on 10/1/2012, 13:53




Mi capita spesso di fare sogni/incubi davvero singolari. Alcuni li ho cominciati a scrvere giù, ma mai finiti. Tuttavia ho ancora stampato bene in mente tutta la storia. Qui ho intenzione di mettere quelli che mi hanno colpito di più e che voglio condividere anche con voi. Non sono scritti molto bene, e sono stati scritti a puro scopo d'intrattenervi. Vedrò di correggerli appena posso. Questa che segue l'ho sognata giusto stanotte. Ho deciso di intitolarla "Incubo alla Cattedrale". Non è molto originale come titolo, ma vabbè xD Arrangiamoci. E' a tema horror/fantasy e come la vedo io è simile ad una creepypasta, ma vi saranno presenti anche situazioni comiche per alleviare un pò la tensione.
Premessa: quasi tutte le mie storie saranno basate su sogni realmente fatti e avranno tutti più o meno lo stesso tema. Non mi resta altro che augurarvi buona lettura!

Introduzione
I personaggi sono alcuni dei miei amici della vita reale, i quali sono capitati in questo mio sogno per puro caso.
Matt: 26 anni, sadico, pazzo furioso, porta sempre con sè una motosega (di nome Betty) da usare contro chi gli pare e piace. Senza di lei si sentirebbe perso poichè è la cosa che ama di più al mondo. Tanto da sposarsela.
Amelie: 15 anni, si dimostra molte volte essere più matura della sua età effettiva. Saccente, sarcastica, ironica e quasi sempre seria e composta. Parla a tratti francese e ha modi molto raffinati. Non si scompone quasi mai.
Sirin: 15 anni, amante delle zuffe, sempre allegra e pimpante. Ha un debole per le cose che riguardano il nazismo.
Ila: 17 anni, esperta di tutto quello che può concernere Leonardo da Vinci e le arti antiche, spensierata, gentile e affettuosa con chi se lo merita.
Carl: 16 anni, nerd di livello infinito, può maneggiare qualsiasi arma grazie ai numerosi videogiochi con cui ha giocato. Appassionato di giochi quali Amnesia, Dead Space e Ao Oni, ormai è difficile spaventarlo. Pimpante, scherzoso e trollone.
Francesco: 22 anni, elogia l'esprimersi in antico gergo medievale e cortese. Appassionato di One Piece. Conta di essere il più magro e alto del gruppo. Nerd anche lui, adora tirare di katana. Spassoso, pronto all'avventura e intraprendente.
Tonyo: 22 anni, creepypastaro pesante e adoratore dei gdr quali D&D e altri. Tira di spadone ed è un nerd mostruoso. Conta di avere una sapienza infinita riguardo manga, anime, libri, spade, gdr e videogiochi. Fiero, fa battute poco opportune nei momenti altrattanto opportuni, oroglioso della sua nerdaggine e si arrabbia se qualcuno lo chiama Tonyo Cartonio.
Lea: 16 anni, amante della serie FF, è convinta che un giorno sposerà Sephiroth per farne suo schiavo personale. Stramba, perversa e unica nel suo genere.
Giuly: (che poi sarei io) non credo serva che mi conosciate no? Ma tanto lo scrivo lo stesso perchè sono una maniaca dell'attenzione :hey: 22 anni, lunatica, introversa, cambio atteggiamento a seconda chi mi trovo davanti. Posso contare di avere una buonissima capacità di scrivere monologhi interminabili con cui uccido la gente.

Ecco qua. Ora leggete se ne avete il coraggio oppure morite di noia :fg2: Buona lettura!

