15674, una delle tante storie di mia invenzione xD

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Rodja95
CAT_IMG Posted on 10/8/2011, 19:52




CITAZIONE (Reshy~* @ 10/8/2011, 20:27) 
Orcoddio!!!

Mammamia *-*

*---* grazie :)
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 11/8/2011, 14:19




FlashBack di Max! EOW da qui si capisce perchè il ragazzo sia talmente sensibile da reagire eccessivamente a tutto!

Capitolo 9


Iniziai a raccontare la mia esperienza a Elly ( è così che la chiamavo mia sorella):” Un giorno andai con mamma e papà in città. Tu non eri ancora nata, ma nostra madre era incinta proprio di te quando questo accadde. Comunque … tenevo la mano a mamma mentre passeggiavamo tra le vie della città. C’era molta gente, soprattutto tedesca, o più che altro è quello che io credevo ci fosse.
Erano appena scoccate le tre al campanile …” feci una pausa, ora arrivava il peggio:” quando, anche attraverso la miriade di gente che confabulava per la strada … ho sentito un urlo. Un urlo di bambino, straziante.”
“ E come hai fatto a sentirlo?” mi chiese Elly, attenta al mio racconto adesso.
“ Non lo so, avevo la sensazione che sarebbe successo qualcosa .. me lo sentivo. Quell’urlo in effetti non passò inosservato a nessuno, era come una specie di supplica, non una lagna da bambino.
Fatto sta che la gente si voltò verso la fonte di suono, compresi mamma e papà.
C’era una bambina, aveva i capelli neri e un abitino azzurro semplicissimo. Correva per la strada urlando a tutti di poterla aiutare:” La prego mi aiuti! La prego! Hanno preso mio padre! La prego mi aiuti!”
Nessuno, purtroppo, le dava importanza, e lei piangeva copiosamente, piangeva tantissimo. Tutti la scostavano o le dicevano di stare alla larga, come se fosse una zecca repellente o una zingara. E lei continuava a supplicare perdono.
E io non capivo. Chiesi alla mamma perché la piccola stesse urlando.
“ è pazza, tesoro .. non guardare.”
“ Ma le hanno preso il papà … perché nessuno la aiuta?”
Lei mi squadrò attentamente:” Perché suo padre è un criminale.” Mi disse secca.
“ Perché? Cos’ha fatto?” continuavo a porle domande, la mia curiosità andava in qualche modo soddisfatta.
“ é … Ebreo.” Mi disse lei, impassibile.
Nella mia testa si creò il caos più totale: all’epoca non ne sapevo niente di quelle povere persone ..”
Qui mia sorella mi interruppe:” non definirle caritatevoli, secondo me in quell’occasione le hai odiate pure tu!” mi disse quasi severa.
Mi voltai verso di lei e la fulminai:” Taci. Non hai il diritto di parlare se non sai niente!” le urlai addosso.
Lei si zittì spaventata forse dalla mia impulsività. Si accucciò bene sul letto e mi fece continuare.
“ Dicevo … all’epoca non ne sapevo niente, così chiesi a mamma cosa fosse un Ebreo. Stavolta fu papà a rispondere:” Max, chiudi il becco e lascia stare la mamma. Lo capirai solo quando sarai più grande.”
Liquidò le mie domande con quell’ordine quasi secco e senza sentimento alcuno. Continuai così a guardare la piccola che si inginocchiava tra la polvere dell’asfalto e pregava che qualcuno la aiutasse.
A quel punto una guardia la strattonò per il braccio: “ Vieni, piccola pezzente! Stai zitta!” le tuonò feroce trascinandola via.
La bambina cercava di opporre resistenza sotto gli occhi attoniti o indifferenti di tutti, ma la forza del soldato era onnipossente su di lei. Con forza la fece salire su un furgone, insieme ad altre persone, e lei andò verso una donna, che supposi fosse sua madre da come l’abbracciò.
Ero sempre più confuso; perché li portavano via? Dove andavano?
Guardai mamma tristemente, e lei mi disse:” Tesoro, non preoccuparti per loro. Andranno in un bel posto.”
“ Ma mamma, sembrano così tristi.”
“ Vedrai che dopo saranno felici … Ora però andiamo tesoro.” Mi tirò il polso per farmi andare via da lì e da quel spettacolo, ma da bambino testardo che ero e che sono ancora …”
Ecco la seconda interruzione di Elly:” Vuol dire che sei ancora un bambino?”
“ Ma vuoi starti zitta?” le dissi io acido.
“ Scusa .. continua.”
