Posts written by E.O.W.

CAT_IMG Posted: 7/2/2013, 22:46 C86 - Blackthorne - Old PT
Chi, quello di batman?
Lo conosco, quando l'ho visto in batman begins ho pensato proprio a questo dialogo di betel (le scene che ci sono in questa saga sono le prime che ho pensato quando cominciai PT).

Le altre scene? La lotta di Efesto per esempio?
CAT_IMG Posted: 7/2/2013, 17:01 C86 - Blackthorne - Old PT
Moqui
Avanzo, preoccupato per il mio amico. Del nutrito gruppo originale siamo rimasti solo io ed Emanuel, ad avanzare fino alla sala del trono.
Sento il rumore delle battaglie ai piani superiori e mi duole tanto non poter intervenire. So che se lo facessi manderei a quel paese tutti i nostri sforzi e cerco di trattenermi.
Guardo indietro, per un’ultima volta.
Sam, stammi bene.

Sam
Efesto è davanti a me, scrutandomi dall’alto in basso. E’ molto grande anche per essere un thyplosion, sarà alto almeno due metri, mentre io sono alto solo un metro e settantasette.
‘Beh, che aspetti?’ mi esorta ‘Ti lascio la prima mossa.’
‘Tsk. Grazie.’ Dico tra i denti, spingendo indietro la gamba sinistra e preparandomi a combattere.
Ho i poteri di un hybrid, ma non li ho mai usati in un combattimento serio. Come tipo lotta ho imparato un sacco di stili di combattimento in pochissimo tempo, senza contare che posso anche usare numerose mosse pokémon.
Il mio avversario è di tipo Fuoco, particolare che mi fa rimpiangere il fatto che non esistano mosse come Acquapugno. Accidenti.
Decido quindi di optare per un attacco a distanza, quella spada è abbastanza minacciosa, non so quanto può essere potente.
Carico quindi una forzasfera nel palmo della mano, una piccola, giusto per valutare la sua reazione. Lui mi guarda tenendo lo spadone ben saldo.
Gliela lancio con forza, mirando al torso. Lui non si scompone e con un piccolo fendente taglia letteralmente a metà il colpo, che esplode debolmente dietro di lui.
‘E con questo ti sei giocato il colpo gratuito!’
Dette quelle parole scatta in avanti, ad una velocità impressionante, portando un fendente verticale dall’alto. Riesco a vederlo, ma è troppo veloce per schivare. Carico quindi tutta l’energia sul braccio, per difendermi e lo porto in alto per parare il colpo.
La lama si infrange sul mio braccio, penetrando la carne fino all’osso. Il dolore è lancinante, come è possibile che abbia tagliato in profondità nonostante avessi riparato il mio arto?
Dietro di me si crea un solco, l’onda d’urto è tale da fendere persino il terreno.
Mi reggo la ferita, cercando di trattenere il dolore, mentre Efesto resta in piedi a guardarmi. Devo ringraziare che sia uno che non attacca mai i nemici indifesi, altrimenti con un secondo colpo mi avrebbe già sconfitto.
E’ proprio su tutto un altro piano rispetto agli altri tre. E Betelgeuse è persino più forte.
‘Mi devo complimentare con te Sam, sei riuscito a cavartela con quella minuscola ferita, una persona normale a quest’ora sarebbe già tagliata a metà.’
‘Eh… grazie…’ dico, rialzandomi. Ho usato l’alta capacità rigenerativa che possiedono gli hybrid di tipo lotta per lenire il dolore e subito mi ripreparo a combattere.
Devo fare moltissima attenzione alla sua arma, è più potente di quel che credevo.
‘Beh, andiamo, ti prometto che all’inizio non userò la spada, voglio valutare quanto sei davvero forte. Poi ti confesso una cosa, vincere un combattimento usandola non mi soddisfa, preferisco fare a pugni.’
Detto questo pianta la spada per terra e batte il pugno destro nel palmo sinistro.
‘Stai bene ora? Se si possiamo riprendere!’
Non dico nulla e subito tento di colpirlo con un assorbipugno, per cercare di riprendere le forze. Lui schiva e mi colpisce con il taglio della mano sulla guancia. Cado rovinosamente di lato.
‘Andiamo, tutto qui? Mi avevano detto che eri un tanto decantato Hybrid della Stirpe di Sangue, pensavo fossi più forte.’
Stirpe di Sangue? Di cosa sta parlando?
Senza rialzarmi appoggio le braccia per terra e lo colpisco alle gambe con un calcio. Lui accusa il colpo e cade di lato, ma riesce a fermarsi appoggiando la mano per terra, aiutandosi a tornare in piedi usando la forza di un pugno.
Mi alzo e lo colpisco allo stomaco con assorbipugno. Sento l’energia tornarmi in corpo e la ferita smette di sangunare.
Ora va meglio.
‘Ah, ecco, qualcosa lo sai fare.’ Si complimenta, mettendosi una mano sul petto ‘Ma ancora non ci siamo!’
Incrocia le braccia e i palmi prendono fuoco. Porta le mani dietro di sé e rilascia una potente fiammata che lo proietta proprio nella mia direzione. Ha intenzione di colpirmi con una testata.
Ho il tempo per concentrare la forza nella mia gamba per colpirlo con megacalcio appena si avvicina. E’ davanti a me e tento di colpirlo, chinandomi di lato. Lui esegue una capriola a mezz’aria e mi colpisce al fianco col tallone, scaraventandomi a terra.
Resto fermo, il dolore è tremendo, anche con la rigenerazione è comunque una sofferenza terribile. Efesto si siede a terra, guardandomi.
‘Riprenditi pure con calma, forse ci sono andato troppo forte persino per te.’
Si prende pure gioco di me, ma non ha tutti i torti, è davvero patetico. Tutte quelle belle parole di Emanuel su quanto io avevo un talento naturale per la lotta non sono poi così tanto vere.
Cerco di risistemarmi, mettendomi in ginocchio, faccia a terra. Sembra che mi stia inchinando. Ansimo mentre rivolgo il viso al mio avversario, che mi sorride, rialzandosi in piedi.
Anche io mi alzo, per l’ennesima volta e lo guardo dritto negli occhi.
‘Ne vuoi ancora?’ mi chiede ‘Se vuoi puoi anche scappare e tornartene via, prometto che non ti fermerò!’
‘MAI!!!’ corro verso di lui. Blocca il mio pugno con la mano destra e con la mano sinistra mi afferra il colletto, sollevandomi da terra. Apre la bocca e cerca di colpirmi in pieno volto con lanciafiamme.
‘Di te non rimarrà nemmeno la cenere, arrenditi!’
‘E ti sembro…’ raccolgo le forze ‘IL TIPO DA ARRENDERMI?!?’
Gli tiro un poderosissimo calcio sul mento, che gli fa perdere l’equilibrio e la presa. Approfitto del momento e, appena atterrato, lo riempio con una scarica di pugni, tutti portati al busto, senza risparmiare nessun punto. Termino con un megapugno, dritto dritto in faccia.
Efesto vola via, a causa della potenza del colpo e rimane a terra per qualche secondo. Non posso permettermi di essere indulgente quanto lui e devo approfittare del momento. Mi preparo quindi a colpirlo con un calcio mentre è ancora in stato di semi-incoscienza, ma prima che possa arrivargli vicino un proiettile di lava mi passa accanto. E’ venuto dal muro.
Che sia un altro nemico?

Moqui
‘Ci siamo quasi, riconosco quest’entrata!’ esclama Emanuel.
Ci troviamo di fronte ad una grande e maestosa arcata, recante alcuni simboli bizzarri sul contorno.
Ma non sono quelli ad attirare la mia intenzione. Seduto su una roccia, sanguinante, c’è Dado. Sta cercando di riprendere fiato, deve essere lì da un po’ di tempo.
‘Yo, voi. Vi stavo aspettando, quanto cazzo ci avete messo?’
‘Tu piuttosto…’ gli chiedo ‘Come fai ad essere già qui?’
‘Ah, sono caduto in un trabocchetto all’entrata.’ ammette, con tono ironico.
‘Dado, cosa ti è successo?’
Lui fa una smorfia e comincia a spiegarci. Ci racconta di come Blackthorne, o meglio Betelgeuse, lo ha tradito e lo ha lasciato combattere contro il Quintetto. I primi tre li ha sconfitti facilmente, ma Efesto lo ha messo in difficoltà e lo ha ridotto male, poi tutti e quattro se ne sono andati, mentre Betel è andato insieme a Marcus alla sala del trono, aspettando il risveglio per poter usare il cannone EOW.
‘Chi si è fermato a combattere Efesto?’ ci domanda. Deglutisco, un po’ preoccupato per la domanda.
‘Sam…’ rispondo. Lui guarda da un’altra parte.
‘Spero allora che lui sia forte, quel thyplosion è di tutta altra pasta. Te lo dico io che li ho combattuti tutti e cinque, più o meno.’
Emanuel, senza chiedere altro si avvicina a Dado e lo cura consumando una delle sue terapozioni.
‘Hai intenzione di aiutarci?’
Lui si alza in piedi.
‘E me lo domandi anche? Ho davvero bisogno di picchiare quell’umbreon! Moqui, mi darai una mano?’
‘Ma che diav..?’
‘Squiqquo, ti sei già scordato della lotta con Ivan? Lo avremo tranquillamente abbattuto se non fossimo già stati esausti per la lotta precedente.’
Ha ragione in effetti, l’ultima volta in team non siamo stati così male.
‘Eh, va bene, ma solo perché è un nemico comune.’
Faccio per incamminarmi sotto l’arcata, quando sento il braccio venir afferrato. Mi giro.
‘Fratellino…’ mi dice, con uno sguardo insolitamente serio ‘Ce l’hai ancora con me per quello che successe quando nascesti?’
Lo guardo negli occhi, sono occhi sinceri, sembra davvero dispiaciuto per quanto è accaduto.
Sospiro.
‘Quanto tempo è passato? Venti anni? Ormai non ci penso nemmeno più, quello che hai fatto mi ha portato perlopiù cose belle. E’ tutto a posto, tranquillo.’
‘Oh, bene… Questo sistema tante cose. Senti, io e te non abbiamo mai fatto formalmente pace. Che ne dici se ora…’ mi porge la mano ‘Ci stai? Pace?’
Osservo la sua mano e poi il suo sorriso sincero. Cerco di valutare rapidamente se ne vale la pena, se davvero voglio perdonarlo.
Oh, a chi voglio mentire, alla fine non devo nemmeno pensarci tanto.
Gliela afferro saldamente e gli sorrido anche io.
‘Pace, fratellone.’ gli dico, con voce piena di sicurezza. Lui mostra i denti e poi inizia a ridere, da prima sogghigna lentamente, poi scoppia in una fragorosa risata. Mi mette un braccio dietro la schiena e mi punta il pugno al petto.
‘Ciò non toglie che dopo dovremo darcela a botte come non mai, ok?’
‘E va bene, poi quando questa storia sarà finita faremo giocare insieme Denis e Sophie, sono così affiatati e non si vedono da tantissimo ormai.’
Alla parola “Denis” china un po’ il capo, facendo trasparire un’espressione di tristezza. Capisco che c’è qualcosa che non va e gli chiedo se vuole parlarmene.
‘Da quando Sasha… beh, da quando non c’è più lei la furia omicida che è in me si è risvegliata e non riesco a domarla. Vengo preso spesso da un tremendo raptus omicida e una volta… Ho quasi strangolato Denis.’
Mentre la racconta l’espressione sul suo volto si fa indescrivibile, pure Emanuel, accanto a me, resta sorpreso. Non dico nulla e lo lascio finire.
‘Ho dovuto forzatamente rompere con lui, ho iniziato a trattarlo male e…. l’ho lasciato alle cure di Emerald e Sapphire… Non ho potuto fare altro per salvarlo da questi raptus.’
Resto in silenzio e gli metto un braccio attorno alla spalla.
‘Capisco, ma non sei ancora in ritardo per fare pace con lui. Magari non sarà immediato che ti perdoni, ma se gli fai capire che lo facevi solo per proteggerlo… Penso capirà. Poi potresti chiedere aiuto anche a Emerald e Sapphire, non sono tuoi amici?’
‘Non più… ho chiuso anche con loro per salvarli, l’unico con cui stavo era Blackthorne, visto che in caso di scatto d’ira poteva tranquillamente fermarmi. Anche quando ti ho incontrato un paio d’ore fa, ero in preda ad uno di questi “momenti”, ma la lotta con i membri del Quintetto mi ha calmato.’
Giuro che quando ha detto queste ultime frasi stava per piangere. Poverino, ha perso sua moglie, ha rotto con suo figlio e i suoi amici… E ora l’unico amico che gli era rimasto lo ha tradito.
Al suo posto io sarei impazzito. Anzi, in generale Dado ha dovuto sopportare tante tragedie, è un miracolo se si è limitato “solo” ad un tremendo istinto omicida.
‘Beh, in tal caso ti aiuterò io a sistemare le cose con Denis. Forse riuscirai anche a dominare nuovamente la tua pazzia.’

