Elpis, Everything has an end, everything will come to an end.

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CAT_IMG Posted on 26/1/2013, 19:17
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CITAZIONE (Cla™ @ 26/1/2013, 18:54) 
Molto bello, il combattimento è molto dinamico e hai reso molto bene l'idea, al punto da riuscire a far immaginare la scena. Solo due cose: cerca di non lasciare frasi senza punteggiatura, come queste:
CITAZIONE
Uno schiaffo sonoro arrivò alla mia faccia

CITAZIONE
Questa volta non lo trafisse neanche, sembrava avessi lanciato il coltello contro una lastra di acciaio

E poi, questo: :fg:
CITAZIONE
>Dev'essere questa la sensazione che provano i tappeti elastici quando ci salgono su quei bimbi in sovrappeso che si ingozzano di pollo del KFC<

La battuta in sé è carina, ma non c'entra niente con l'ambientazione del racconto, inoltre è messa in una scena di combattimento e spezza la "magia" della lotta.

Nel complesso bel capitolo, quando tira fuori la katana è stato strano ma mi ha incuriosito :asd:

Ti ho già risposto di tutto su skype, anyway grazie mille del commento.
 
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CAT_IMG Posted on 28/1/2013, 16:07
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Uhm, sketch veloce per il capitolo 2. Lo aggiungo sotto.
Oh, e Concept Katana

Edited by Ace the fire punch - 28/1/2013, 16:42
 
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*Vanny
CAT_IMG Posted on 30/1/2013, 15:12




Le braccia di Bayama dovresti rifarle. Sono sottili.
btw Cla ha ragione, non c'entra molto
 
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CAT_IMG Posted on 30/1/2013, 17:13
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L'anatomia è corretta.
 
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CAT_IMG Posted on 20/2/2013, 21:22
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Chapter 3: Il secondo attacco



Bayama
Hope
Gens
Sonia




>Di nuovo...<
Ero di nuovo in quello spazio. Lì, dove ogni volta subivo la mia penitenza.
>Senza occasione alcuna di opporti, nuovamente da loro verrai divorato. L'oscurità nuovamente, prenderà il controllo su ogni cosa... E nemmeno le stelle nelle notti buie, guidarti potranno. Perché saranno anche loro vittime dei predatori, verranno private della propria luce. E dopo che ogni cosa sarà divorata, nuovamente la quiete regnerà sovrana<
La sua voce era l'unica cosa presente lì insieme all'oscurità, come tutte le volte.
>Io... Non voglio... Di nuovo... NO<
Preso nuovamente dalla disperazione di essere solo in quel mondo. Quel mondo bianco e puro, destinato a diventare uno scenario dove il predatore mangia la propria preda.
Ancora una volta, i primi tentacoli e le prime zanne si fecero avanti, e da dietro di me imperversarono, erano sempre di più, avanzavano sempre più velocemente verso il luminoso orbo che era al centro di tutto. Una di quelle zanne si aprii appena sotto l'orbo luminoso, seguita da molti altri tentacoli, e da molte altre fauci che si aprivano per circondarla. Una delle fauci ad un certo punto fece per chiudersi, ma entrata in contatto con la luce si ritirò un po indietro
>Questo... No...<
Era la prima volta che vedevo lui incredulo, la prima volta che lui sembrava sbalordito, come se qualcosa non andasse come previsto. La luce continuò a brillare decisa, ma poi una fauce più grande sotto di essa, si chiuse inghiottendola. Pochi attimi dopo, come se stesse diventando fumo, la fauce evaporò. E risalì verso la massa nera che alleggiava intorno alla luce che era ora più debole. Altre fauci ripeterono l'azione svolta dalla prima, e il bulbo luminoso ora non era che una minuscola e fioca luce.
>Non c'è speranza, non farti illusioni. Il tuo destino, oggi come sempre, è essere divorato<
Come sempre la figura svanì nel nulla. E rimasi di nuovo solo in quella oscurità, pronto ad essere divorato interamente.
>Non c'è.... Una via d'uscita.... No...<