“ Ok .. lasciai la presa da mamma e corsi tra la folla a assistere più da vicino. E fu allora che vidi …” Non riuscivo a continuare. Se il primo pezzo del racconto era inquietante, questo era molto più che spaventoso. Da quel che mi era stato impresso negli occhi, fu la cosa più disgustosa che vidi:” Udii un rumore molto forte, come di sparo, e corsi a vedere. E … c’era un uomo a terra. Aveva un buco nella schiena, mi sembra vicino al fegato, da cui fluiva il sangue a fiotti e tutta la strada era colorata di quel colore così intenso. L’uomo tremava e boccheggiava, e io lo guardavo con gli occhi pieni di lacrime.
Sopra di lui, la canna del fucile da cui era partito il colpo fumava ancora, e il fucile era retto da un soldato. Lo guardai in faccia: Aveva un ghigno malefico stampato tra la fila di denti maledettamente bianchi … ma non fu quello a mettermi i brividi … furono i suoi occhi.” Un brivido mi percorse la schiena al solo ricordarmi di quel particolare. Strinsi le mani alle ginocchia e strinsi i denti, poi emisi un sospiro. Mia sorella mi osservava non poco spaventata. E conclusi, con la voce tremante:” Non aveva due occhi normali. ma cubi di ghiaccio luccicanti di un alone di pura empietà, uno sguardo freddo, glaciale .. e malvagio. Guardava l’uomo ancora in fin di vita che tendeva le mani verso la gente, che disgustosamente si ritraeva senza dargli una mano.
Non sapevo a cosa correvo incontro se fossi intervenuto, e fu quello che feci. Intervenni. Non sapevo che altro fare. Mi precipitai su quell’uomo e gli alzai la testa per vedere se potesse ancora sentirmi.
“ Signore! Signore! Sta bene?” gli chiesi. Lui aveva uno sguardo spento e mi fissava. Udii come un mugolio, e poi bianco nei suoi occhi. Un bianco mortale, misto al rosso del suo sangue che fluiva imperterrito dalla ferita. Non sentii il calore del corpo e mi scostai terrificato. Fu allora che il soldato mi toccò:” Ragazzino, stai lontano … lui se l’è meritato.”
“ perché cosa ha fatto? Cosa ha fatto?” urlai disperato, attonito da quello che avevo appena vissuto. Un uomo era morto tra le mie braccia, mi aveva guardato e si era spento per sempre, sotto i freddi occhi di ghiaccio del resto della gente.
“ Lui è Ebreo .. è cattivo.” Mi rispose lui, freddamente. Con un gesto improvviso mi spinse via, e una donna riuscì ad afferrarmi e a portarmi via di lì tirandomi selvaggiamente. Non vidi altro, solo la folla accalcarsi sull’uomo. Sentivo il pianto delle persone nel furgone, il pianto della bambina. Di quella bambina tanto disperata.
Quella donna mi bloccò e poi mi guardò in faccia:” Dove sono i tuoi genitori?”
Avevo le lacrime agli occhi, e non risposi subito. Per un caso fu mamma a trovarmi:” Max!” urlò da lontano vedendomi. Si avvicinò, mi prese per mano e ringraziò la donna.
Raggiungemmo papà, e lui mi diede una schiaffo. Me lo ricordo, fu doloroso ma non me ne importò niente:” Come hai osato disubbidire alla mamma? Non stupirti se a casa riceverai quel che meriti!”
“ Tanto ho già visto il male ..” gli dissi io in un filo di voce. Tornai a casa a occhi bassi, con ancora in testa il pensiero di quell’uomo, della bambina … del male.”
Finii la mia storia. Elly era rimasta lì tutto il tempo, e sembrava spaventata non poco:” Tu hai visto morire una persona davanti ai tuoi occhi?”
“ Si … e per opera di uno come noi. È assurdo …” mi limitai a tenermi la testa tra le mani iniziando a piangere silenziosamente.
Elly mi passò una mano sulla schiena:” io .. non …”
“ Non importa … ma ora vattene, voglio restare solo.” Le dissi piano. Sentii il dislivello del materasso, segno che Elly si era alzata, e il cigolio della porta che si apriva e richiudeva. Restai a testa china per un buon quarto d’ora, versando lacrime nel cuore.
Non sopportavo l’idea di rammentare tutto quel dolore. Era impossibile non provare pietà per quelle povere persone.
Mi stesi un attimo sul letto e guardai l’ora. Erano appena le 10. Lei sarebbe tornata tra meno di tre ore. Un’attesa troppo lunga, ma sopportabile. Mi stesi bene e mi misi su un fianco.
Chiusi gli occhi esausto, Ci avrebbe pensato il mio subconscio a svegliarmi all’ora prestabilita per l’incontro con Deborah.
 
