15674, una delle tante storie di mia invenzione xD

« Older   Newer »
  Share  
Rodja95
CAT_IMG Posted on 4/8/2011, 13:43 by: Rodja95




Capitolo 3.

Rimasi sul letto a fissare il soffitto, e il suo ricordo mi invase i pensieri. Quelle poche parole che ci eravamo scambiati pochi minuti prima mi erano sembrate indispensabili per avvicinarmi un passo a lei. Lei .. sembrava una piccola farfalla ancora in attesa di uscire dal suo bozzolo, una bellissima farfalla ,timida e bramosa di attenzioni. Sentivo che il mio cuore era stato rapito in qualche modo da quei suoi occhi magnetici ...
Avevo sentito parlare del colpo di fulmine .. quella scossa che ti metteva in subbuglio i sensi quando vedevi qualcuno che ti aveva rapito immediatamente l'anima. Lei ci era riuscita ... in qualche modo. Non so cosa fosse ad avermi attirato verso di lei ... amore? Mmh ... troppo presto per dirlo, ma sentivo che in quella ragazza c'era qualcosa, qualcosa di fiero e nascosto. Sospirai al sol ricordare del soldato che le cingeva le spalle con malizia, e di lei, tremante che camminava accanto a lui pestando la ghiaia del giardino. Quel soldato non mi diede affatto una buona impressione ... e l'aveva chiamata con così tanto disprezzo nella voce che temetti per un attimo che ce l'avesse a morte con lei. Ma pensai:" Cosa può avergli fatto? é una creatura deliziosa ..." e mi reimmersi nei suoi capelli ...
Capelli? Strano ... erano lunghi e fluenti, neri come la notte ... era strano che li avesse ancora .. da quel che sapevo ai prigionieri venivano rasati prima di iniziare a lavorare .. perchè a lei no? Cosa aveva di speciale?
Quel pensiero mi turbò a tal punto che mi alzai dal letto e andai accanto alla finestra per scrutare fuori, in attesa del suo arrivo. Niente.
Improvvisamente sentii bussare alla porta. E chi bussò entrò senza permesso. Era mia sorella, ma sul suo volto illuminato da due zaffiri splendenti non era dipinto il disgusto, ma la preoccupazione.
" Max ... posso parlarti?" mi chiese con tono supplicante. Io la feci accomodare un pò perplesso e la feci sedere sul letto. lei si sedette, incrociò le mani sul grembo e iniziò: " Hai parlato con la serva?"
Io deglutii nervoso:" E a te che importa?"
" Ti sei accorto che aveva i capelli vero?" mi disse lei senza tener conto della mia risposta.
Io mi voltai e annuii accigliato. Lei continuò:" Ti ho visto prima mentre la guardavi con quel soldato ... sta attento."
" Elly, che devi dirmi? Non dirmi che vuoi rimbrottarmi di averle rivolto la parola!" sbottai nervosamente. lei mi fissò allibita:" Puoi fare quel cavolo che ti pare, ma stalle lontano! Te lo chiedo per favore .."
" E se non ne avessi intenzione?" dissi io un pò arrabbiato. Il tono di voce di mia sorella supplicava quello che aveva accennato prima. Non capivo il perchè, ma se era solo per quella dannata questione della razza .. beh, poteva scordarselo.
Lei allora si alzò e mi venne accanto facendo strusciare il vestitino blu e fissandomi negli occhi:" lei non è una semplice prigioniera che papà ha deciso di assumere! Ha ancora i capelli ... sai che significa?" mi chiese misteriosa. Io scossi la testa ignaro del vero motivo; volevo sapere cosa significasse in realtà quel simbolo. Afferrai le spalle di mia sorella, la scrollai e glielo chiesi:" Dimmelo tu, io non lo so."
" é quella che viene volgarmente chiamata .. Hundin." disse lei secca, togliendo la presa delle mie mani della sue spalle.
Io restai senza parole .. Lei? Una Hundin? Cioè .. una puttana? Come era ...
Andai addosso a Elly con gli occhi sbarrati dal disgusto:" Come puoi dire una cosa simile? Dimmi perchè pensi che lei sia ... una Hundin!"
" ha ancora i capelli, e il soldato le cingeva le spalle! Solo una schiava sessuale ha questi privilegi! Devi stare attento! Non avvicinarti a lei se quel soldato è nei paraggi .. lo conosco sin troppo bene! Se non vuoi che le faccia del male, stalle lontano capito?"
" Mi rifiuto di credere a questa sciocchezza!" dissi io sconvolto:" lei ... no!" Sbattei i piedi per terra furente, maledicendo il mondo. Come poteva una creatura tanto delicata essere usata come un giocattolo per soddisfare le voglie sessuali di sudici soldati? No, mi rifiutavo di credere a ogni singola parola di mia sorella.
Lei continuava a guardarmi e disse infine:" Non voglio che tu rischi la vita ... e fallo per lei. Se venissero a scoprire che ha una tresca con te ... verrebbe uccisa."
Mi voltai verso Elly dopo che ebbe pronunciato quelle parole, ma invece di darle corda la guardai digrignando i denti:" Non provare pietà per lei .. Ora vattene. Lasciami solo!" le urlai contro scacciandola con i gesti. Lei sobbalzò e corse via imprecando sottovoce contro di me, ma non me ne importava un fico secco.
Appena la porta si chiuse, caddi in ginocchio davanti al letto e nascosi il viso tra le mani tremanti. Non potevo credere che Deborah venisse violentata ogni notte .. non volevo credere che il suo sguardo di innocenza fosse invece di delusione e frustrazione. I pensieri mi trapanavano il cervello, le farfalle mi volavano nello stomaco.
In uno sprizzo di quel poco di sanità mentale che mi rimaneva, mi dissi che glielo avrei chiesto di persona appena fosse tornata a casa. Glielo avrei chiesto direttamente. Non so se mi avrebbe riposto, ma avrei saputo, dovevo sapere.
Mi risedetti sul letto e stetti immobile con la testa chinata tra le mani. Respirai a fondo, e e mi buttai sul morbido materasso. Non volevo crederci assolutamente. Non era possibile. Lei non poteva essere nelle mani di quel stupido gioco perverso. Non lei.
Fu allora che ammisi al mio cuore di essere stato rapito da lei, la mia prediletta Deborah ... o numero 15674.

PS: il nome della sorella è per intero Roberta - Eleonora (Lo si vedrà nel capitolo 7) ... semplicemente perchè mi ero dimenticata come si chiamava dal primo capitolo e ho cambiato nome per sbaglio.
Quindi ho rimediato unendoli.
 
Top
119 replies since 2/8/2011, 18:31   666 views
  Share