Mi svegliai nel letto della locanda, ero ancora un po stordito. Feci per guardarmi addosso, avevo delle bende sull'addome, sul torace, e sul braccio sinistro. A quanto pare dovevano avermi medicato
"Sonia! E' sveglio!"
Era lo stesso uomo anziano che avevo visto sbraitare alla locanda poco prima di andare a cercare Hope, doveva essere il marito di Sonia.
"Oh caro, ci hai fatto preoccupare. Tutto a posto? Senti dolore da qualche parte?"
Non capivo ancora bene la situazione, dovevo riordinare le mie idee. L'ultima cosa che ricordo era la visione della sporgenza dello strapiombo, poi mi sono sentito pesante...
"Sto bene. Mi sento solo un po stordito, tutto qui."
Feci per spostare le gambe giù dal letto, quando una fitta dolorosa mi trafisse al fianco. Provai a spostare il braccio sinistro verso la fitta, ma lo sentivo completamente addormentato
>Beh, forse l'essere un pò stordito è uno dei miei ultimi problemi<
"Non mi sembra proprio. Hope! Prendi dei vestiti di ricambio, delle bende e dell'acqua calda!"
Alle parole del marito, si sentirono dei rumori provenire dalla stanza vicino, dopo pochi istanti Hope entrò dalla portò una cesta contenente le cose richieste.
"La prossima volta invece che fare l'eroe, magari potresti scappare o per lo meno non lasciarmi giù da uno strapiombo mentre metti su un party con un simpatico animaletto del bosco che ha mangiato troppo"
>Anche io sono felice di vederti sana e salva, Hope<
"Oh, suvvia., ha fatto solo quello che credeva più giusto. E poi in questo modo ha fatto fuori quella cosa, no? Ha risparmiato un sacco di problemi al corpo di guardia della contea"
Tuttavia c'erano ancora delle cose che non mi spiegavo, quegli strani mostri, quella katana, e quei meccanismi luminosi incisi sulle armi...
"Puoi pensare quello che vuoi, ma stai sicuro che con lui non mi scuso"
E se ne andò sbattendo la porta. Certo, era antipatica, ma non è che non capissi come si sentiva. E poi ora ho altro a cui pensare.
"Non ci siamo ancora presentati. Io sono Gens, e sono il marito di Sonia. Benvenuto nella nostra locanda!"
"Piacere mio"
"Allora caro, metti i tuoi vestiti nella cesta e cambiati con quelli che ci sono dentro. Io vado a prepararti qualcosa di caldo"
Sonia uscì seguita dal marito. Mi alzai lentamente cercando di non sforzarmi e trovando un po di fatica a muovere il braccio sinistro, quindi iniziai a sfilarmi i vestiti. Quando tolsi le spille del mantello e della fascia che portavo alla vita, rimasi alcuni minuti a fissarle in silenzio...
>Sono l'unica cosa che ho... E nonostante la forma, potrebbero benissimo essere solo delle normalissime spille... Ma è davvero l'unica cosa che ho di mio e che potrebbe condurmi alla mia vita prima del risveglio nel bosco<
Probabilmente quelle erano solo stupide fantasie. Insomma, chi potrebbe mai riconoscere qualcuno grazie a delle spille? Un'idea folle. Ma c'era qualcosa che mi portava a pensare che non erano solo delle comuni spille, da lì ci era uscita una katana! Dovevano avere qualcosa di strano, magari l'idea di riuscire a capire da dove venissi grazie a loro non era così malsana...
Indossai la maglietta e i pantaloncini che erano dentro la cesta e riposi i miei vestiti in modo ordinato, lasciando le due spille appoggiate alla scrivania della camera.
"Servitevi pure, tutti a tavola!"
Per ora però, dimentichiamoci di tutto questo.

