Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!
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Capitolo 72
Riapertura
Mugen
‘U-NALTRA!! U-NALTRA!!’ esclamano i miei compagni, mentre appoggio con forza il boccale vuoto sul tavolo del garage. Wahahah, serve proprio una gara di bevute ogni tanto!
E come al solito sto vincendo io, Alphonse sta già mostrando segni di cedimento.
‘Aaalla tua salute Alph!’ esclamo, tenendo in mano l’ennesimo boccale. Lui fa una smorfia e prende altra birra.
La bevo tutta di un sorso, appoggio il boccale e ne chiedo ancora. Nel mentre che me lo riempiono cerco di guardare verso i miei amici, non riesco a focalizzarli bene...
Da quando uno di loro è viola? Viola come... come...
‘Santa paletta Mugen, che esempio vuoi dare a nostro figlio?!?’
Mi arriva uno schiaffo in faccia che ricorderò per tanto tempo. Alphonse, Edward, un empoleon di cui non ricordo il nome, Chiquito e Seth se la ridono alla grande.
‘Porco ‘rceus nooon shi ride della shfiga altrui...’ tento di bestemmiargli contro, ma mi sento così rilassato...
Poi il telefono squillò...
George
Cerco di telefonare a casa, mentre tento di reggermi in piedi. E’ un dolore atroce, non è un comune maldipancia... Ma che mi prende?
Diavolo... diavolo
RISPONDETE CAZZO!
Poi sento la voce di Raffaella rispondermi.
‘Era ora, cazzarola...’ mormoro, mentre cerco nuovamente di reggermi in piedi.
‘Che succede?’ mi risponde preoccupata.
‘Mi è preso un malore alla pancia, quasi n-non sto in piedi. Sono al bar di Lescaw, di a Mugen di venire a riprendermi, non voglio far preoccupare troppo Laura!’
‘Accidenti George, Mugen ora è ubriaco fradicio, ha fatto un’altra gara di birre!’
‘Acc... e dire che glil’ho attaccata io la passione per la birra, Sam c’è?’
‘No, oggi inauguravano il laboratorio ricostruito. E’ là con Moqui, Sophie ed Ellie.’
‘Accidenti, avevo anche promesso di andarci, ma ho avuto degli imprevisti! Non importa chi, manda qualcuno e non dire nulla a Lau... uuggh!’ cado di nuovo in terra, ho avuto un’altra fitta paurosa, stavolta al petto. Che sia un infarto?
No, il respiro non mi manca... Poi faccio sempre regolare attività fisica..
Però fatico comunque a respirare...
Cazzo...
Sbrigatevi...
Raffaella
Diavolo, mi mancava solo il marito ubriaco in un simile frangente, cosa posso fare? Potrei andare io, ma in genere sarebbe Mugen quello abituato a portare in spalla George, poi non sopporterei la vista di chi sta male. Ne parlo quindi con i compagni di Mugen, poiché mio marito e Alphonse sono caduti addormentati dopo la sbornia.
‘Accidenti!’ esclama Seth ‘Questo non ci voleva davvero!’
‘Ci vado io!’ esclama Edward ‘Dopotutto sono il più forte fisicamente...’
‘Io penso che dovremo andarci tutti!’ dice Leaude.
‘No, forse...’ fa per dire Chiquito, ma viene interrotto.
‘Forse un cazzo, ci deve andare Edward, ha ragione lui!’ esclama Seth.
‘DECIDETEVI CAZZO!’ grido, spazientita. Loro mi guardano e Alphonse si sveglia.
‘Aaaccidenti, se Mugen non si fosse addormentato doopo la sbornia ‘sto litigio non s’aggia fare...’ mormora e tutti, compresa me, lo guardano. Poi Leaude guarda Chiquito e gli dice:
‘Ce l’hai un resuscita morti?’
‘Ah, già, lo avevo dimenticado. Eccolo aqui!’ esclama, tenendo un barattolo di polvere rossa.
‘Che diavolo è?’ gli domando.
‘Polvere di Baccayenna, così forte che ti fa passare la sbornia!’ mi spiega Seth, mentre Chiquito lo versa in bocca a Mugen. Se conosco quanto mio marito odi il piccante posso solo immaginare che...
