C87 - Petali (seconda parte), PT - 5

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CAT_IMG Posted on 29/7/2013, 12:59


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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E questo cos'è?
Cinque mesi di attesa?
Ma non avevi detto di fare il remake?

Mi dispiace, non ho resistito. Devo levarmi questo pensiero, non posso non finire questa fanfic. Questo capitolo è uno dei più importanti, finalmente le tensioni tra Moqui e Dado si risolveranno, nella più drastica delle maniere.
Vorrei solo farvi sapere che questa attesa non è stata vana, ho dedicato questi cinque mesi a migliorarmi il più possibile come scrittore, affinando le mie tecniche di narrazione per rendere questo finale ancora più coinvolgente.

Il remake verrà scritto, lentamente ma verrà fatto.
Però ormai volevo finire questa...

Dunque fate partire questa musica e iniziate a leggere ;)



Moqui
Io e Dado, uno di fronte all'altro.
Stavolta sarà l'ultima, dobbiamo chiarire una volta per tutte chi di noi due è il più forte.
Abbiamo battuto Betel, vendicato le nostri mogli umiliandolo, spezzando il mito della sua leggendaria imbattibilità.
Un'onta ben peggiore della morte per lui.
Ora...
Sto per fare quello che Dado ha sempre voluto che facessi. Diventare forte per lottare con lui. E' ironico se penso che sono cresciuto odiandolo e ora sto facendo quello che desiderava e per il quale ha reso un inferno la mia infanzia.
Ma quei tempi sono passati, entrambi siamo maturati e cresciuti, abbiamo capito cosa significhi vivere...
Ed ognuno deve essere anche grato all'altro per questo.
Lo guardo, lui mi guarda. Non c'è odio nel nostro sguardo, solo pura intesa fraterna.
Non pensavo l'avrei mai raggiunta con lui.
'Allora Moqui, sei pronto?' mi esorta, mettendosi in guardia. Io faccio schioccare le ossa del collo e delle mani e gli rispondo.
'Ovviamente, fatti sotto!'
Sposto la gamba sinistra indietro, preparandomi a scattare, e concentro la forza nel mio pugno destro.
Entrambi ci veniamo incontro ad alta velocità e ci colpiamo vicendevolmente in faccia. Con questo leggero pugno di apertura ci diamo un assaggio della nostra reciproca forza.
Senza staccare la mano dal suo viso tento di colpirlo al petto, lui mi blocca e risponde con un pugno sullo stomaco.
Mi blocco per qualche secondo cercando di resistere al dolore, levo il pugno dal suo volto e gli sparo in piena faccia una potente pallaombra.
Viene scaraventato indietro dal colpo, ma con una capriola all'indietro riesce a rimettersi in piedi, lanciandomi un iperraggio che mi prende in pieno, senza che potessi accorgermene, alzando un gigantesco polverone.
Quando il fumo si dirada lo vedo apparire di fronte a me, colpendomi in pieno muso con un poderoso calcio, buttandomi in terra.
'Moqui, tutto qui? Non eri così lento la scorsa volta, né così debole. Ed avevi solo una mano.'
Mi lascia il tempo di alzarmi e di asciugarmi il sangue. Sputo per terra e tiro su col naso, lanciandogli un piccolo sorriso.
'Tranquillo, mi sto solo riscaldando.' lo rassicuro. Infatti è vero, finora ho solo preso qualche botta per saggiare la sua forza.
E' tempo di contrattaccare.
Incrocio le braccia, generando una piccola sfera nera per ogni dito, mentre lui mi guarda pronto a rispondere. Riconosce la tecnica, ma stavolta ho deciso di aggiungere una piccola sorpresina...
'Barriera Pallaombra...' dico, lanciando tutte e otto le sfere oscure contro di lui.
'Andiamo fratellino, un po' di creatività, conosco questa mossa a memoria!'
Si china, generando attorno a sé un vero e proprio scudo di piante, le quali bloccano i dardi senza problemi, bruciando nel processo.
Dado nel frattempo ha caricato tra le mani una sfera idropulsar e me la lancia con tutta la sua forza.
Rido.
Il colpo rallenta per aria, rendendosi semplicissimo da schivare. Pure Dado si muove a rilento, cercando di capire cosa stia accadendo.
Corro verso di lui col braccio alzato, fermandomi proprio di fronte a lui, incapace di muoversi.
I nostri sguardi si incrociano. Lui stringe i denti, io sorrido.
'Questo è per il pugno di prima!' esclamo, fracassandogli il setto nasale. Anche a cadere è lento, quindi gli afferro il petto e lo spingo a terra, facendogli sbattere la schiena.
Poi arretro velocemente e riassumo una posizione di guardia.