Nel pomeriggio, Sonia e Gens uscirono dalla locanda per andare nella città vicino a fare scorta di viveri. Io e Hope invece rimanemmo alla locanda.
"Ora puoi dirmelo, che trucco era quello?"
Disse Hope con fare indifferente appena chiuse la porta d'ingresso della locanda.
"Te l'ho detto. Non so come ci sono riuscito, ho toccato la spilla e all'improvviso sul palmo della mano ho sentito questa sensazione appiccicosa. Allontanandola dalla spilla poi, è iniziata a uscirne fuori una katana."
Detto così sembrava la cosa più assurda del mondo, eppure era così. Nonostante tutto ho toccato diverse volte quelle spille quando ero nel letto della locanda, eppure non è successo niente. Ci dev'essere qualcosa che innesca quella reazione.
"Va bene, non posso dire di crederti perché sarebbe assurdo credere che una spilla che materializza katane possa esistere. Piuttosto, com'è che quel coltello l'hai fatto esplodere solo dopo 20 minuti di combattimento? Potevi evitarti un sacco di problemi facendolo esplodere prima"
"Anche quello non so come sia successo, solo che il coltello che hai raccolto, ha iniziato a brillare di una luce strana tra le incisioni sulla lama, è' l'unica differenza che aveva con gli altri. Poi l'ho provato a lanciare un ennesimo attacco disperato, ed improvvisamente il coltello è esploso. Di più non so"
"Però quel coltello l'avevi già lanciato una volta giusto? Deve essere successo qualcosa dal momento in cui l'hai lanciato la prima volta al momento in cui l'hai fatto esplodere"
>Ha ragione, ma cosa poteva essere? Avevo pensato a un meccanismo che si attiva solo dolo il secondo colpo, ma sarebbe una cosa stupida quanto difficile da credere. No, doveva essere qualcos'altro... Escludo che Hope possa avergli fatto qualcosa, altrimenti non indagherebbe in questo modo<
"Senti, posso vedere quelle spille? Magari riusciamo a capire cosa c'è dietro, mi ha un po incuriosita questa storia"
Annuii e mi diressi verso l'altra camera, presi le spille poggiate sulle scrivania e ritornai all'ingresso della locanda sedendomi su una delle panche con Hope che sedeva nella panca di fronte a me.
Posai le spille sul tavolo che ci divideva, e le ne prese una, iniziando ad esaminarne la forma e la consistenza tastandola. Dopo alcuni secondi iniziò a parlare
"Non vedo niente di anomalo. Hanno una strana forma, è vero. Ma a parte quello sembrano normali"
Le spille erano formate da 3 pezzi rettangolari messi uno di fianco all'altro. Il pezzo rettangolare in mezzo era più corto rispetto agli altri due, e vi era un meccanismo a scatto che permetteva di spostarlo in tre posizioni differenti: in basso, nel mezzo, e in alto.
"Potrebbe essere uno di quei meccanismi che si attiva con una combinazione, magari funziona con lo spostamento del pezzo centrale.... Ma sembra abbastanza improbabile, è un mistero"
Analizzammo le spille per ancora qualche minuto
"Uhm, potrei provare magari a farle entrare in contatto con qualcosa... Mi prendi lo straccio che sta sul bancone?"
Mi diressi verso il bancone e presi lo straccio blu che vi era posato sopra. Lo passai a Hope che stava già porgendo la mano per riceverlo, e prima che riuscisse a far entrare in contatto lo straccio con la spilla, Hope emise un verso di stupore.
Dalla sua mano si intravedeva una luce biancastra, e d'istinto butto la spilla con il pezzo centrale spostato in su, sul tavolo. Dalla spilla uscì una serie di coltellini da lancio identici a quelli usati nello scontro contro la bestia, appesi a un filo che li teneva insieme.
"Come..."
A quanto pare era il contatto tra noi la chiave.
"Forse ho capito.."
Hope prese la mia mano, e la portò all'altra spilla con il pezzo centrale rimasto in mezzo. Una volta che la mia mano entrò in contatto con essa, come l'ultima volta ne uscì la Katana.
"Ma come..."
"A quanto pare è con il contatto che riusciamo a estrarre queste armi"
"A proposito, per caso con me hai ritrovato la Katana che avevo estratto la prima volta? Magari è ancora sullo strapiombo"
"No, quando sei caduto l'ho vista dissolversi e diventare luce. E' difficile da descrivere, sembra un nuovo tipo di tecnologia... Ma non ci giurerei"
Tecnologia? No... Non penso esistano tecnologie simili. Posammo le armi sul tavolo per esaminarle.
La katana aveva un fodero verde smeraldo, aveva delle incanalature che la attraversavano che emettevano la stessa luce bianca di quella volta. Alle estremità del fodero vi erano dei pezzi metallici con al centro delle gemme cariche della stessa luce, l'elsa era anche essa verde ma con un motivo astratto nero sul centro, e l'estremità metallica su cui erano incise altre incanalature.
