Murof Chronicles., la storia <3

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Rodja95
CAT_IMG Posted on 3/8/2012, 18:24




Capitolo 4. Siccome non l'ho riletto, se notate errori me lo dite, altrimenti MAGNEMA (Cit).


Il giovane teneva il borsalino chino sugli occhi, le mani giunte davanti alla bocca e l’espressione pensierosa.
Tutti erano muti e increduli. Dopo le parole di Mayen, sembrava che un grosso masso fosse caduto sulle loro spalle. Quindi l’avvenimento della sera prima non era una mera curiosità ma il preannuncio di qualcosa di grave? Nessuno se lo aspettava per davvero, solo quel vago presentimento lecito quando succede qualcosa di imprevisto e meraviglioso.
“ Riflettiamo.” Fece Fire, cercando di smorzare la tensione:” Può darsi che la minaccia sia meno grave di quanto pensiamo.”
“ Fire, c’è stato il bagliore rosso del cielo, quello della profezia. Seguito dal viola, COME NELLA PROFEZIA. Non mi sembrano due fenomeni tanto casuali quanto quotidiani.” Lo interruppe Cla, guardandolo accigliato. Le fiamme sul corpo di Fire si spensero come se tutto il suo tentativo di calmare le acque si fosse affievolito di colpo. Si sedette di botto su una roccia e sospirò rumorosamente.
“ Mayen, non vai a controllare?” gli fece Emanuele, andandogli accanto.
“ Non amo vedere la gente triste … ci vado tra un po’.” Fece l’altro, la voce bassa e cupa.
“ Una cosa che non capisco è come noi possiamo centrare in tutto questo. Perché ci stiamo preoccupando così tanto in fondo?” disse Gira, andando avanti e indietro agitato.
“ Tesoro, se il regno viene distrutto, noi che abitiamo su questa terra moriamo con lui. Un po’ l’affare sarà pure nostro no? E smettila di camminare su e giù, mi sta venendo il capogiro a guardarti.” Rispose leggermente acida Shondraya, facendolo sedere di botto.
Mari si grattò il braccio e guardò verso la capanna. Da dentro si sentivano, seppur debolmente, pianti di donne e uomini, singhiozzi e una nenia cantilenante, un canto funebre a giudicare dalla monotonia dei versi.
Tutto quel clima le metteva ansia.
“ Ti facciamo compagnia Mayen? Sarà ora di chiedere informazioni.” Disse la ragazza, guardando il compagno. Lui alzò lo sguardo e si mise in piedi.
“Chi vuole seguirmi …” con passo lento, penetrò nell’oscurità della capanna seguito dal resto del gruppo.
All’interno della capanna stava una scalinata di legno portante di sotto, illuminata all’entrata da una lampada ad olio tremolante e che emanava una luce debolissima. Sicuramente era il segnale per trovare la scala.
I ragazzi scesero cauti la scala, e si ritrovarono in una stanza modestamente grande circolare. Il soffitto era basso e dentro quasi si soffocava, dato il numero di candele accese e lo scarso ricambio d’aria. Un ronzio insopportabile sconvolse le loro orecchie. C’erano numerose donne, raccolte in un largo cerchio al centro della stanza, a cantare e lamentarsi per quel qualcosa che stavano circondando. Tutt’intorno, altre persone che singhiozzavano in silenzio o piangevano disperate e pregavano sussurrando o a voce alta, a seconda di quanto la loro fede fosse andata persa per quello che era successo.
“ Mayen …” lo chiamò sottovoce Shana:” Perché il vecchio muore proprio quando succede qualcosa di brutto?”
“ Lui è l’unico che rimane sempre in contatto con il mondo degli antenati. Per farlo, si dice che assuma ogni giorno una sostanza, che assunta in caso di pace non provoca assolutamente niente al fisico di chi la ingerisce. Quando invece succede qualcosa di male, quella sostanza si tramuta in veleno incurabile che uccide all’istante chi ne fa uso. È un metodo strano e tetro a mio parere.” Sussurrò lui, cercando di avvicinarsi.
Nel mentre Mari chiamò il suo drago Soul:” Soul .. vola verso la capitale e controlla la situazione.” La ragazza infatti sospettava che, dopo che avevano lasciato le lettere di addio, i familiari suoi e dei suoi amici si fossero messi subito alla loro ricerca, per fermarli. Se ne avesse avuto la conferma, avrebbero dovuto andarsene da lì prima possibile per evitare di essere rintracciati.
L’alone del drago aleggiò silenzioso verso l’imbocco della scala, e sparì lasciandosi dietro una luce azzurrognola.
Intanto il resto del gruppo si era avvicinato al gruppo delle donne cantanti. Queste erano vestite tutte di un blu oltremare scuro e lucente sotto la luce giallognola delle candele, e più ci si avvicinava a loro, più il ronzio aumentava e si potevano capire più o meno i versi della canzone che andavano recitando.
Mayen si avvicinò a una di loro. Stranamente, il resto della gente nella stanza sembrava non aver dato importanza alla loro presenza.
Appena toccò la spalla alla donna in questione, quella si voltò lentamente come se quel tocco dal nulla non l’avesse minimamente scossa. Appena vide il ragazzo, sbarrò gli occhi:” Mayen …” negli occhi della donna sembrò luccicare una scintilla materna e familiare.
“ Zia …” sussurrò lui, non protendendosi a gesti d’affetto. Guardò verso il centro e scorse il viso del vecchio.
