C84 - Stella, PT - 5

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CAT_IMG Posted on 10/1/2013, 19:07


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Mugen
Oggi è il gran giorno, quello per cui ho dedicato gli ultimi sei anni della mia vita, non ho affatto rimpianti, ho 53 anni e ho vissuto una vita splendida, tanti amici fidati, una moglie rompiscatole ma cara e un figlio adorabile.
Sono pronto.
Mi preparo e salgo sul furgone con Sam, Emanuel e i suoi pokémon. Non ho perso molto tempo nei saluti, odio gli addii melensi, anche perché questo non è un addio, sebbene ci vada vicino.
Non posso far altro che osservare la casa allontanarsi sempre di più, fino a che non arriveremo al tempio sotto il laboratorio di Sam.

Alphonse
Vedo il furgone allontanarsi, fino a che non sparisce tra le case. Sorrido e metto una mano sulla spalla a Chiquito. Lui mi guarda.
‘Alphonse, pensi anche tu che forse saremo dovuti andare con lui?’
‘Ma che sei, loco?’ gli rispondo ‘Mugen è andato là per conto suo, a combattere nemici che io e te non potremo sognarci. Anche se ora siamo solo in tre restiamo una squadra, ognuno deve avere il suo compito. Noi dobbiamo proteggere la casa, visto che non combatteranno troppo lontano da qui.’
‘Già, lo capisco. Ma yo tengo sempre una grande paura per lui. Tornerà vivo, vero?’
‘OVVIO!’ esclamo ‘Lui è il grande Mugen, leader della Squadra di George. Nessuno si preoccupa dei suoi amici come lui, io stesso volevo andare ad ogni costo con lui, ma…’ mi fermo un secondo e ripenso a quel giorno di qualche anno fa, in cui fui colto dall’insicurezza.
Volevo anche io andare con loro e combattere per impedire la catastrofe, ma con poche parole riuscì a farmi capire che potevo aiutare tanto anche rimanendo qui. Certo, ha detto che a differenza mia lui ha una bella moglie, che io sono ancora scapolo e che dovevo godermi la vita, ma lo ha detto a modo suo, con quel confortante sorriso che sarebbe capace di rassicurare chiunque.
Mugen è molto bravo e pensa sempre al prossimo, ma si preoccupa eccessivamente di perdere gli amici e quello che è successo con Edward e Leaude gli brucia ancora, i primi tempi per diverse ore al giorno rimaneva alla finestra a guardare il cancello, sperando di vederli tornare. Io capisco questa sua angoscia e ho deciso di lasciarlo fare, per una volta.
‘Alphonse?’ Chiquito mi richiama al presente.
‘Ah, scusa, ero sovrappensiero…’
‘A cosa pensavi?’
‘Al mio più caro amico.’

Sophie
Papà tornerà.
Non c’è dubbio.
Ho tanta voglia di piangere, lo ammetto, ma non mi importa, sono grande ormai e devo dimostrare di essere forte e decisa, proprio come mia mamma.
Non verserò una sola lacrima papà.
Entro in casa e vado in camera, l’odore piacevole di mio padre, misto al puzzo delle sue sigarette riempie la stanza, come ogni giorno in effetti, ma oggi per me ha come un significato diverso.
Teresa è ancora sul letto, non si è svegliata e hanno deciso di lasciarla riposare, poi penso sarà divertente vedere come reagirà appena alzata secondo me.
Sarah entra in camera, mi giro e le faccio segno di non svegliare la lucario addormentata. Lei si scusa con un cenno e si avvicina a me, davanti alla finestra.
‘Il panorama che si vede da qui è sempre molto bello, vero?’ domanda sottovoce, accarezzandomi la testa.
‘Beh, sì.’ Mormoro.
‘Sophie?’
‘Si?’
‘Hai fiducia in tuo padre e in mio fratello?
Annuisco, lei sorride e mi accarezza la testa. Poi si avvicina e mi sussurra nell’orecchio.
‘Tuo padre è un grande, ma io fratello è un po’ impacciato. Ho un’idea, vuoi sentirla?’