‘PORCO ARCEUUUUUSSSS!!!!! DATEMI DEL PANE!!!!!’ inizia a gridare Mugen, correndo in cucina. Lo seguo e lo trovo ad ingozzarsi di panini. Poco dopo arriva anche Alphonse correndo come un fulmine e si aggiunge a lui. Sapevo che mangiare pane fa passare prima il bruciore, ma ne servirà davvero così tanto?
Però cazzo, mi sembra di essere in una sitcom, qui c’è George che sta male!
Prendo Mugen per un baffo e lo tiro via, spiegandogli la situazione. Lui subito si mostra preoccupato e chiama i suoi amici.
‘Avanti ragazzi, George ci ha sempre aiutati, penso sia giusto andarci tutti insieme. Tutti gli vogliamo bene e tutti siamo necessari, ci sono domande?’ li zittisce tutti e subito partono per andare al bar lescau.
Amo Mugen quando fa il leader...
Mugen
Arriviamo di corsa da George, lo troviamo lì, svenuto a terra. Sembra che questo bar non fosse molto trafficato, nessuno ha chiamato un’ambulanza in questi 10 minuti.
Mentre Edward prende in spalla George io prendo il suo telefono e chiamo il 118. Mi chiedono dove ci troviamo. Non lo so, accidenti...
‘Seth, tu hai visto il nome della via?’ gli grido.
‘Via della Ritirata, al bar Leascau, numero 7!’ Seth è un abile osservatore, meno male che lui sapeva l’indirizzo. Lo ripeto quindi all’operatore e aggiungo che gli verremo incontro.
‘Forza, se prendono la via più breve passeranno di qua!’ esclama Leaude, in quanto a senso dell’orientamento non lo batte nessuno, non come quello spadaccino pirata dei cartoni...
Nel correre incontriamo l’ambulanza a poco meno di metà strada. Diamo una mano a salire George e mentre l’infermiere ci ringrazia do uno sguardo d’intesa ad Alphonse.
‘Ci pensi tu?’ gli domando.
‘E me lo chiedi?’ Alphonse si attacca al retro dell’ambulanza egli da una spinta per accellerare sparando coi suoi cannoni. Arriveranno all’ospedale in pochissimo tempo.
Poi la mia vista torna ad annebbiarsi e cado tra le braccia di Edward.
Temo sia finito l’effetto di quel cayenna....
George ti prego, stammi bene... Non oserei immaginare cosa succederebbe se ti accadesse qualcosa, sin da piccolo sono sempre stato con te...
Spero non sia nulla di grave.
Sam
Muovo dei passi all’interno del nuovo laboratorio. Odora di nuovo, ma allo stesso tempo è così familiare. Lo hanno ricostruito esattamente com’era e ci hanno addirittura aggiunto i computer aggiornati. Il tutto mi è costato tantissimo, per fortuna tra conferenze e studi vari di soldi ne ho messi da parte abbastanza per vivere di rendita.
Ma so che il mio scopo è rendermi utile, sono nato con un intelletto fuori dal comune, devo usarlo per gli altri! Guardo Moqui e Sophie. C’è anche Ellie.
‘Sentite, Moqui, Ellie. Se vendessi la mia seconda casa e ci stabilissimo ad abitare qui che ne dite?’
Moqui resta a pensare ma Sophie si preoccupa.
‘Significa che non potrò giocare alla joystation con Luke?’ La guardo, cosa le dico?
‘Sam, sinceramente non penso che vada bene, dovremmo aspettare che Sophie cresca un po’. Mi piacerebbe tantissimo vivere sola con te ma tu dovresti pensare anche ai tuoi pokémon. Non fare lo stesso errore dell’altra volta... Non sopporterei di sentirmi in colpa...’ mi dice Ellie.
In effetti ora che ci penso stavo per proporre a Moqui di rimanere a casa con Sophie mentre io mi trasferivo qui con Ellie. Ma non va bene, ho dei doveri verso il mio amico...
‘Si, hai ragione Ellie, per ora abiterò ancora un po’ a casa mia. Però perlomeno prima dei 30 anni vorrei uscirne, eh!’ dico, sarcasticamente.
‘Ma se ne hai ancora 24? Ce n’è tempo per pensare! Io ti aspetterò sempre, tranquillo!’