Un viso anziano, rilassato dalla morte e colorato dal veleno che lo aveva ucciso. La pelle era diventata violastra, quasi fucsia. Il cadavere aveva indosso una tunica bianca, e l’uomo teneva le mani incrociate sul petto.
“ Quando è successo?”
“ Stanotte, di colpo.” Rispose la donna, riprendendo a cantare quasi automaticamente.
Il ragazzo si scostò accigliato.
“ Ebbene?” gli chiese Shiro, inquieta. Lui scosse la testa e alzò le spalle, poi fece per dirigersi silenzioso verso la scalinata. Gli altri silenziosamente fecero per seguirlo, anche se Sheila rimase ferma per un momento. Non guardava il vecchio, bensì un’altra persona. Era una ragazza, capelli neri e corti e l’espressione tipica di chi ha conosciuto il mondo a fondo in ogni suo angolo. Indossava una tunica semplice color panna, legata alla vita con un laccio porpora, sulle spalle teneva una borsa da viaggio e un flauto legato al laccio. Teneva gli occhi puntati verso Sheila, e la chiamò con lo sguardo.
La ragazza avanzò un po’ perplessa e le chiese cosa volesse.
“ Siete viaggiatori anche voi come me?”
“ Una via di mezzo. Come mai mi hai chiamato?”
“ Vorrei dirvi una cosa, specialmente a uno di voi. Posso?”
“ Se è così importante … ma dobbiamo fare in fretta, non potremo rimanere a lungo qui.” Anche Sheila era preoccupata per il fatto degli avvisi che avrebbero causato preoccupazione nel cuore dei familiari.
La ragazza si alzò, e seguì Sheila fino all’uscita della capanna, dove erano tutti seduti a riflettere.
“ Sheila, chi è quella?” chiese Julie, notando la ragazza che li guardò tutti sorridendo appena. Tutti la guardavano incuriositi, specialmente Mari, che aggrottò la fronte sorpresa.
“ Una che dice di doverci rivelare una cosa.” Spiegò rapida la ragazza. Tutti si avvicinarono per ascoltare, persino Mayen che si era allontanato un attimo dal gruppo. Calò, nonostante fosse buio, gli occhiali da sole sul naso.
La ragazza guardò Sheila poi tutti gli altri, e fermò lo sguardo su Mari, che la guardava con uguale curiosità. La ragazza teneva la bocca leggermente aperta per lo stupore forse:” Io e te ci siamo già viste?”
“ Forse. Sei la stessa ragazza che mi guardava da lontano in piazza in Capitale?”
A quella domanda la giovane trasalì. Ecco doveva aveva visto quella donna! Passeggiando per la piazza una settimana fa, Mari si era fermata ad ascoltare le soavi parole di quella cantastorie, ed era rimasta imbambolata a fissarla, beccandosi una sgridata dalla madre per essere arrivata in ritardo per il pranzo.
“ Mi sa di sì!” fece sorpresa:” Non immaginavo che tu fossi qui!”
“ Ero venuta per il mio solito giro, quando ho saputo della morte del vecchio e mi hanno chiesto di poter rimanere per dare conforto al loro dolore con un po’ di musica.” Rispose calma l’altra.
“ Bene, vi siete riviste e siamo tutti felici. Ora possiamo continuare?” fece Julie, leggermente spazientita.
“ Certo. Prima, guardandovi arrivare, mi è venuto uno strano presentimento. Come se qualcosa di profondo stesse per rivelarsi. Non sono veggente per dire qualcosa di più, ma non so come … voi ragazzi avete qualcosa. E in più, la morte del vecchio è un segnale evidente di ciò che sta per succedere. E non sarà il solo. Sento che il male sta davvero per incombere nel cuore delle persone.”
Tutti ascoltarono ammutoliti le parole di quella ragazza, tanto misteriosa quanto strana:” E cosa avremmo noi?” chiese Cla, diffidente.
“ Qualcosa, ma non so dirti cosa. Forse collegato alla profezia.” Concluse quella:” è tutto ciò che ho da dirvi per adesso.”
“ per adesso?” esclamò Fire.
“ Sono una cantastorie, io viaggio. Voi viaggiate. Non sarà questa la prima e l’ultima volta che ci vedremo, me lo sento.” La fanciulla si calò il cappuccio sugli occhi e fece poi per allontanarsi alzando la mano in segno di saluto.
La voce di Mari la fermò:” Possiamo sapere il tuo nome?”
“ Rin.” Disse quella, continuando ad andare:” Abbiate cura dei vostri cuori.” Fece poi per allontanarsi del tutto attraverso le vie, lasciando il gruppo in un senso di mistero impenetrabile. E così quella ragazza sentiva qualcosa di speciale in loro? Chissà perché. Per il momento dovevano decidersi sul da farsi.
“ Come facciamo ragazzi?” chiese Emanuele grattandosi i riccioli.
“ Io direi di andare via. Dobbiamo fare in modo che i nostri non ci rintraccino troppo presto.” Propose Julie, ma Mayen interruppe il suo tentativo:” Io devo rimanere ancora un giorno.”
“ perché?”
“ Funerali generali. Tutti gli abitanti di Valres sono tenuti a partecipare, è una regola ferrea della città.” Fece lui, riluttante.
“ Wow … ok, solo un giorno però.” Rispose Julie, grattandosi la nuca infastidita.
“ Abbiamo un posto dove dormire per qualche oretta prima dell’alba?” chiese Shondraya.
“ penso di no, e poi non dobbiamo lasciare troppe tracce. Arrangiamoci.” Disse Sheila, e tutti acconsentirono alla sua proposta. Accamparono in uno spiazzo vicino alla capanna e il sonno li invase fino alle prime luci del mattino.