Dado
‘Moqui… ma tu come hai fatto con tua figlia dopo che Claire…’
‘Semplice, ho cercato di crescerla come avrebbe fatto lei. Se si parla di donne purtroppo sono un ignorante, ma Sarah e Laura mi hanno aiutato tantissimo. Anche Raffaella ha fatto la sua parte.’
A quelle parole mi blocco. Io non sarei mai riuscito a pensare a… a fare una cosa così semplice. Io amo mio figlio, ma non ho mai imparato nulla su come accudire una piccola creatura come lui…
Sono davvero un fallimento. Moqui è stato molto più bravo di me su questo campo.
Avrei dovuto sin da subito chiedere aiuto a Sapphire, invece... Ho fatto quello che ho fatto.
Mio fratello nota il mio cambiamento di umore e mi si avvicina.
‘Su, non pensarci troppo, piuttosto pensa che si può riparare. Un giorno un mio amico mi ha detto che non si deve rimpiangere il passato, rattristandosi per ciò che non c’è più. Bisogna piuttosto guardare a ciò che abbiamo amato e fare il possibile per non renderlo invano.’
Lo guardo, con un debole ghigno sulle labbra.
‘Eheh, grazie per l’originalissima lezione.’
‘Faccio quel che posso, dovresti saperlo che sono uno schifo a consolare la gente!’
Il mio ghigno si trasforma nuovamente in una risata e anche Moqui stesso mi segue.
Credo sia la prima volta che ridiamo assieme.
Che bella sensazione…

Sam
Scanso un altro proiettile di lava, proveniente dal muro.
‘Bene, bene, questa cosa coglie sempre di sorpresa i miei nemici.’ dice Efesto, ridendo.
‘Che cos’è questa roba?’
‘Beh, come sai ci troviamo a diversi chilometri sottoterra e qui accanto c’è un bacino lavico. Se vuoi te lo spiego, così possiamo riprendere, io ho il bizzarro potere di controllare la lava. Non posso né crearla né impedirle di raffreddarsi, però posso muoverla nell’aria secondo la mia volontà e non posso nemmeno essere danneggiato da fonti di calore o simili. Risparmiati mosse legate al fuoco quindi.’
‘E come diavolo fai, è una delle tue abilità Sureivas?’
‘Questa? No, è il mio Focus. Cos’è un focus? Beh, questo non te lo saprei spiegare nemmeno io. In ogni caso se te lo stai chiedendo, sì, l’unica ragione per cui sono sempre l’ultimo combattente. Cioè, se andassi io prima di quei tre imbecilli non ci sarebbe nemmeno bisogno di muoversi. Bell’accordo vero? Loro si allenano un po’ di più, fidati, Nettuno ne ha bisogno, e io posso contare sul magma qui accanto. Potrei sfondare la parete e bloccarla, ma ciò non piacerebbe molto ad Adramaleus e poi il combattimento non sarebbe divertente!’
Parla molto e mentre stava parlando non sono riuscito a trovare un momento per attaccare, ha mantenuto la guardia alta per tutto il tempo. Deglutisco, ha la mia vita in pugno praticamente, potrebbe uccidermi quando vuole, se davvero può controllarlo come dice.
Apre un buco dalla parete e una buona quantità di magma che inizia a fluttuare intorno a lui. Intanto la lava sul foro si secca, impedendo che ne entri altra nella stanza. Almeno quello.
Efesto divide il liquido in bolle, ognuna crossa quanto una testa umana. Mi rimetto in guardia, perlomeno ho avuto il tempo di riprendere un po’ le forze.
Alcune di quelle sfere mi vengono lanciate contro, ma le evito facilmente ed esse si schiantano sul terreno dietro di me, seccandosi subito.
Continua a lanciarle, la mia unica fortuna è che sono lente, nel frattempo cerco di concentrare l’energia nei palmi della mano e colpirlo con forzasfera. Devo farlo da vicino, altrimenti la schiverà.
Corro verso di lui, finché non vengo bloccato improvvisamente da una colonna di lava proveniente dal terreno. Efesto ride nuovamente.
‘Non credere che non abbia preparato altre trappole mentre parlavo, ti sembro forse il tipo da perdere tempo a parlare e basta?’
Ha ragione, ho abbassato troppo la guardia. Devo cercare di concentrarmi.
Uh, ho un’idea.

Efesto
Lo devo ammettere, il mio avversario è abbastanza forte, però non si impegna. Sono certo che nasconde ancora una grande forza, ma non è abituato ad usarlo.
Gli manca solo un po’ di esperienza.
Avrei già potuto sconfiggerlo in diverse occasioni se avessi voluto, ma mi sono trattenuto per vedere se riesce a tirare fuori almeno un po’ del suo talento.
Prima di diventare uno del Quintetto ero un Sovrano pokémon a johto, un po’ come qui a Sinnoh che c’è Re Reshiram. Re Rosalino mi chiamavano.
Mi impegnavo sempre a tirare fuori il potenziale dei mie sudditi, facendoli combattere contro di me e purtroppo questa mia abitudine mi rimane sempre quando combatto.
Però ero sempre troppo impulsivo nelle mie scelte e portai tutti i miei compagni a morire in una certa guerra. Fu Adramaleus a chiedermi se volevo vendicarli e mi propose di entrare nelle sue fila. All’inizio non volevo, ma poi…
Beh, di farla pagare a Betelgeuse ne avevo fin troppa voglia e così mi unii a loro per poterlo combattere.
Solo che appena lo vidi… Beh, semplicemente ho messo da parte l’idea.
Sinceramente ora non mi importa più nulla di cosa è successo, in diversi secoli le cose tendi a scordarle e a non pensarci più. Ora devo obbedire all’ordine di trovare un modo di risvegliare Adramaleus, poi non so cosa farò quando sarò libero. Forse andrò a Rhone a reclamare il mio posto di Sovrano.
A questo giro si risveglierà di sicuro Nelo, è stato lui a chiedermi di aiutare coloro che sarebbero arrivati oggi a diventare più forti.

Sam mi assale a gran velocità. Incrocio le mani e mi preparo ad intercettarlo con una colonna di lava. Avanti, evitala!
Nel momento stesso in cui il magma si alza sento l’aria fendere e il getto si divide in due. Sento chiaramente un’onda verticale colpirmi in pieno viso, tagliandomi la pelle. La prima cosa che vedo appena realizzo cosa è accaduto vedo l’hybrid stringere tra le mani il Sacro Remo?
Come è riuscito ad usarlo?
Solo un sureivas può maneggiarla, una persona o un pokémon normali si ritroverebbero con la mano ustionata al solo tentare di toccarla.
Che sia il sangue della Stirpe che circola nelle sue vene? Non c’è altra spiegazione.
La Stirpe del Sangue, c’era una volta un hybrid il cui potenziale era infinito. Lui era l’arma finale di Adramaleus e combatté aspramente nella lotta contro i suoi tre figli, Arceus, Xemus e Xeromus riuscendo a tenere testa ai tre dei.
La sua progenie è sopravvissuta fino ad oggi e ora vive nel corpo di questo ragazzo. Ha davvero la forza per vincere, lui e il suo pokémon, devono solo trovarla.
E’ tempo di impartirgli l’ultima lezione.