Incubo alla Cattedrale

Si parte con noi, tutti assieme, in una specie di casa vittoriana (o un castello, non ricordo bene). Ad un certo punto sentimmo un rumore provenire da fuori e ci affacciammo alla finestra. Davanti a noi era spuntata un'enorme cattedrale in stile gotico, ma fatta interamente di quelle che sembravano essere ossa. Prima ancora della cattedrale, che si ergeva imponente davanti a noi, c'era una sorta di galleria/labirinto, unica via d'entrata alla cattedrale.
Il nostro gentleman Francesco, seguito a ruota da Amelie proposero all'unisono di entrare a dare un'occhiata. Tutti quanti, ovviamente, approvarono.
Neanche il tempo di dire "ah", Matt partì in 4° con Betty in mano ed entrò per primo senza aspettare gli altri gridando: "Spero che ne valga davvero la pena! Voglio trapassare qualcuno!".
Tutti gli altri si limitarono a seguirlo... Man mano che ci inoltrammo all'interno della galleria la luce si fece sempre più lieve, arrivando al punto che, superato l'ennesimo angolo, ci ritrovammo in uno stato di semi-penombra. Ma durò poco. Continuando ad avanzare appoggiandoci al muro, sbucammo in una radura. Piccolo problema. Non vedevamo più Matt.
Amelie disse: "Che si arrangi"; gli altri erano un pò preoccupati.
La radura, come aspetto, non era molto rassicurante. Ogni tanto si potevano vedere arti umani sparsi ovunque che sbucavano da sottoterra. Doveva essere un cimitero gestito male.
Antonio cercò di alleviare la tensione creatasi con una delle sue solite freddure: "Hm. Mi sa che quest'anno la coltivazione di arti non sta andando molto bene".
Un vento gelido passò subito dopo che Tonyo finì la frase, con tanto di pagliuzza che rotolava via stile western.
Intanto io, Carlo, Ilaria, Sirin e Lea ci stavamo avvicinando alla cattedrale, lasciando Tonyo, Francesco e Amelie poco più indietro di noi. Riuscimmo ad arrivare davanti al portone della cattedrale, ma di Matt ancora nessuna traccia. Raggiunti anche dagli altri tre, decidemmo di entrare all'interno dell'edificio. L'interno era piuttosto raccapricciante. Scheletri in armatura, lucernari fatti interamente di ossa e corpi impilati gli uni sugli altri a mò di colonna, per sorreggere le arcate. Il fondo della chiesa non si riusciva a vedere a causa della poca luce fioca che emettevano i lucernari, dotati di candele quasi del tutto consumate. Appena valicammo la porta, questa ci si chiuse dietro con un enorme tonfo.
Amelie impassibile disse: "Classico. E ora cosa? I soliti fantasmi maledetti? La solita vociona che ci dirà "non potete più andarvene"?"
"Io punto per la seconda" dissi io.
E così fu. Una voce rauca e profonda si sentiva rieccheggiare all'interno della cattedrale e cominciò a parlarci: "Bene, bene altre 8 vittime da aggiungere per completare il rituale...".
Tonyo sbuffò, per nulla intimorito dalle parole della voce: "Che palle. Sarà il solito Lich che vuole resuscitare la sua armata di ghoul e vuole noi come sacrifici".
Sirin era su di giri: "Un Lich *W* DOVE?!".
La voce, seccata, interruppe i parlanti: "VOLETE CHIUDERE QUELLE FOGNE?!"
"Secondo me è Matt che tenta di farci paura :I Poco ma sicuro" disse Carl, sbadigliando annoiato.
"Sbagliato.", riprese la voce "Il vostro amichetto è sopra di voi, già pronto per fare il mio lavoro sporco. Ma non vi preoccupate, tra poco lo raggiungerete e farete la sua stessa fine!"
Neanche il tempo di finire la frase, che ritrovammo Matt sbucare dal nulla da sopra le nostre teste, sceso probabilmente dall'enorme lucernario sotto cui eravamo al momento. Matt non sembrava essere cosciente. Era pallido (più del solito quantomeno), quasi di colore verdastro; aveva Betty accesa e non sembrava reagire alle nostre chiamate. Insieme a lui, le armature e alcuni dei corpi impilati si cominciarono a muovere, avanzando lentamente verso il nostro gruppo.
"Beh, mierde. Non mi sono nemmeno portata appresso il mio osso personale per fare la festa a questi tipetti anoressici" disse Amelie, cercando di non apparire turbata.
"UFFA! Dovevamo portarci appresso le nostre spade Fra!" gridò Tonyo seccato.
"C'hai ragggione!" rispose Francesco "Potremmo però sempre utilizzare una di quelle spade appese laggiù!"
"La piantiamo di chiaccherare e agiamo?" dissi io, brandendo il primo candelabro da chiesa che mi capitava sottomano.
Tutti gli altri si comportarono di conseguenza. La maggiorparte del gruppo andò per prendersi le spade, mentre Amelie stese il primo scheletro che gli capitò davanti e usò il suo femore come clava. Carlo prese anche lui un candelabro, Sirin seguì l'esempio di Amelie, mentre gli altri presero una spada ciascuno.
"Ma non dovremmo fare qualcosa per Matt?" disse Ila, mentre tentava di stendere uno dei corpi mollacciosi che le si fiondavano contro.
"E' inutle che vi sforziate di far tornare in sè il vostro amico. E' morto ormai, ed è un mio servo".
La voce era più vicina stavolta, e si poteva intravedere una figura che avanzava dal fondo della chiesa verso il nostro gruppo. Era vestito con una tunica grigio scuro damascato, molto lunga, strappata e molto rovinata in alcuni punti. Doveva essere molto antica. Al collo portava una collana con una gemma color ametista, che sembrava brillare di luce propria. Ai fianchi una cintura con varie tasche che contenvano quelle che sembravano pergamene rovinate dal pasare degli anni e boccette con dei liquidi colorati dentro. In una mano ossuta e quasi scheletrica teneva un libro dalla copertina color blu notte, frastagliata e marcia. Man mano che la figura si avvicinava, riuscimmo anche a delineare i lineamenti del viso. Scarno, putrido e quasi in decomposizione. Occhi infossati, labbra assenti che rivelavano una dentatura mal curata e giallastra. Un ghigno si dipinse sul volto scheletrico di quello che effettivamente sembrava un cadavere ambulante.
"LO SAPEVO CHE C'ERA DI MEZZO UN CAZZO DI LICH!" lo interruppe Tonyo, cercando di colpire i due scheletri/armatura che lo attaccavano.
"E FATEMI FINIRE." riprese il Lich, seccato "A meno che non riusciate a trovare il Libro della Vita entro l'aba di oggi, il vostro amico rimarrà così per sempre. Ma tranquilli, tra poco non sarà più un problema".
Appena finì la frase fece fluttuare il libro che teneva in mano sopra le nostre teste. Lea riuscì a leggere il titolo ed esclamò: "E' quello! E' quello il Libro della Vita di cui parlava!"
