C74 - Blu, PT - 4

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CAT_IMG Posted on 10/1/2012, 14:38


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Da dove meno te l'aspetti.

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Blu


Mugen
….
George?
Ehi...
Svegliati...
Avevi detto che saresti rimasto.
Sarah e Laura sono ancora sulla porta, mentre Sam è ancora chinato sul letto.
Il suono acuto continua ad andare, incessante come nient'altro.
Come di istinto mi alzo, guardo il sorriso sul volto del mio amico e...
Gli tiro uno schiaffo, più forte di quanto non abbia mai fatto. Lo prendo per la collottola e inizio ad urlare, spaventando tutti gli altri nella stanza, dottore compreso.
'NON AVEVI DETTO CHE SARESTI RIMASTO SEMPRE CON NOI?!? AVEVI PROMESSO CAZZO!!! E NON STARE ZITTO, RISPONDIMI!!!! RISPONDIMIIIIIII!!!!' mi fermo un secondo lo lascio andare 'rispondimi ti prego... George...' mi appoggio al suo petto ed inizio a piangere, come mai prima d'ora.
Mi pare un incubo, un fottuto incubo. E una situazione strana, troppo strana.
D'improvviso la persona che mi ha cresciuto, che mi è stata amica per tutto questo tempo non c'è più.
Se le lacrime fossero potabili quelle che abbiamo gettato oggi sarebbero bastate ad irrigare l'intera Africa...

Moqui
'Papà, ma nonno George dov'è?' mi domanda Sophie. Sono in camera mia, ancora attonito. Così attonito che sto pure fumando davanti a mia figlia...
'Si è addormentato anche lui, come la mamma.' rispondo.
'E dove sono tutti?' sono andati al funerale, ma io sono rimasto per due motivi, è meglio che Sophie non si faccia impressionare troppo, è piccola e non capirebbe poi quella chiesa mi ricorda troppe cose brutte...
'Sono andati a comprarti i regali di Natale.'
'Voglio andare anche io!'
'Ma la sorpresa devi gustartela. Tranquilla che ne varrà la pena.'
Lei saltella allegra, sperando di ricevere tutto ciò che vuole. Cosa darei per poter essere spensierata come lei; e dire che da piccoli si ha fretta di crescere.
In casa c'è un silenzio spettrale, un vuoto assoluto. So cosa staranno passando Mugen, Sam, Sarah... Ma soprattutto Laura. Perdere così la sua dolce metà, so cosa si prova.
E dire che George mi aiutò tanto quando io e Claire volevamo un figlio, mi diede coraggio e tante dritte. Se reisco a gestire Sophie è anche grazie a lui.
Sophie guarda tranquilla la tv mentre tutti rientrano in casa, dopo la sepoltura e tutte le varie cerimonie, prima di un mese o due nessuno sorriderà più e le cose non saranno mai più come prima...
Soprattutto Laura è uno straccio ma anche Sam... Non lo avevo mai visto così.
Mi sento in dovere di aiutarlo, di ricordargli cioè che lui mi disse per Claire.
'Su Sam, è inutile che tu ti compianga, non è colpa tua...' cerco di dirgli. Non so come partire. Lui alza la testa dalle mani e mi urla contro.
'Si invece! Avrei potuto salvarlo se avessi fatto maggiori studi sui tumori!'
'Sam! Non potevi saperlo, su calmati!'
'Avrei dovuto prevederlo... AVREI DOVUTO CAZZO!!!'
'Sam, ti capisco e so cosa provi... Ma tu stesso mi avevi insegnato ad andare ava..'
'Tu che cazzo ne sai non hai perso un tuo ca...' mi guarda, per un attimo si è ricordato 'Scusami...'
'Tranquillo, so che in questi momenti non si capisce più nulla...' lo tranquillizzo.
'Grazie Moqui...'
'Di nulla, tu mi aiutasti quando morì Claire, ora tocca a me!' mi sorride.
Non ne sono sicuro, ma forse qualcosa ho migliorato nel mio piccolo...