Moqui osserva la scena compiaciuto dalla reazione di Ellie. Forse ora anche lui si convince che sia davvero pentita. Anche io ormai ne sono convinto.
‘Allora preparati Ellie, domani inizio a lavorare sulla protesi migliorata, dopotutto ero riuscito a salvare diversi progetti sul mio portatile, che ora porto sempre con me.’ prendo in mano il mio portatile rosso, nonostante ormai abbia 14 anni è ancora una fiamma, non me ne separerei mai. Tanto basta aggiornarne l’hardware quando serve, anche se temo che prima o poi dovrò cambiarlo...
‘Allora oggi riposo anche per i tuoi assistenti, giusto? Perché non me ne fai conoscere un paio?’ mi chiede Ellie. Io la guardo e le sorrido.
‘Eh, ma così mi ingelosisco!’ i suoi occhi brillano e poi si attacca al mio braccio.
‘Devo prenderla come il tuo perdono? Significa che ancora tieni a me, no?’ Mi ha fregato.
Teresa
Uff, sarei voluta andare all’inaugurazione del laboratorio, ma devo dare una mano a Sarah, sta cercando di aprire un centro di allevamento pokémon per conto suo. Ora stavo guardando su internet se trovavo in vendita quel manuale per prendersi cura delle uova.
Che noia, quasi quasi chiamo Gigi per farmi raccontare qualcosa, di sicuro sarà più interessante di questo.
Ma sia Gigi e Sarah stanno ancora dormendo, che palle! Come se non bastasse il telefono squilla.
In casa ci sono Laura, Raffaella, Wendy, un sacco di gente, qualcuno risponderà. Apro WeTube per vedere se c’è qualche video comico, giusto per passare il tempo anziché girarsi i pollici.
Ma nessuno risponde. Guardo il telefono, è a pochi passi da me. Ma chi ha voglia di alzarsi ora che sono comoda? Baaah!
Ma nessuno risponde. Ancora.
Sconsolata mi alzo e rispondo.
‘Pronto?’ dico, completamente sfavata.
‘Oh, Teresa! Sei sola?’ è Mugen.
‘No, ma tanto Gigi e Sarah stanno dormendo, dimmi pure!’
‘Sarò breve. George è ricoverato d’urgenza all’ospedale, ha avuto un malore!’ mi dice. Io sento il cuore salirmi in gola.
‘COME?!’ grido, poi mi zittisco, meglio non allarmare Sarah ‘Ma ha avuto un infarto o cosa?’ dico sottovoce.
‘Non lo sappiamo, lo stanno visitando ora. Ma quando io e gli altri lo abbiamo trovato era svenuto. Aveva però fatto a tempo a chiamarci, altrimenti credo sarebbe rimasto svenuto a terra per un bel po’. Te lo confesso, sono preoccupatissimo. Dillo a tutti, ma di anche di non telefonare a Sam. Oggi è il giorno che ha aspettato per un anno, potersi rimettere a lavorare. Solo per oggi...’
Detto questo riattacca, senza darmi il tempo di replicare. Sono un po’ sconvolta, spengo il computer e scendo le scale, come posso dirlo a Laura?
Raffaella mi viene incontro.
‘Teresa, devo dirti una cosa, dovrebbe essere un segreto, ma ho bisogno che qualcuno lo sappia!’
‘Scusami Raffaella, ora non posso, è urgente.’
‘E’ urgente anche il mio.’
‘Più urgente di George?!’ gli dico spazientita. Lei mi guarda, perplessa.
‘Come lo sai?’ mi domanda. E capisco che anche lei ne sa qualcosa.
Meno male, tra madri ci si intende, mi aiuterà a dirlo a Laura...
Dado
‘Su avanti, attacca!’ incito Emerald, lui mi assale con Lacerazione.
Io cerco di concentrarmi ed evoco delle radici che gli legano il piede e lo sbattono a terra. Poi mi rilasso e prendo fiato.
‘Niente, non mi riesce replicare la stessa potenza che avevo contro Moqui. Per quel che mi riguarda non serve più combattere, ma ormai devo completare la Rosa d’Oltremare...’ dico. Emerald si rialza, spolverandosi.
‘E allora perché provi a governare l’introforza di tipo Erba?’ mi chiede.