Il Lich sorrise malignamente e con uno schiocco di dita fece sparire il libro che stava fluttuando sopra di noi.
"Facciamo un giochetto." disse il Lich sghignazzando "Se voi 8 riuscirete a sopravvivere e a trovare il libro che ho nascosto all'interno della cattedrale entro l'alba, potrei anche lasciarvi andare. Ma se non ci riuscite, cosa molto probabile, farete la stessa fine del vostro amichetto".
Non che ci fidassimo molto delle parole del Lich, ma non avevamo molta scelta su cosa fare in seguito.
Appena il Lich vide che eravamo tutti (più o meno) accondiscendenti, schioccò nuovamente le dita e scomparve. Appena sparì però, arrivarono altri scheletri in armatura e altri corpi dalle colonne cominciarono a staccarsi per attaccarci in massa.
"Ora però sono troppi!" disse Carlo cercando di respingere quelli che gli venivano addosso.
Matt intanto si era scagliato contro Francesco e Amelie, cercando di tranciarli con la sua Betty. Francesco però era esperto, e appena ne ebbe la possibilità prese una costola da terra e riuscì ad incastrarla tra i cingoli della motosega. Matt si fermò improvvisamente e cercò di disincastrare la costola dai cingoli della sua adorata. Approfittandone della sua distrazione, Amelie lo colpì alla testa con il femore preso in precedenza. Matt cadde a terrà svenuto, ma si sarebbe ripreso velocemente.
"Era da una vita che volevo farlo. E il bello è che molto probabilmente non si ricorderà nulla." disse Amelie con un ghignetto stampato in volto.
"Ma ti pare il caso ora?" dissi io, che ero finita tra loro chissà come.
"Dovremmo cercare il libro! Non possiamo perdere altro tempo con questi cosi!" disse Sirin preoccupata.
"Di solito in chiese come queste ci dovrebbe essere un archivio o una biblioteca no? Il libro sarà sicuramente là!" disse Ila.
"Troppo ovvio. Ma tanto vale tentare." disse Tonyo stendendo altri scheletri a suon di panciate.
"Ok, allora. Non sarà la scelta più saggia da fare, ma sarebbe meglio dividerci a gruppi di quattro. Uno esplora l'ala destra mentre l'altro l'ala sinistra della chiesa." proposi. "Il primo gruppo sarà composto da me, Carlo, Amelie e Ilaria. L'altro da Tonyo, Francesco, Sirin e Lea. Qualche obiezione?".
Parve di no.
Così, i gruppi si separarono e andarono ad esplorare le ali designate, con il fatto che, se qualcuno avesse trovato la biblioteca/archivio, avrebbe dovuto avvertire gli altri.
Non passò molto tempo da quando ci separammo che l'altro gruppo riusci a trovare l'entrata della biblioteca. Ci avvisarono con un richiamo prestabilito che solo noi potevamo capire.
"FUS ROH DAH!" gridarono in coro Francesco e Antonio.
Il nostro gruppo li raggiunse in men che non si dica, stendendo sempre qualche zombie lungo la via.
"Un richiamo più inventivo no, eh?" disse Amelie, accigliata.
"Stavo per gridare SAMMICH ma poi Tonyo mi ha suggerito il Fus Roh Dah. Non ho potuto fare altro che approvare." disse Francesco ridendo.
"Io lo approvo in pieno. Manteniamolo come richiamo ufficiale!" propose Carl, estasiato.
"SCUSATEMI" dissi io mentre cercavo di respingere gli zombie con il candelabro aiutata da Sirin, Tonyo e Ila "Ma non dovremmo entrare in biblioteca? Mancano poche ore all'alba!".
Il grande orologio posto sulla cima del portone dell'entrata della biblioteca segnava le 3 e qualche minuto. Avevamo poco meno di 3 ore prima che arrivasse l'alba.
"Ah, già dimenticavo" interruppe Tonyo "l'entrata è chiusa a chiave".
"YOU DON'T SAY (ma non mi dire)" disse Carl, per niente sorpreso.
Guardai il portone. Era abbastanza vecchio e il legno sembrava anche marcio e mangiato dalle termiti, quindi pensai che con una buona bottarella sarebbe potuto crollare e permetterci l'entrata.
"Qualcuno con abbastanza forza dovrebbe provare a sfondare il portone..." dissi io.
Tutti si girarono all'unisono verso Tonyo, il quale si sentì non poco a disagio.
"Va bene, va bene, ci penso io. Perchè proprio Matt doveva farsi zombificare? A quest'ora avremmo già risolto tutto con la sua Betty!". disse Tonyo, mentre cominciava a prendere la rincorsa.
Con nostra grande sorpresa non caricò di spalla per sfondare la porta, bensì di pancia! E la cosa riuscì anche bene. Con una sonora panciata Tonyo riuscì a sfondare il portone, che cadde a terra con un enorme tonfo.
Tutti ci affrettammo ad entrare e a risollevare insieme il portone, per evitare visite non gradite.
"Voi altri cercate il libro, io, Giuly, Francesco e Carl cerchiamo di mantenere il portone su e ben chiuso!" disse Tonyo sorreggendo il portone insieme alle persone menzionate.
Ilaria, Amelie, Lea e Sirin nel frattempo cercavano con fervore ogni scaffale, ogni scrivania, ogni cassetto, nel tentativo di trovare il tanto bramato libro.
"Cucinare con le ricette di Nonna Ghoul... che nome orrendo per un libro di cucina" disse Amelie buttando il libro tra gli altri libri scartati, i quali formavano ormai una pila considerevole.
"Quanto tempo credete sia passato?" chiese Sirin guardando ancora tra altri scaffali impolverati.
"A giudicare dalla posizione della luna credo che manchi poco all'alba ormai..." rispose Ila guardando fuori dalla finestra con aria preoccupata.
"Non può essere passato così tanto tempo! A me sembra che siamo qui da poco più di qualche minuto!" disse Lea sfogliando un libro "Uhm, interessante questo libro qua... Magie del Tempo per principianti...".
Intanto i sorreggi-portone erano quasi allo stremo. Gli zombie da fuori continuavano a spingere e a sbattere contro il portone, mettendo a dura prova la resistenza dei 4 ragazzi.
"Ma porca trota quanta forza può avere uno scheletro se non ha nemmeno i muscoli per esercitarla?... YOHOHOHO SKULL JOOOKE!" disse Francesco cercando di smorzare la situazione di tensione venutasi a creare.
"Resistete ancora un pò! Mancano ancora pochi libri!" disse Ila, cercando di vedere le copertine più in fretta che poteva.
"La fai facile! Questi qua spingono come dei dannati!" borbottai io cercando di mantenere dritto il portone.
"Almeno guardate il lato positivo... peggio di così non ci potrebbe andare!" disse Sirin gettando l'ennesimo libro nella pila degli scarti.
Quanto si sbagliava.
Nemmeno il tempo di finire la frase che il rumore di una motosega si fece sentire. Le spinte cessarono all'improvviso e i quattro che sorreggevano il portone si guardarono l'un l'altro con i volti scossi.
"Non mi dite che..." accennò Francesco.
"SCOSTATEVI DAL CENTRO!" urlai agli altri tre, spostandomi di lato e cercando sempre di mantenere su il portone prima che ci potesse cadere addosso.