Mugen
Seduto.
Il tempo è fermo, immobile. Nulla si muove, nulla fa rumore, nulla fa qualcosa.
Io sono sempre stato fedele a George, così fedele che... che..
Un tempo feci una promessa, una cosa che al tempo dissi quasi per scherzare ma col tempo divenne un vero e proprio ideale.
Le ricordo quelle parole, con Alphonse, mio miglior amico.
“Alph, facciamo una scommessa?”
“Che scommessa?”
“Giuriamo di proteggere George.”
“E come si giura?”
“Si dice 'Io giuro su qualcosa che se George muore mi priverò di quest'ultima!'. Io so che cosa voglio scommetterci che il nostro amico non morirà finché io sarò vivo.”
“E cosa vuoi giocarci?”
“Lo giuro sul mio occhio sinistro che se George muore me lo caverò con le mie stesse mani!”
“Ehi, mica una cosa facile... Comunque grazie a te so cosa decidere. Lo giuro sul mio occhio destro che se George muore me lo caverò con le mie stesse mani!”
“Perché il destro?”
“Noi due siamo sempre insieme e se mai un giorno questa scommessa ci porterà a mutilarci io sarò il tuo occhio sinistro e tu il mio occhio destro. Allora saremo ancora più uniti, per superare la solitudine in cui George ci lascerà!”
Mi ricordo che a quelle parole lo guardai, ero felice che saremo rimasti ancora più uniti. Però ora ripensandoci era quasi una stronzata.
Eppure questa è la sola cosa che penso di poter fare per George. Con un occhio in meno piangerò la metà. Guardo Alphonse e un solo sguardo serve a fargli capire.
'Te la senti?' gli domando. 'Se non vuoi ti capirò, l'abbiamo fatta che eravamo giovani quella promessa, fare quella cosa non è facile. Non ti biasimerò, sta' sicuro.'
Lui resta in silenzio e distoglie lo sguardo. Io sospiro e mi alzo in piedi, meglio non farlo davanti a tutti. Qaundo sto per alzarmi e andare in camera Alphonse mi ferma, con una mano sulla spalla.
'Se tu lo farai io lo farò. Ti avevo promesso che saremo sempre stati insieme nel caso George fosse morto.' lo guardo, e per la prima volta da ieri sorrido. Insieme quindi andiamo in camera, sotto gli occhi di tutti che non hanno capito cosa accade.
Solo Chiquito lo capisce e cerca di fermarci, dopo di lui anche Edward e Leaude capiscono. Seth invece si guarda intorno confuso.
'Mugen, Alphonse... es inutile farlo e lo sapete muy bien.'
'Credete forse che vi lasceremo soli?' Leaude incrocia le braccia.
'Leaude, non li appoggerai mica?' gli domanda Edward.
'Sì Edward. Per loro è importante e testardi come sono lo faranno. Convincerli non serve a nulla. Invece penso sia meglio essere con loro in quel momento. Siamo una squadra no?'
'E allora anche io mi sottrarrò qualcosa!'
'Edward, tu hai già perso la pinna dorsale quando salvasti George da bambino, sei a posto. E tu non lo hai promesso sul tuo onore di cavarti via qualcosa.' gli spiega Alphonse. Non poteva dirglielo in maniera migliore.
Edward si ferma e si arrende a convincerci. Fa cenno a Seth di seguirci e tutti e sei ci ritroviamo nella nostra stanza. Prima di venire ho detto che era una cosa nostra privata e che nessuno ci seguisse. Capiranno.

Nella nostra stanza nulla è mai cambiato, da quando abbiamo questa casa è sempre stata così. Io e Alphonse ci mettiamo schiena contro schiena.
Si piange, si piange per George o forse anche per il gesto che stiamo per fare. Chi lo sa?
I nostri amici ci guardano, domandandosi se lo faremo davvero. E lo faremo.
Tengo la mano sinistra pronta. Alphonse la destra.
‘Sei pronto?’ gli domando.
‘Sì...’ dice, sottovoce.
‘Al tre... Uno.’
‘Due...’
‘TRE!’