Moqui
Io, Dado ed Emanuel continuiamo a camminare, fino a che Emanuel non ci dice che al piano di sotto ci sono le scale per raggiungere la Sala del Trono. Aggiunge anche che manca poco al risveglio e che dobbiamo prepararci a fronteggiare Betelgeuse e Marcus.
Infatti…
Betelgeuse si trova proprio davanti alle scale. Ci sta guardando, tranquillamente, senza far trasparire alcuna intenzione.
‘Oh, siete arrivati, bene.’
Emanuel gli si avvicina.
‘Cosa hai intenzione di fare?’
‘Beh, con te nulla, passa pure che Marcus ti aspetta. Vuole dimostrarti che un hybrid della Stirpe non può essere battuto nemmeno da te.’
‘Un hybrid della…’
‘Ti spiegherà tutto lui. Se non vai ora ti elimino seduta stante.’
Appena finisce quella frase l’aria si fa pesante, tanto da sentirmi schiacciato a terra. Dado invece sembra non risentirne, deve essere perché è abituato al potere di Black. Su Emanuel non fa effetto solo perché è un sureivas, almeno un vantaggio ce lo abbiamo.
Emanuel non critica ciò che Betel gli ha detto e si limita a proseguire, in fondo era quello che voleva. E’ di sicuro il più forte nel gruppo ed è il solo che sa cosa aspettarsi da Marcus.
Noi invece rimaniamo qui con l’umbreon che ci guarda, tradendo coi suoi occhi una smania di combattere con noi due.
‘Sapete, voglio proprio vedere quanto siete diventati forti.’
‘Perché?’ gli domanda Dado, facendo un passo avanti ‘Perché ci hai fatto tutto questo?’
‘Dici a me? Semplice, mi annoiavo. Purtroppo non potevo andare in giro a dire “ehi, io sono il capo del Quintetto” e ho adottato l’identità di Blackthorne per muovermi tra voi comuni mortali. Il caso ha voluto che beccassi Marcus e in lui ho subito riconosciuto il potenziale e l’ambizione necessaria a risvegliare il mio Dio. Il resto lo sai Dado.’
‘Davvero… davvero per te non conto nulla?’
‘Non fraintendere, non ti odio, anzi, mi hai fatto passare dei bei momenti. Solo non ti reputo come un amico, ma solo come…. Uhm, come un giocattolo? Si, in effetti tutte le cose intorno a me sono miei giocattoli. Dovresti essermi anche grato, non ti sei divertito a combattere con Efesto?’
‘Tu… bastardo…’
Resto in silenzio, però sento chiaramente la furia provenire da mio fratello, il suo istinto omicida sta riempiendo la stanza, sembra quasi che un fiume stia straripando.
Betelgeuse invece ha azzerato il pauranera e si limita a parlarci con un tono sarcastico, come se ci stesse deliberatamente prendendo in giro.
‘Chi ti dà il diritto di trattarci alla stregua di oggetti?’ gli dico, infine, intromettendomi nel discorso.
‘Facile. Il mio potere. Io domino la paura e sapete una cosa? Quando mille anni fa Adramaleus mi concesse il dono del Pauranera mi fece un regalo ben più grande di quello che uno può immaginarsi: il Mondo intero. La paura è insita in ogni essere vivente, è una parte di noi. Tra tutti i sentimenti è sicuramente quello più forte in assoluto, persino la persona più coraggiosa del mondo ne è succube. Capite a cosa punto, vero?’
L’espressione sulla sua faccia si fa sempre più marcata, rivelando una sorta di lucida follia, tipica di chi è sicurissimo di sé stesso.
‘Semplice, la paura è il sentimento più forte dopo l’avidità. Mentre la seconda può essere repressa però, la paura no. Io la controllo e questo rende di me l’essere più forte del pianeta. Ho sperimentato questo potere nel corso dei secoli, giostrando a mio piacere tutti i più grandi avvenimenti da mille anni a questa parte. Le Crociate, l’Inquisizione… Questi sono solo esempi di cosa sono riuscito a fare plagiando la mente dei politici dell’epoca. Ora veniamo a voi due.’
‘Cosa c’entriamo noi due? Io posso capirlo, ma Moqui?’
‘Ahahahah! Facile! Ora vi do una motivazione molto carina per combattere. Ebbene, come ho già detto io controllo la paura quindi…’ mentre parla mi fissa negli occhi, facendomi capire che il seguito non mi piacerà. Ogni particella del mio corpo è già pronta a reagire ‘…quindi secondo te… Chi ha spinto Sasha a fare “quella telefonata” famosa?’
A queste parole non mi trattengo, persino Dado resta stupito dal mio scatto. Prima di rendermene conto sono già sopra a Betelgeuse, cercando di scaricare tutta la mia furia su di lui colpendolo in pieno. Non riesco però a colpirlo, per un secondo sparisce dalla mia vista e poi sento una tremenda fitta alla nuca.
Vengo scaraventato a terra dall’umbreon, che atterra poco dietro di me. Cerco di ristabilirmi, pronto a colpire di nuovo.
E’ Dado questa volta a riprendermi, al volo, dopo che l’ennesimo colpo di Betelgeuse è andato a segno.
‘Moqui, Moqui… La morte di tua moglie è stata un incidente di percorso, io miravo ad eliminare te e Sam, rischiavate di essere pericolosi per Marcus, solo che dopo non ho avuto altre occasioni per farvi fuori e farlo sembrare un incidente, non potevo espormi troppo, soprattutto dopo che Emanuel sapeva chi ero. Avrebbe capito al volo ogni cosa condizionata dal mio potere e l’avrebbe fermata.’
Ringhio dalla furia, non me ne frega più nulla dei motivi, solo per essere stato lui a causare quella chiamata merita di morire… Se non fosse per lui mia moglie sarebbe ancora qui accanto a me!
‘Oh, e non mi sono scordato di te Dado. Indovina indovinello… Chi ha spinto Re Reshiram a sfidarti? E chi ha fatto venire a Sasha la paranoia di perderti?’
Dado invece mantiene una calma apparente, ma dentro di sé sta concentrando tutte le energie. A differenza mia sa che perdere la calma contro Blackthorne equivale ad una sconfitta rapida, quindi deve cercare di mantenere la lucidità.
Solo standogli accanto ho intuito questo e subito ho cercato di rilassarmi, con qualche respiro lento.
‘P…Perché?’ gli chiede.
‘Perché? Beh… te lo devo confessare. Mi stavo annoiando e volevo veder accadere qualcosa, che tu avessi vinto o perso mi importava poco e volevo anche vedere se Sasha ti amava al punto da sacrificarsi per te. In realtà anche allenarti faceva parte del “ho voglia di fare qualcosa”, poi volevo vedere se saresti stato abbastanza forte da rivaleggiarmi. Sono proprio come te alla fine.’
‘Tu… tu non mi assomigli per niente.’
‘Entrambi abbiamo ucciso per divertimento ed entrambi abbiamo voluto alimentare l’odio di una persona per spingerla a renderla più forte in modo da combatterci. Il tutto perché entrambi siamo troppo forti per gli avversari normali.’
Dado sembra un poco scosso. Se la mette sotto questo punto di vista ha effettivamente ragione.
‘Dado, tranquillo…’ gli metto una mano sulla spalla ‘Tu non sei come lui, tu sei stato in grado di farti perdonare da me e sei riuscito a donarmi, anche se involontariamente, una bella vita. Lui no, è solo l’origine di tutte le tue sofferenze.’ Dado però non mi guarda, preferendo rimanere con lo sguardo puntato sul suo vecchio amico.
‘Perché mi hai mentito tutto questo tempo?’
‘Non ho mentito, ho solo omesso dei dettagli. Solo una cosa è sempre stata vera. La storia di mia sorella e della mia fidanzata.’ Quando dice questa frase il suo tono si fa molto più serio e posato.
Io e Dado ci alziamo in piedi, carichi di ira, ma col cuore calmo.
‘Ora… Cominciamo?’ ci esorta, mettendosi stavolta in guardia. L’aria si fa pesante.
‘Ovviamente.’ Diciamo io e Dado, all’unisono.

Mugen
Bene, bene, se non sbaglio in questo postaccio c’è un sistema di ascensori per muoversi più in fretta. Se riuscissi ad usarlo potrei raggiungere gli altri ai piani inferiori ed essere ulteriormente di aiuto. Cerco però l’ingresso senza successo e mi giro per chiedere a Nettuno, ammesso che si sia ripreso, come si fa.
Lui però non c’è più, è scappato mentre non vedevo. Doveva sicuramente esserci un secondo ascensore. Accidenti, non l’ho nemmeno sentito muoversi. Inoltre ho come la sensazione che questi cosi possono essere usati solo dal Quintetto.
Sento dei passi. Mi metto in guardia.
Mi vedo arrivare una lucario gialla.
Teresa?
Con lei ci sono anche Sarah e Sophie.

Sarah
‘Oh, ciao Mugen?’ dico, salutando con la mano.
‘SARAH?!? Che ci fai qui?!?’
‘Volevamo dare una mano.’
‘Hai idea di quanto sia pericoloso? Hai anche portato con te Sophie, è solo una bambina! Cosa ti direbbero Moqui e Sam?’
‘Senti Mugen.’ Mi impunto, indicandolo ‘Se loro non ce la fanno il mondo finisce. Quindi tanto vale lottare solo alla fine, se poi non sopravvivremo… Beh, non saremo sopravvissute in nessun caso!’
So bene che è un po’ egoistico, nemmeno io vorrei far preoccupare mio fratello, ma sono sicura che se tutto andrà bene capirà.
Farò in modo che tutto vada bene.
Dopo la mia tentata ramanzina lo swampert incrocia le braccia.
‘Mi dispiace, ma non posso farvi passare!’
Guardo la mia amica, scambiando con lei un sorriso malizioso.
‘Teresa, usa attrazione.’

Sam
Ansimo. Quant’è che sto lottando?
Sono al limite e non riesco quasi più nemmeno a reggermi in piedi. Almeno sono riuscito a costringere Efesto ad usare il Sacro Remo. E’ riuscito a riprendermelo purtroppo, ma ancora non lo ha usato per colpirmi, solo per tagliare e bloccare ogni mio colpo a distanza.
Dovrei colpirlo a distanza ravvicinata, ma mi taglierebbe a metà in un secondo, devo trovare una via alternativa.
Ha anche smesso di usare la lava, richiudendo il foro nella parete facendola raffreddare.
Dovrei distrarlo in qualche modo, forse dovrei provare a lanciargli due focalcolpi e, mentre è impegnato a pararli, colpirlo con un calcio alla fronte. Dovrei quantomeno ferirlo gravemente, dopo tutte le botte che ha già preso.
Attuo quindi la strategia, guardandolo con aria di sfida, caricando i due colpi.
‘Sarà l’ultimo colpo?’ mi domanda Efesto.
‘Già…’ asserisco ‘Ora vedremo chi la vincerà.’
Senza aggiungere altro lancio le due sfere contro di lui. Come previsto brandisce la spada per tagliarle e ne approfitto, come da programma, per attaccarlo. Carico l’aura sulla gamba e gli corro davanti, chinandomi di lato per colpirlo.
Dura tutto un istante.
La mia gamba sinistra vola per aria, cadendo pesantemente dietro di lui. Il dolore lancinante dell’arto ora mancante è qualcosa di abissale, cado in terra urlando. Ho sentito chiaramente la lama affondare nella carne, l’osso frantumarsi e i tessuti strapparsi, poi ho perso la sensibilità ed ogni ordine di muovere la gamba andava ormai a vuoto.
Efesto mi guarda, mentre il sangue scorre copiosissimo, poi si gira e disintegra la parte tagliata con una fiammata. Infine si avvicina a me e mi brucia la ferita.
Altro dolore indescrivibilmente atroce, ma almeno smette di sanguinare.
‘Ora hai affrontato la tragica prova della carne. Vedi di chiudere completamente la ferita e guarisci dall’ustione, io mi ricongiungo ai miei amici.
Non posso fare molto, tranne strisciare vicino al muro ed appoggiarmi con la schiena ad esso.
Ho perso….