Dado
Resto in terra a guardare il soffitto.
Mi sistemo il naso, pensavo me lo avrebbe rotto, invece sto abbastanza bene. Merito della mia grande resistenza.
Anche se in questo momento vorrei squartarlo devo essere grato a Blackthorne se ho guadagnato una simile resistenza. E ho anche capito cosa ha fatto il mio caro fratellino.
Ha tenuto alcuni colpi segreti che non ha usato contro il capo del Quintetto, proprio per farmi la sorpresa. Aveva già deciso di lottare con me evidentemente.
E senza sorprese questa lotta sarebbe stata noiosa.
Ora si che è stimolante!
Aggiungere alcune proprietà del Ghiaccio al colpo per congelare i miei movimenti? Ecco cosa apprezzo di te, sai usare la testa. Io non ci riesco, so solo picchiare forte. E in quello sono bravo.
Mi rialzo con un salto e mi rimetto in piedi, trovando Moqui in posizione.
'Tu prima mi hai aspettato, ora tocca ricambiare. Non c'è gusto a colpire uno a terra, no?'
'Eheheh, hai ragione...' gli rispondo 'Impari bene.'
Alzo l'indice e glielo punto contro, poi giro la mano e col dito gli faccio cenno di farsi avanti. Lui mi corre incontro, con un centripugno ben caricato.
Se mi prende sono abbastanza nei guai essendo di tipo acciaio. E visto che ora lui può cambiare tipo riesce sempre ad ottenere la massima potenza dai suoi colpi e resistere meglio ai miei.
Forse sarò più forte fisicamente, ma se non sto attento mi sconfiggerà.
In questo istante però non devo preoccuparmi.
Vedo Moqui venire investito da un'esplosione bianca, ruzzolandomi per terra ai piedi. Io gli metto una zampa in testa, la alzo e gli tiro un altro calcio facendolo rialzare e cadere di schiena.
Lo lascio rialzarsi mentre si tocca la schiena.
'Che diavolo..?' domanda, senza aver capito cosa era successo.
'Semplice, nella lotta con Betel avevo lasciato diverse sfere d'energia attorno alla sala, pronte a colpire a comando. Casualmente tu ti trovavi davanti ad una di esse e mi sono limitato a lanciarla.'
'Eheheh, ma allora anche tu riesci a tirare fuori delle sorprese.' mi dice, complimentandosi.
'Ho il punto debole di non aver tante mosse a disposizione, quindi devo arrangiarmi al meglio. Io non sono bravo come te a studiare tecniche subdole come quella di prima, è stato un caso se ti ho colpito.' affermo, dando a lui il punto stavolta.
Lui sputa una seconda volta il sangue per terra, è la seconda volta che lo fa, io invece non ho ancora sanguinato. Strano che sembri così debole, la volta scorsa fu in grado di farmi ben più danno.
Che io sia diventato così tanto forte? No, è lui che si sta trattenendo, ancora non è intenzionato ad usare la sua piena forza. Contro Betel era molto più forte di ora.
'Pronto per il round 2?' mi domanda.
'Certo, colpiscimi pur...'
Non lo vedo nemmeno partire che sento il mio corpo crivellato di pugni. Viso, spalle, braccia, torso, vengo martoriato da tantissimi colpi, come una mitragliatrice impazzita.
Cerco di ribattere, senza successo, non mi aspettavo che avrebbe tirato fuori una simile velocità.
Mentre il mio corpo supplica pietà per il dolore io stringo i denti e inizio a ridere.
Si!
Era questo che volevo!
BravoMoqui, sei degno di tuo fratello!
'Ora basta!' urlo, colpendolo con un calcio sul mento. Lui non demorde e mi spara a distanza zero un potente idrocannone, che mi schiaccia contro una parete.
Ogni singola parte del mio corpo è dolorante, ma anche lui è stanco, sta già ansimando.
Io ho ancora tante energie, posso vincere!
Si, vincerò!
Ho aspettato tutta la vita per questo momento. Un avversario alla pari con me, il cui esito è incerto. La lotta con Betel è stata anche essa soddisfacente, ma se sono vivo è merito della mia cordinazione con mio fratello. Senza di lui e senza l'intervento di sua figlia mi avrebbe sconfitto.
Ora invece siamo io e lui, nessuna interferenza, finalmente.
Niente Reshiram, niente Ivan, niente disparità.
Io, lui e la nostra forza.
Nessun favorito.
La lotta perfetta.
Faccio schioccare le falangi delle mani e mi pulisco il sangue alla bocca.