Spero sia piaciuto. Ho scritto come una furia per mezz'ora e mi sono uscite due pagine fitte di Word. Abbiate pietà di me. Enjoy!
PS: Rin è mezzo ispirata a un personaggio reale che conosco, ma non fate ipotesi di nessun genere.
 
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JulieKarbon™
CAT_IMG Posted on 3/8/2012, 18:41




No Error detected. Story is OK. Proceed with Own Opinion.

Capperini l'ansia mi sta uccidendo >w< Chissà che ruolo avrà questa nuova persona :U
Vedremo, vedremo che accadrà òwò Ottimo capitolo come sempre! Battute ben equilibrate per tutti e la suspence dannatamente viva in ogni dove :U Continua così Rod!
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 3/8/2012, 18:44




CITAZIONE (JulieKarbon™ @ 3/8/2012, 19:41) 
No Error detected. Story is OK. Proceed with Own Opinion.

Capperini l'ansia mi sta uccidendo >w< Chissà che ruolo avrà questa nuova persona :U
Vedremo, vedremo che accadrà òwò Ottimo capitolo come sempre! Battute ben equilibrate per tutti e la suspence dannatamente viva in ogni dove :U Continua così Rod!

FUCKYEAH *mani al cielo* Grasshie :3 quella persona sarebbe più una comparsa, ma aiuterà lo stesso, come tutti i personaggi che si incontreranno per strada in fondo.