Teresa
Deve essere successo qualcosa tra i pokémon di George. Dopotutto hanno perso il loro maestro, non è facile.
Se Sarah morisse io probabilmente non risponderei più di me.
‘Teresa... papà starà meglio?’ mi domanda Luke. E’ preoccupato per suo padre... Dopotutto dio solo sa di cosa stessero parlando loro sei prima. Di sicuro niente di buono.
Ad un certo punto Mugen torna giù e... ha un aspetto orribile.
L’occhio sinistro chiuso, da cui cola sangue misto a lacrime e la mano sinistra sembra trattenere in mano una piccola sfera arancione, legata ad un filo rosso...
Tutti ammutoliscono, Raffaella si alza di scatto mentre io copro gli occhi a Luke ed io stessa li serro, per non vedere. E’ orribile, era davvero necessario questo?

Moqui
E così due giorni fa Mugen e Alphonse si accecarono un occhio. Lo fecero per una sorta di scommessa.
Sono basito a vedere quanto l'hanno presa sul serio, non trovo parole per descriverlo. Raffaella è ancora un po' scioccata e ha provato a spiegarlo a Luke, che ha accettato la cosa in silenzio.
Mugen invece sembra essere tornato quello di sempre, come se nulla fosse accaduto. Pure Sophie si chiede come diavolo faccia ad essere sempre così.
Mi siedo sul divano a guardare la tv, mentre Sam cammina avanti e indietro, senza meta, Sarah e sua madre sono in camera, ancora non sono riuscite ad accettare quanto successo a George, le capisco...
Spiegarlo a Sophie è stata dura, ma ha capito senza problemi.
Ci vorrà del tempo prima che in famiglia torni tutto normale...
-due mesi dopo-

Teresa
Due mesi sono passati e la famiglia sta iniziando finalmente a tornare normale, la vita riprende.
Tutti Tranne Laura, lei proprio non ce la fa...
Me ne parlava Wendy.
'Sai Teresa, in realtà io sono solo la ultima rimasta del suo vecchio gruppo. Smise di allenare pokémon quando fu tradita dal suo più fido alleato. Ero una Luxio, allora, e mi ero aggregata da poco al gruppo, c'erano Dib, un hariyama, Lio, uno swellow e il Boss, come noi tutti lo chiamavamo. Eravamo una squadra davvero affiatata, molto legati a Laura, anche se poi George ci batteva sempre.'
'Sicché loro due si sono conosciuti sul campo di battaglia?'
'Si, Laura veniva da Solarosa, mentre George era di Ferruggipoli.'
'Ma cosa successe?'
'Un giorno morì il pokémon di una loro amica, era una giovane combusken, di cui il nostro boss era innamorato. Allora perse la testa e ci tradì. Laura ne fu molto ferita e si chiuse in sé per molto tempo, fino a che non fu aiutata da George. Avevano 17 anni al tempo loro due.'
'Sei tanto vecchia così?' le domando, sorridendo.
'EHI!' mi risponde, io rido.
'Comunque Wendy, che pokémon era il vostro Boss? Non me lo hai ancora detto..'
'Che pokémon era dici? Beh...'
'Me lo dici allora?' sono impaziente, vorrei proprio frantumargli il muso, come ha fatto quel tipo a tradire la sua amica?
'Ok, te lo dirò.'
E chi se la aspettava la risposta che Wendy mi diede in seguito?