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Reshy~*
CAT_IMG Posted on 12/8/2011, 14:02




ehi vacci piano devo ancora leggere il 5 D:
avevo letto di più ma di fretta
quindi ho deciso di rikleggerlo eFTe
Mi piavce tantissimo complimenti QwQ
<3
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 12/8/2011, 14:19




CITAZIONE (Reshy~* @ 12/8/2011, 15:02) 
ehi vacci piano devo ancora leggere il 5 D:
avevo letto di più ma di fretta
quindi ho deciso di rikleggerlo eFTe
Mi piavce tantissimo complimenti QwQ
<3

Ok allora lascio passare un pò di tempo per la pubblicazione del 10 XD tanto devo scrivere il 12 quindi devo avere il tempo di scriverlo :3
Grazie mille come sempre <3
 
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Reshy~*
CAT_IMG Posted on 12/8/2011, 14:59




Letto tutto!
Povero Max,capisco come si sente,è successa quasi la stessa cosa anche a me :cry:
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 12/8/2011, 15:46




CITAZIONE (Reshy~* @ 12/8/2011, 15:59) 
Letto tutto!
Povero Max,capisco come si sente,è successa quasi la stessa cosa anche a me :cry:

Oddo :cry:
che ti è successo???

Capitolo 10

Scoccarono le due. Potei sentirne il rintocco dalla pendola in salotto. Mi svegliai di soprassalto spaventato da quel rumore improvviso e mi avvidi dell’ora.
“ sarà tornata ..” pensai. Lentamente infilai le ciabatte, aprì lentamente la porta della cameretta e sgattaiolai fuori. Non avevo affatto sonno nonostante avessi dormito solo poche ore, volevo solo sapere come stava, e sarei potuto tornare tranquillamente in camera dopo.
Scesi le scale, e mi affacciai lentamente alla porta della cucina.
Come pensavo. Era lì, accovacciata come la scorsa notte, ma stavolta aveva la faccia rivolta verso di me, occhi chiusi.
Mi avvicinai lentamente per non svegliarla e solo a una vicinanza considerevole potei vedere un luccichio sulle sue guance, una striscia argentea illuminata dalla luna. Aveva pianto, me lo dovevo aspettare.
Esitai un istante prima di svegliarla. Il suo respiro stavolta era lento e regolare, non aveva il viso contratto in smorfie di agitazione, ma una maschera di tranquillità onirica stampata in volto. La mano fasciata era stretta al petto insieme all’altra, le gambe erano distese, strette e rilassate.
“ sembra tranquilla …” pensai, e mi decisi a svegliarla. La scossi leggermente, e lei aprì gli occhi lentamente.
“ Max … “ sussurrò debolmente. Sorrise e poi si mise seduta:” Come mai sveglio a quest’ora?”
“ ero in ansia per te ..” dissi io rosso in volto:” Dimmi, ti ha fatto qualcosa?”
Il suo viso da prima sereno si tramutò in un’espressione rabbuiata:” Niente …” sibilò.
Sentivo che non stava dicendo la verità:” Stai mentendo.”
“ è la verità …” insistette lei.
“ Hai pianto …”
“ Ho fatto un brutto sogno …”
“Saresti sudata se fosse per quello … hai pianto anche da molto … dimmi .. che ti ha fatto?” le dissi con voce seria.
Abbassò lo sguardo riluttante e fu come se si stringesse come un riccio:” Ti giuro, non mi ha toccata …” la solita voce flebile di uno che sta per mettersi a piangere. Teneva le mani sul viso come per soffocare le lacrime. Gliele afferrai dolcemente e la costrinsi a guardarmi:” Deborah .. dimmi che ti ha fatto.”
“ e va bene …” sibilò lei. Aveva gli occhi lucidi, così decisi di lasciarle i polsi.
Ebbe le mani libere. Si voltò dandomi le spalle e si alzò lentamente il camice,scoprendosi così la schiena. Fu con orrore che constatai che i lividi e i graffi le tappezzavano la pelle: Aveva segni rossi dappertutto, e il camice era sporco qua è là di grumi di sangue ormai coagulato.
“ Mi ha costretta a parlare … e poi mi ha frustrata.” Disse impassibile lei, tenendosi il camice alzato. La zona delle scapole era ridotta a un martirio di sangue e ferite, quasi piansi dall’orrore.