Moqui
Ho una brutta sensazione, come se ci fosse qualcosa che non va…
Però ora il mio problema è un altro. Betelgeuse è di fronte a me, pronto ad attaccare. Ci fa capire con un cenno che ci “regala” la prima mossa. Lancio un’occhiata di intesa a Dado.
Entrambi diamo il via all’assalto, io colpisco con segnoraggio e mio fratello con tagliofuria. Essendo Betel di tipo Buoio/Psico è la scelta migliore.
Ovviamente lui se lo aspettava, con una rapida codata devia il raggio per poi schivare il colpo di Dado.
‘Avanti, so che sapete fare di meglio!’
‘Dado, attento!’ grazie al mio avviso intercetta un neropulsar indirizzato contro di lui.
‘Nemmeno tu ti stai impegnando!’ esclama, guardandolo.
‘Dado caro, con tutte le giornate passate ad allenarti non puoi pretendere che mi preoccupi per i tuoi attacchi.’
Lo vedo distratto, apro quindi i palmi delle mani e genero otto piccole sfere nere, con l’intenzione di avvicinarle di soppiatto a lui e poi attaccare tutto assieme.
Muovo quindi le sferette dietro a Betelgeuse, mentre Dado continua a tenerlo occupato a schivare i suoi tagliofuria.
L’umbreon atterra proprio in mezzo al cerchio e si accorge subito di essere circondato.
‘SCHIVA QUESTO!’ esclamo, chiudendo i palmi delle mani. L’esplosione alza una grandissima nuvola di polvere, ma quando si dirada Betel non c’è più. Ha sicuramente schivato il colpo.
Mi metto quindi schiena contro schiena con Dado, controllando ogni punto. Destra, sinistra, su, giù… non lo riusciamo né a vedere, né a percepire.
‘Accidenti!’ esclama Dado, riuscendo a far deflagrare a mezz’aria il colpo che lui ci ha lanciato, poi carica due cannonflash con le mani e li lancia contro le mura.
‘Moqui, hai imparato nulla di nuovo in sei anni? Che ne so, qualche mossa figa che ci possa cavare di impiccio.’ Mi dice, agitato, mentre cerca di capire dove sia il nostro avversario.
‘Penso di averne una, ma mi serve un poco per eseguirla.’
‘Provaci, io ti copro!’
Senza farmelo dire due volte incrocio le braccia e mi preparo ad usare lo Sbarramento Pallaombra.
Intanto che lo carico osservo mio fratello intercettare i vari neropulsar indirizzati a me. Vengono tutti dall’alto, si sta nascondendo nel buio della stanza.
‘Dado, prova a fare luce!’
‘E come?’
‘Non puoi usare un cannonflash come luce?’
‘La fanno troppo piccola!’ esclama, poi si ferma ‘Aspetta, in questi sei anni… Eheheh, stai a vedere.’
Dado alza il palmo della mano destra in aria e genera una gigantesca sfera bianca che illumina l’intera area.
‘WOOOW!!’ rimango sorpreso, è davvero ragguardevole.
‘Questo è il Cannonflash Lunare, ora guarda se vedi quello stronzo.’
Non ci mettiamo molto a scorgerlo tra le tenebre e, appena si accorge che la sua copertura è saltata inizia a correre in cerchio intorno a noi per impedirci di colpirlo.
Lo Sbarramento intanto è pronto e anche Dado è pronto per lanciare l’attacco. Dobbiamo solo riuscire a scegliere il momento giusto, si sposta in maniera troppo irregolare e stranamente non ci sta attaccando.
Mi dà una piccola gomitata alla schiena e, una volta attirata la mia attenzione, mi indica un punto in cui tirare.
‘Se conosco la strategia di Black, in questo momento cerca di disorientarci, ma in realtà esegue movimenti ripetuti per concentrarsi sul suo prossimo attacco. Se non lo prendiamo…’
Fidandomi di lui aspetto che lui lanci il Lunare, mentre io lo spingo, accelerandolo, con lo Sbarramento. Incredibilmente Betelgeuse atterra proprio nel punto indicato da Dado, col tempismo da lui pronosticato. Viene investito in pieno dal colpo, che disegna un profondissimo solco nel terreno.
Però è ancora in piedi ed è non presenta ferite superficiali.
‘Eheheheh, non va bene, nono!’
Dalla sua fronte partono due raggi neri, sento tirarmi giù da mio fratello ed essi ci passano sopra.
‘Ti avrebbero decapitato. Non si possono bloccare in alcun modo, ma solo…’
Mi spinge da un lato con un pugno e anche lui si sposta. I due raggi sono tornati indietro e Dado è stato colpito di striscio sulla spalla destra.
Digrigna i denti e si regge la ferita.
‘Fa parecchio male?’
‘Sono lame d’Eclissi, sono incredibilmente letali e anche una ferita superficiale brucia tantissimo. Non credevo potesse lanciarne due insieme.’
‘Si mette male.’
‘Già, non possiamo nemmeno avvicinarci troppo o col pauranera ci sconfiggerebbe. Perché tutti i membri del Quintetto devono essere così fastidiosi?’
Ci vediamo apparire Betelgeuse in mezzo a noi e mette le zampe sulle nostre spalle.
‘Allora fratellini? Già finito le vostre risorse?’
Ci giriamo di scatto e cerchiamo entrambi di colpirlo con un pugno, senza però farcela, visto che salta all’indietro e poi ci scaraventa via con un’ondata psichica.
Freno il mio corpo con la mano e carico un idropulsar, con l’intenzione di farlo esplodere e cercare di confonderlo. Lo lancio e come previsto lui lo schiva saltando. Lancio quindi un secondo idropulsar cercando di prevedere la traiettoria e lo prendo in pieno.
Tuttavia riatterra in piedi, senza mostrare segni di confusione.
Prima che me ne possa accorgere una potentissima pallaombra mi prende in pieno viso, lanciandomi a terra.
‘Moqui, non puoi diventare anche di tipo normale?’ mi domanda Dado.
‘No, se levo l’influsso delle lastre ritorno di tipo Acqua, una lastra di tipo normale non esiste.’
‘Bene, siamo nella merda.’ Impreca, schioccando le dita per scacciare lo stress.
‘Non è colpa mia.’ Gli dico, asciugandomi il sangue che mi sta colando dal naso.
Guardo Betelgeuse, nonostante tutti i nostri colpi è ancora in piedi e non ci ha ancora attaccato sul serio. Deve pur esserci qualcosa che possiamo fare.
‘Dado, hai migliorato quella tua capacità di far crescere le piante?’
‘Certo.’
‘Puoi provare a bloccarlo con qualche liana?’
‘Temo se ne accorgerebbe.’
‘Allora fallo mentre io lo tengo distratto, un po’ come abbiamo fatto prima.’
Non aggiungiamo altro, inizio immediatamente a bombardare l’umbreon con una scarica di segnoraggi e focalcolpi. Purtroppo possiamo usare solo mosse a distanza e, in quanto umbreon, è specializzato nel resistere a questo tipo di mosse.
Però non possiamo avvicinarci.
Riesco alla fine a centrarlo con uno dei numerosi colpi che gli ho lanciato, lui atterra e Dado coglie l’attimo per legarlo saldamente con delle piante spinate. Non se lo aspettava e lo si capisce dal fatto che comincia a grugnire e a cercare di liberarsi.
Non posso perdere questa occasione. Devo sacrificarmi un po’.
E’ il momento di usare il Lilio Candidor. Avvolgo il mio braccio di una rinfrescante energia bianca, che esplode dietro di me appena sollevo il pugno.
Sposto la gamba indietro e scatto, concentrandomi sul colpirlo in pieno muso.
Il mio arto però si blocca a pochi centimetri dal suo muso. Accidenti! Dovevo rimettere il tipo Buio!
Vengo sollevato per aria e perdo la concentrazione per mantenere attivo il Lilio Candidor. Per fortuna a questa breve distanza ho ancora un’altra carta da giocare.
Prima che mi schiacci col suo Pauranera rilascio dal palmo un’ondata di vento nero, che congela completamente le zampe di Betelgeuse.
Dado carica nuovamente un Lunare e, appena è pronto, glielo lancia.
‘Avanti, schivalo così!’
L’esplosione purtroppo investe anche me, scaraventandomi contro il muro. Mio fratello mi si avvicina e si scusa con me.
‘Perdonami, non potevo perdere l’occasione.’
‘Tranquillo ti capisco.’ Dico rialzandomi, dolorante ‘Pensi che l’abbia sentito questo?’
‘Beh, io…’ si ferma ‘No, è ancora in piedi.’
Testa bassa, sopracciglia inarcate, respiro pesante e pelo arruffato. Ma nussun graffio, non una singola ferita. Alza il viso e ci guarda, ridendo.
‘Bene, questa è stata interessante. Ora… lasciatemi mostrare la mia mossa più potente.’
Potente? Non era quella strana lama?
Un cerchio nero appare davanti a lui, girando vorticosamente. Una densissima energia oscura viene attirata verso al centro, concentrandosi in un unico punto. Ha… ha intenzione di sparare quella roba?
‘Chiamatela Eclissi Pura. Ogni volta che la uso devo rispiegarne il nome ai miei avversari. Sapete, di solito non sopravvivono.’
Guardo Dado, anche lui ansima, senza sapere cosa fare. Scappare non serve a nulla, possiamo solo cercare di resistere.
Eppure…
La sensazione che sento nell’aria è di disperazione pura, è come se stesse concentrando tutte le sofferenze del mondo in quel cerchio nero, pronte ad abbattersi su di noi.
Incrocio le braccia davanti al viso, esattamente come fa Dado.
Pfft, e andiamo!

Betelgeuse
Ahah, mi sono divertito tantissimo con voi due, ma è ora di farla finita. Erano secoli che non avevo un combattimento così divertente, anche se mi dispiace che nessuno di loro due sia riuscito a ferirmi, non ho mai versato una goccia del mio sangue in tutto questo tempo e speravo proprio che loro ci riuscissero.
E vabbé, tanto ormai…
E’ finita.
Per voi ovviamente.
Ancora poco e il colpo sarà pronto e di voi non rimarrà altro che qualche pezzo di carne sanguinolento, mentre il resto di voi sarà sminuzzato e spezzettato al livello atomico.
‘BWAHAHAHAHAHAHAAH!!!!’ rido, poco prima di lanciare il colpo. La mia attenzione è tutta riposta contro Moqui e Dado, sono terrorizzati proprio come piace a me.
Però….
Forse….
Avrei dovuto fare attenzione…
‘LASCIA STARE MIO PADREEEEEEEE!!!!!!’ sento una voce familiare, di una bambina, che sia..?
Nel momento stesso in cui cerco di girare la testa per vedere chi è questo terzo incomodo, sento un pugno colpirmi in pieno volto. Affonda nella mia guancia, spostando la dentatura e facendomi perdere la concentrazione.
Non avevo mai sentito un dolore così pungente, addirittura un dente si stacca dalla mia bocca e cade via, mentre l’Eclissi Pura si dissolve senza aver colpito.
Sento un calore liquido in bocca, dal sapore strano. Atterro rovinosamente strascicando l’altro lato della faccia al terreno. Sputo e mi asciugo la bocca, cercando di riprendere l’equilibrio.
Sangue?
Questo è sangue?