Thanks a lot, dear. <3
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 21/11/2012, 18:00




é da agosto che non aggiorno, mon dieu, me ne vergogno così tanto...
Entro questa settimana scriverò il quinto capitolo e continuerò la storia, devo darmi una mossaaaaaa!
Scusate pubblico *piange*
 
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JulieKarbon™
CAT_IMG Posted on 21/11/2012, 20:18




MUY BUENO
e dovrei darmi una mossa anche io shiet
 
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CAT_IMG Posted on 21/11/2012, 22:55


Make sense, you say?
Oh, but what fun is there in making sense?

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SUSU MOEZ!
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 24/11/2012, 18:17




Capitolo 5, Enjoy. <3

Un rintocco lento e cadenzato annunciò a tutto il paese la celebrazione imminente. Il cielo, coperto da nuvole pesanti e grigie, come se anch’esso partecipasse al dolore che pesava sui cuori di ogni abitante di Valres, emanava bagliori di lampi lontani e un odore di fieno bagnato, preannunciante pioggia, colmava l’aria.
I ragazzi, svegliati di buon’ora, scesero lentamente dal pendio della capanna e entrarono nel villaggio. A parte i rintocchi della campana, ogni strada e fessura era silenziosa, in solenne rispetto di morte. Nessun addobbo funebre per le strade, solo gente che sfogava i suoi lamenti coprendosi il volto con le mani per evitare di fare rumore.
“ è sempre così quando muore qualcuno qui?” chiese Emanuele a Mayen sussurrando. L’altro annuì lievemente, incamminandosi davanti al resto del gruppo. Seguirono un gruppo di persone vestita di pesanti tuniche nere dai riflessi bluastri diretta verso la piazza, su cui era stata eretta una pila di legna circondata da fiori color rosso sangue. Com’era consuetudine a Valres, i cadaveri venivano cremati, e le ceneri lasciate al vento dopo essere state raccolte e portate fino in cima alla collina, dopo una processione segnata da canti monotoni verso il cielo.
“ Però mi sembra strano … dopotutto è morto il saggio … come mai non c’è una cerimonia .. diciamo più … sfarzosa?” chiese Fire, dubbioso infatti della povertà di quella cerimonia. Mayen lo squadrò e chinò gli occhi:” Esplicita richiesta del saggio. I suoi familiari avrebbero voluto qualcosa di più, ma lui ha insistito e alla fine eccoci qui. Forse non voleva attirare gente da fuori con la sua morte. Quando muore il saggio accorre parecchia gente a vedere.”
“ Non è una cosa bella … insomma, è un funerale, non una festa di paese.” Osservò Sheila.
“ Appunto per quello ha voluto silenzio. Per non fare della cerimonia una cosa troppo suggestiva.”
Tutto questo venne detto sottovoce, poiché erano circondati da persone e non volevano essere scambiati per i maleducati di turno.
Poi tutto all’improvviso tacque. Dovevano essere appena le8 del mattino, e non c’era abbastanza luce ancora. Il tocco delle campane si fece più lento e oltre a quello si sentì un canto nell’aria, un canto funereo e sempre più vicino. Tutti si voltarono verso la strada che conduceva alla capanna: Un gruppo di persone, dai lunghi abiti bianchi e incappucciati, erano raggruppati davanti a una barella sollevata in alto da quattro figure. Sopra la barella si poteva intravedere il vecchio saggio, la tunica bianca più rilucente delle altre. Si potevano anche distinguere quattro drappi, tutti recanti lo stesso stemma: l’aquila color cremisi su sfondo panna e oro della città di Valres.
In fondo al gruppo, i ragazzi poterono vedere Rin la cantastorie. Teneva in bocca il suo flauto, da cui usciva una melodia paragonabile al canto di una fenice: triste e melodioso, il suono soave di uno che piange la morte di un suo caro. Quel suono squillante si librava nell’aria, infondendo tristezza nei cuori di chi ascoltava.