Moqui
Dado è davvero un mostro, come fa ad essere così resistente, gli avrò tirato centinaia di colpi e ancora non sta nemmeno ansimando. Non oso immaginare a cosa si sia sottoposto per ottenere una simile resistenza...
Uhuhuh, però lui non è il solo ad essersi fatto più forte.
Anche io ho altri assi nella manica che ho tenuto nascosti solo per lui e per Adramaleus.
Allenarmi ad usare le lastre è stato pesantissimo, ha finito per cancellare dalle mie pinne il loro caratteristico blu e mi ha lasciato una piccolissima cicatrice sotto l'occhio destro, l'opposto di quella di Dado, ben vistosa sull'occhio sinistro.
Poi per qualche ragione la goccia sulla mia pancia è mutata in una specie di fiamma.
'Ok Dado...' dico, azzerando la guardia e rilassando i muscoli '...Ora ti mostro ciò che ho tenuto nascosto finora.'
'Uh?' mi guarda inarcado un sopracciglio e incrociando le braccia. Poi si mostra felice. 'Mostrami ciò che sai fare!' esclama, entusiasta.
Prendo un respiro profondo e mi concentro sulle lastre...

'Moqui, c'è un particolare stato che contraddistingue i pokémon supremi, uno stato che solo i leggendari possono raggiungere. Tu puoi farcela se usi le Lastre.' mi disse Emanuel.
'Cosa? Di che stai parlando di preciso?' gli domandai.
'Si chiama Burst, la concentrazione finale che permette di superare i limiti del corpo. In quello stato ti è concesso di usare il tuo massimo potenziale. Non aumenta la forza però, solo la tua capacita di dare e incassare i colpi, migliorando la tua concentrazione e i tuoi riflessi. Ti rende il guerriero perfetto insomma.'
'E come si ottiene tale condizione?' chiesi, più incuriosito.
'Usa le lastre tutte assieme. Sprigionerai un'enorme potenza e sarà difficile da controllare, ma devi fare del tuo meglio. Senza non avremo speranza.' disse, grattandosi la nuca e sospirando.
'Ma se uso tutti i tipi assieme questo significa che...'
'...rimarrai praticamente senza tipo. Nessun tuo colpo sarà superefficace e nessuno colpo potrà farti più male del normale. Un po' come l'Annullalimiti di Solomon.' mi spiegò.
'Va bene, mi impegnerò!' esclamai, felice e preoccupato allo stesso tempo per quel potere.

Chiudo gli occhi, sperando che Dado aspetti la mia mossa. Se lo conosco so che lo farà, ci tiene a vedermi al massimo della mia potenza.
Mi rilasso completamente e mi concentro sulle lastre, cercando di accenderle tutte assieme. Un procedimento che mi consuma le energie e mi debilita, più volte sono andato vicino alla morte tentando di controllarlo, ma per fortuna avevo Sam vicino a me pronto a curarmi.
'Aaah!' urlo, dando un'ultima spinta al mio potere.
Sento il corpo bruciarmi, ogni singola cellula che lavora al massimo. Apro gli occhi, percependo il mondo attorno a me in maniera diversa, comprendendo ogni singola cosa che mi è intorno.
Il mio corpo è avvolto da fiamme bianche, che non bruciano, ma illuminano completamente la stanza. Si chiama Burst proprio per questo effetto fuoco che assume l'aura che circonda l'utilizzatore.
Dado mi fissa con entusiasmo, chiedendosi quali risorse ho in serbo per lui.
Preparati.
Alzo la mano meccanica verso di lui, aprendo il palmo.
Lui si prepara ad intercettare il mio colpo, ma prima ancora che se ne accorga si ritrova nuovamente schiacciato contro la parete da una semplice onda d'urto. Devo averlo preso alla sprovvista, probabilmente non si aspettava questo aumento.

Dado
E'... E'...
Fantastico...
Quel potere, quell'aura...
Moqui è in piedi, in posizione naturalissima, non mi stacca gli occhi di dosso.
Con quella luce che emana, lì in mezzo alla stanza...
Sembra quasi un angelo.
Un angelo della battaglia, un essere superiore capace di schiacciare i suoi avversari solo con la sua presenza. Non sembra quasi più nemmeno lui.
Eppure...
Sono contento.
E onorato.
Non ha voluto usarlo contro Betel per lasciare a me l'onore di vederlo per primo in quella forma. Grazie fratellino, non lo dimenticherò.
Sei spettacolare.
Mi dispiace davvero tanto averti fatto quello che ho fatto, forse saremo andati d'accordo io e te. Certo, dopo quello che ti ho fatto passare non me ne posso uscire con un semplice “scusami”, per questo volevo lottare con lui...
Non solo per sfida.
Voglio che mi picchi, che mi faccia male e che si sfoghi. Non perché sono masochista, ma perché non conosco altro modo di chiedergli scusa se non facendomi prendere a botte da lui.
Unisco l'utile al dilettevole praticamente.
Guardo il bracciale limitatore, non lo avevo levato prima, anche io volevo tenermi al massimo per lottare con Moqui. L'ho abbassato all'80% quando ho visto che con Moqui avrei potuto battere l'umbreon.
E' tempo anche per me di fare sul serio.
Afferro il braccialetto verde e lo strappo tutto d'un colpo. Sento un'enorme scarica di energia e vigore attraversarmi il corpo, cancellando il dolore provato fino a quel momento, caricandomi di adrenalina. Mi stiracchio un po', senza perdere d'occhio nessun movimento di Moqui.
Anche lui sembra essersi ripreso, non ansima più e continua a guardarmi con superiorità. Visto lo stato in cui si trova non lo biasimo.
'Round TRE!!!' esclamo.