Appena in tempo. La motosega perforò il portone marcio come se fosse fatto di burro. Dal buco creatosi, si poteva benissimo scorgere il viso di Matt che rideva sguaiatamente e cercava di ampliare il buco creato in precedenza.
"Se mi fa la scena da Shining giuro che lo rado a zero. Odio i clichè." disse Amelie scendendo dalla scala che le aveva permesso di vedere i tomi più alti della libreria.
"SIRIN PORTI SFIGA CAZZO!" urlò Carl, spostandosi di lato.
"Eh oh! Che ne potevo sapere io?!" rispose a tono Sirin, gettando l'ultimo libro del suo scaffale.
Nel frattempo che Matt continuava a creare il buco, Ilaria si avvicinò a Lea, stranamente e completamente assorta nella lettura di un libro.
"Lea, hai trovato il libro giusto?"
"No, questo è un altro. Magie del Tempo per principianti... ma... questi segni... non riesco a leggerli... tu li capisci?"
"DANNAZIONE RAGAZZE NON E' IL MOMENTO DI LEGGERE!" gridai, cercando di mantenere su il portone mentre veniva ancora squarciato dalla motosega di Matt. Le due però, non parvero sentirmi e continuarono nel loro intento di decifrare i segni del libro.
"OH! OH! Ho un'idea!" esultò Tonyo "Cerchiamo di spingerlo addosso agli altri zombie qua fuori! Almeno ce ne libereremo per un pò! Il portone è abbastanza pesante da renderli neutri per poco tempo ma è già qualcosa almeno!".
"Ma potremmo spiaccicare Matt!" disse Sirin, mentre si avvicinava al portone per dare una mano.
"Che altra scelta abbiamo? Salvarci la pelle o farci squartare vivi da quei cadaveri ambulanti. A te la scelta." disse Tonyo, serio.
Ci fu un silenzio di qualche secondo, interrotto bruscamente da un ulteriore colpo dato dalla motosega di Matt alla porta, che ormai stava cedendo del tutto.
"E VA BENE! CAVOLO!" Sirin si unì agli altri dietro il portone, seguita a ruota da Amelie.
"Ehi voi due! Muovetevi!" gridò Amelie a Ila e Lea, ma le due erano troppo assorte nella lettura dello strano libro. "BAH. Come volete! Spingiamo! SU!"
All'unisono, i 6 spinsero il portone con tutta la forza che gli era rimasta e a poco a poco il portone si inclinava, fino a quando...
"ATTENZIONE! CADE!" gridò Francesco, gettandosi di lato assieme agli altri prima che il portone cadesse e potesse creare un enorme nuvolone di polvere che li avrebbe sicuramente accecati temporaneamente.
Il portone, cadendo, fece un enorme fracasso, ma il rumore che fece non era come se fosse caduto sul duro marmo della chiesa. Era un rumore sordo, come se fosse stato "attutito" da qualcosa. O qualcuno. Non appena l'enorme nuvolone di polvere e detriti si dissolse, i 6 videro che a frenare la caduta del portone c'erano numerosi corpi e scheletri, ormai ridotti in poltiglia dal peso enorme della porta. Nel bel mezzo del portone sbucava la motosega di Matt. Sembrava spenta. Tutto in quel momento tacque. I 6 si guardavano l'un l'altro con facce preoccupate e quasi disperate. Nessuno sapeva che cosa avrebbero dovuto fare da quel momento in poi. Continuavano ancora a guardare la motosega che aveva perforato il centro del portone. Sapevano che sotto di essa, anche Matt era rimasto sepolto sotto il peso dell'enorme portone.
Sconsolati e senza fiatare, decisero di trovare una via d'uscita ed allontarsi al più presto da quel luogo infernale.
"Scusate prima voglio controllare una cosa" disse Amelie saltando sull'enorme portone e avvicinandosi sempre più verso il centro, dove c'era Betty. Con sotto Matt, molto probabilmente più morto di prima.
"Amelie, non mi pare il caso... " dissi io raggiungendola e poggiandole una mano sulla spalla.
Io e lei rimanemmo pochi istanti a guardare fisse verso la motosega, finchè questa improvvisamente non ricominciò a girare e a tagliare il resto del legno che la circondava.
Con uno scatto velocissimo presi Amelie per un braccio e cercammo di scostarci entrambe per evitare un colpo di motosega ben lanciato. Purtroppo non fummo molto veloci e il colpo ci prese ad entrambe. Ad Amelie la colpì sul braccio libero, quasi tranciandoglielo, a me sul fianco ma continuammo ad allontanarci nonostante il dolore lancinante.
Con nostro grande stupore (nonchè terrore) dal buco, ormai a grandezza d'uomo, del portone, uscì Matt, quasi illeso, brandendo ancora la sua Betty e cominciò a guardarci uno ad uno con sguardo omicida. Nemmeno un portone da 3 quintali era riuscito ad ucciderlo completamente.
Francesco e Tonyo aiutarono me ed Amelie a reggerci in piedi. Il dolore causato dal taglio fatto da Matt e l'ingente e continua perdita di sangue ci stava facendo perdere i sensi.
Ad aggiungere la beffa al danno ci fu il fatto che, in quel momento, ricomparve il Lich, fluttuando a pochi metri sopra di noi con il solito ghigno stampato in viso.
"Ebbene?" cominciò "Mi pare di aver capito che non siete riusciti a trovare il mio libro vero?". Mentre diceva questa frase, il libro gli comparve di nuovo tra le mani. "Mi spiace, ma avete perso. Perderete la vostra vita e mi servirete per il resto dell'eternità. Non potete fare nulla per impedirmelo!"
"E invece no!" disse una voce conosciuta interrompendo quella del Lich.
Ormai rassegnati al nostro destino, quella voce sembrava darci una luce di speranza.
"I-Ila?" dissi con un filo di voce, appoggiata come potevo a Tonyo e tenendomi con la mano libera la ferita.
"La cosa finisce qui..ehm... COSO!" disse Lea brandendo in mano il libro che stano leggendo prima con Ila. La cosa pare inquietare non poco il Lich.
"DOVE L'AVETE TROVATO?! RIDATEMELO! TU!" gridò il Lich indicando Matt "DISTRUGGILE! RIPRENDIMI IL LIBRO!"
Matt cominciò a correre verso Ila e Lea ma appena pochi passi da loro cadde a terra. Sirin e Carlo lo tenevano fermo dalle gambe.
"DANNAZIONE ILA! LEA! SE DOVETE FARE QUALCOSA PER SALVARCI IL CULO FATELO ORA!" gridarono Carl e Sirin assieme.
"Si!" disse Lea, sorreggendo il libro per Ila che comincio a leggere alcune righe dello stesso.
"TEMPUS RITROSO! TEMPUS RITROSO! RITORNA AL PASSATO! RITORNA AL PASSATO! FA CHE QUESTO NON SIA MAI ACCADUTO! TEMPUS RITROSO! TEMPUS RITROSO!"
Dopo che Ila finì di pronunciare queste parole, una luce abbagliante parve scaturire dal libro e riempì l'intera cattedrale, rendendoci incapaci di vedere cosa stesse succedendo intorno a noi. Sentimmo solo un sonoro "NOOOOOOO!!" gridato dal Lich, grido che, piano piano, sembrava affievolirsi e allontanarsi da noi.