Le sfiorai un livido con un dito e lei sussultò:” fai piano ..”
“ Ti fa molto male?”
“ un po’ … ma è sempre meglio della morte …” mi disse:” E non preoccuparti .. non ho fatto il tuo nome.” Mi disse con voce quasi apprensiva. Si rimise a posto il camice e si voltò di nuovo, tirando su col naso.
Scossi la testa:” Anche se avessi detto a Xavier che sono stato io a curarti … non ti avrei di certo punito.” Le dissi dolcemente. Lei arrossì lievemente. Sorrisi.
“ Ti ha solo frustrata?” le chiesi un attimo dopo. Lei annuì, aggiungendo:” Stavolta non mi ha toccato in quell’altro senso …”
“ meglio così …” fui sollevato da quella rivelazione. Non avrei osato immaginare cosa avrei fatto se avessi scoperto che l’aveva violentata:” Quindi .. sei ancora vergine?”
“ Diciamo che lui aspetta solo un mio inciampo … più grosso di una semplice fasciatura.” Fece lei poco tranquilla:” Ma non tarderà …”
“ puoi contare sul mio aiuto, chiamami e sarò da te …” le dissi io, quasi senza accorgermene. Mi misi la mano alla bocca come se mi fossi pentito di aver detto quella cosa così esplicita. Lei si limitò a guardarmi strano e a sorridere:” Grazie mille. Lo farò sicuramente …” fece una pausa, poi continuò:” Senti .. perché lo fai?”
“ fare cosa?”
“ Aiutarmi .. insomma, sono una totale sconosciuta, venuta da chissà dove e tu mi dai un aiuto senza nemmeno sapere tutto di me .. come mai?”
Io rimasi un po’ spiazzato da quella domanda. Feci come una pausa di riflessione e riordinai i pensieri. La guardai e risposi:” Ho vissuto qualcosa che mi ha fatto cambiare idea .. e non so, forse perché io …”
Stavo per arrivare al punto in cui le avrei confessato i miei sentimenti. Ma ero davvero pronto per tutto questo? Insomma, la conoscevo da appena qualche giorno e già me ne ero innamorato … si , innamorato. Non me lo sarei mai aspettato.
Non continuai la mia risposta, ma cambiai argomento:” Il giorno più brutto della tua vita?”
Lei mi squadrò accigliata:” eh?”
“ Se vuoi dopo ti racconto il mio … ma prima dimmi tu.”
“ Oh …” fece:” Ok … avevo circa sei anni, e abitavo ancora nel ghetto in città. Un giorno, i soldati irruppero in casa nostra … e mio padre venne preso e portato via sotto i miei occhi impauriti …” deglutì, il ricordo le stava come facendo male:” Senza accorgermene, scesi in strada e mi misi a gridare …”
La guardai stupefatto:” Come la bambina del mio giorno …” pensai, allibito. Continuò:” Cercai di fermare qualcuno, ma tutti mi scansavano e io nel mentre …”
“ supplicavi aiuto.” La interruppi io, di colpo:” ti ricordi come eri vestita?”
“ Mi sembra avessi .. un vestitino azzurro … ma perché me lo chiedi?”
“ Ti ricordi di un bambino?”
“ Un bambino?” me lo chiese quasi incredula:” beh … si, se non ricordo male c’ era un bambino …”
“ E ti ricordi cosa fece? Morì qualcuno quel giorno?” le chiesi. Volevo spronarla a dirmi ogni cosa .. dovevo sapere se era lei quella bambina che mi aveva fatto tanta pena.
Lei si rabbuiò ancora di più:” Mio zio … e quel bambino si accasciò accanto a lui e gli chiese …”
Completai la frase:” Signore! Signore! Sta bene?”
Per un attimo incrociai lo sguardo della ragazza, che fino a quel momento li aveva tenuti bassi a fissare il pavimento. La luna illuminava fiocamente il tutto, e nel silenzio che seguì alla mia esclamazione potei percepire il ticchettio della pendola in salotto.
“ C’eri anche tu?” mi chiese quasi incredula.
“ Quel bambino ero io …” le risposi debolmente:” E quello fu il giorno più brutto della mia vita.”
Lei si mise le mani alla bocca, stupita.
Non sapevo se fosse stata una coincidenza il nostro incontro. Sapevo solo che era destino che ci rincontrassimo nuovamente.
In circostanze diverse, ma con il sentimento di dolore annidato nel cuore. Un Dolore che sarebbe andato condiviso da quell’istante.
 