Ci scontriamo nuovamente, colpendoci al viso coi nostri pugni, per saggiare una seconda volta la nostra piena potenza. Entrambi ci colpiamo con la sinistra per farci meno male, ci siamo praticamente letti nel pensiero a vicenda.
E' questa l'intesa dei combattenti, essere capaci di lottare nelle proprie menti e sapere cosa farà il nostro avversario.
Senza perdere tempo abbasso la mano destra e lo sperono con la mia pinna rotta potenziata dal tagliofuria al petto.
Le parti scheggiate e affilate della mia pinna mozza devono ferirlo parecchio, visto che si piega all'indietro.
Però non demorde, mi afferra la collottola con la sua mano cibernetica e mi solleva senza fatica, scaraventandomi per aria.
Salta subito, portandosi alla mia stessa altezza, concentrando un centripugno di colossale potenza nel braccio.
Quando il colpo mi prende in pieno ventre sputo sangue con violenza, impattando col pavimento spostando la polvere e i detriti intorno a me, spaccando le mattonelle in migliaia di piccoli frammenti.
Moqui atterra in piedi davanti a me e incrocia le braccia.
'Beh, tutto qui?' mi domanda, con spavalderia.
'No, sto solo guardando il soffitto...' rispondo. 'Ha dei bei bassorilievi.'
Lui si siede a gambe incrociate e abbassa un po' l'energia del Burst.
'Aspetto che tu ti rialzi. Però sbrigati, o ti darò il colpo di grazia. Se non sei capace di andare avanti mi duole dirti che hai perso.'
Oh, no, non ho ancora perso, non mi faccio certo sconfiggere da quel pugnetto. E' vero che a causa del mio doppio tipo Acqua/Acciaio sono debole alle mosse di tipo Lotta, ma non significa che esse siano la chiave per sconfiggermi.
'Ehi, Moqui, vieni qui..' gli faccio cenno con l'indice di avvicinarsi.
Lui si alza in piedi, mi guarda e sposta leggermente la testa, evitando un cannonflash proveniente dalle sue spalle.
Sapevo che non ci sarebbe caduto una seconda volta, quindi approfitto di quell'istante di distrazione presuntuosa e mi rialzo, avendo caricato, mentre ero a terra, un colossale ventagliente.
Lo investo di fendenti d'aria, non lasciandogli nemmeno il tempo di respirare, come aveva fatto lui prima con me coi pugni.
Alzo un gigantesco polverone, preparando il colpo finale appena mio fratello torna visibile.
Ma quando la polvere si dirada lui non c'è più.
'Dove...? Dove diavolo?' mi domando, guardandomi compulsivamente intorno, perdendo per un secondo la calma. Non può essere così difficile trovare un tizio luminoso come lui.
No, non devo fare così, devo calmarmi.
Prendo respiro e mi guardo con più calma, cercando di capire dove sia.
Riesco a vedere diverse sferette nere venirmi in contro ad alta velocità, da tutte le direzioni.
'No, eh, non ci casco due volte!' esclamo, chinandomi e saltando all'indietro.
Devo stare lontano dall'esplosione per evitare di venir rallentato una seconda volta.
Alzo la mano generando un iper cannonflash, che lancio verso la direzione da cui ho visto provenire i colpi.
E in quel momento realizzo l'errore.
Lui quei cosi li controlla come vuole, può anche far sembrare che vengano sparati da un'altra direzione. Quindi lui in realtà...
Non faccio a tempo a girarmi che un'ondata scura avvolta di luce sacra mi investe. Non mi sposta da dove sono, ma mi sento come se mi stesse lacerando l'anima. Incrocio le braccia davanti al mio viso nel vano tentativo di resistere.
'Non so come chiamarla questa tecnica, è una cosa nuova che riesco ad usare solo col Burst...' spiega Moqui '...Che ne dici di Buio Sacro?'
'Dico... dico che leggi troppi fumetti...' ansimo, cercando di ignorare il dolore che sento ad ogni singolo muscolo. Alzo entrambe le braccia per aria.
Concentro tutte le mie forze per creare il più potente Cannonflash Lunare della mia vita, generando una sfera di proporzioni bibliche sopra la mia testa.
'Dado, non sprecare le tue forze, una cosa così vistosa la schivo di sicuro!' esclama Moqui, vedendola. Peccato che non sappia cos'ho in mente.
Sposto la gamba sinistra indietro, strascicandola sui resti del pavimento distrutto dalla nostra lotta. Lancio la sfera e corro verso mio fratello, stringendolo improvvisamente a me.
'Muoviti ora!' gli dico, mentre il mio stesso colpo ci raggiunge.
Io so come evitare il grosso dei danni... ma lui no.