Passarono i minuti, anche se sembravano ore, e ci ritrovammo tutti nel salone della nostra casa. Io e Amelie non eravamo più ferite, Matt era steso a terra, rannicchiato e abbracciato alla sua Betty, meno pallido e sicuramente non più morto. Sembrava dormire abbracciato alla sua motosega. Tutti gli altri erano lì, chi su una poltrona, chi sul divano, ma parevano stare bene. Ci guardammo a turno in viso, raggianti e felici di essere scampati a quell'inferno e di essere finalmente tornati alla nostra vita di sempre.
"E ancora una volta Ila salva la giornata òwò" disse Ila scattando in piedi, ma ricadendo subito dopo sul divano sfinita.
"Eh, già... grazie Ila.." dissi io sorridendole. Neanche il tempo di finire la frase, tutti finimmo con l'addormentarci, seguendo l'esempio di Ila e Matt. Troppo sfiniti per parlare, troppo sfiniti per esultare, ma una cosa era certa: non avremmo mai dimenticato l'avventura di quella notte.

Fine òwò
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 10/1/2012, 15:49




Se é un sogno, devo dire che la tua memoria é davvero notevole o.O io non ricordo nemmeno cosa ho sognato appena sveglia xD

scritto bene, devo dire :) continuavo a leggere perché volevo sapere come sarebbe finita, e vedo che alla fine ci sono arrivata *-*

bella storia :)

se vuoi passa a leggere la mia *-* anche se io ho giá pubblicato 37 capitoli xD
 
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DarkGiuly
CAT_IMG Posted on 13/1/2012, 20:40




Ah bene sono contenta che sia quanto meno intrattente uwu ne metterò altre presto :U
 
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CAT_IMG Posted on 13/1/2012, 21:07


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Da dove meno te l'aspetti.

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UUUUUUUh, figata :Q___
Davvero figa, forse migliorerei la descrizione delle emozioni, la sola cosa leggermente carente (è comunque ok, te la cavi :) ).
La storia segue bene e ci sono vari colpi di scena molto intelligenti, affiancati da un ritmo scorrevole e varie gag leggere che però non toccano il fattore tensione.
La parte finale era figa, sisi.

Sola vera pecca sono i personaggi. Non tanto per la caratterizzazione, quanto per il numero. Anche dopo aver letto la descrizione faticavo a ricordarmeli tutti, sono un po' troppi, specie se la storia parte con loro tutti insieme appassionatamente.
Non è proprio un difetto, deriva dal fatto che questa è la tua prima fic che leggo probabilmente...
Fatto sta è che ricordo bene solo Matt... e Betty -_-
 
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DarkGiuly
CAT_IMG Posted on 13/1/2012, 21:12




*colpi di tosse forzati* AHEM AHEM AHEM AHEM disse il creatore dei millemila personaggi per le storie di PT e 3K2 xD
Comunque, la ringrazio dei suoi consigli messere òwò questa storiella l'ho buttata giù velocemente per timore di scordarmi i particolari del sogno xD La prossima volta starò più attenta u.u E cercherò di dar più spazio anche agli altri personaggi òwò
 
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CAT_IMG Posted on 13/1/2012, 22:57


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Da dove meno te l'aspetti.