Re Reshiram
'Papà, pensi sia ora di fermarsi? Sono stanca...'
'Ok, figlia mia, sei diventata davvero forte. Orange, accompagnala in casa, io mi riposo un momento.'
'Sissignore!' risponde Orange, poi si volta verso mia figlia. 'Principessa, la prego di seguirmi.'
Meloetta sbatte un piede a terra.
'Orange, te l'ho detto, non ti seguirò finché non mi chiamerai per nome!'
'Ma.. Principessa...'
‘Ma principessa un par di zeri!’
‘Figlia mia, lascialo stare, fa solo il suo dovere, facciamo che tu lo chiami Signor Orange, no? Così siete pari.’
‘Lei mi lusinga signo... AAHIA!!’ Meloetta pesta un piede a Orange.
‘Non sopporto questi titoli nobiliari, io vorrei solo giocare con gli altri normalmente, senza che siano intimoriti da me o altro, vorrei che almeno lui mi chiamasse per nome!’
‘Orange, se vuoi puoi farlo te lo do io il permesso!’
‘Sissignore... ehm... Meloetta, se vuol.. vuoi seguirmi...’ Orange è titubante, la sua famiglia è sempre stata al servizio della famiglia Bianca, è stato educato al rispetto. Dopotutto quella piccola buizel è la Principessa Meloetta Bianca XVI, colei che prenderà il mio posto quando io non ci sarò più.
Orange è il fratellino minore del mio carissimo amico Lemon, ucciso ormai diversi anni fa da Dado.
Per diversi anni io e Meloetta ci siamo allenati, lei doveva diventare forte come regina, io mi dovevo preparare per la Lega. Ormai sono passati quasi 7 anni da quando affrontai Dado alla Lega senza successo, se Betelgeuse non si fosse intromesso...
Chissà cosa faceva là, me lo chiedo ancora.
Però ormai sono sicuro di poter uccidere Dado e vendicare il mio amico e tutte le sue altre vittime. Lo farò al costo della vita, ma voglio uno scontro da solo contro di lui, non voglio che altri rischino, anche Dado deve essere diventato fortissimo, meglio se a rischiare sono solo io.
Forse ero già pronto da tempo, ma dovevo preparare Meloetta, in caso fossi morto lei avrebbe potuto ereditare anche le mie volontà se lo voleva.
Accidenti, quanto è duro essere Re, capisco mia figlia quando dice che vorrebbe essere normale.
Pure io lo vorrei, ma in questa Zanna di Cristallo scorre il potere elettrico di Arceus, per sua stessa concessione. E’ un fardello troppo grande per ignorarlo.
E prometto che userò questo potere per uccidere Dado!

Laura
Rigiro la foto di mio marito tra le mani, ora so cosa si prova e non è per niente piacevole... proprio per niente.
La notte sono sola, non ho nessuno a cui raccontare la giornata, nessuno che mi stringe quando ho freddo.
Sola, nient'altro che questo sono.
Sento bussare alla porta, ma non ho voglia di aprire, tuttavia mi alzo, devo provare a rivedere il mondo, di uscire di qui.
Apro la porta, ma non credo a ciò che vedo.
'Ciao master!' resto in silenzio.
'Jax...'

Edited by E.O.W. - 10/1/2012, 18:13
 
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»Sofi*
CAT_IMG Posted on 10/1/2012, 15:03




Questo capitolo mi è piaciuto ** anche se la scena dove strappano gli occhi e.... :sick: xD
 
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CAT_IMG Posted on 10/1/2012, 15:11


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Lol, posso capire, Fra lo sapeva già e ha fatto il disegno a malincuore :look:
 
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*Vanny
CAT_IMG Posted on 10/1/2012, 18:22




D:
PERCHE' HAI FATTO MORIRE DAVVERO GEORGE; BASTARD...bel capitolo :sese:
 
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CAT_IMG Posted on 10/1/2012, 18:31


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:rotfl:
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 16/1/2012, 10:36




Ok, all'inizio ho pensato che Mugen si volesse suicidare D: la scena dell'occhio... Avrei approfondito la descrizione dello stato fisico di Mugen ( sono sadica fino al collo!), ma... Giá mi ha fatto impressione ciò che hai scritto xD

bel capitolo :3
 
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CAT_IMG Posted on 17/1/2012, 00:13


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Oh, beh, non volevo essere troppo macabro, infondo si toglie un occhio.
E poi sai stavolta non volevo perderci troppo tempo come per claire o diventa una ripetizione :)
Lieto che sia piaciuto X3
 
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6 replies since 10/1/2012, 14:38   41 views
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