“ Chissà dove si è accampata per poter tornare poi su e unirsi al corteo.” Si chiese Mari tra sé e sé.
Il corteo funebre fece il giro della piazza recando il corpo, a cui vennero lanciati fiori rosso sangue come di tradizione, inondando la piazza granitica di un’onda scarlatta. Poi questo si fermò e si volse verso la pila di legna accatastata avanzandoci contro. Uno degli uomini incappucciati uscì fuori, ponendosi al centro e sfilandosi il cappuccio dalla testa. Era un uomo anziano, una barba ispida e biancastra gli ricopriva guance e mento. Aveva gli occhi stanchi e solcati dalle occhiaie della vecchiaia e dell’insonnia.
Rin cessò di suonare, e si unì alla folla radunata intorno al corteo, mettendosi accanto ai ragazzi. Mari le si accostò sorridendole appena.
“ Popolo di Valres, è con immenso dolore che reco qui, dinanzi al cielo del santo regno di Murof, il corpo del saggio, la cui anima stanotte è stata portata via da oscuri presagi di morte e distruzione. Possano le sue ceneri unirsi a quelle dei suoi antenati, sulla via della Saggezza Celeste.” Tuonò l’uomo, con voce profonda e rispettosa alzando le mani al cielo. Tutti si inchinarono, compresi i ragazzi, e il corteo circondo la legna. La barella venne abbassata, e un uomo vestito di bianco ma con un disegno scarlatto sulla veste, prese in braccio il cadavere, posandolo sopra il mucchio con delicatezza.
L’uomo che aveva fatto il discorso, si avvicinò con una brocca color dell’alabastro e versò sul corpo una sostanza oleosa, recitando formule in lingua antica.
Mari sentì la tipica fitta allo stomaco ogni qualvolta che assisteva a un funerale. Quella sensazione triste la faceva sentire come se del ghiaccio le stesse congelando le viscere. Si premette una mano alla bocca, nel tentativo di non singhiozzare.
Nina le si accostò posandole una mano sulla spalla:” Va tutto bene?”
Mari sincera scosse la testa e mormorò un lieve”scusate”. Quindi si fece un varco tra la folla, e Nina la seguì a ruota, insieme a Rin e a Julie, che si incamminò a testa bassa. Gli altri rimasero a guardare come la torcia che venne lasciata sul corpo del saggio si alimentasse della carne del vecchio,le cui fiamme divamparono rapide e rossastre.
Giunta che fu a una panchina Mari vi si sedette, e le altre tre ragazze le si accerchiarono attorno, con viso preoccupato.
“ Sei parecchio sensibile di stomaco?” chiese Julie, con un tono non molto delicato.
L’altra scosse la testa nascondendosi il viso tra le mani:” I funerali mi fanno quest’effetto, tutto qui. Da quando vidi mia nonna morire, non sopporto le celebrazioni di questo genere.”
“ Capita, su. Anche a me non piacciono tanto.” Nina le si sedette accanto, massaggiandole la schiena piano.
Rin, invece, si voltò verso la sua sinistra, con uno sguardo quasi pensieroso.
“ Qualcosa che non va?” le fece Julie, cercando di vedere cosa Rin avesse visto. L’altra voltò la testa e alzò le spalle,dicendo solo:” Presentimenti. Dubbi. Non so.”
“ I suoi modi di fare enigmatici non mi fanno sentire a mio agio.” Disse la licantropa, alzando il sopracciglio. L’altra sorrise appena, riprendendo a guardare verso la sua sinistra.
“ Stai meglio Mari?” fece Nina, abbassandosi verso di lei. La ragazza si grattò il braccio con il tatuaggio e sorrise:” Un po’ … oh, ecco Soul!”
Tutte e quattro sollevarono lo sguardo, e videro la scia luminescente del drago posarsi sul palmo della mano della padrona. Un debole sussurro provenne dal fumo, e il volto di Mari sembrò dare un’interpretazione chiara del messaggio. Era teso e guardingo, e alla fine impallidì.
“ Capisco … “ concluse, soffiando su Soul, che ritornò nell’orecchino.
“ Ci stanno cercando?”
“ Già … e Soul ha visto altro anche.” Fece Mari, guardando verso destra, nella direzione in cui Rin aveva volto lo sguardo poco prima.
“ Cosa precisamente?”
“ Un fiore.” Sibilò, inspirando profondamente:” Il cui profumo non porta sollievo.”

