C75 - Sangue, PT - 4

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CAT_IMG Posted on 28/1/2012, 18:15


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Capitolo 75
Sangue

Mugen
Due mesi senza l'occhio sinistro, non pensavo sarebbero stati così duri. Il campo visivo si stringe, inoltre ho problemi a riconoscere la profondità degli oggetti.
Però boh, non ci voglio pensare troppo, ormai è tardi... Anche se credo che se Sam volesse potrebbe tranquillamente mettermi un occhio meccanico, forse un giorno di questi potrei pure chiederglielo.
Ma non voglio far vedere agli altri la mia sofferenza, vorrei riportare un po' di sorriso sulla bocca di tutti, specialmente Laura...
Raffaella all'inizio era infuriatissima con me, ma alla fine ha accettato la cosa e ora se ne sta in silenzio. A Luke ho detto che non era nulla di grave e che sarei sempre stato lo stesso, che conta il carattere e non l'aspetto di una persona, ma non sembrava granché convinto... In fondo con quest'occhio sfregiato incuto timore.
Alphonse invece mi dice che non gli è cambiato proprio nulla, tranne il fatto che adesso non può godersi i film in 3D... Ma come fa a pensare a questo? Forse dissimula la tristezza come faccio io.
Forse però il più turbato tra tutti è Sam, ormai sono due mesi, ma lui è ancora nervoso, si sente quasi responsabile per non aver trovato una cura, nemmeno spiegargli che non ce l'avrebbe comunque fatta a tempo serve... Vorrei che tornasse come prima. La sua ragazza, Ellie, è molto dispiaciuta per lui, in questi due mesi aveva cercato di consolarlo senza successo.
In quanto a Sarah si è chiusa in silenzio, mentre Teresa e Gigi le fanno compagnia. Moqui invece non dice mai la sua, si comporta come prima, ma in silenzio. Cerca di evitare di ritrovarsi con le stesse emozioni di quando morì Claire, lo capisco, ora so anche io cosa si prova.
Sophie invece è tale quale a prima, ha però compreso la situazione e non si lamenta se qualcuno non ha voglia di giocare con lei.
Ora sto guardando la TV con Moqui, non danno nessuna notizia interessante tranne che l'edizione di quest'anno della Lega Emanuel si è ripresentato, arrendendosi ai quarti. Non capirò mai perché fa sempre così, ormai lo conoscono come “il Rassegnatore”.
Ad un certo punto arriva Laura, sembra sconvolta.
'Che accade?' le domando.
'Ti.. ti vogliono alla porta, è.. un tuo amico.' dice, con voce titubante... Non è bene.
Mi alzo e vado alla porta e quando la apro...
Jax.
'Allora Mughy, come va?' mi domanda.
'Tsk, stavo bene prima.'
'Prima di perdere l'occhio? Vedo che non ce l'hai più!' Si appoggia al muro.
'No, prima di vedere te. Cosa vuoi?'
Mi punta una foglia appuntita alla gola, ma io non mi muovo.
'Lo sai bene, voglio vendicare Penelope.'
'E tu lo sai che fu un incidente.'
'Si, ma se non fosse per colpa tua lei non avrebbe mai attraversato la strada e non sarebbe mai stata....' Jaxe sembra quasi piangere mentre lo dice. Mi pare di capire solo ora quanto ci tenesse a Penelope.
Nella sua mente malata sono il colpevole, dubito che le parole lo faranno rinsavire. So già come andrà a finire, mi sa che stavolta non ho scelta.
'Okay, anche io sono stufo di scappare Jax. Vogliamo risolvere la questione?'
'Vedo che finalmente hai capito che non devi fare il codardo e ti sei deciso ad affrontarmi, eh? Sappi che sono diventato ancora più forte!'
Ancora più forte? Già prima era un mostro, secondo me potrebbe persino essere al livello di Dado, lui ne ha le potenzialità.
'E va bene, andiamo nel giardino sul retro, solo io e te. Chiederò agli altri di non intromettersi.'
Lui mi guarda.
'Credi che io non voglia sistemare anche il blastoise?'
'E va bene, mi farò aiutare da Alphonse, se è questo che vuoi. Sicuro di te?'
'Si, andiamo.'
Noto che Jax è diventato un po' più intelligente dall'ultima volta, si mostra ogni così tanto tempo... Basti pensare che ormai sono quasi più di trent'anni che mi tormenta, ora mi sono stufato. Per fortuna ce l'ha solo con me e Alph, non credo, spero non toccherà gli altri.
Lo accompagno in soggiorno, sia Sam che Moqui sussultano, non se lo aspettavano.
E forse nemmeno si aspettano che stavolta combatteremo all'ultimo sangue... Anche se vorrei tutto tranne che questo.