I coltellini invece erano neri come la pece, e avevano una forma più larga per poi diventare appuntita all'estremità. Sul piatto della lama vi era una gemma ovale da cui intorno partivano dei canali più piccoli visibili grazie alla luce che fluiva all'interno. che si estendevano per tutto il piatto della lama, ricoprendola quasi interamente. Il manico era fasciato con una benda e l'estremità era a forma di anello.
"Secondo me puoi farci dei soldi vendendoli a qualche mercante d'armi o magari all'esercito"
"Non se ne parla nemmeno"
Alla mia risposta secca Hope rimase un po perplessa
"E perché, scusa? Non avrai mica intenzione di usarli?"
"Non lo so, ok? Sono l'unica cosa che possa ricondurmi a dove fossi o cosa facessi prima di risvegliarmi nella foresta. Non esiste che li possa dare via per del denaro"
Prese in mano la katana per esaminarla nuovamente
"Però c'è da dire che non sono armi comuni, o almeno questo mi è parso di vedere..."
Sembrava voler dire qualche altra cosa, ma si blocco e lasciò la frase in sospeso
"Perché mi hai spinta ieri? Anche io volevo combattere. Con queste armi sono sicura che ci sarei riuscita"
"Vengo a cercarti sperando di trovarti illesa per poi farti combattere? Non mi sembra proprio il migliore dei piani. E poi è stata una mia scelta"
"Beh magari poteva essere anche la MIA scelta!"
Rispose con tono arrabbiato
"Ormai quel che è fatto è fatto, e quella bestia ormai è morta"
Riluttante, Hope lasciò la katana sul tavolo, e si diresse verso una delle stanze della locanda, quando uno scossone fece tremare il pavimento.
"C-Che"
Provai a correre verso l'uscita, ma le mie condizioni non erano delle migliori per uno sforzo fisico, e caddi a terra. Hope prese la katana dal tavolo e si diresse verso l'uscita in tutta fretta prima che io potessi dire qualcosa.
"Ora ti faccio vedere come si fa!"
Sentivo la voce di hope provenire da fuori, provai a strisciare verso la porta d'ingresso, e appoggiandomi al muro vidi Hope di spalle che brandiva la katana. Davanti a lei c'erano ancora una volta, quegli occhi bianchi e luminosi. pieni di intento omicida, che sembravano scrutare nel profondo della tua anima con l'intenzione di divorarla.
>Sono stato troppo superficiale a lasciare le armi così alla sua portata. Quel mostro si è presentato nel momento più sbagliato<
Rialzai lo sguardo per tornare alla realtà, il mostro davanti a Hope era molto diverso dal primo. Sembrava una sorta di serpente con delle ali enormi e con un pungiglione. La testa somigliava molto a quella di un rettile, il colore della sua pelle era verdastro, ma aveva dei ciuffi di pelliccia ordinati, sul dorso e sulla coda, di tinte diverse fra loro e molto accese. Le sue zampe anteriori erano lunghe e sottili, mentre quelle posteriori erano più robuste, usava quelle per tenersi in una posizione simile a quella eretta.
La sua coda finiva con un pungiglione che sembrava fatto d'acciaio, mentre gli occhi erano sempre gli stessi. Avevano un disegno nero tutt'intorno e quello che non chiamerei neanche bulbo oculare, era un'apertura rotonda luminosa, e anche le zanne come quelle del mostro precedente: erano parte integrante della mascella ed erano affilate come rasoi.
>Sono di nuovo qui eh? Lo sai cosa devi fare non è vero? DIVORALI, STRAPPAGLI LA CARNE, FAGLI PROVARE L'INFERNO<
Quella voce, un'altra volta era dentro di me. Come la volta scorsa un fuoco si accese dentro il mio petto, e il suo calore arrivava fino alla mia testa facendomela sentire pesante.
"Ti divoro!"
Quelle parole uscirono dalla mia bocca senza che neanche le avessi pensate, fu completamente istintivo. Hope per un attimo si girò verso di me con uno sguardo preoccupato. In quel momento non ero io, era quel fuoco dentro di me che parlava.
"S-Stai bene?"
Ma la bestia non aspettò, si alzo in volo per planare a tutta velocità verso di Hope. Lei la notò in volo, velocemente si gettò alla sua destra e la bestia sferrò un colpo di coda. Ma non è esatto definirlo un normale colpo di coda, sembrava una vera e propria frusta. Hope fu solo sfiorata da quel colpo, ma era quanto bastava a farla urlare di dolore.
Mi alzai in piedi, non so neanche io come. Avevo ancora quel dolore lancinante al fianco e non sentivo bene il braccio, ma mi alzai in piedi contro la mia volontà
>Così... Ora vai e sazia la tua fame<
La voce continuava a rimbombarmi nella testa in continuazione, avrei perso il senno a breve.
"No!"