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Beh, è una cosa diversa una serie da un one shot, in una serie c'è più spazio per presentare tutti i personaggi con calma e farli apparire in ordine, in un one shot hai meno posto, mi riferivo a quello XD
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 14/1/2012, 16:44




CITAZIONE (DarkGiuly @ 13/1/2012, 21:12) 
*colpi di tosse forzati* AHEM AHEM AHEM AHEM disse il creatore dei millemila personaggi per le storie di PT e 3K2 xD

TOUCHè PER EOW! E te lo dice una che nella sua storia di personaggi veramente importanti ne ha messi 3 e il resto personaggi secondari o per meglio dire comparse ù.ù
*non puoi controbattere, do ragione a Giuly* :P
 
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DarkGiuly
CAT_IMG Posted on 15/1/2012, 12:28




LOL Grazie Rodja xD Comunque io scherzo Eow u.u e tu lo sai. La prossima volta vedrò di fare una storia molto più esauriente :U
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 16/1/2012, 18:50




di niente, dovere mio *3*
 
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DarkGiuly
CAT_IMG Posted on 17/1/2012, 10:50




DIN-DON Vi annuncio ufficialmente che comunque, a causa tesi, le storielle riprenderanno dopo l'8 Marzo u.u Fine messaggio promozionale.
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 17/1/2012, 18:53




CITAZIONE (DarkGiuly @ 17/1/2012, 10:50) 
DIN-DON Vi annuncio ufficialmente che comunque, a causa tesi, le storielle riprenderanno dopo l'8 Marzo u.u Fine messaggio promozionale.

NUUUUUUUUUUOOOO D:
 
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DarkGiuly
CAT_IMG Posted on 31/1/2012, 12:05




Ok, gentaglia òwò Ho una buona notizia u.u Ho fatto un altro sogno epico e lo scriverò in giornata :U Aspettatevi di tutto. Nel frattempo vi mostro i personaggi :U Credo che sia d'obbligo in fondo.
Personaggi
In ordine da sinistra a destra, dall'alto verso il basso.
1° Riga: Carl, Sirin, Ila
2° Riga:Amelie, Lea, Giuly
3° Riga: Tonyo, Matt, Francesco
 
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DarkGiuly
CAT_IMG Posted on 1/2/2012, 22:56




Posto la Prima Parte :U Sennò la storia sarebbe stata troppo lunga xD Godetevi questo spezzone nel frattempo!


Incubo del risveglio - Parte 1


Era una mattina soleggiata quella notte (???)
La soffitta era ridotta malaccio, così il nostro gruppo, dopo varie lamentele e quant'altro decise di darsi una mossa e ripulirla a dovere. I primi a raggiungere la soffitta fummo io, Carl e Amelie.
Amelie tossì per la troppa polvere.

-Dire che qui ci abitano come minimo dei conigli della polvere è dire poco.
-Beh, se non facciamo noi il primo passo, lo faranno loro – disse Carlo ridendo.
-Loro chi?
-I conigli della polvere ovvio!

Colpii Carlo sulla testa per la pessima battuta.

-Se continuiamo a perdere tempo la soffitta non si sistemerà da sola!
-Ma come? Pensavo che avessi creato un dispositivo anche per questo!- Matt era arrivato in cima alla scala e la sua testa faceva capolino dalla botola da cui entrare.
-In effetti dovrei crearne uno per farti stare zitto :U

Le discussioni andarono avanti per un po' allo stesso modo, ma alla fine, quando tutti arrivarono in soffitta, cominciarono a svuotare scatoloni e a spolverare. Sirin, prendendo uno scatolone un po' rovinato, fece cadere un mucchio di libri per terra. Sbuffando, si chinò e cominciò a riprenderli.

-Maremma bona quanti libri! - disse Sirin spolverando alcuni dei libri presenti.
-Sono tutti i miei libri sui racconti dell'orrore... misti a quelli di Tonyo su Lovecraft....le risposi io.
-Uh! Posso...
-No, non puoi leggerli.
-E soprattutto NON DEVI – disse Tonyo facendo una delle sue tipiche rape face
-Si, si ho capito... -sbottò Sirin posando il libro su uno scatolone vicino a lei.

Passarono le ore, e dopo il lavoro unito di tutti quanti, la soffitta si poteva dire quantomeno sistemata. I libri erano stati spolverati e sistemati negli scaffali, gli scatoloni svuotati e i vestiti vecchi erano già stati messi a lavare. Tutto sembrava procedere per il meglio in quella giornata stranamente normale. Al calar della sera, decidemmo di andare a letto un po' prima, dato che avevamo lavorato tutto il giorno per la storia della soffitta. Tutto sembrava quieto e tranquillo, fino a quando, nel bel mezzo della notte non sentii dei passi vicino alla mia camera. Andai ad indagare e seguii il rumore dei passi fino alla scala della soffitta, che era stata calata da chissà chi.

-Che diavolo ci verrebbe a fare qualcuno in soffitta a quest'ora? - pensai.

Salii le scale piano, in modo da non fare rumore, quando vidi una figura seduta a terra, illuminata da una fioca luce, procurata da una candela poggiata lì di fianco. Mi avvicinai alla figura chinata, come se stesse leggendo qualcosa e riuscii a distinguere nella fioca luce emanata dalla candela, dei lunghi capelli castani.

-Sirin? Che fai alzata a quest'ora?

Nessuna risposta.

-Oi. OI! Sirin!

Niente. Nada. Nizba. Rien de rien. Sembrava totalmente assorta nella sua lettura.
-Oh beh, – ripresi – fai quello che ti pare, io torno a dormire... non posso certo perdere tempo per stare tutta la notte qui a prendere freddo... cerca di dormire anche tu!

Sirin fece un cenno col capo come per acconsentire. Ah, ma allora ci sentiva!
Scesi la scala e la lasciai in soffitta a leggere, poi me ne tornai a letto.