Esplosione.
Il Cannonflash Lunare libera tutta la sua energia, illuminando la sala così tanto da renderla bianca alla vista.
L'aria si sposta violentemente e le colonne crollano.
Pure il soffitto sembra cedere, ma per fortuna rimane stabile, come sostenuto da una forza misteriosa.
I bassorilievi, le colonne finemente lavorate e il complesso motivo del pavimento vengono spazzati via dalla furia del mio colpo.
Quando tutto termina e torna alla normalità io mi ritrovo in ginocchioni col corpo sanguinante di Moqui riverso a terra, mentre io sono quasi del tutto senza forze. Non ha più l'aura platinata intorno a sé e la mano destra è scoperta, rivelando i circuiti che la compongono. Sono pure incredibilmente usurati.
Riprendo fiato per qualche secondo, poi lo scuoto un po'.
'Ehi... Ehi!' gli dico 'Non sarai mica morto?'
Non so se essere contento per la vittoria o...
Preoccupato per le sue condizione. Sentimento ironico considerando che l'ho ridotto io così.
Non risponde, rimane lì a terra.
'Ehi!!!' esclamo, scuotendolo ancora più forte.
No...
No... Non può essere morto così, è ridicolo.
'Moqui!' grido 'Cazzo, svegliati!'
Gli tiro uno schiaffo, cercando di destarlo.
Nulla.
Merda, merda, merda.
Mi alzo in piedi, cercando quelle Terapozioni che ci hanno lasciato per curarci a fine lotta, dove minchia sono?
L'agitazione prende il sopravvento, cercando di trovare.
E se fossero state distrutte dall'esplosione?
No, no, no... non esiste che il lo lasci morire.
Moqui....
Cazzo, non morire, ti supplico...
Stringo gli occhi, lasciando cadere qualche lacrima.
'Cazzo... no...' singhiozzo, cadendo in terra.

Mi sento toccare sulla spalla. Il cuore mi sobbalza e mi giro, felice.
'Moqui! Sei v...'
Il secondo dopo mi ritrovo col la faccia infilata nel terreno.
Ma non importa, sono felice.

Moqui
Accidenti, me la sono vista brutta!
Se non avessi attivato l'acquanello in tempo ci sarei potuto rimanere secco. Ho dovuto anche spegnere il Burst per risparmiare energia. E la mia fidata mano destra non ne è uscita bene, riesco a muoverla a malapena.
Dado intanto rimane a terra, senza fare nulla.
O meglio, l'unica cosa che fa è ridere.
Si rigira mettendosi supino e continua a ridere battendo schiaffi a terra.
Mi avvicino, tenendo la guardia alta e una distanza di sicurezza.
'E io... e io che credevo tu fossi morto!' esclama, ricolmo di gioia.
'Ti sei davvero preoccupato per me?' gli domando, un po' stranito. Lui che si preoccupa per me lo trovo molto bizzarro...
'Si, si!' grida, sempre continuando a ridere, ubriaco di felicità 'Non avrei mai detto che mi sarei potuto preoccupare così tanto per qualcuno!!!'
Si alza di scatto, incurante delle ferite e mi abbraccia.
'Al diavolo, l'importante è che stai bene!' esclama.
Mi coglie ala sprovvista, ma mi sento sicuro, ora non sta emettendo intenzioni ostili contro di me.
Si stacca dal mio corpo e cade all'indietro seduto.
'Fine primo tempo...' dice, riprendendo fiato 'Il prossimo sarà l'ultimo, ok?' ha un occhio chiuso mentre parla, a causa del sangue che gli cola dalla fronte. Si pulisce e tira su col naso.
Mi siedo di fronte a lui, più calmo.
'Va bene Dado, riprendiamo le forze per l'ultimo colpo...' accetto.
Sia io che lui siamo messi peggio di quanto non vogliamo dare a vedere, io ancora mi chiedo come faccio a tenermi in piedi.
Lui è ferito e sembra stare bene invece. Cioè, anche lui non è messo meglio di me in realtà, ma il modo in cui riesce sempre ad esternare le sue emozioni senza remore è incredibile.
Eheh, io e lui siamo proprio due lati della stessa medaglia. Siamo uno il completo opposto dell'altro.
Io mi baso più sulle tecniche con effetti particolari, lui sulla potenza. Lui è molto più estroverso, io invece cerco sempre di contenere le mie reazioni.
Però abbiamo anche molte cose in comune, per esempio entrambi siamo negati per le cose tecnologiche, abbiamo un allenatore scienziato che in qualche modo ci ha aiutato e poi...
Entrambi abbiamo avuto una donna per la quale avremo gettato la vita e per la quale ora stiamo vivendo per non dimenticarne la morte.
Claire e Sasha in un certo senso vivono dentro di noi, ci accompagnano e anche ora che non ci sono più continuano a guidarci.
Sospiro e guardo verso l'alto.
Claire, se sei lassù...
Grazie...