Artwork - Lascia stare mio padre
-9

Edited by E.O.W. - 7/2/2013, 17:38
CAT_IMG Posted: 2/2/2013, 23:21 C85 - Ordalia - Old PT
Simo, potresti anche evitarli i +1 inutili.
CAT_IMG Posted: 1/2/2013, 09:11 C85 - Ordalia - Old PT
CITAZIONE (CARTONELUNATICO5 @ 31/1/2013, 20:45) 
"Caro Ogma una brutta notizia ti porto
te in realtà solo come specchietto per le allodole sei stato accolto
nel quintetto del grande dio Adremalus credevi di essere un prodigio
ma alla fine povero te ti sei rivelato solo essere un pasticcio
non ti disperare per l'inutile vita che hai vissuto
oramai il tuo dovere hai compiuto
e adesso che non servi più a niente
per te c'è solo l'oblio che ti attende"


Ode (di disonore) per la fine (da coglione) di Ogma by Carto

MA NOOO LOOOL
Sei un genio :rotfl:
CAT_IMG Posted: 31/1/2013, 14:33 C85 - Ordalia - Old PT
Blackthorne (flashback)
Cammino lentamente nella melma, disperato.
Ogni cosa è perduta, mia sorella, i miei amici, la mia casa... Aliné, la mia piccola Aliné.
Perché? Perché?
Perché vivo se devo soffrire?
Perché non riesco a vivere una vita normale?
La vita ha un senso o è solo lo scherzo di un Dio crudele?
Uno scherzo di nome Romeo, è lui la causa di tutto, lui e quella sua fottuta banda.
Mi hanno levato tutto, pure l'onore...
Posso solo arrancare nel fango finché non muoio di stenti, come un cane.
Vago senza meta finché non mi fermo dalla stanchezza, cadendo a terra mezzo morto. Qualche passante mi vede ma mi scansa, come fossi un poveraccio che mendica.
Ma non me ne frega, tanto sono a pezzi, fisicamente e moralmente.
Aliné, vorrei il tuo caldo abbraccio...
Jadis, vorrei i tuoi saggi consigli...
Amici, vorrei che foste qui a divertirvi insieme a me...
Casa mia, vorrei essere tra i tuoi muri sul mio caldo letto...
Vorrei, ma non posso.
Dio, ti sei forse scordato di me? Oppure sono la tua marionetta su cui sperimenti fin dove puoi essere sadico e malvagio?
Scendi in terra e prova a ridermi in faccia, ti sfido!
Sono così devastato che non mi rendevo conto di dire ciò che pensavo ad alta voce, tutto ciò che mi stava passando per la testa in quel momento usciva dalla mia bocca.
Sono davvero alla fine...
Sento freddo, la morte è vicina. Non resta che abbandonarmi.
Mentre socchiudo gli occhi sento una strana voce e vedo il suolo intorno a me illuminarsi. Cerco di guardarmi intorno, da… Dove viene la luce?
Sono forse morto?
Sento la fatica sparire e mi rialzo, guardandomi intorno. E' il punto dove sono caduto, non sono in Paradiso...
Poi vedo davanti a me stagliarsi una figura enorme e alata, ergendosi come un monolite nero davanti a me.
Non so cosa sia ma la mia mente e il mio istinto mi suggeriscono che è un essere superiore, qualcosa che non posso comprendere.
'Sei Dio?' gli domando.
'Sì, mi chiamo Adramaleus Blanco. Tu chi sei?' dio... ha risposto forse alla mia preghiera? E' venuto per deridermi?
Resto muto, continuando a guardarlo.
'So che hai sofferto molto, voglio porre fine alle tue sofferenze e regalarti un raggio di speranza. Sono onnipotente. Avanti, dimmi cosa vuoi? Soldi? Fama? Vita Eterna? O più semplicemente vuoi riportare indietro i tuoi cari deceduti?'
Non riuscivo a crederci, riportare qui da me Aliné, Jadis e tutto il Nono Cielo?
Dio... davvero vuoi farmi questo regalo?
Non ho bisogno di prove, so che tu Puoi...
'Avanti giovane umbreon, dimmi chi sei.' a questa richiesta tutto ciò che posso fare è inchinarmi.
'Sono... sono il vostro umile servo.'
'E' proprio la risposta che volevo sentire. Ora, per concessione di tuo padre riceverai la mia banedizione.'
'Concessione... di mio padre?' domando, poi mi fermo 'Mi scusi per la mia presuntuosa domanda, Dio.'
'Non importa, meriti di sapere. Tuo padre, Blake, è in realtà quello che per voi è il leggendario Orion. Era il mio più devoto servo fino a che non è tragicamente morto. Però in punto di morte ha lasciato un segno in te, sin da quando eri appena nato. Ti sollevò con la bocca, afferrandoti da dietro il collo e lì ti impresse il mio segno. Per ragioni che capirai a breve, non posso muovermi dalla mia reale posizione, se sono qui è per volere di tuo padre.' Ricordo quando papà mi sollevava da terra, ero così piccolo e fragile, non avevo idea di cosa mi sarebbe accaduto.
Accetto in silenzio tutto quanto, devo fidarmi di Dio.
'Ora' dice 'preparati perché diventerai mio, succedendo a tuo padre. Se mi servirai con fedeltà riceverai ciò che vuoi quando finirai il tuo incarico.'
Ciò che più voglio è riportare qui da me la mia amata e la mia famiglia.
'La servirò con devozione, Dio.'
'E così sia.' Dio staccò una piuma dalla sua ala sinistra ed iniziò a scrivere nell'aria. 'L'umbreon di nome Rouges entrerà nelle mie schiere con immensa fedeltà. Il simbolo riportato sarà il suo unico legame e il sigillo lasciatogli da Orion sarà il vincolo che ci lega. Dono dell'Immortalità, dono del Richiamo, dono dell'Energia. Lo hanno conosciuto come Rouges, adesso sarà Betelgeuse, la Devozione!'
Appena pronuncia l'ultima parola, con solennità, sento una fitta atroce dietro al collo, un dolore così forte da non farmi respirare. Arranco in terra, annaspando e contorcendomi.
Cosa accade? Cosa? Forse Dio mi stava deridendo?
Il dolore si propaga per tutto il corpo quando d'improvviso sparisce del tutto. Mi rialzo e osservo il mio corpo. Il pelo è grigio e i cerchi sono verdi. La mia amata zampa albina ora è nera come la pece.
Sento che la volontà del Signore è assoluta, non gli disobbedirei per nulla al mondo.
'Io sono Betelgeuse.' proclamo solennemente 'Rappresento la Devozione assoluta verso Dio.'

Moqui
Stiamo andando avanti ormai da una mezz’oretta.
‘Aaah, Emanuel, ma quanto è lungo?’ Mugen si lamenta.
‘Non lo so, ma c’è ancora abbastanza.’ Risponde Valiant.
‘Pfft, io speravo di combattere, possibile non arrivi nessuno?’ dice, stiracchiandosi.
Io fossi in lui non desidererei così tanto la lotta, anche se Emanuel dice che siamo in grado di affrontare il Quintetto, non possiamo garantirci la vittoria contro Betelgeuse o Adramaleus. La priorità infatti è impedire il risveglio.
‘Poi c’è inoltre una cosa che non ho capito. Perché non abbiamo fatto fuori Marcus direttamente?’
Emanuel si gira e lo guarda.
‘Perché è forte e anche se lo avessimo ucciso Black avrebbe fatto completare le ricerche ad un altro scienziato. Insomma, quell’umbreon è tutto fuorché sprovveduto.’
‘Non mi quadra, anche se glielo impediamo oggi non è che tra cento o duecento anni si ripropone questo problema?’ Sam interviene nel discorso.
‘Eh…’ sospira ‘Quello sarà un problema di chi ci sarà allora. Purtroppo non c’è modo di salvare il mondo indelebilmente, ormai Betel ha le chiavi per spezzare quella maledizione e anche se glielo impediamo ora ci riproverà.’
‘E non possiamo trovare un modo di sistemarlo per sempre?’ domando io stavolta.
‘Eh, no, Moqui, Adramaleus è immortale e Betelgeuse è probabilmente fuori dalla nostra portata. Insomma, anche se riusciamo a sconfiggere Marcus non è detto che ne usciremo vivi.’
Deglutisco, un po’ intimorito.
L’aria è diventata ancora più pesante dopo quella frase e sinceramente ho poca voglia di morire in questo postaccio. Mi chiedo anche cosa starà facendo Dado in questo momento.
Sentiamo qualche rumore, seguito da qualche gemito di dolore. Rumori sconnessi e rimbombanti, fino a che un muro sulla parete si apre facendo uscire un enorme polverone.
In mezzo ai riccioli di fumo si scorge una figura massiccia che dice:
‘Aargh! Al diavolo questi ascensori del cavolo!’
Quando il nuvolone si dirada osserviamo davanti a noi un blastoise dorato, dal guscio bianco e gli occhi rosso sangue. Ci guarda, un po’ annoiato.
‘Voi siete gli elementi molesti, eh? Io sono Nettuno, l’Arroganza.’
Osservo immediatamente che il suo sigillo è sul ginocchio, abbastanza in bella vista.
‘Hai intenzione di farci passare?’ gli domanda Musashi ‘Sennò dovremo passare alle maniere forti!’
‘Oh!’ esclama sorpreso ‘Il grande Sonsaku, compagno caro di Orion. Betelgeuse mi ha parlato molto di te.’
‘Ti do un consiglio, arrenditi e forse ti lasceremo in vita.’
La voce di Musashi è molto profonda e, nonostante la sua taglia, riesce ad intimorire chi gli sta vicino. Tipo me. Ammetto che non mi aspettavo questo effetto, in sei anni che lo conosco non aveva mai usato quel tono.
Nettuno invece non sembra spaventato.
‘Pft, posso farvi tutti quanti fuori in un secon…’
Non termina la frase che Emanuel lo zittisce con un poderoso calcio sul muso, calpestandogli la faccia. Lui cade in terra all’indietro e l’hybrid biondo gli cammina sopra come se fosse uno zerbino.
Anche Solomon, Valiant e Musashi gli passano accanto ignorandolo. Lui si rialza e guarda infuriato i quattro dietro di lui.
‘Come osate fare una simile cosa al Grande Nettuno!’ grida. Poi si gira verso di me. ‘Tu! Tu sembri più debole!’ Fa un passo indietro e mi carica.
Ok Moqui, ricordati l’addestramento.
Lo intercetto facilmente e lo colpisco in pancia con un pugno. Senza nemmeno sforzarmi tanto. Lui arretra tenendosi la pancia e io mi limito a passargli accanto aggiungendomi a Emanuel. Anche Sam fa lo stesso, capito l’andazzo lo ignora e gli passa accanto.
Solo Mugen resta indietro.
‘Che hai intenzione di fare?’ gli chiede Sam.
‘Resto qua indietro, visto che sono meno forte di voi è meglio se mi occupo di questo pesce piccolo. Magari da solo non sarà un granché, ma cosa accadrebbe se vi attaccasse insieme agli altri?’
‘Va bene, allora noi proseguiamo. Fai attenzione!’ gli dico. Lui fa un cenno della mano e mi sorride.