Sentii qualcosa tirarmi indietro, era talmente inaspettato che per la spinta caddi per terra. Era Hope che mi aveva tirato, aveva uno sguardo allarmato. Mi sentii riportato alla realtà con quella spinta e come l'ultima volta quel fuoco dentro di me sparì, e ritornò anche il dolore lancinante.
"S-Sto bene ora, ma adesso non abbiamo tempo per questo. Dobbiamo preoccuparci di quella cosa!"
La bestia stava arrivando planando verso di noi per la seconda volta dopo aver preso velocità
>Non è una buona situazione... Abbiamo la Katana ma è un nemico che mantiene parecchio le distanze, in più io ho una mobilità molto limitata...<
"Lanciami la Katana, presto! Tu buttati dietro di me"
Con uno sguardo incerto, Hope non perse due secondi a lanciarmi la Katana e a buttarsi dietro di me, con il mio braccio ancora in buone condizioni presi in mano la Katana, ormai la bestia era arrivata a tre o quattro metri dalla mia posizione. Iniziò a tirare indietro la coda per usarla ancora una volta a mò di frusta, presi la Katana ma brandendola in modo che la lama andasse verso il basso.
>Devo calcolare bene i tempi, spero di farcela<
Strinsi l'elsa con più forza, in un attimo vidi un'ombra verde arrivare verso la mia faccia, spostai leggermente la Katana per puntare al pungiglione. Un tintinnio metallico rieccheggiò tutt'intorno, per l'impatto con il pungiglione fui spinto indietro. In quel momento, la bestia slanciò il suo corpo in avanti e mi morse sulla spalla del mio braccio già precedentemente danneggiato.
"B-Bayama!"
Dalla mia spalla uscivano fiotti di sangue e la morsa della bestia si faceva man mano più possente, cercai di liberarmi scalciando, ma senza risultati. Hope corse verso di me e prese da terra la Katana, che nell'impatto mi era sfuggita di mano. Con un movimento fluido, sfruttando la velocità di corsa, squarciò la carne del mostro fino a staccargli quasi completamente la coda. La bestia lasciò la morsa ed emise un verso acuto, in quel momento Hope la spinse via colpendola con un calcio alla testa.
"Presto, dentro!"
Mise il mio braccio appoggiato alla sua spalla, e tenendomi per il fianco mi aiutò ad entrare velocemente dentro.
"Dobbiamo organizzarci e abbiamo poco tempo per farlo, quella cosa è una macchina assassina! Prendo delle bende per coprire la ferita"
"Non c'è tempo per pensare alle ferite ora, ci penseremo quando saremo certi di essere al sicuro. Usiamo i coltellini. Quella cosa sa mantenere le distanze, ma con un'arma a distanza o da lancio potremmo essere in vantaggio"
Hope prese di fretta tutti i dodici coltellini che erano ancora lì poggiati sul tavolo e me ne diede sei.
"Non penso che si farà prendere così, dobbiamo cercare un modo per poterlo distrarre"
"Allora farò da esca, tu pensa a prenderlo"
Stavo già per fermarla quando lei scappò via dalla porta e lanciò uno dei coltellini verso il mostro, che schivò prontamente.
>Tch. E va bene<
Strisciai a fatica verso la porta, feci più in fretta possibile. Mi appoggiai con la schiena sul muro all'esterno della locanda e presi la mira alle ali del mostro.
Il mostro iniziava ad accorciare la distanza che aveva mantenuto fino ad ora con Hope cercando di prenderla con un colpo di coda. Ad un certo punto si lanciò in picchiata verso di lei, con le fauci spalancate.
Non persi un solo attimo. Lanciai il coltellino verso la sua ala sinistra, esplose poco prima che le fauci della bestia potessero arrivare al collo di Hope.
L'ala sinistra della bestia era ora completamente inutilizzabile, Hope sfruttò l'occasione per lanciare un coltellino verso la coda che era già quasi tagliata, per staccarla completamente.
Il mostro dopo alcuni versi acuti di dolore, si lanciò nuovamente alla carica strisciando con una velocità pazzesca verso di me. Le sue fauci si aprirono e ormai era questione di attimi prima che potessero divorarmi la faccia.
Un solo attimo, i miei occhi si chiusero istintivamente. Immobile, un suono di carne squarciata, in un attimo io ero.... Ancora vivo..!?
Aprii gli occhi. La bestia era ancora nella stessa posizione di prima ma immobile, o meglio incapace di muoversi. Hope guardava sbalordita la scena, una figura si alzò da dietro il mostro. Riuscii a vederla solo da dietro, aveva i capelli castani legati in una coda.
"T...Tu sei...."
Ancora una volta quella pesantezza dentro di me, i miei occhi si chiusero contro il mio volere, l'ultima immagine che vidi in modo sfocato e rimase impressa dentro di me, fu quella figura che si alzava e girava lo sguardo verso di me.
Caddi in un sonno profondo, senza controllo sul mio corpo.