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Reshy~*
CAT_IMG Posted on 12/8/2011, 16:06




eeh...lunga storia.. :(

Soffro per lei Q_Q
Bellissimo capitolo,come sempre <'D
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 12/8/2011, 17:21




CITAZIONE (Reshy~* @ 12/8/2011, 17:06) 
eeh...lunga storia.. :(

Soffro per lei Q_Q
Bellissimo capitolo,come sempre <'D

Grazie mille come sempre <3
 
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Maria G.2
CAT_IMG Posted on 13/8/2011, 12:43




brava marii geniale! questa storia mi fa piangere...
reshy dici che t'è successo (se ne vuoi parlare) tanto abbiamo tempo a volontà
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 13/8/2011, 13:05




Mi fa piacere che ti stia piacendo così tanto :3
si reshy spta il rospo <3
 
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Reshy~*
CAT_IMG Posted on 13/8/2011, 13:05




E' vero è bellissima QUQ
beeeh metto sotto spoiler perchè...ho voglia di metterla sotto spoiler
Allora,quando ero in terza elementare,la sera dell'epifania,io e un po' di amici stavamo gironzolando per la città...ecco la mia è una città tranquilla,eravamo senza genitori ma non ce n'era bisogno.
Così facevamo per attraversare la strada vicino alla scuola sulle strisce pedonali e..non c'era nessuno..così il mio migliore amico(Marco) stava per attraversare..lui stava davanti e io dietro..e gli altri miei amci..però dietro la curva è passata una macchina velocissima e..ha messo sottome e il mio amico e...era morto e poi...sono caduta e mi sono svegliata in sopedale dopo tre giorni di coma..
e da quel giorno nessuno mi sta più vicino..
non hanno nemmeno provato a cercare quel bastardo che guidava la macchina che era pure ubriaco

e questo è quello che mi hanno raccontato perchè dopo tre giorni di coma non mi ricordavo niente TT_TT
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 13/8/2011, 13:11




Oddio mi dispiace e mi è pure capitata una cosa simile, anche se mi è andata meglio D:
vabbè dopo continuo con la storia :D
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 13/8/2011, 18:13