Mugen
‘AH! VOI NON ANDATE DA NESSUNA PARTE!!!’ esclama Nettuno, puntando un cannone verso il gruppo. Gli afferro una spalla e lo intimo di voltarsi.
‘Sono io il tuo avversario.’ Gli dico, lapidariamente. Lui fa una smorfia.
‘Non guardarmi come se fossi una mezza checca, sono solo stato preso di sorpresa. Vedrai quanto sono forte!’ detto questo mi punta contro un cannone e spara con tutta la sua forza.
Mi basta muovere leggermente la testa a destra per scansare il colpo.
‘Ottima mira.’ Mi complimento con lui. Sul suo volto si disegna un’espressione di rabbia.
‘Maledetto stronzo!!!’ grida, continuando a cercare di colpirmi. Invano.
Tiro una pedata per terra causando un lieve terremoto, lui trema e cade per terra, di guscio. Lo osservo agitarsi cercando di rimettersi in piedi. E questo sarebbe un membro del temutissimo Quintetto?
Alla fine riesce a rialzarsi e mi chiede perché ho aspettato che fosse di nuovo pronto a combattere quando potevo finirlo mentre era a terra.
‘Beh, ho rispetto degli avversari, anche quando sono delle mezze calzette.’
‘TUUUUU!!!!’
‘Non sai fare nient’altro oltre che urlare?’ gli chiedo.
Lui mi carica infuriato, con l’intenzione di travolgermi con la sua mole usando Capocciata. Io non mi faccio spaventare e concentro la mia introforza di tipo Drago nel pugno destro.
Quando lui mi è vicino lo colpisco in piena testa. L’onda d’urto smuove i detriti attorno a noi e fa alzare anche qualche mattonella.
Devo ammetterlo, questo colpo non era affatto male.
Lui indietreggia, massaggiandosi la fronte, visibilmente arrossata.
‘Ahah.ah…ahah… Non mi hai fatto…. Fatto nulla.’ Mormora tra sé e sé, barcollando. Ho capito che è Arrogante, come dice lui, però c’è un limite all’arroganza prima di diventare pura stupidità.
All’improvviso sento una forte fitta sul mento e vengo sbalzato in aria, quasi fino a sbattere la testa contro il soffitto. Che diavolo? Quando si è mosso per tirarmi un pugno?
Cado a terra di schiena, facendomi parecchio male e mi rialzo, dolorante.
‘Ma quando..?’
‘Ahahahahah!’ ride sfrenatamente ‘Ci sei cascato. Ci siete cascati tutti. E’ la mia tipica strategia fingermi un povero imbecille per farvi abbassare la guardia e poi colpirvi a tradimento!’
E’ una strategia molto vigliacca, ma incredibilmente efficace. Non mi scompongo però, anzi, mi metto in guardia fissando il mio avversario con molta più serietà rispetto a prima.
Lo vedo sparire di botto, pronto a riapparire da qualche altra parte. Sento un rumore. A destra! Colpisco con un pugno in quella direzione, poi mi sento travolgere dal lato opposto.
‘Too late!’ esclama in inglese, mentre cerco di asciugarmi il sangue che esce dalla mia bocca.
‘Beh, complimenti per la strategia, sei più forte di quello che mi aspettassi.’
‘Oh, e io sono anche il più debole del Quintetto, tra me e Betelgeuse c’è un abisso incommensurabile!’
‘Eh, ti ringrazio, è un’informazione utile. Quando ti avrò sconfitto ti garantisco che non sottovaluterò nessuno del tuo gruppo.’
‘Sempre se ci arriverai!’
Sparisce di nuovo, similmente a quanto fatto prima. Stavolta però lo intercetto e lo colpisco con un poderoso Martelpugno in piena testa, la quale gli rientra nel guscio. La tira fuori e serra i pugni.
‘Mi hai forse preso per il gioco dello schiacciatalpa!?’
Detto questo si avventa su di me e ci scambiamo in rapida successione una lunga serie di colpi e parate, senza che però nessuno riesca a prendere il sopravvento.
Ad un certo punto lui mi afferra e mi scaraventa contro il muro, trattenendomi le braccia e puntandomi un cannone in faccia.
‘Sai vero che pressione può raggiungere il getto di uno di questi gioiellini? E’ abbastanza alta da tirarti via la carne dalle ossa e frantumarti il cranio!’
‘E tu non puoi spararlo ora.’ Rispondo, con sicurezza.
‘Eh?’
‘Ho passato tanti anni ad allenarmi con un blastoise, credi forse che non conosca i vostri limiti e come contrastarli? Nella posizione di ora non solo verresti sbalzato via, ma non riusciresti quasi a farmi niente, sono in una posizione favorevole per resistere al colpo. Senza contare che di colpi in faccia con quei trabiccoli ne ho presi molti.’
Lui inizia a sudare freddo, ha capito che ho smascherato il suo bluff.
‘VA AL DIAVOLO!!!!’ urla, perdendo la calma e sparando. Come avevo previsto il colpo mi fa ben poco e lui viene scaraventato dal suo stesso rinculo contro la parete, facendola tremare e causando il crollo di qualche frammento di roccia.
Si rialza, nuovamente in forze, a prova della coriaceità dei sureivas.
Credo sia il momento di usarlo.
Quando ho visto Moqui impegnarsi tanto per creare il Lilio Candidor ho deciso che avrei dovuto fare qualcosa anche io per non rimanere indietro. Forse non sarò forte come lui, ma di certo devo dare del mio meglio.
A differenza sua non dedico questa mossa a nessuno in particolare, ma se dovessi scegliere probabilmente direi che la dedico ad Alphonse, Chiquito, Leaude e Edward. Non gli ho nemmeno dato un nome in effetti. Andavo per “Pugno Supremo dell’Amicizia Rotolante” ma non è molto interessante in effetti.
Ho guardato troppi cartoni animati giapponesi da piccolo.
Carico la mia introforza nella mano destra, fino a generare un’aura viola e bianca attorno al braccio. Cammino lentamente verso il mio nemico tenendo salda la concentrazione. Vediamo se in sei anni questa mossa è diventata potente come speravo.
Prima che io possa colpirlo, lui si rialza di scatto e mi afferra le braccia.
‘AHAHAHAH!!! Altra trappola! Sai che ogni membro del Quintetto ha un’abilità speciale che esula i suoi limiti come pokémon? Per esempio io posso generare elettricità a oltre un milione di volt con i miei indici. Preparati ad una bella scarica!’
Vengo travolto da una potentissima corrente elettrica, mentre Nettuno ride nuovamente ad alta voce
Finito l’attacco lo guardo.
‘Grazie.’ Gli dico.
‘COSA?!? Perché non sei morto stecchito?!’
‘Sul serio non sai che gli swampert sono di tipo terra? La terra non conduce.’
Lui trasalisce, terrorizzato, vedendo l’aura intorno al mio braccio intensificarsi. E’ un colpo che diventa più potente tante più botte prendo, che siano efficaci o non. La cosa che lo rende spaventoso è che realizza sempre un colpo superefficace, indipendentemente dal tipo dell’avversario.
‘Ruggito dello Squalo!!!’ grido, colpendo in piena pancia Nettuno, schiacciandolo contro la parete. L’onda d’urto si rivela così potente da disegnare le fauci di uno squalo sulla parete, mentre il blastoise sputa sangue e cade svenuto a terra, con gli occhi vitrei.
‘Mi dispiace, hai perso.’ Gli dico, sedendomi a terra per riposarmi.
E’ un colpo molto stancante da usare.
‘U… uccidimi…’ mormora, riprendendosi momentaneamente, ma rimanendo incapace di muoversi.
‘No, sarebbe un favore troppo grosso. Poi so che voi siete mentalmente dominati da quel dio, non volete davvero combatterci.’
‘Gh… tanto… non ci fermerai…’
Esala così un ultimo sospiro e poi si accascia nuovamente a terra, privo di sensi.

Emanuel
Stiamo proseguendo incessantemente, pronti all’arrivo di un altro membro del Quintetto.
‘Emanuel, Mugen come se la starà cavando?’ mi chiede Moqui.
‘Ah, lui? Se mette bene a frutto quello che gli ho insegnato può farcela tranquillamente. Nettuno è il più debole tra i membri del Quintetto.’
‘Sapresti farmi una classifica della forza?’
‘Ah, è difficile, non so esattamente fin dove possono arrivare. Betelgeuse sicuramente al primo posto, poi immagino ci sia Efesto e infine Gaia e Ogma. Nettuno è ultimo solo perché è fondamentalmente stupido.’
‘Betelgeuse fuori dalla nostra portata rivelarsi potrebbe, tutti insieme attaccarlo dovremo.’
‘Anche in quel caso non so se...’
‘AIUTOOOO!!!’ implora una voce. E’ una voce da bambino.
Mi vedo arrivare un giovane servine con gli occhiali. E’ il figlio di Dado?
‘Denis?!’ esclama Moqui, passandomi davanti.
‘Ah..aa! Zio! Zio Moqui! Aiutateci, ci, ci hanno attaccato, e…. AIUTO!!’
Io e Sam ci mettiamo in guardia guardando uno le spalle dell’altro, mentre Moqui cerca di calmare il piccoletto per farsi dire cosa succede. Certamente c’è di mezzo il Quintetto.
‘Denis, restami vicino, andiamo ad indagare.’
‘Stiamo noi davanti.’ Dice Sam.
Mentre scendiamo le scale Denis ci spiega che una torterra e un unown stanno attaccando Emerald e Sapphire.
Che diavolo significa? Marcus ha forse fatto attaccare i suoi stessi pokémon? Non che mi stupisca, ma a che pro? Che sia tutto un piano di Blackthorne?
Non ho molto tempo per farmi altre domande, visto che iniziamo a sentire i rumori della lotta. Non so se in questi sei anni quei due abbiano fatto progressi, ma non sono certo all’altezza di gestire una lotta simile.
Infatti non appena scendiamo le scale mi vedo Emerald strisciarmi ai piedi, dopo essere stato colpito da una codata di Gaia.
‘Ogma, sei dannatamente inutile.’ Gli dice la torterra.
‘Non è colpa mia se sono di tipo buio!’
‘E’ colpa tua che non sai fare altro che mosse di tipo Psico!’
Ogma e Gaia tendono sempre a bisticciare tra di loro, per ogni cosa. Aiuto Emerald a rialzarsi e lui mi guarda stupito. Ma ora non posso curarmi di lui.
Vedendomi arrivare i due sureivas hanno cessato il loro assalto e hanno cominciato a guardarmi. Gaia occupa quasi metà stanza, è davvero gigantesca persino per essere una Torterra. Ogma invece si avvicina a noi e ci fluttua intorno, scrutandoci perplesso.
‘E così pensate di fermare il risveglio del Giudice?’
‘Beh, il piano è quello.’ Gli rispondo.
‘SCORDATEVELO!’ dice in modo secco, con aria di rimprovero.
‘Cosa di fare pensi tu?’ gli chiede Solomon. L’unown si volta verso di lui stizzito.
‘TU! CATILIN!’
‘Catilin il mio nome più non è.’ Senza che possa replicare, Ogma viene spedito contro il muro da una debole ondata psichica del mio slowking.
‘Emanuel, Sam, Moqui, voi passate pure avanti.’ Dice Valiant strusciandosi le chele.
‘Ah, voi non passerete!’ esclama Gaia, mettendosi in mezzo alla stanza, ostruendo quasi completamente il corridoio. Non è molto impressionante. Do uno sguardo a Solomon.