Moqui
‘L’entrata è di qua, lungo la costa. Di sicuro Marcus sarà già entrato.’ Dice Emanuel.
‘Uhm, certo che era nascosto bene, io venivo a passeggiare qua durante ogni pausa pranzo. Chiunque ha pensato di chiudere l’entrata a chiunque non ci voglia entrare davvero è un genio.’
‘Già, devi sapere dove si trova, cosa ci puoi trovare dentro e devi volerci entrare davvero, nonostante il potenziale rischio.’
Resto in silenzio ad ascoltarli, mentre Mugen si guarda intorno, controllando che qualcuno dei pokémon di Marcus non ci tenda un’imboscata.
E invece fanno il contrario.
Troviamo Dado seduto su un sasso, davanti all’entrata. L’attenzione del gruppo, in particolare la mia, si incentra su di lui, che inizia a ridere sguaiatamente.
‘Ehilà gente!’ esclama, con una lattina di birra in mano. Non sembra avere intenti ostili, ma sprizza di voglia di fare a botte da tutti i pori. Di sicuro è una conseguenza della morte di sua moglie, posso capire come si sente.
Restano tutti in silenzio, lui si alza e si avvicina a me.
‘Beh, i miei compagni sono già andati avanti, Marcus è già andato dentro e io sono rimasto qui ad aspettarvi. Sai, non potendo combattere con quelli del Quintetto, ho pensato che forse TU volessi combattere.’
Non dico, nulla, vuole di nuovo combattere con me. Ok fratellone, se ciò può farti sentire meglio.
‘Però Moqui, dimmi.’ Mi mette una mano sulla spalla, bevendo un sorso di birra ‘Come fai a fumare quella roba puzzolente?’
‘E tu come fai a bere quella roba schifosa?’ gli rispondo. Lui beve l’ultimo sorso e butta via la lattina.
‘Abbeh, ad ognuno il suo vizio. Ora combattiamo, che ne dici?’
A queste parole Sam e Emanuel si mettono in guardia. Gli faccio segno di non preoccuparsi.
‘Dado, tu sai perché Marcus vuole risvegliare Adramaleus?’
‘Ah, no. E non me ne frega.’
‘Vuole fargli causare l’Apocalisse e far finire l’intero universo.’
‘Ripeto: non me ne frega, ciò che voglio è solo combattere con te per l’ultima volta.’
‘Ora no.’ Gli dico. Stavolta sarò io ad impormi su di lui.
‘Oh, andiamo, se non riesci a battere me figurati se sopravvivi con quei cinque. Non ho ancora visto il loro capo, ma Blackthorne mi ha detto che è molto più forte di tutti gli altri.’
‘Te lo ripeto Dado, se vuoi fermarci non esiteremo ad attaccarti, se vuoi combattere solo con me, faccia a faccia, ci vedremo quando questa storia sarà finita.’
‘Ahahahahahah, no.’ Dice, poi guarda l’entrata e prosegue. ‘Entrate pure, rimanderò la battaglia. Sappi però che se mi farai aspettare troppo attaccherò prima i tuoi amichetti e poi me la vedrò con te, uno contro uno.’ Dice, appoggiandomi nuovamente la mano sulla spalla.
Io la scrollo.
‘Sai fratello, avrei di gran lunga preferito che non fosse andata così.’ Sono sincero in realtà, mi chiedo come sarebbe cambiata la mia vita se Dado non mi avesse cacciato di casa quando ero piccolo.
Probabilmente non ci saremo odiati così tanto…
‘Ah, Squiqquo, la vita non è sempre come la vogliamo, io mi sentivo in pace dopo quella lotta, quella dove c’era anche Ivan… Però da quando mia moglie è morta ho sentito un vuoto e tu sei il solo che può colmarlo. Tu mi capisci, vero? Sai cosa significa perdere il proprio amore, vero?’
Lo so, lo so eccome, conta che se io l’ho perso è in gran parte colpa tua, eppure io ho rinunciato ad ucciderti e lo sai bene. Rimango impassibile e gli rispondo.
‘Ti capisco bene, ma dovrai aspettare. Piuttosto, che ne dici di aiutarci a battere Marcus, così potremo combattere tranquillamente?’
‘Moqui, non credo sia una cosa sicura!’ esclama Emanuel.
‘Nah, tranquillo, abbiamo già visto che se io e lui combattiamo assieme siamo in grado di tenere testa a chiunque, non è vero Dado?’
‘E’ vero, ma l’offerta non mi interessa. Ho anche io degli amici e, Apocalisse o no, non li tradirò.’ Detto questo si volta, complimentandosi con me perché stavolta sembro davvero forte e non ho paura di lui. In realtà ce l’ho, so bene che non riuscirò a rimandare in eterno il suo istinto battagliero.
Prima di andarsene, entrando nel tempio, aggiunge un’ultima frase.
‘Addio e ricordati fratellino adorato. Picchiami forte, fammi male, uccidimi. O io non avrò pietà.’
‘Va bene.’ Gli dico.