Il mattino seguente sembrava di nuovo una giornata normale. Gli uccellini cinguettavano, Matt rincorreva Amelie fuori in giardino di buona mattina come esercizio rinforzante, e uno strano cerchio era disegnato al centro del mio laboratorio...

-Aspetta... COSA?! - esclamai.

Di solito tenevo il laboratorio perfettamente sistemato e in ordine. Nulla lasciato fuori posto, e porcobioparco, il pavimento doveva sempre essere pulito e sterilizzato! Cos'era quell'affare disegnato per terra?

-Eppure mi pare di averlo già visto da qualche parte... Mah.

Sarà. Ma dovevo scoprire prima di tutto CHI aveva osato fare una cosa del genere. Attraverso i vari altoparlanti situati all'interno della magione, chiamai un'adunata, e feci riunire tutti i presenti nel laboratorio.

-Cos'è, hai deciso di fare un esperimento di gruppo? - disse scherzosa Lea.
-Non sono in vena di scherzi, Giuly. Perchè ci hai chiamato? - sbottò Amelie, seccata.

Indicai con un gesto secco il disegno fatto a terra.

-Eeeee... quindi? -disse Ilaria, alzando un sopracciglio.
-QUESTO. Chi è stato. Voglio un nome. O due. O di quanti chenesoio siano stati a disegnare quell'obrobrio decisamente antiestetico sul pavimento del MIO laboratorio.
-Maccheneso guarda. Figuriamoci se mi metto a disegnare cavolate a terra. - disse Matt vistosamente annoiato.
-VOI! - gridai indicando tutti i presenti nella stanza – dov'eravate ieri notte?

Tutti si guardarono tra loro con faccia piuttosto scettica alla “is this bitch serious?”.

-Dormivamo, che volevi che facessimo?! - disse Francesco un po' accigliato.
-Beh, non tutti però... - dissi guardando verso Sirin – Ho sentito dei rumori ieri sera, e sono uscita dalla mia camera per vedere cos'erano... E ho finito col trovare Sirin che leggeva da sola in soffitta alle 3 di notte!

Sirin sembrava parecchio perplessa dalla mia accusa. Sembrava come cascata dalle nuvole.

-Ma veramente io ieri dormivo pure...
-E poi – la interruppe Carlo – Sirin che legge? MA DAI.
-Ehi, guarda che leggo anche io... qualche volta! Ma in ogni caso, ieri sera non ho fatto altro che dormire! Figuriamoci se mi alzavo per leggere!
-Ah, è così? - la interruppi nuovamente – e quei segni di pittura che hai sulle mani come me li spieghi?

Tutti si voltarono a guardarla. In effetti, Sirin aveva delle strane macchie di vernice nelle mani, ma lei sembrava piuttosto shokkata dalla cosa. Continuava a guardasele con aria piuttosto confusa.

-Io non ho idea di come mi sia fatta queste macchie!
-Magari dipingendo quel coso là? - risposi io.
-Ti ripeto che non sono stata io! Lo giuro! Non ne avrei avuto motivo!

Sembrava piuttosto convincente in effetti. Continuava a guardarci con aria supplichevole e da cane bastonato.

-Va bene, va bene. In fondo è solo un disegno fatto male. Più tardi lo cancelliamo. Ora dobbiamo pensare al giardino.
-PORCOC- pensavo te ne fossi dimenticata! -sbottò Matt.
-Ti conviene preparare Betty allora, Matt. -disse Amelie con un ghignetto sul viso.
-Per cosa? Per squartarvi a metà?
-Per le siepi.
-Avrei preferito la prima opzione sinceramente.
-Va bene, va bene. Ora basta cianciare! - disse Tonyo, brandendo un rastrello – E' ora di lavorare u.u
-Non ti facevo così laborioso Tonyo – disse Lea, prendendo a sua volta un paio di forbici da giardino.
-Prima finiamo, prima si mangia!
-Ah, ecco dove c'avevi la testa...
-NO AMELIE NON PUOI PRETENDERE DI POTARE UNA SIEPE CON UN FEMORE GIGANTE. - di nuovo Ilaria e Amelie che battibeccavano per cose inutili. Un classico.
-Lo faccio sempre e mi riesce anche piuttosto bene...
-Ma rovini gli oleandri così!

Insomma, la cosa andò avanti per parecchi minuti. Quando tutti ebbero preso i loro attrezzi, decidemmo finalmente di avviarci verso il giardino. Osservai il cerchio ancora una volta, cercando di capire cosa rappresentasse. Più pensavo che fosse un disegno fatto male, più la mia testa mi diceva che era qualcosa di più; mi ricordava dannatamente qualcosa. L'avevo già visto quel disegno, ma dove? Mugugnando ancora per un po', presi la mia fidata cesoia e mi avviai verso il giardino, pensando che mentre lavoravo prima o poi mi sarebbe venuto in mente.

Era quasi l'ora di pranzo quando il giardino era stato messo a posto per una buona metà. Decidemmo così di avviarci a mettere qualcosa sotto i denti prima di poter continuare il lavoro. A pancia vuota non si lavora mai come si deve, e il sole cocente non aiutava molto. Carl, Lea e Ilaria si avviarono verso la cucina mentre noi altri preparavamo il tavolo per mangiare fuori all'aperto. La giornata era piuttosto buona, ed era l'ideale per pranzare fuori. Cielo sereno, leggera brezza rinfrescante, pace assoluta, tentacoli che spuntavano fuori dall'erba come piante, le urla di Carlo e Sirin...

-SPE'. C'è qualcosa che non va. - dissi io fermandomi di colpo e guardando com'era il punto della situazione.

C'erano dei fottuti tentacoli che sbucavano da sottoterra, disseminati per tutto il giardino.

-Ok. Chi è stato il genio a piantare semi di tentacoli in giardino? - disse Amelie, cercando di fare una battuta.