Non pensate male!!
Lei non muore


Capitolo 11

“ Quell’uomo morì tra le mie esili braccia di bambino, mentre io attonito guardai i suoi occhi spegnersi e il sangue colare dalla sua ferita …” continuai il mio racconto, mentre Deborah restava in un silenzio di tensione e stupore: “ Il soldato mi disse che se l’era meritato, e io gli chiesi che cosa avesse fatto. E lui mi rispose perché era un Ebreo.” Mi tremò la voce. Far riaffiorare tale ricordo dalla mia mente non mi faceva bene di certo.
Cadde un silenzio quasi glaciale, in cui sentii chiaramente il respiro debolissimo di Deborah e il battito del mio cuore. Lento, inesorabile. Un battito grave e inquietante.
Potei udire poi la sua voce:” Non ci posso credere … ma come mai non ce ne siamo accorti prima?”
“ non so, in fondo è stato solo un ricordo ..” dissi io flebilmente. Mi alzai lentamente, a testa china e feci per andarmene. Ero stanco, improvvisamente, volevo solo coricarmi e dormire, tentare di non fare incubi e dimenticare .. ogni cosa.
Lo feci senza salutarla, per la prima volta. Udii la sua voce chiamarmi:” Te ne vai di già?”
Mi voltai e annuii, per poi salire le scale silenziosamente e entrare in camera mia. Ero scosso e stanco, mi misi subito a letto e caddi in un sonno profondo.
Il mio corpo reagì diversamente di come io avevo programmato. Avevo pensato di volermi svegliare presto, per chiedere scusa alla ragazza di essermene andato così, su due piedi.
Ma quando aprii gli occhi la mattina seguente, il sole era alto in cielo. Erano già le dieci. Mi avvidi dell’ora, scesi in fretta dal materasso e mi cambiai in un lampo.
Forse l’ora tarda di ieri mi aveva giocato un brutto scherzo. O forse la mia coscienza mi aveva giocato un brutto tiro.
Ero decisamente scioccato dalla sera prima, non volevo più saperne per tantissimo tempo. Ma non mi toglievo dalla testa lei. Non aveva colpa di niente in fondo, ma non so … era come se tutto il mondo fosse intento a farmi staccare da lei, dalla causa della mia agitazione.
Cambiatomi, scesi le scale rapidamente e andai in cucina. Con mia enorme sorpresa, non la trovai lì. C’erano solo mia sorella, intenta a ricamare un poggia lampade e mia madre, che tagliava le verdure per il pranzo.
Mia madre mi diede il buongiorno, a cui ricambiai un po’ perplesso. Perché non era lì? Perché stava cucinando mia madre?
In quel momento la mia mente formulò l’idea più assurda che possa venire in mente a un sedicenne innamorato; lei non mi aveva detto tutta la verità. Lei sarebbe stata …
“ E se ..” iniziai a formulare quell’assurda ipotesi senza capo né coda. Preso dallo spavento, mi precipitai in giardino. Il sole batteva sulle pietre e il recinto riluceva sotto quella luce. Il grande cancello in ferro, nero e possente, era semi chiuso come sempre.
Come gettai la testa fuori, sentii un odore particolare aleggiante nell’aria. Era un odore di bruciato, stagnante e nauseabondo … di morte.
“ Oh dio …” voltai istintivamente la faccia verso la direzione che sapevo. Una enorme nuvola nera solcava il cielo, sporcandolo di fuliggine. La ciminiera del campo fumava più del solito. Stavolta il mucchio era grande … mi salii la pelle d’oca.
“ No … no … no …” pensieri convulsi mi offuscarono la mente davanti a quella visione. Entrai in fretta in casa:” Dov’è papà?”
“ Al lavoro … “ mi rispose mia sorella.
Alzai gli occhi al cielo:” Da che parte è andato?”
Mia madre a quel punto smise di tagliuzzare le zucchine e mi guardò:” Ma che hai stamattina?”
“ Da che parte è il campo?” le chiesi subitaneo. Non mi rendevo nemmeno conto di che pazzia stessi compiendo.
“ Perché vuoi andarci? Non è un posto per te!” mi rimbrottò lei.
“ Non sono un bambino …” le dissi cercando di calmarmi:” Tu dimmelo e basta!”
“ non ne capisco il motivo .. sta in casa e fai il bravo.” Mi disse lei, riprendendo a fare quel che stava facendo.
La mandai mentalmente a quel paese:” Ci andrò da solo …” pensai, e feci per uscire, quando sentii la presa di mia sorella sul braccio:” Ti ci porto io … perché sei così agitato?” mi disse sottovoce.
“ Che fine ha fatto Deborah?” le chiesi io.
“ Chi?”
“ 15674!”
“ è uscita stamattina con Xavier se non sbaglio …” mi disse lei pensierosa. Poi fu come se si illuminò:” Non penserai mica …”
“ ieri le ha dato colpi di frusta sulla schiena … oggi …” non ci volli pensare:” Conducimi al più presto ti prego!”
Elly era leggermente sconcertata, e uscì per prima seguita a ruota da me. Vide anche lei il fumo:” Tu temi che …”
“ spero di no …” risposi. Lei mi guardò e raggiunse subito il cancello. Io la seguii mentre correva cercando di non inciampare sullo sterrato del sentiero immerso nel bosco.
Le ombre degli alberi proiettavano sul terreno forme nere e spezzettate, e io le vedevo fuggire e inseguirmi, mentre correvo quasi senza fiato dietro a Elly.
“ sei sicura che sia la direzione giusta?”
“ si … eccolo!” e indicò davanti a sé. Un recinto alto di filo spinato si stagliò davanti alla nostra visuale. Si potevano intravedere le capanne da lavoro. Il fumo nero di prima si trasformò in una vera e propria nuvola. Si poteva sentire il calore della ciminiera.
Ecco il campo. Ecco l’incubo.
 
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Reshy~*
CAT_IMG Posted on 13/8/2011, 18:32




Nooooooooo
Ma dopo che hai detto che non muore allora ok :sese:


beh sai cosa dirò ora x'D
meraviglioso,come al solito eFTe
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 13/8/2011, 18:44




non posso farla morire subito, ma sarà comunque triste ... grazie mille *----*
 
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119 replies since 2/8/2011, 18:31   666 views
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