Emerald
‘Questo posto mi fa paura…’ mormora Denis. Lo abbiamo portato con noi, Marcus dice che dobbiamo assistere tutti quanti al grande evento, l’evento per cui si è preparato per più di venti anni.
Io e mia moglie ci sentiamo a disagio, proprio come il piccolo, è un posto lugubre e i quattro pokémon che ci abitano sono ancora più inquietanti, trasudano spietatezza e desiderio di sterminare chiunque gli si pari davanti.
‘Blackthorne…’ gli dico, resistendo all’ansia che la sua presenza mi provoca ‘Cosa ci facciamo qua?’
‘Beh, nulla. Coroniamo solo il sogno di Marcus.’
‘Il sogno?’
‘Non lo sapete? Il Risveglio del Dio Adramaleus.’
‘Beh, avevo sentito il nome Asdramaleus ogni tanto, ma non ho mai capito cosa ci vuole fare.’
‘Adramaleus.’ Lo correggo. ‘Comunque si, sarebbe un segreto. Solo io lo so, nemmeno Dado.’
‘E non puoi dirmelo?’

Blackthorne
Già, se il mondo finisce pace, ma io voglio rivedere la mia Aliné. Tanto tempo fa Adramaleus mi promise, in cambio della mia collaborazione alla rottura del sigillo, di riportare indietro lei e mia sorella Jadis. Aiutarlo significherebbe condannare il mondo, lo so, ma il mio desiderio di rivederle è troppo grande.
Se spiegassi tutto a Emerald e Sapphire cosa capiterebbe?
Di sicuro tradirebbero Marcus e scapperebbero, poi cercherebbero di portare Dado dalla loro parte. Se mettono poi in mezzo il fatto che verrebbe fatto del male a Denis…
Quel floatzel esploderebbe e sarebbero guai, l’ho allenato per sei anni, so quanto sarebbe forte.
‘Efesto…’ dico, interrompendo il discorso con Emerald ‘A te piacerebbe combattere con qualcuno di forte?’
‘Eh? Che intendi? Certo, ormai dovresti conoscermi, Betelgeuse mi parla sempre un sacco di te. Chi hai di interessante, loro due?’
‘No, loro no.’ Gli spiego.
‘E chi?’
Mi fermo un momento e torno a pensare. Se lo dicessi, Dado finirebbe per farsi male, ma forse potrei riuscire a convincere Nelo a riportare comunque in vita i miei cari, anche se la promessa me la fece Blanco. Se non lo dico vedrò tornare Aliné e Jadis, ma il mondo poi finirebbe.
E va bene.
‘Emerald?’ lo chiamo.
‘Si? Me lo dirai?’