‘Mi devo preparare per una cosa mia, forse le battaglie non sono finite...’ rispondo, facendo un po’ il vago. In realtà il problema è Re Reshiram. Volevo provare a dimenticare, ma non posso. Avevo pensato di fare visita al villaggio, ma con che viso potrei presentarmi a gente a cui ho ucciso genitori e fratelli?
Mi siedo e mi rilasso, ho come la sensazione che qualcosa stia per accadere... Devo prepararmi a fronteggiare il peggio.
O forse è solo una dannata impressione perché da un po’ mi sono tornati i sensi di colpa per il genocidio?
Qualunque cosa sia meglio se continuo ad allenarmi, mi rilassa...
Sasha
Credevo che Dado sarebbe stato soddisfatto dopo la lotta con Moqui, ormai quei due hanno pareggiato i conti, da quanto ho capito... E invece si sta ancora allenando.
Io sono in salotto con Denis, gli avevo promesso di giocare con lui alla ybox, ma sono una totale frana.
Sigh, Dado... C’è qualcosa che ti turba ancora? Non riesci a levarti di testa il pensiero di Claire?
Dannata me a quando ho fatto quella stupidissima telefonata, ero così infuriata per questa cosa...
Sono una stronza, una fottuta stronza...
Non merito di vivere...
Sam
Sono rimasto solo con Ellie, Sophie si annoiava, così ho messo un giochino per lei ad un computer. Guardo Ellie, mi ritornano in mente solo i ricordi più belli legati a lei...
Come se non avessi nulla da biasimargli. In questi giorni si è davvero dimostrata volenterosa, mi ha detto che aveva pure fatto varie sedute psicanaliste e che ora si sentiva abbastanza a suo agio coi pokémon.
Poi giro la testa e torno sul mio Pac Book Pr0 a imbastire la futura protesi. Ormai in questi anni ci avevo fatto molta esperienza, proverò a superarmi!
Ma... Cosa mi spinge a farlo?
Ellie si alza e si siede accanto a me, cercando di mostrare interesse per quello che faccio, anche se è palese che non ci capisce nulla. Sorrido ed inizio a spiegarle un po’ come funziona e lei si mostra molto interessata. Anche se suppongo sarebbe difficile spiegarle come funziona un Trimmer Sinaptico senza prima dirle come calcolare la corrente partendo dalla resistenza e dal voltaggio...
Poco dopo si appoggia a me e mi mette il braccio intorno alla spalla. Anche io le metto il braccio intorno alla spalla e le carezzo i capelli. Mi sembra davvero di essere tornato al tempo in cui io e lei stavamo bene e ancora non ci eravamo separati a quella maniera.
Forse sono pronto a perdonarla...
‘Sam..’ sussurra ‘..volevo davvero chiederti scusa per tutto quello che è accaduto... Sono un mostro.’
‘Su Ellie, tranquilla. Un vero mostro non avrebbe sensi di colpa, il fatto che tu te ne dispiaccia è segno che vuoi redimerti e, fidati, hai fatto passi da gigante. Ricordi che le prime volte quasi non potevi vederlo Moqui? Oggi hai tenuto in braccio Sophie ed eri pure allegra. Ti sembra poco?’
Lei mi guarda, con dei bellissimi occhi color nocciola. Non posso non sorriderle.
Mi alzo, devo andare in bagno. Dopo che ho fatto torno dentro e vengo abbracciato a sorpresa da Ellie.
‘Sam, ti amo... ti amo ancora ora... So che non dovrei chiedertelo ma... Hai voglia di vedere se tra noi può ancora funzionare?’ me lo dice con una voce candida, preoccupata ma serena.
La abbraccio forte anche io e prima di rendermene conto la sto già baciando.
‘Credevo che mi avresti baciata solo se avessi superato il trauma...’ mi sussurra.
‘Beh, non ho potuto aspettare!’ e la bacio ancora. Sento che stavolta può funzionare
Forse anche per me è ora di ritrovare la felicità, come Moqui...
Mi accorgo di piangere.
E’ ironico.
Si piange sia quando si è tristi che quando si è felici.
Perché due sensazioni opposte hanno la stessa reazione fisica?
Ma una cosa è certa...
Le lacrime di Mugen quella sera non erano di felicità.
E lui me lo disse in lacrime...
‘Sam, tuo padre ha un tumore...’
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