Io e Dado rimaniamo seduti uno di fronte all'altro, entrambi leggermente riposati dagli ultimi colpi ricevuti, ma comunque entrambi pronti a scambiarci l'ultimo colpo che deciderà il vincitore.
Entrambi siamo al limite, nessuno può prevedere chi ne uscirà ancora in piedi.
Comunque sia... ho già deciso quale sarà il mio ultimo colpo.
Il Lilio Candidor.
Lui invece cosa farà? Qualcosa di nuovo?
'Moqui, tu cosa farai?' mi domanda. Alzo la testa.
'Come?' rimango un po' stranito 'Vuoi che te lo dica?'
'Beh, se vuoi lasciami la sorpresa. Io farò la Rosa d'Oltremare... Un colpo che...'
'Aspetta, aspetta.' lo fermo 'Perché me lo vuoi dire?'
'Perché nessuno di noi due deve schivare questo colpo. Dobbiamo tirarcelo a vicenda e vedere chi rimane in piedi. Poiché non voglio che tu muoia è meglio che tu sappia ciò a cui vai incontro!' stringe il pugno mentre lo dice.
Mi passo una mano sulla fronte, ridendo.
'Ahahah, ok, ok. Mi piace. La mia tecnica l'ho creata in memoria di Claire, mi permette di congelare dentro ad un giglio l'avversario, ferendolo poi coi frammenti causati dall'esplosione dello stesso.'
Dado mi guarda stupito.
'Eh?!?' esclama 'Ma io ho pensato una mossa identica. Con la differenza che è una rosa d'acqua.' dice, agitando la mano per aria e guardandomi con gli occhi sgranati.
Ci fissiamo per un secondo, prima di scoppiare a ridere.
Ma tu guarda! Abbiamo pensato la stessa mossa!
Continuamo a ridere per qualche minuto, poi rimaniamo entrambi a fissare il terreno.
'Allora Dado, lo facciamo?' gli chiedo.
Lui si alza in piedi barcollando.
'Certo Moqui, non osare nemmeno chiedermelo!'
Anche io mi alzo con un po' di incertezza nei movimenti, dopotutto non mi sono completamente ripreso.
Prendo fiato.
Ci siamo.
La resa dei conti ultima.

Alzo la mano destra davanti a me, osservando i componenti meccanici bruciacchiati.
Questa mano... La mano che ho sacrificato cercando di salvare Claire.
Allora non potei nulla e il dolore ancor è vivo dentro me.
Però...
Non posso permettere a quel dolore di indebolirmi.
Anzi, deve diventare la mia forza per il futuro.
Per me.
Per Sam.
Per Sophie.
Per tutti quanti.
Stringo il pugno e lo porto all'indietro, avvolgendolo da un'aura bianca che causa il congelamento dell'aria circostande, dando l'effetto di neve che cade.
Dado invece ha il braccio ricoperto da un'aura blu, che sembra aumentare l'umidità intorno al suo corpo.
Entrambi siamo al massimo, entrambi siamo al limite.
Nessuna interruzione, nessuno in mezzo a noi.
Solo io e te... fratellone.
Non ci diciamo nulla, non abbiamo bisogno di dirci nulla.
I nostri pugni incontrano il viso dell'altro, come in segno di rispetto e di avvio alla battaglia, segno che abbiamo involontariamente deciso nel corso di quest'ultima lotta.
Facciamo qualche passo indietro, senza aver sentito niente di particolare.
Ma sappiamo entrambi che ci sono rimasti pochi istanti.
'Non penso che gli umani siano belli, ma penso che le rose lo siano.' Dado inizia a recitare una poesia. La conosco, era una poesia che mi aveva tirato l'occhio una volta e non me la sono più scordata.
Faccio cenno a Dado di fare silenzio.
Ripenso alla voce di Claire che la leggeva da uno dei libri di Laura, rimuginando sul suo significato. Non ci ho mai capito nulla di 'sta roba, però quei versi mi piacquero.

'L’unico momento in cui un uomo diventa bello è quando fiorisce come una rosa, colpito da una spada...’

'Lilio Candidor!'
'Rosa d'Oltremare!'

Esclamiamo i nomi delle nostre rispettive mosse.

E mentre lui viene rinchiuso da un giglio di ghiaccio io vengo imprigionato dai petali di una rosa d'acqua.

Questa è l'ultima cosa che vedo prima che il mio corpo venga fatto a pezzi dalla pressione...



