Elpis, Everything has an end, everything will come to an end.

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Eis Antares
CAT_IMG Posted on 18/1/2013, 20:46 by: Eis Antares
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Chapter 1 - Un nuovo inizio




"" -Parlato
> < -Pensato
Bayama
Hope
Sonia
Uomo Anziano

"Solo Speranza, come in una casa indistruttibile, dentro all'orcio rimase, senza passare la bocca, né fuori volò, perché prima aveva rimesso il coperchio dell'orcio per volere di Zeus egioco che aduna le nubi."

... Buio... Solo buio e oscurità... Non sento niente... Ho un corpo? ... Per un istante credevo di aver visto qualcosa... Come... Un Lampo, un fascio di luce grigiastra che mi ammalia ancor più in quell'oscurità così profonda...
All'improvviso, quasi come riportato in superficie da quella così tentatrice oscurità, sentii una sensazione... Era... Qualcosa... Qualcosa senza una vera e propria forma... Un qualcosa che mi accarezzava e che scivolava, definendo una sagoma... E' questa la sensazione del vento sul corpo?
Pochi minuti passarono, prima che potessi accorgermi che avevo un corpo, provai ad aprire gli occhi, e anche la superficie dell'oscurità sparì... Mi trovavo in uno spazio ampio, con quelli che dovevano essere alberi... Al posto del buio pesto ora vi era un verde smeraldo... Ma questo io come facevo a saperlo...? Non sapevo come, ma tutto quello che avevo intorno, anche se non l'avevo mai provato... Sapevo già cos'era... Cosa è l'erba, cosa sono i fiori, cos'è il sole... Perché riesco a capire questo?
Mentre mi facevo queste domande, decisi che analizzare la situazione era la cosa migliore dal fare al momento. Ero vestito con dei sandali e abiti completamente bianchi, ma non sembravano risalenti all'epoca corrente... Trovai un pò in difficoltà nell'alzarmi, avevo il corpo completamente irrigidito, ma dopo qualche minuto iniziai a camminare normalmente, fu intuitivo... Non capivo neanche io come ci ero riuscito dato che non mi ricordavo niente, eppure sapevo come si camminava e riconoscevo ad uno ad uno gli elementi che mi circondavano.
Dopo un po di tempo passato a perlustrare lentamente i dintorni, capii che non c'era niente che poteva essere collegato a me. Alzando la testa vidi che c'era del fumo in lontananza, forse un fuoco, o magari una casa? Ad ogni modo era molto probabile che ci fosse qualcosa lì, e restare nel punto in cui mi ero svegliato ad aspettare qualcuno non mi pareva la scelta più sensata, decisi di andare verso il fumo.
Durante la strada inciampai un po di volte, non ero ancora abituato a quel corpo, continuai a camminare nella boscaglia color verde smeraldo, fino a che non iniziai a vedere un percorso costruito in pietra, sembrava dirigersi verso il fumo, doveva essere un'abitazione, ormai mancava poco.
Una volta superata la collina, riuscii a vedere, finalmente. Era un edificio abbastanza tradizionale in legno, sembrava piuttosto ampio e aveva un insegna, che fosse una locanda? Ancora con difficoltà nel muovermi, riuscii ad arrivare davanti la porta di legno d'acero, quindi entrai. Dentro non vi era nessuno, c'era un bancone e c'erano anche tavoli e panche, in più si sentiva un buon odore venire da una stanza interna, magari stavano cucinando lì dentro... Continuai a guardarmi attorno, ero spaesato,
>... Ho bisogno di acqua<
mi venne istintivo pensare, anche se ricordavo solo vagamente come fosse l'acqua.
Dopo pochi secondi, mentre ancora mi guardavo attorno, inciampai e caddi a terra, in quel momento una ragazza uscì dall'altra stanza. Aveva dei capelli dorati, lunghi fin dietro le spalle, e delle punte situate ai lati della nuca, aveva occhi verdi, dello stesso verde smeraldo della foresta, e aveva uno sguardo alquanto sorpreso per avermi trovato lì per terra.
"Sonia! Presto vieni qui, c'è un cliente che sembra sentirsi male!"
Disse la ragazza, e subito dopo sentii in modo distorto dei passi provenire dalla stanza di fianco, anche la mia vista iniziava ad annebbiarsi
>A.. Acqua...<
Pensai, non riuscivo ancora a parlare di mia iniziativa. Sentii il corpo pesante, senza alcun controllo su di esso, i miei occhi si chiusero, e persi i sensi.