Dado
Sto facendo la cosa giusta, vero? Moqui avrà anche ragione circa l’Apocalisse e stronzate varie, ma a chi vuoi che importi?
Io sarei dovuto morire quel giorno di tanti anni fa, quando Leviathan attaccò il villaggio e uccise Gloria.
Per la pazzia feci molte cose brutte e cercai disperatamente un obbiettivo. Volevo un avversario forte, che fosse in grado di regalarmi una bella battaglia e fosse in grado di sconfiggermi e salvarmi dalla mia pazzia. Trovai però Sasha, che mi insegnò a vivere la vita e volli lasciare Moqui a sé stesso, con la sua famiglia.
Non potrò certo lavare la colpa di aver ucciso sua moglie, per questo voglio che si sfoghi su di me per una volta, liberando i suoi demoni e dandomi finalmente la pace.
Se invece vincerò io pace, significa che non era ancora pronto. Non ho certo intenzione di ucciderlo, ma di vederlo diventare sempre più forte.
Avanti fratellino, stupiscimi!

Teresa
Se ne sono andati senza di me, senza salutare. Non che mi importi molto, quanto è successo ieri sera mi è bastato. Mi sento libera, mi sono tolta un grumo dalla coscienza e ora sono serena.
Sono ancora seduta sul letto di Moqui, si sente ancora il suo calore sulle lenzuola, lo stesso che ieri sera mi abbracciava in lacrime. Anche se non mi amerà sono contenta di averlo aiutato nel mio piccolo.
Sarah e Sophie sono affacciate alla finestra, stanno discutendo animatamente, ma sono ancora intontita e non capisco bene cosa si stiano dicendo.
Mi avvicino.
‘Che volete fare?’ gli chiedo.
Loro mi guardano, maliziosamente.
‘Ehi, a cosa state pensando, guardate che ieri sera io e Moqui…’ senza accorgermene arrossisco. E’ vero che ieri sera non abbiamo fatto nulla, ma…
‘Ma no, non stiamo parlando di quello!’ Sarah mi tranquillizza mettendomi una mano sulla testa
‘E di cosa allora?’
‘Di sgattaiolare fuori di casa e andare ad aiutare quel gruppo di scapestrati. Lo sanno tutti che i maschi non sono molto affidabili!’ dice, ridendo.
Pensavo scherzasse all’inizio, andare là si scontrerebbe con tutta la fatica che ha fatto Sam per tenere lei al sicuro e mettersi in grave pericolo.
Però era seria. Troppo seria.
‘Dopotutto se il mondo deve finire, tanto vale lottare fino alla fine, no?’ ha detto.
Non fa effettivamente una piega.

Moqui
L’incontro con Dado è stato bizzarro, è entrato nel tempio, ma poi è sparito poco dopo. Emanuel ha suggerito che ci fosse un passaggio segreto o qualcosa di simile, ma non abbiamo trovato nulla.
Avanziamo, io, Sam, Mugen, Valiant, Solomon e Musashi, siamo in sei e non permetteremo a nessuno di fermarci. Dobbiamo sbrigarci a trovare Marcus e a fermarlo, prima che sia troppo tardi, perché se risvegliasse il Giudice saremmo in guai seri, forse nemmeno se ci facessimo aiutare da Dado avremo speranze.
Speriamo che vada tutto bene.
‘Solomon, Valiant, c’è qualcosa che potete dirmi di più sul Quintetto?’
‘Detto tutto ti abbiamo, di più non sappiamo.’ Gli spiega Solomon.
‘Proprio nient’altro?’ gli chiedo, introducendomi nel discorso.
‘Nulla purtroppo, a parte la cosa del Sacro Remo.’ Aggiunge Valiant.
‘Sacro Remo?’ Mugen è incuriosito, anche io lo sono, questa cosa non l’avevo sentita.
‘Non è una cosa di molto conto in realtà, comunque il Sacro Remo è la spada che si dice sia appartenuta ad Adramaleus in persona, una spada rettangolare così potente da fendere qualunque materiale senza mai usurarsi. Mi fu chiesto di recuperarla quando ero un sureivas al suo controllo.’ Emanuel ci racconta la storia, mentre avanziamo nella costruzione.
E’ piena di scale che scendono verso il basso, mi chiedo quanto andranno avanti.
Certo, dovevo aspettarmelo, ma l’unico rumore che sentiamo è quello dei nostri passi e l’ansia di venire attaccata è tanta.
Forza e coraggio Moqui.