Il deserto di Loyel non aveva mai avuto, nel corso della sua storia, un avvenimento tanto imponente. La grande pianta cresciuta da quel misero germoglio verdastro del giorno prima formava un’intricata serie di rami intrecciati e spinosi, che salivano al cielo come sorretti da stecche di legno, di quelle che si legano agli ortaggi per non farli cadere sotto il peso dei frutti. Un odore acre, come di zolfo, impregnava ora l’aria tinta di viola e rosso che colorava il cielo del deserto, e la voragine tuonava, come se un grande cuore pulsasse sotto il cumulo di terra che sorreggeva la pianta.
L’aura viola intanto si era fatta più intensa. Luce evanescente iniziava a circondare il germoglio, stringendolo in spire di fumo perlaceo tinto di lilla. Lust e Axis, i due coniugi che avevano assistito al principio di ciò, guardavano esterrefatti l’avverarsi della profezia davanti ai loro occhi.
“ Dove sono le ali?” chiese Lust, aguzzando la vista.
“Pazienta mia cara. Pazienta.” Fece l’altro. Solo pochi secondi dopo che Axis ebbe pronunciato quelle parole, un bagliore violaceo irruppe nell’atmosfera. Fu un attimo: l’aura colorata si allargò e andò a formare due pieghe enormi, simili a vere e proprie ali d’uccello. Queste si allargarono tantissimo e poi fecero per stringersi sempre di più, fino a circondare il germoglio e farlo sparire dentro una barriera lilla. Una luce a intermittenza proveniente da quel grande ammasso di potere rischiarò la sabbia grigiastra tutt’intorno, e per qualche istante la terra tremò di nuovo. Poi un lampo rosso squarciò la cima della barriera, e questa si dissolse piano, sgretolandosi poi per dare di nuovo modo agli occhi di intravedere quel germoglio solitario, che era cresciuto spaventosamente nel giro di così poco tempo.
“ La profezia si è avverata!” gioì Lust:” Il bene non ha trionfato sul male stavolta e il germoglio crescerà ancora, seminando panico.”
“ Dimentichi l’ultima parte della profezia.” La corresse Axis, alzando la mano:” Solo Gli Undici potranno fare il necessario per impedire il caos della Notte del Fato.”
“ Me n’ero scordata per un bellissimo attimo …” fece lei, con voce rabbuiata.
Axis sorrise, una risata tetra risuonò dalle sue labbra:”Ovviamente noi siamo qui per impedire ciò, o no?”
“ Giusto.” Fece lei sorridendo. Poi richiamò l’attenzione del marito sulla pianta, sulla cima della quale era apparso un fiore, dai lunghi petali scarlatti. Doveva ancora sbocciare, ma lo avrebbe fatto da un momento all’altro.
I petali infatti si aprirono con lentezza snervante, e qualcosa come un’onda di pura malvagità uscì appena il fiore ebbe districato i suoi petali. Axis e Lust ne vennero travolti, e una sensazione piacevole invase i loro cuori.
“ L’avvento dell’Oscurità.” Fecero all’unisono.
 
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JulieKarbon™
CAT_IMG Posted on 24/11/2012, 19:41




Ottimo capitolo come sempre Rod *W* Spero che arrivi un pò d'azione nel prossimo!
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 24/11/2012, 20:57




CITAZIONE (~Julie @ 24/11/2012, 19:41) 
Ottimo capitolo come sempre Rod *W* Spero che arrivi un pò d'azione nel prossimo!

Thanks mia cara collega! L'avrai, l'avrai sicuramente <3
 
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CAT_IMG Posted on 24/11/2012, 21:00


Make sense, you say?
Oh, but what fun is there in making sense?

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Uhm, stavolta la figaggine di Mayen ha avuto poco spazio. Sto proprio aspettando il momento in cui meneranno finalmente le mani.
 
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*Otamegane~
CAT_IMG Posted on 24/11/2012, 21:02




bellissimo rod , secondo me sei bravissima a scrivere
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 24/11/2012, 21:17




CITAZIONE (Marcotti @ 24/11/2012, 21:00)
Uhm, stavolta la figaggine di Mayen ha avuto poco spazio. Sto proprio aspettando il momento in cui meneranno finalmente le mani.

Era da secoli che non commentavi la mia opera. MIRACOLO. Comunque pazienta. Riservo i momenti d'azione alle scene più belle. Avrai quel che vorrai ù__ù

CITAZIONE (*Otamegane~ @ 24/11/2012, 21:02)
bellissimo rod , secondo me sei bravissima a scrivere

Grazie mille *blush*
 
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56 replies since 20/4/2012, 10:01   388 views
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