Vuoto. Buio. Non riuscivo a scorgere altro in quell'oscurità quasi tastabile.
>No... NO... Loro torneranno... Non voglio... NON VOGLIO... Loro.. Lo faranno di nuovo... Entreranno di nuovo nella mia testa, e mi tormenteranno finché non li accontenterò... NO... NON DI NUOVO...<
Mentre nella mia mente regnava solo il delirio, vidi in quell'oscurità un fascio di luce accecante. Solo per alcuni secondi questa luce inondò tutto, poi iniziò ad indebolirsi, e vidi il buio avanzare, quasi avesse una volontà propria.. Lentamente accerchiava la luce che non faceva che affievolirsi... Fino a quando di nuovo, solo il buio sarebbe diventato nuovamente padrone di tutto... Era come osservare un branco di predatori che divoravano la loro preda
>No... LONTANI... Torna, TORNA QUI<
Nel delirio più totale, aprii gli occhi, ero in un letto, ed ero coperto di sudore dalla testa ai piedi, la camera sembrava dello stesso legno della locanda, dovevo essere in una camera interna ad essa, la porta si aprì
"Sonia! Si è svegliato!"
Era la stessa ragazza che avevo visto poco prima, che fosse la figlia dei gestori?
"Oh, grazie a Dio, come ti senti? Appena sei entrato nella locanda sei svenuto e lei ti ha trovato per terra"
Disse la signora anziana che era appena entrata. Stavo per rispondere ma non riuscivo a parlare, dalla bocca usciva solo qualcosa simile a un affanno
"... A... Acqua.."
Dopo vari affanni riuscii a dire solo questo, vidi la ragazza scattare verso la porta, tornò dopo pochi secondi con un bicchiere in legno con dell'acqua all'interno, me lo porse e in modo quasi scortese lo presi e lo portai alla bocca in modo violento, Sentii il sollievo lungo la gola dopo aver bevuto.
"Dovevi essere assetato parecchio!"
Disse la signora, il suo nome doveva essere Sonia.
"S.. Sì... G-Grazie..."
Mi sentivo abbastanza a disagio, era la prima volta che interagivo con qualcuno
"Oh che maleducata! Ho dimenticato di presentarmi, il mio nome è Sonia Spring e solo la proprietaria di questa locanda con mio marito, che al momento è uscito a raccogliere della legna. Lei invece è Hope, vive con noi da 6 mesi ed è come una figlia per noi"
Quindi non era la loro figlia biologica...
"P-Piacere"
Disse la ragazza mostrando un sorriso angelico
"E invece qual'è il tuo nome, ragazzo?"
Mi domandò Sonia
"... I... Io..."
Come facevo a sapere tutte quelle cose e a riconoscere tutto quello che mi circondava e a non saper dire neanche chi ero?
>B.... Baya... Bayama...<
...
"Bayama"
Esclamai quel nome con tono deciso, non sapevo perché l'avevo detto, fu involontario, istintivo.
"Che nome strano, sei straniero?"
Meglio dirgli la verità
"Io... Non lo so."
Ora riuscivo a parlare in modo un po più fluido
"Eh? Che intendi?"
La sua capacità di farsi i fatti degli altri è impressionante
"Beh, mi sono svegliato nella foresta qui vicino... Non ricordo niente prima di allora, e sto cercando indizi"
Beh, dirgli la verità era una cosa sensata, magari in questo modo avrei potuto avere delle informazioni, e non mi sembrava gente poco raccomandabile, non avevo niente da perdere
"Anche tu!?"
Disse Sonia stupita, anche lo sguardo di Hope sembrava molto stupito
"... Che intendi?"
"Oh niente caro, torna a riposare, dimentica le mie parole.."
>Sospetto...<
"Oh... Ma io non possiedo denaro con cui pagarvi"
"Oh, non ti preoccupare per questo. Tu pensa solo a riposare"
Passarono poche ore, ero stufo di stare a riposare e stavo perdendo tempo prezioso, se volevo trovare indizi su chi ero dovevo muovermi. Era ancora mezzogiorno, e se c'era qualcuno con me poteva essere ancora nelle vicinanze, presi il mantello e la cintura che avevo legati prima di entrare e me li misi
"DANNAZIONE! DI CHI E' STATA LA GENIALE IDEA!?"
Sentii una voce provenire da fuori, era furiosa. Uscii fuori a controllare, un uomo anziano sembrava essere su tutte le furie
"Caro, non ne sapevamo niente!"
Sembravano alquanto agitati.. Insieme c'era anche un'altro uomo robusto
"Dobbiamo sbrigarci a trovarla, vado!"
e l'uomo anziano uscì dalla porta con l'altro uomo, Sonia mi notò e venne verso di me
"...Si?"