Blackthorne
Alla fine ho spiegato tutto a loro tre, voglio rischiare, magari sarà anche divertente. Sono rimasti allibiti, persino quando gli ho detto per quale ragione sto appoggiando questo piano.
‘Efesto, vedrai che tra poco avrai di che divertirti.’ Gli dico, mentre vedo i due weavile e il piccolo servine allontanarsi dal gruppo per cercare Dado. Marcus nemmeno ci ha badato, gli importa solo arrivare alla sala del trono il più presto possibile. La strada è bella lunga, l’obbiettivo è quasi al centro della terra.
‘Black, un giorno mi dovrai spiegare perché agisci sempre così, e se ciò costituisse un pericolo?’
‘Beh, non ho nulla da perdere alla fine. Se riuscissero a sconfiggere il Dio o se non ce la facessero a fermarvi io otterrò sempre lo stesso risultato. In fondo immagino che nemmeno tu voglia vedere il mondo finire, no?’
‘Ehm, no, direi di no. Ma il volere del Giudice è indiscutibile.’
‘Quello è vero.’
‘Blackthorne.’ Ogma apre la bocca, anche se non ce l’ha ‘Se poi non riusciamo a spezzare il sigillo me la prenderò con te.’
Lo guardo.
‘Tranquillo monocolo, hai perso del tutto il senso del divertimento?’
‘Ah, tu hai un senso del divertimento?’ mi domanda Nettuno.
‘Si.’ Rispondo.

Dado
Bello lo scivolo, però avrebbero dovuto metterci un cuscino alla fine. Forse in realtà le punte in fondo al fossato avrebbero dovuto farmi presagire la presenza di una trappola, ma erano tutte fragili, quindi le ho fatte saltare in aria facilmente e sono risalito. Mi trovo abbastanza in profondità, ne ho di tempo prima che Moqui e i suoi amici giungano qui, intanto andiamo avanti e ricongiungiamoci a Blackthorne e al resto del gruppo.
Mentre avanzo sento dei passi, a corsa. Chi mai potrebbe essere?
Mi vedo arrivare Emerald e Sapphire, con Denis dietro.
‘DADOOOO, DADOOOO!!!!’ urlano.
‘CHETATEVIIII!!!!’ rispondo con voce ancora più alta. Si tappano gli orecchi e con calma si avvicinano.
‘Dado, tu hai idea… hai… hai…’ annaspa, gli mancano le parole.
‘Marcus vuole far saltare per aria l’intero pianeta!’ Sapphire conclude la frase del marito.
‘E allora?’
‘Come “e allora”!?’ grida mio figlio ‘Papà, per una volta, so che mamma è morta, ma smettila di essere così menefreghista!’
‘Che hai detto?’ gli domando. Lui si spaventa e si rintana dietro Emerald.
‘Dado.’ Il weavile inizia a parlare ‘Perché continui ad agire così? Non ti importa davvero nulla di perdere tutto?’
‘Ho qualcosa da perdere?’