Moqui
Ok, se siamo riusciti a passare dobbiamo ringraziare i pokémon di Emanuel che ora stanno trattenendo i due del Quintetto. Ho lasciato Denis nelle mani di Sapphire, mentre Emerald tenta di aiutare Musashi, Valiant e Solomon. Essendo di tipo Ghiaccio/Buio potrà supportarli al meglio.
Mi chiedo cosa sia successo. Se, come ipotizzato da Emanuel, Black e/o Marcus hanno tradito la squadra ciò non esclude che anche Dado sia stato attaccato, magari proprio da Black in persona.
Certo è incredibile, non avrei mai immaginato che quell’umbreon fosse il capo del Quintetto. Quando Emanuel ce lo dissi rimasi abbastanza di merda.
Dado, dimmi che stai bene per favore…

Emerald
Non ho ben capito cosa diavolo stia succedendo, ma devo assolutamente fare qualcosa. Mia moglie e Denis stanno cercando di uscire, mentre dio solo sa cosa è successo a Dado.
Menomale che Moqui e gli altri hanno deciso di aiutarci, pensavo ci avrebbero attaccato. Evidentemente a loro importa solo fermare Marcus.
E diavolo se sto dalla loro parte!
‘Mettiamo in chiaro una cosa.’ Mi dice un pokémon strano che non conosco ‘Tu non sei abbastanza forte per combatterli, ma il tuo doppio tipo ci sarà senza dubbio di grande utilità.’
‘Che… che pokémon sei?’
‘Un Harakizachi, ma ora non è il momento giusto per parlarne.’
‘Ogma io prendo.’ Dice lo slowking, senza ammettere intromissioni. ‘Della torterra occupatevi voi.’
‘Non chiedo di meglio!’ esclama l’unown rosso, mentre lo scizor incrocia le braccia e guarda la gigantesca tartaruga.
‘Mi raccomando Emerald, se riesci a trovare il momento giusto cerca di congelarle le gambe. Io e Musashi la distrarremo. Te la senti?’
‘S…si!’
‘Se non sei sicuro è meglio che segui tua moglie, dovremo combattere un avversario forte.’
‘Lo so bene, per questo mi limiterò ad aiutarvi.’
Lo scizor sorride.
‘Io mi chiamo Valiant. Molto piacere.’
‘Oh, non vorrei interrompere il momento..’ dice la torterra marrone ‘..ma io mi Chiamo Gaia, l’Indifferenza.’

La lotta si fa subito incandescente. Valiant e Musashi attaccano senza tregua Gaia, che resta ferma a subire. La sua resistenza è micidiale, nemmeno mosse come Forbice X o Aereoassalto la scalfiscono.
Credo abbia intuito la nostra strategia, non stacca gli occhi da me.
‘Ehi, Gaia, noi siamo qui!’ esclama l’harakizachi, colpendola alla testa. Lei si volta e lo colpisce con semitraglia. Lui usa il gambo di cipolla come spada, deflettendo gran parte dei proiettili. Solo una piccola parte lo colpisce, causandogli poco danno.
‘Continuate pure ad attaccarmi, non potete scalfire il mio carapace.’
‘E’ proprio quelli che dicono così a cadere per primi!’ esclama Musashi.
Quel mostro continua a guardarmi con gli occhi, aspetta solo la mia mossa. Non credo che congelarla possa funzionare, ha la guardia troppo alta.
Come fa? E’ enorme, deve avere un sacco di punti ciechi, eppure… Nemmeno in due riuscivamo a coglierla impreparata.
Forse…
Già, potrebbe funzionare.
‘GAIA, GUARDA QUI!!!’ urlo. Musashi e Valiant mi guardano, chiedendosi cosa ho intenzione di fare. Avanti, capitelo, forse possiamo vincere!
Mi sposto rapidamente verso destra. Come previsto lei mi segue con lo sguardo, cercando di scrutare le mie intenzioni.
‘E cosa staresti cercando di fare? Non ti permetterò di colpirmi con un geloraggio.’
‘E chi ha detto che devo essere io a colpirti?’ dico, appena ho notato che Valiant ha capito la mia strategia.
Lei si gira di scatto, dietro di lei c’è lo Scizor con la chela aperta.
‘Bon Voyage’ gli dice, prima di investirla con un iperraggio dalla spaventosa potenza.
Quando la luce si attenua e i miei occhi si riprendono dall’abbagliamento osservo che Gaia è completamente sparita, non è rimasto nulla.
‘Perché non l’hai usata prima quella mossa?’ gli chiedo. Lui si siede e mi risponde.
‘Perché devo caricarla parecchio e mentre lo faccio sono completamente disarmato. Appena ho visto che Gaia si stava interamente concentrando su di te ho approfittato per caricarla. Grazie.’
‘Ah, di nulla! L’hai proprio polverizzata, eh?’
‘Non credo.’ Musashi continua a guardarsi intorno ‘Non è certo possibile che una del Quintetto si faccia sconfiggere così.’ Valiant si rialza, stiracchiandosi.
‘Hai ragione, stiamo in guardia.’
Sento un piccolo rumore sopra di me.

Valiant
La terra trema appena Gaia atterra addosso a Emerald, schiacciandolo. Oddio…
‘FAHAHAHAHAHAHAH!!!!’ ride ‘Cosa credevate di fare? Pensavate che con quel minuscolo raggio potevate farmi qualcosa!?’
Noto un cambiamento nel suo sguardo, sembra molto più “motivata” a combattere. Sento che adesso iniziano i problemi.
‘Musashi, tieniti pronto!’
‘Ok!’ esclama, brandendo ancor più saldamente il ramo di cipolla.
La torterra ci carica a gran velocità, con l’intenzione di travolgerci. Riesco a saltare, usando la sua testa come trampolino e atterro sul suo guscio. Anche il mio compagno fa altrettanto.
‘Dio mi ha donato un potere molto interessante, lo sapete? Posso tranquillamente vedere cosa sta accadendo intorno a me senza dover per forza guardare! Non potrete mai colpirmi seriamente, anticiperò ogni vostra mossa!’
Ignoro la sua frase e approfitto dell’istante per caricare di nuovo il mio iper raggio. Lei improvvisamente ruota su sé stessa sbalzandomi fuori e facendomi perdere la concentrazione.
‘Te l’ho detto, è inutile provarci!’
E’ strano, se è un’abilità Sureivas come mai riesce ad usarla su di noi? Quelle abilità hanno l’unico limite di non funzionare tra i sureivas stessi, come per esempio il Pauranera di Betelgeuse non può farci nulla, o come Emanuel non può usare lo Scan sul Quintetto.
Quindi perché lei ci riesce?
E se non fosse un’abilità Sureivas? Ci sta anche che sia un bluff.
Musashi, che è accanto a me, mi fa capire di aver pensato la stessa cosa. Si alza, scrollandosi la polvere di dosso, poi si gira verso di me.
‘Valiant, lascia fare a me, credo di avere un’idea.’
Si avvicina lentamente a Gaia, ma non sembra essere in guardia, non sta nemmeno brandendo la sua arma, limitandosi a tenerla in mano.
Non emana nessuna volontà, sembra quasi un robot.
La Sureivas si avventa su di lui con un salto, lui però si scansa rapidamente e la colpisce sul fondo della zampa. La torterra viene ribaltata facendo una capriola a mezz’aria e cadendo di schiena.
Ma come..?
‘Musashi, come hai fatto?’
‘E’ un potere curioso chiamato Focus, forse tu non lo conosci. Magari un giorno te lo spiegherò meglio, si tratta di un’arte perduta.’
‘E come mai non lo hai usato prima?’
‘Dovevo assicurarmi di poterla colpire. Ha fatto lo stupido errore di attaccarmi in salto. Puoi prevedere le mosse come ti pare, ma se sei in aria non puoi schivare.’
‘Vaffanculo, stronzo!!’ grida Gaia, cercando di rialzarsi. Cosa difficile da farsi per un pokémon come lei.
‘Perché voi del Quintetto fate sempre errori così stupidi?’ gli domanda l’harakizachi ‘Forse è perché siete così forti che di solito sconfiggete gli avversari in poco tempo? Meh, dovreste fare più esperienza, non basta la forza se non la sapete usare.’
Musashi si gira, quando una liana lo afferra per la caviglia e lo solleva per aria. Subito mi rimetto in guardia e salto per tagliargliela, ma prima di poter fare qualunque cosa sento un tremendo brivido lungo la schiena.
Nel corridoio soffia un vento gelido, d’incredibile intensità, che travolge Gaia, congelandola con la liana. Il mio compagno invece è inerme.
‘Acc… e con questo posso anche dire addio al mio ultimo osso integro…’
EMERALD!
Libero Musashi dalla liana ghiacciata e subito corro verso il weavile. E’ ferito gravemente e si muove a fatica. Beh, dopotutto una tartaruga gigantesca gli è appena saltata addosso, è un miracolo pure che sia ancora vivo.
Ha probabilmente le ossa rotte e non credo potrebbe sopravvivere a lungo se non facciamo qualcosa.
‘Emerald, pensi di poter reggere fino all’arrivo dei soccorsi?’
Lui tossisce un po’ di sangue.
‘Ah, secondo te… quanto potrei durare? Credo che per me ormai sia finita…’
Chino la testa, in segno di rispetto, e lo ringrazio per il suo intervento decisivo nella battaglia. Musashi si avvicina a me e poi inizia a controllare Emerald.
‘No, non è tutto perduto.’ Dice ‘Forse posso fare qualcosa.’