ARTWORK
Monster 2



Per l'artwork del mostro non venitemi a cagare il cazzo, che non piace manco a me. Ma è psichedelico, deal with it.

Edited by Antares Ais - 21/2/2013, 01:27
 
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Cla™
CAT_IMG Posted on 22/2/2013, 17:30




CITAZIONE (Ace the fire punch @ 30/1/2013, 17:13) 
L'anatomia è corretta.

Frase tagliente.
 
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CAT_IMG Posted on 23/2/2013, 00:02
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CITAZIONE (Cla™ @ 22/2/2013, 17:30) 
CITAZIONE (Ace the fire punch @ 30/1/2013, 17:13) 
L'anatomia è corretta.

Frase tagliente.

Frase sensata, sentiamo cosa non va dai, voglio proprio vedere cos'hai da dire dopo che mi sono studiato le proporzioni con pose studio prima di farlo :asd:
 
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r e s h y . }
CAT_IMG Posted on 26/2/2013, 21:43




è figghyo porkadyo
e se ho commentato qui vuoil dire che ne vale la pena :fg:
 
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Cla™
CAT_IMG Posted on 28/3/2013, 19:10




CITAZIONE (Antares Ais @ 23/2/2013, 00:02) 
CITAZIONE (Cla™ @ 22/2/2013, 17:30) 
Frase tagliente.

Frase sensata, sentiamo cosa non va dai, voglio proprio vedere cos'hai da dire dopo che mi sono studiato le proporzioni con pose studio prima di farlo :asd:

Ho detto che qualcosa non va? :asd:
 
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23 replies since 18/1/2013, 20:46   190 views
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