‘Denis. Lui soffrirà, se permetti a Marcus di fare quello che sta facendo… Oddio, come ho fatto ad essere così stupido? Dovevamo andarcene subito, avrei dovuto capire che lui era pazzo,oddio…’
Parla e non cordina le parole, è senza dubbio scosso e terrorizzato, in effetti chiunque reagirebbe così.
‘E Blackthorne che ha detto?’
‘Lui? Quello stronzo?’ esclama Sapphire, incazzata nera ‘Lui preferisce vedere il mondo finire piuttosto che fare qualcosa per salvarlo! E con la sua forza le capacità ce le avrebbe!’
‘Cosa? Davvero vuole fare questo?’ rimango un po’ stupito, da Black non me lo sarei aspettato. Cioè, che amasse la sua ragazze e volesse bene a sua sorella lo sapevo, ma sacrificare il mondo intero?
A che serve? Tanto se poi deve crepare di nuovo.
Non lo capisco.
Però…
‘Dado, Black ha anche aggiunto che se vuoi salvare Denis dovrai combattere il Quintetto, non c’è altra scelta.’ Continua Emerald. Non so bene che fare, quell’umbreon è pur sempre un mio amico, sono certo che avrà le sue ragioni, anche se dovrò parlarci. Il Quintetto non mi spaventa, ma mi chiedo quale posizione prenderà Blackthorne se decidessi di combattere.
Mi attaccherà o sarà dalla mia parte? Emerald dice che per lui è indifferente, ha anche detto che se vinciamo noi e ricacciamo il lato malvagio di quel dio il lato buono ci sarà grato.
Cosa devo fare?
‘Papà…’ Denis ripiglia coraggio e mi parla, stavolta decido di lasciarlo fare, sono preoccupato per lui in effetti, anche se è meglio che loro tre non lo sappino. ‘…Marcus è pazzo, completamente pazzo. Se il mondo finisse… Se finisse, che ne sarebbe della vita che Sasha ha dato per te!?’
Resto immobile.
Ha ragione… Sasha mi salvò perché voleva che io vivessi. Moqui si è buttato alle spalle il passato, io ho fatto altrettanto e mi sono auto-imposto sacrifici per salvaguardare il mio adorato figliolo dalla mia pazzia.
Ora sono chiamato di nuovo a proteggerlo.
Sarò franco, non mi frega certo di salvare il mondo, ma non voglio certo veder morire Denis davanti ai miei occhi. Credo proprio che dovrò agire.
Appoggio una mano sulla testa di Denis.
‘Ora il tuo paparino andrà a sistemare i cattivi!’ esclamo.
In effetti ci stavo pensando… Black vuole esaudire il suo desiderio, eh? E se sconfiggiamo Blanco lo avrà comunque esaudito immagino, Nelo ci ringrazierà di certo.
Poi vogliamo mettere il fatto che se li levo di mezzo potrò combattere con Moqui alla massima potenza?