Solomon
‘Ogma, perché lottare continui? Meglio non sarebbe per te arrenderti ora?’
Io e lui siamo scesi al piano di sopra, per lasciar lottare Valiant in pace. Ammetto che dal momento in cui sono entrato qui sapevo che avrei dovuto affrontare lui.
‘Solomon, sai bene che non mi fermerò mai.’ Mi dice.
‘A fare sul serio mi costringi tu.’
‘Pfft, tra me e te io sono sempre stato il migliore! Guardami, io sono nel Quintetto, tu no!’
Ogma…. Ogma mi odia davvero tanto. Cioè, più che odio è rivalità. Quando Adramaleus ci affidò la missione di recuperare il Sacro Remo da quella base militare ci riuscimmo molto facilmente, soprattutto grazie alla mai abilità Crucifixio.
Il Giudice rimase molto impressionato e mi chiese di unirmi al Quintetto al posto dell’unown. Da allora, chissà perché, ha continuato a rafforzarsi col solo scopo di sconfiggermi.
Io tra i pokémon di Emanuel sono il più forte, odio ammetterlo però, non mi piace essere presuntuoso. Non mi sono mai allenato in sei anni solo perché non ne avevo bisogno.
‘Tu… se non fosse per il tuo stupidissimo Annullalimiti io sarei il più forte!’
‘E davvero tu credi che una sola abilità a superar qualcuno basti?’
‘Non lo credo, lo so! Tu hai minacciato di soffiarmi il posto decenni fa e ora sei tornato solo per umiliarmi. Ma ti mostrerò quando un piccolo, debole unown può fare! Ho combattuto tantissimo in questi anni, anche contro la volontà di Betelgeuse, ho assorbito i poteri di tantissimi nemici e ora sono invincibile!’
‘L’avidità inutile è. Se un potere tuo non è, usarlo al massimo non potrai.’
‘Sai anche cosa ho sempre odiato di te? La tua parlata senza senso!’
Ogma, l’Avidità. Titolo appropriato per uno avido di potere come lui. Peccato, se fosse stato un poco più umile forse non avrebbe buttato via la sua vita così.
Lo vedo caricarsi di energia psichica, pronto ad investirmi con un raggio potentissimo che mi oblitererà da questo universo. Almeno è l’impressione che cerca di dare.
Lo osservo pigramente e appena lancia il suo colpo lo blocco con la mano senza farmi troppi complimenti.
‘COSAAA?!?!?!’ urla, con un tono a metà tra la sorpresa più assoluta e la disperazione più nera.
‘Era… era il mio colpo migliore.’
‘Io credo… che la carta dei sureivas rivedere dovremo… Nemmeno Lucas debole quanto te è!’
Ogma si agita, per poi rendersi conto di essere totalmente bloccato. Ho usato la stessa mossa che usai contro Nina qualche anno fa.
‘Che diavolo hai fatto?’
‘Sai…’ dico, stavolta normalmente ‘…In realtà non ho mai rifiutato l’offerta di unirmi al Quintetto. Solo, ho continuato ad agire come “membro fantasma” all’esterno. Nessuno ti ha mai detto nulla perché in effetti di te non se ne frega nulla nessuno.’
‘Di cosa stai parlando?’
‘Sveglia, io sono Catilin, la Saggezza, hai scordato? Quando mai ho rinnegato questo titolo?’
‘E… cosa intendi fare?’
‘Uh, solo guidare “le vittime sacrificali” vive fino al Giudice. Tranquillo, tu non vivrai abbastanza.’
‘Aaargh, VAI AL DIAVOL…’
Non termina la frase che esplode, in minuscoli frammenti di energia psichica che ben presto si diradano. Incrocio le braccia dietro al schiena e mi guardo indietro, chiedendomi come se la stia cavando Gaia contro quei tre.

Sam
Ormai siamo rimasti solo io, Moqui ed Emanuel.
‘Ci siamo quasi ormai.’ Mi dice. Moqui tira un sospiro, accendendo poi una sigaretta.
‘Al prossimo membro del Quintetto chi si ferma?’ ci chiede.
‘Penso lo farò io.’ Rispondo.
‘Sarebbe in effetti il caso Sam. Moqui, tu che sei forte invece dovrai affrontare Betelgeuse, io ti darò una mano, ma dovrò assolutamente fronteggiare Marcus.’
‘E perché proprio tu? Lui in fondo ha ucciso mio zio.’ Dopo averlo detto però mi rendo conto che ha poco senso, non possiamo permetterci errori, il fine ultimo è fermare il risveglio di Dio.
‘Che era anche il mio migliore amico.’ Emanuel mi fa tornare la testa sul momento ‘Lo so, Anche tu vorresti farci a pugni, ma io sono il solo a conoscere il suo stile di combattimento. Senza contare che tu, Sam, sei un tipo Lotta/Sconosciuto. Un tipo più unico che raro, visto che il tipo Sconosciuto lo possiede solo Adramaleus in persona, però Marcus è di tipo Psico, ti sconfiggerebbe molto facilmente al primo abbassamento di guardia.’
‘Lo so bene. Infatti è molto meglio che siate tu e Moqui a passare, visto che siete i più forti, e vi occupiate dei pesci grossi. Contate su di me, lo tratterrò io il penultimo membro del Quintetto!’
‘Ah, parlate del diavolo e spuntano le corna!’ esclama una voce dietro di noi. E’ una voce molto potente e autoritaria. Appartiene ad un Thyplosion nero e grigio, con la fiamma verde. Brandisce un enorme spadone.
‘Io sono Efesto, l’Impulsività. Stavo per attaccarvi, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare il vostro dialogo. Credete davvero di poter battere Betelgeuse? Ahahah, illusi, lui è molto più forte di tutti noi messi assieme, lo so perché una volta provammo a combatterlo a fronte unito, solo per saggiare che fosse davvero forte a tal punto. Lo è, fidatevi.’
‘Parli sempre così tanto?’ Moqui scuote un po’ di cenere dalla sigaretta.
‘Pfft, perché no? Una buona chiacchierata non fa mai male, mica dobbiamo sempre fare a cazzotti in ogni istante. Rilassatevi e godetevi il vostro ultimo momento di vita.’
Faccio un passo avanti.
‘Ci penso io a fermarlo!’ esclamo. Il thyplosion pianta la spada per terra e la usa come poggia-gomito.
‘Va bene, se sei tu che vuoi lottare mi sta più che bene, gli altri due possono andare avanti. Odio lottare in numero impari.’
Mi volto verso Emanuel, che mi fa un cenno con la testa. Subito lui e Moqui si avviano per proseguire, mentre io resto qui ad affrontare Efesto.
Brandisce la spada e si mette in guardia.
Emana un’aura molto più pesante rispetto agli altri membri precedentemente incontrati, non sarà uno scontro facile.



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CAT_IMG Posted: 28/1/2013, 23:39 Logs Divertenti - La Chat di Mugen
[23:31:27] Cla: "L'ano di EOW, un cunicolo fitto, profondo e misterioso"
[23:31:44] Cla: "Opera degli alieni o semplice scherzo della natura?"
[23:32:00] Cla: "Tutto questo a Mistero, domani sera alle 21.10 su Italia 1"
[23:32:02] Sofi: ........
[23:32:10] Sofi: Mi hai fatto vomitare
[23:32:17] Cla: Dopotutto
[23:32:19] E.O.W.: cla
[23:32:24] Cla: Si sa che ha un bell'ano
[23:32:24] E.O.W.: questa era davvero disgustosa
[23:32:25] Cla: LOL
[23:32:37] E.O.W.: non è ironica, non è simpatica e non è divertente
[23:32:42] E.O.W.: fa solo schifo ed è fuori luogo
[23:32:43] E.O.W.: ora
[23:32:47] Cla: Sto ridendo come una checca
[23:32:51] E.O.W.: vai ad accontentare la tua mano amica
[23:32:57] E.O.W.: che sennò si ingelosisce
[23:32:57] Sofi: Non scherzo per poco vomitavo e non mi capitava da mesi
[23:33:05] E.O.W.: visto che parli di culi altrui
[23:33:22] Sofi: Porcodio
[23:33:30] E.O.W.: cla, tu hai un talento unico per fare schifo
[23:33:31] E.O.W.: davvero
[23:33:33] Cla: [23:32] E.O.W.:

<<< vai ad accontentare la tua mano amica
che sennò si ingelosisceNon può ingelosirsi di un ano peloso e profondo
[23:33:34] E.O.W.: spiegami come fai
[23:33:38] Cla: LOL
[23:33:46] E.O.W.: tecnicamente può
[23:33:56] E.O.W.: se tu ne parli con quel tono
[23:33:59] E.O.W.: e poi scusa
[23:34:07] E.O.W.: mi spieghi perché sai pensando al mio culo?
[23:34:20 | Modificato 23:34:22] E.O.W.: seriamente, cosa sta accadendo nella tua testa?
[23:34:37] Cla: Semplice, basta pensare alla cosa che più ti fa schifo, farla diventare due volte più schifosa e poi scriverla
[23:34:53] Cla: [23:34] E.O.W.:

<<< seriamente, cosa sta accadendo nella tua testa?Sto semplicemente impazzendo lol
[23:35:38] E.O.W.: e perché hai voluto pensarla e condividerla con noi
[23:37:22] Cla: EOW, quando tu linki un'immaigne sui pony è la stessa cosa
[23:37:36] E.O.W.: decisamente no
[23:37:36] Cla: Voi dite "cercate di cambiare discorso pure voi"
[23:37:42] E.O.W.: e cla
[23:37:47] E.O.W.: non è un buon cambio di discorso
[23:37:50] Cla: Io cerco di deviare il discorso sugli ani
[23:37:59] Cla: E voi mi rifiutate
[23:37:59] E.O.W.: non è un argomento interessante
[23:38:09] Cla: Ok, sono decisamente fuori di testa
[23:38:17] E.O.W.: anche fuori da 'sta chat
CAT_IMG Posted: 20/1/2013, 17:45 Elpis - Hand of Ogma
Ho parlato di te?
Io parlavo in generale :fgt:
CAT_IMG Posted: 20/1/2013, 17:07 Elpis - Hand of Ogma
Se mi conosci saprai che è più facile che mi deprima perché NON commentate, piuttosto che mi deprima perché commentate male.
Anzi, quando commentate male sono ancora più motivato a migliorare, perché voglio davvero infilarvi su per il culo le vostre critiche.

Però il punto è che piuttosto che commentare il suo capitolo, state divagando parlando male del mio stile e di me.
Insomma, credete di essere divertenti? Sperate di darmi fastidio?

Non lo so, so solo che mi dispiace pensare che lo stiate facendo solo per pigliarmi per il culo. Io mi deprimo per quello, mica per le critiche.
CAT_IMG Posted: 20/1/2013, 17:02 Elpis - Hand of Ogma
Che il primo capitolo di PT non è fenomenale lo so bene, ma PT non è una storia che comincia col botto.
Comunque non capisco bene se in questo topic si commenta il suo capitolo o si critica il mio stile :fgt:
CAT_IMG Posted: 19/1/2013, 08:44 Elpis - Hand of Ogma
Buon capitolo, voglio vedere però come prosegue, ancora è successo troppo poco per dare un vero e proprio verdetto, ma l'inizio mi ispira parecchio :3

Gaia, fila a commentare il C84 :fgt:
CAT_IMG Posted: 19/1/2013, 08:15 Discussioni Pre-Episodio - Canterlot
Oggi internet non funzionerà. Troppi brony a vedere questo episodio e troppi fan di fringe a vedere il finale della serie.
2646 replies since 31/10/2009