Dado
Sento un tiepido respiro sul mio petto.
Apro gli occhi, il mio corpo non fa più male.
Intorno a me c'è una radura e sopra il mio viso un cielo limpido e luminoso.
Provo ad alzarmi in piedi, ma qualcosa mi tiene ancorato a terra. Un dolce peso che col tempo avevo scordato, ma che ho subito riconosciuto.
Sasha.
Mia moglie sta dormendo con la testa appoggiata sul mio petto, il suo respiro mi smuove delicatamente i peli. Mi mancava questa sensazione.
Senza dire nulla le accarezzo la testa con la mano, le coccolo la guancia e scendo un pochino più giù sulla schiena.
Non si muove e non dice nulla.
Ma la sento viva, questo mi basta.
E' lei, è il suo dolce tepore.
Una sensazione piacevole e rinfrescante. Levo la mano e le metto entrambe dietro la testa, cercando di rilassarmi. Mi sento così... in pace...
'Ehi...' sento la sua dolce voce 'Pevché hai smesso? Mi piaceva...' e detto questo si gira appoggiando stavolta la nuca, guardandomi con gli occhi socchiusi.
Chino un po' la testa e le do un bacio sul naso, tornando con la mano destra ad accarezzarla.
La sua pelle liscia, le sue labbra morbide...
Cazzo, quanto mi è mancato.
Però...
All'improvviso mi sento triste.
Mi alzo a sedere, facendola scendere.
Inizio a piangere sommessamente, facendo cadere grosse lacrime.
'Che c'è tesovo?' mi domanda, abbracciandomi.
'Denis...' mormoro '...devo... devo chiedergli scusa...'
'Chi è Denis?' mi domanda.
La guardo.
Cosa?
'Come chi? E' nostro figlio!'
Lei rimane interdetta a guardarmi, come se stessi dicendo castronerie di proporzioni epiche.
No... c'è qualcosa che non va.
Inizia a farmi male la testa. Stringo i denti e mi chino, mettendomi la mano sulla fronte.
Come sono finito qui?
Come mai Sasha è ancora...

Oh...
Capito...
Che stronzata...
Una stronzata piacevole però, lo ammetto.
'Tu non sei vera.' le dico, lapidariamente. 'Sei morta sei anni fa.'
Lei china la testa, dispiaciuta.
'Sapevo di non potevti tvatteneve qui... Tu non appavtieni a questo mondo. Mi dispiace.'
Senza dire nulla l'abbraccio e la bacio.
'No... sono contentissimo di rivederti. Ma non posso morire ora, fidati se ti dico che vorrei rimanere qui con te, ma ora... C'è chi ha bisogno di me là fuori.'
'Denis... nostro figlio...' sussurra.
'Già, non solo. Anche Moqui, Emerald, Sapphire e tutti i miei altri amici. Mi aspettano...'
Ah, come è ironica la vita. Sarei voluto morire un sacco di volte, ma mai come ora mi ero sentito vivo. Prima mi teneva in vita solo il mio odio e il mio risentimento, poi ho trovato in Sasha una nuova ragione.
E dopo la sua morte ho perso nuovamente la luce.
Volevo solo lottare....
Ora...
Ora ho capito.
Cosa mi rende debole.
La vera lotta che devo vincere non è quella con Moqui, lui è più forte di me, l'ho capito.
Io....
Io devo chiedere scusa a Denis.
'Sasha...' dico, infine '...ti amo... scusami...'
Lei mi sorride dolcemente.
'Tvanquillo, vai pure.'
Mi alzo in piedi.
Addio Sasha, mi sei mancata.
Grazie per avermi fatto visita...