Raggiungo finalmente il gruppo, da solo. Ho lasciato indietro loro tre perché avvisino quel tizio biondo antipatico e Sam di cosa ho deciso di fare.
‘Blackthorne!’ urlo ad alta voce. Lui si gira e mi guarda.
‘Eccoti Dado.’
‘Cos’è questa storia che il mondo deve finire?’
Tutti e quattro i membri del Quintetto si girano verso di me. Anche Marcus mi guarda.
‘Ehilà Dado, c’è qualcosa che non va.’
‘Rispondete, è vero quello che hanno detto Emerald e Saphire?’
‘Si.’ Dice Marcus, rimanendo impassibile.
Black si avvicina a me.
‘Allora amico mio, cosa vuoi fare. Aiutarci o ribellarti?’ Me lo chiede come se sapesse a cosa sto pensando.
‘Tu cosa preferiresti sentirmi dire?’
‘Per me è indifferente, come ogni cosa a questo mondo. Ho da guadagnarci comunque.’
‘Allora ti dico che vi fermerò tutti quanti, non voglio certo vedere mio figlio soffrire. Non è questo che vorrebbe la mia Sasha.’
‘Ma Dado, l’Apocalisse sarà del tutto indolore, non devi preoccuparti!’ mi spiega Marcus. Io gli grido di Stare zitto, mentre Efesto, Nettuno, Gaia e Ogma restano fermi a guardarmi, senza nemmeno mettersi in guardia. Credono che io sia un moscerino? Ahah, li farò ricredere.
Black si gira verso di loro.
‘Tranquillo, ti aiuterò. Sono giunto infine ad una scelta, Dado o il Quintetto, certezza seguita da morte o incertezza seguita da vita? Ardua scelta, fidati di me.’
Grazie, col tuo aiuto li stermineremo tutti quanti.
Lui inizia a camminare verso i cinque, Marcus si mostra un poco intimorito, non si aspettava certo di essere tradito persino dal suo stesso pokémon! Beh, chiunque sano di mente capirebbe che è un piano stupido.
‘Dado, non ho mica detto che avrei aiutato te. Io parlavo a Marcus.’
….
Cosa?
Rimango fermo. Mi guarda, dritto negli occhi.
‘Volevi una chance di lottare con nemici fortissimi? Eccoti accontentato, non disturberò certo la tua lotta. Io me ne vado con Marcus a spezzare il sigillo divino, mentre tu stai qui e fai quello che vuoi. Mi pare un ottimo accordo, no?’
‘Che cazzo stai a dire?! A che ti serve riportarle in vita per poi vederle morire subito dopo? Anzi, perché fare una cosa così assurda come allearti con dei pokémon poco rassicuranti e uno scienziato pazzo. Vale davvero la pena.’
‘Eh, non ho molta scelta. Devo fare così.’
‘Ah, grazie, bell’amico che sei.’
‘Amico?’ mi guarda di nuovo. Mostra leggermente i denti mentre lo fa.
Sorride?
Blackthorne, che mai aveva mostrato la benché minima espressione, cominciò a ridere, ridere di gusto. La sua risata riecheggiava nel corridoio, rimbalzando sulle pareti.
Uno spettacolo strano, a cui presto si aggiungono Marcus e il Quintetto. Mi sento come solo, di fronte a tanti nemici, privato di ogni cosa.
‘Black, come puoi..?’ mormoro, incredulo.
Lui si riprende dalla sua risata.
‘Ahahahah dunque, il dubbio era così perseguitante che alla fine ho scelto una via di mezzo.’
‘Credevo tu fossi mio amico.’ Gli dico, con tono severo, riacquistando la compostezza. Lui sembra trattenere il fiato, poi scoppia nuovamente a ridere.
Ride così tanto da sedersi e terra e sbattere la zampa per terra.
‘Mwahahahah, devi scusarmi, ma ho tipo mille anni di risate arretrate!’ riprende fiato ‘Io amico tuo? Mai stato in realtà. Certo, sei uno dei pochi con cui parlavo, ma io ho smesso di avere amici molto tempo fa. Tanto tutti quelli che mi facevo morivano, anche per te non sarebbe stato diverso.’
Non capisco, è davvero Blackthorne quello che ho davanti? Lo stesso inespressivo umbreon che il giorno prima si preoccupava per me? Ha mentito così spudoratamente per tutti questi anni?
‘Sai Dado, ho mentito solo perché non volevo far saltare la mia copertura, mi ero finto tuo amico perché volevo che tu diventassi forte, così da aiutarmi. Poi mentre ero qui ci ho riflettuto e ho pensato che al vostro livello non potete nulla contro di me e il Quintetto. Ho quindi deciso di farti un ultimo regalo e toglierti la soddisfazione di avere un ultimo combattimento. Ringraziami, no?’
‘MA COL CAZZO!!!’ grido a tutta voce, mentre lui ride. ‘ORA SPIEGAMI CHE CAZZO TI GIRA NELLA TUA TESTA!’ lui si gira e cammina verso il gruppo nemico.
‘Come ti ho detto… Io non ho scelta. Vedo morire i miei amici perché io sono immortale e ho più di mille anni, non una cinquantina come ti dicevo. Ho mantenuto un’ottima copertura finora, che Emanuel ha scoperto, ma poco importa, ha solo reso tutto più interessante!’
‘Che intendi?’
Mentre cammina sulla sua nuca appare un simbolo bianco e il suo pelo pian piano diventa grigio. La zampa che invece era grigia diventa nera.
‘Non ho scelta perché io….’ Il cambio di colore si completa, il pelo è completamente grigio, gli anelli verdi e gli occhi diventano viola, tanto profondo che con uno sguardo mi zittiscono.
Ride e poi completa la frase. In francese. La sua lingua natale.
‘Je suis Betelgeuse!’
 