"Beh... Cosa succede?"
"Hope.. Era andata a prendere dell'acqua al pozzo, ma proprio ora mio marito è tornato dalla foresta perché avvertito di una bestia pericolosa che si aggira qui intorno... Ora la stanno cercando..."
Beh, mi dispiaceva e in fondo dovevo un favore ai gestori di quella locanda, in più non volevo starmene con le mani in mano e dovevo comunque andare nella foresta, bestia o meno.
"Vado anche io a cercarla, e poi devo sdebitarmi"
"Oh grazie caro, ma non posso chiederti una cosa del genere, è pericoloso e poi ci conosci appena"
"Beh, anche voi mi conoscevate appena, eppure mi avere aiutato senza troppi complimenti. Non si preoccupi per me, so badare a me stesso" >Cazzate, non so neanche se ho un corpo allenato agli sforzi fisici o no<
Uscì dalla porta, e andai verso la foresta, la cosa migliore era salire su un albero abbastanza alto, in questo modo avrei potuto osservare la situazione generale dall'alto, almeno negli spiazzi senza alberi.
Dopo aver girato i dintorni, ormai ero quasi senza speranze, sia per una traccia che conducesse a cosa stavo facendo prima di svegliarmi nella foresta, sia per trovare Hope
"...to! AIUTO!"
sentivo una voce femminile gridare aiuto, diventava sempre più chiara, Hope doveva essere qui. Corsi all'impazzata verso la direzione della voce, notai che degli alberi stavano cedendo in lontananza... Cosa stava succedendo?
"Scappa!"
Ora Hope era a pochi metri da me, e correva all'impazzata, dietro di lei si sentiva qualcosa di pesante urtare il suolo, quelli che dovevano essere i passi di una bestia, mi bloccai
"Scappa idiota! Quella cosa di certo non ti eviterà se stai fermo, corri!"
Non riuscivo a voltarmi, era come se avessi un magnete dentro di me e fosse attratto da quella direzione.
"Razza di idiota!"
Hope prese la mia mano e la tirò verso la direzione opposta, ma non riusciva a muovermi
>... Heh... RIECCOLI... BASTARDI, FATEVI VEDERE<
Una strana adrenalina mi inondava il petto ora, sembravo un pazzo, volevo prendere qualunque cosa ci fosse lì e massacrarla
"E' qui!"
Delle gigantesche zampe bianche ora posavano davanti a me, non aveva neanche delle zanne, la bocca aveva delle protuberanze affilate, non si riusciva a scorgere l'iride, solo una luce bianca negli occhi, e delle ali enormi
>Eccoti, bastardo... ORA TI DIVORERO'<

ARTWORK


Hope (Lineart e colors by Tony.)
Hope Sketch
Bayama
1st Monster



Edited by Ace the fire punch - 26/1/2013, 18:38
 
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