Nessuno la considerò. I tentacoli avevano preso Sirin e Carlo, i quali cercavano disperatamente di liberarsi, dimenandosi e agitandosi.

-Una mano voi altri no, eh? - gridò Carl, sbattuto a destra e a manca dal tentacolo.
-Ah, mi secca alzarmi... ho appena trovato un punto comodissimo sull'erba – disse Tonyo, steso a terra.
-Ah beh, allora il pranzo te lo cucini da solo...
-ALL' ARMI!!

Tonyo balzò in piedi trascinandosi dietro Francesco e corsero verso dove avevano appoggiato i loro attrezzi da giardino.

-Pronto Fra?
-Pronto. E' ora di potare qualche tentacolo...
-Consideratemi dei vostri allora! - Matt azionò la sua Betty. Si vede che non avrebbe potuto evitare una situazione del genere. Insomma, sminuzzare roba era il suo passatempo preferito.
-Spero non vi starete dimenticando della sottoscritta e della sua fidata cesoia! - affiancai i tre e ben presto fui raggiunta da Amelie.
-CHI DICEVA CHE IL MIO FEMORINO NON SAREBBE SERVITO A NULLA?!
-ZITTA E PICCHIA QUEL COSO PRIMA CHE STUPRI CARL E SIRIN! - rispose Ila dietro la porta della cucina, nascosta assieme a Lea.
-Oi, Ila! Non portare sfiga eh! - gridò Sirin che tentava di liberarsi del tentacolo mordendolo e dimenandosi.

Era il momento di agire. Tutti quanti ci lanciammo contro i tentacoli che tenevano intrappolati Sirin e Carl. Matt fu il primo a cercare di vibrare il colpo di motosega verso quello che teneva stretto Carl ma con sua grande sorpresa si ritrovò col farsi levare dalle mani la sua Betty da un'altro tentacolo sbucato fuori dal nulla. Stessa sorte capitò agli altri tentativi di attacco da parte degli altri. Tonyo e Francesco si videro togliere dalle mani le loro due enormi forbici da giardino mentre cercavano di tagliare l'enorme tentacolo che stritolava Sirin. Amelie perse il suo femore e a me venne tolta la cesoia. Mi ci aggrappai con tutte le forze, ma quei tentacoli sembravano possedere una forza a dir poco sovrumana.
Di punto in bianco, quando tutti fummo completamente disarmati, i tentacoli cominciarono a scomparire sottoterra. Piccola problema. Si stavano trascinando sotto anche Carl e Sirin. Io e gli altri cominciammo uno sfiancante tiro alla fune per impedire che ciò accadesse. Per distribuire equamente le forze, Tonyo e Francesco si misero a tirare dalla parte di Carl, mentre io, Matt e Amelie da quella di Sirin.

-Cazzarola, metteteci un po' più di forza! - gridò Sirin in preda al panico.
-E SECONDO TE CHE STIAMO CERCANDO DI FARE?! - le rispose Matt, ormai sfiancato dal troppo tira e molla col tentancolo.
-GGNNNN!!! Coraggio Fra! Fai lavorare quei muscoli! - incitò Tonyo, continuando a tirare come un dannato.
-MA QUALI MUSCOLI?! Questi due stecchini che mi ritrovo come braccia?!
-Aridaje ragazzi, un po' di animo! Qui quello che rischia di essere tentaclerap-izzato sono io! - disse Carl, agitato.

Dopo varie strattonate da parte dei tentacoli, questi diedero un colpo ben assestato ai loro avversari, e li fecero volare via. Chi sbattè contro un albero, chi finì dentro il capanno degli attrezzi con un tonfo. Tutti cercarono di rialzarsi, nonostante le brutte botte prese.

-Dannati tentacoli... - disse Tonyo massaggiandosi la testa.
-Ma quanta forza c'hanno??? - disse Matt, alzandosi da terra e spolverandosi – ah ma non la passeranno liscia! SI SONO PRESI LA MIA BETTY!
-E LA MIA ARTEMIS! - sbottai io.
-E ANCHE NOIIIII – Sirin stava gridando come un'ossessa.

Nel tempo che noi ci stavamo ripigliando dalla botta subita, lei e Carl stavano venendo portati sottoterra dai tentacoli che li avevano afferrati.

-No! No! NO! NON VOGLIO CHE FINISCA COSI!

Carlo cercava di aggrapparsi a qualche radice a fior di terra pur di non venire trascinato giù, ma purtroppo la forza creata dal tentacolo lo superava di netto, e prima che noi altri potessimo fare qualcosa, entrambi erano già scomparsi sotto terra.

-Oh no... - Ila e Lea, come tutti noi altri, avevano assistito alla scena allibiti e incapaci di poter reagire.

Tutti noi ci sentivamo letteralmente a pezzi. Non potevamo credere che i nostri due amici erano stati trascinati sotto terra e che noi altri non avessimo potuto fare nulla per impedirlo. Ad un tratto però, sentimmo altre urla. Erano di nuovo Sirin e Carl! Allora non erano persi! Le urla erano soffocate, ma c'erano e sembravano provenire proprio da...

-Il mio laboratorio! Vengono da là!

Gli altri capirono subito e ci precipitammo al piano di sotto, verso il laboratorio. Dio solo sapeva che cosa avremmo trovato laggiù.

Continua...

Edited by DarkGiuly - 4/2/2012, 17:59
 
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Mary~*
CAT_IMG Posted on 2/2/2012, 11:06




CHE SUSPECE D:
CONTINUA CONTINUA CONTINUAAAAAAAA
 
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DarkGiuly
CAT_IMG Posted on 2/2/2012, 12:26




Lo farò senz'altro madama u.u
 
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17 replies since 10/1/2012, 13:53   92 views
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