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*Vanny
CAT_IMG Posted on 10/1/2013, 19:34




LO SAPEVO. CI AVREI SCOMMESSO TUTTI I MIEI AVERI.
Comunque, correggi la grammatica, obiettivo non é obbiettivo and some stuff.
Anyway, quella era una mia idea. Ci avrei giurato.
 
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CAT_IMG Posted on 10/1/2013, 19:57


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Vanny, questa è stata forse LA PRIMA scena di PT che ho inventato :fg:
 
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CARTONELUNATICO5
CAT_IMG Posted on 10/1/2013, 22:49




‘Je suis Betelgeuse!’

io: "...oh...cazzo... "

però sotto sotto me l'aspettavo e la sensazione che ho provato è la stessa di quando giocando a heavy rain avevo infine scoperto chi era l'assassino dell'origami
 
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CAT_IMG Posted on 11/1/2013, 00:15


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Ah, quello, cazzo, era epico XD
Per tutto il gioco credi che sia uno, hai le prove che è l'altro, ma lo stronzone era lui.

Anyway, questa saga sarà costellata da colpi di scena e tante botte.
Che pronostici avete?
 
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Sofi.
CAT_IMG Posted on 11/1/2013, 18:03




lolnoncapiscouncazzo.
CITAZIONE
Ho tanta voglia di piangere, lo ammetto, ma non mi importa, sono grande ormai e devo dimostrare di essere forte e decisa, proprio come mia mamma.
Non verserò una sola lacrima papà.
Entro in casa e vado in camera, l’odore piacevole di mio padre, misto al puzzo delle sue sigarette riempie la stanza, come ogni giorno in effetti, ma oggi per me ha come un significato diverso.


odore di fumo


Scherzavo cmq betelgeuse è un figo
 
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CAT_IMG Posted on 11/1/2013, 23:21


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Video
Battaglia contro Betelgeuse.
 
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¬ Simo
CAT_IMG Posted on 12/1/2013, 18:52




Grande EOW, gran bel capitolo.
 
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CAT_IMG Posted on 17/1/2013, 18:22


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Vedo davanti a me stagliarsi una figura enorme e alata, ergendosi come un monolite nero davanti a me.
Non so cosa sia ma la mia mente e il mio istinto mi suggeriscono che è un essere superiore, qualcosa che non posso comprendere.
'Sei Dio?' gli domando.
'Sì, mi chiamo Adramaleus Blanco. Tu chi sei?' dio... ha risposto forse alla mia preghiera? E' venuto per deridermi?
Resto muto, continuando a guardarlo.
'So che hai sofferto molto, voglio porre fine alle tue sofferenze e regalarti un raggio di speranza. Sono onnipotente.
Cosa vuoi? Soldi? Fama? Vita Eterna? O più semplicemente vuoi riportare indietro i tuoi cari deceduti?'
Non riuscivo a crederci, riportare qui da me Aliné, Jadis e tutto il Nono Cielo?
Dio... davvero vuoi farmi questo regalo?
Non ho bisogno di prove, so che tu Puoi...
'Avanti giovane umbreon, dimmi chi sei.' a questa richiesta tutto ciò che posso fare è inchinarmi.
'Sono... sono il vostro umile servo.'
 
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darkmew
CAT_IMG Posted on 22/2/2013, 22:05




Mi aspettavo che ci fosse uno spoiler diverso , tipo che erano fratelli , ma questo davvero no. EPICO ( la mia faccia quando ho letto "Je suis Beltegeuse!' :fg2: :wtfb: ) . Tra l'altro ho sempre pensato al francese come una lingua un po' da finocchi parlata da un maschio, ma su black/beltegeuse di sicuro non lo è, anzi, da un'idea di gotico inquietante che.. brr ! comunque ottimo capitolo come sempre :patpat: braaaavo :clapp: inutile dire che le mie parti preferite sono quelle dei ricordi di black :3
 
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CAT_IMG Posted on 23/2/2013, 17:55


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Si può dire che black è morto.
Betel ha un carattere diverso :asd:
 
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