Mi ritrovo sdraiato sul pavimento, dopo essere stato colpito violentemente dal Lilio Candidor di Moqui.
Uh...
Mi rialzo a sedere, mi guardo intorno.
'Che brutta la realtà...' dico, rimpiangendo di non essere rimasto a sognare altri cinque minuti.
Cerco di rialzarmi, il colpo di Moqui, essendo di tipo ghiaccio, non mi ha fatto poi così tanto male, dovrei riuscire a camminare.
Invece appena riesco a mettermi su due zampe cado di nuovo a terra.
Uff... e dire che ce l'avevo messa tutta nella lotta, io ho pers...
Poi lo vedo.
Mio fratello, a terra, in una pozza di sangue, con gli occhi vuoti rivolti al cielo. Il suo corpo è pieno di tagli, il volto pieno di lividi. Non si muove.
Ignorando il dolore scatto e ricado in ginocchio verso di lui.
'MOQUI!!' grido, vedendolo in quelle condizioni orribili.
Merda, merda, merda! E' come prima!
Anzi, peggio di prima!
Dannazione, io... io...
'Dado... calmo...' dice, con un filo di voce. Lo guardo.
Ha gli occhi socchiusi, fa fatica a vedermi ma è vivo.
'Moqui...' mormoro, sentendo un bruciore ai miei occhi.
Il suo corpo si avvolge una seconda volta con l'acquanello e presto le ferite si richiudono. Non del tutto, ma quanto basta per non essere più in pericolo di morte.
'Eheh...' ridacchia '...Dimmi Dado, oggi non è il tuo compleanno?'
'Cosa?' gli domando. Poi mi rendo conto che è vero.
'Sai...' dice 'Quando me ne sono ricordato mi sono detto “perché non regalargli la lotta che tanto ha desiderato?”. Ed eccoci qui.' riprende fiato.
Lo guardo.
Io seduto in buono stato (più o meno), lui a terra mezzo distrutto.
'Dado...' dice, sorridendomi 'Hai vinto. Complimenti.'
All'inizio non lo avevo realizzato.
Io...
Cioè...
Inizio a piangere, di felicità stavolta.
'BRUTTO COGLIONE!!!!' grido, abbracciandolo fortissimo 'GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!!!!'
'AHIAHIAHIAHIA!!! MI FAI MALE, CACCHIO!' urla.
'Oddio, scusa!' esclamo, lasciandolo andare. Lui ricade a terra.
Rimaniamo fermi a guardarci negli occhi.
E di nuovo, ridiamo.
Ridiamo di gusto, di gioia, di felicità.
Stiamo entrambi bene alla fine, questo conta.
Poi....
Ho vinto....
Wow...
Mi sento.... Libero....
All'improvviso, come se tutti i miei problemi fossero spariti in una volta.
E' una bella sensazione.
La furia che sentivo in corpo se n'è andata, il mio odio per Blackthorne è sparito e soprattutto...
Mi sento libero anche dal senso di colpa nei confronti di Moqui.
La sua ultima risata... E' stato come se mi dicesse “ti ho perdonato, facciamo finta di niente... fratellone mio”.
Esalando un grandissimo sospiro di sollievo cado a terra di schiena accanto a lui.
Rimaniamo così entrambi a guardare il soffitto.
'Beh, sarai contento ora che hai rovinato i bassorilievi.' mi dice.
'Mah, non erano poi così belli.' commento.
Rimaniamo lì, tranquilli.
Dopo una tempesta si sa, torna la calma.
La tempesta è finita, ora le cose tra noi due si sono appianate.
Del tutto.
'Però...' riprendo a parlare 'Una volta che sarà finito tutto questo dobbiamo assolutamente andare a pranzare da qualche parte.'
'E dove vorresti andare?'
'Boh, dovunque.'
'Conosco un buon locale, ce lo fece conoscere la fidanzata di Sam.'
'Allora si va lì, cosa fanno di buono?' gli domando, emozionato.
'Verdurine macrobiotiche!' esclama, in tono canzonatorio.
'Eh...' rimango deluso 'E vaffanculo allora, andiamo da Joe, che fa la birra artigianale. Mai bevuto alcolico più buono.'
'Sono astemio.' mi dice, guardandomi con finta rabbia, come fa uno che finge di far l'offeso per prendere in giro.
'Beh, io sono intollerante alle verdurine macrobiotiche, come la mettiamo?'
'Facciamo così...' dice infine 'Tu, i tuoi amici e Denis. A casa mia, con la cucina di Laura. Non avevamo detto di farli giocare di nuovo i nostri piccoli?'
Gli sorrido.
'Già, è vero...' dico '...Dovremo proprio pranzare insieme.'
'Si, ma dopo aver sistemato questo casino con Adramaleus.' puntualizza.
'Ovviamente!' esclamo, alzandomi in piedi. 'Alla sala del trono!'
Punto il dito verso il portone, poi cado di nuovo a terra, le gambe non reggono.
Moqui si mette a ridere di gusto, fermandosi perché gli prende a far male lo stomaco.
Idiota...

'Grazie...' mormoro.



- 8
 
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¬ Sima
CAT_IMG Posted on 29/7/2013, 20:29




Complimenti, dado come al solito è un figo
 
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CARTONELUNATICO5
CAT_IMG Posted on 29/7/2013, 21:46




Quasi un anno ad aspettare il burst di moqui ma finalmente ti sei deciso a descriverlo :asd:
il capitolo brevemente potrei descriverlo cosi: emozionante, toccante e adrenalinico
se riesci a mantenere questo livello anche nelle prossime storie ne verrà fuori qualcosa di fantastico non dico altro

ti auguro buona fortuna per il remake ;) e ti faccio gli auguri di buon ferragosto in anticipo
 
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CAT_IMG Posted on 2/10/2013, 13:59


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Da dove meno te l'aspetti.

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Gente, grazie a tutti per i commenti, soprattutto a carto :asd: anche se in ritardo D:

Comunque il capitolo 88 è in scrittura, ormai mi sono deciso a finire PT al più presto.
 
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CAT_IMG Posted on 19/12/2020, 02:09


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Da dove meno te l'aspetti.

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fengrin se arrivi qui sei sciemo
:wfg:

CITAZIONE (E.O.W. @ 2/10/2013, 13:59) 
Gente, grazie a tutti per i commenti, soprattutto a carto :asd: anche se in ritardo D:

Comunque il capitolo 88 è in scrittura, ormai mi sono deciso a finire PT al più presto.

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4 replies since 29/7/2013, 12:59   81 views
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