Teresa
'Jax.'
Cerco di ricordare questo nome, mi pare di... AH!
'Era... se non sbaglio quello sceptile che ci attaccò col Team Rocket qualche tempo fa. Ma ormai sono anni che non si fa rivedere!'
'Si, proprio lui. In realtà si sarà unito a quei malvagi solo per trovare questa casa. Non spicca molto di intelligenza e inventiva, anzi, è persino un po' tonto. Ma quando si arriva a combattere diventa un genio assoluto, vederlo impegnarsi è qualcosa di indescrivibile...'
Sam all'improvviso apre la porta di camera e ci dice di venire giù.
Wendy prima ancora di scendere le scale rimane ferma un istante, trema.
'E' Jax...' mormora.
'COSA?!' esclamo stupita.
'E' vero Teresa, stavolta vuole combattere all'ultimo sangue contro Mugen e Alphonse.' ci spiega Sam.
'Rimarrà... rimarranno uccisi di sicuro..' continua a mormorare Wendy.
'Wendy, tu lo conosci bene, vero?' le domanda Sam.
'S-si... Lui era... il mio Boss, lo starter di Laura.

Laura
Voglio impedire questa follia, non voglio che muoia nessuno, nemmeno Jax. Per quanto il suo tradimento sia stato doloroso non ce la faccio a non pensare. Quando venne anni fa non riuscii a riconoscerlo nella sua furia, non era quella del mio Jax.
George lo sapeva ma me lo ha tenuto nascosto...
Lo ha fatto per non farmi soffrire? O forse perché semplicemente non ci dava peso? Probabilmente la prima...
Mi alzo in piedi e a passo deciso mi paro davanti a Jax. Lui si ferma, stupito. Non se lo aspettava.
‘Ma-mamma?’ dice Sarah, un po’ intimorita.
‘Tranquilla piccina mia, ci penso io!’ le dico, mostrandole un falso sorriso, poi mi volto verso Jax ‘Allora amico mio... Voglio chiarire la cosa!’
‘Che cosa?’ mi domanda.
‘Lo sai bene, come mai mi hai abbandonata? Solo per Penelope? O c’era altro?’
‘Tsk, non.. non potevo sopportare che tu frequentassi l’allenatore dell’assassino di lei!’ dice, chinandosi su di me e guardandomi con sguardo accusatore. Indietreggio di un passo.
‘Te lo vuoi ficcare o no in quella testa che è un incidente?!’ gli grido istericamente contro. Ricordo il giorno in cui una mattina mi svegliai e cercai il mio compagno per tutto il giorno e la sera, piangendo nel letto, trovai sotto il cuscino un biglietto di addio. Piansi ancora di più e non credevo che lo avrei mai rincontrato.
Ma ora eccolo qui, a minacciare la mia famiglia e il migliore amico del mio defunto marito.
Mi avvicino a Jax e lo abbraccio, vorrei ricordargli il tempo in cui eravamo felici insieme. Lo guardo, con uno sguardo volto al perdono... Lo perdonerò veramente... se vorrà smettere per questa via.
Lui mi guarda e dice:
‘Incidente o no... La colpa è solo di Mugen, deve morire! Ora... LEVATI DI MEZZO!!!’ sento un colpo prendermi in pancia e sbalzarmi contro il muro. Sento un dolore lancinante alla schiena e cado a terra, completamente stordita.
Nell’immagine confusa che recepisco vedo Sam, mio figlio colpire in pieno Jax e parare il pugno di risposta.
‘Jax, non osare alzare le mani su mia madre, non osare!’

Jax
Ma che vuole questo qui? Certo però che il suo pugno era davvero potente, troppo per un essere umano comune. Senza dire altro gli punto una foglia acuminata alla gola.
‘Allora bimbo, se non ti calmi ti ritrovi con la gola seccata, lasciami risolvere la questione con Mugen e poi me ne andrò!’ gli dico. Lui mi guarda infuriato e si volta, andandosene.
‘Sarah, va tutto bene, dai!’ sento la voce di Mugen. La ragazza bionda tenta di dissuaderlo dal combattere. Mi avvicino.
‘Bimba, levati di torno, è una cosa tra uomini!’ le dico.
‘Jax, prova a toccala e ti farò rimpiangere di essere nato. E’ una cosa tra me, te e Alphonse, non coinvolgere altri. E’ il mio solo desiderio.’
‘Uhuh, te lo avevo già promesso di non toccare nessuno, sono comunque un gentiluomo, regalo sempre un ultimo desiderio.’
‘Ma Laura l’hai picchiata senza ritegno.’ dice Alphonse.
Pff, idioti, a voi cosa ve ne frega di ciò che faccio?
Laura ha tradito la mia fiducia, meritava questa piccola lezione. Andare a letto con il compare dell’omicida.
Mugen, tu hai ucciso la sola cosa che mi spingeva a vivere, vivevo solo per far felice la mia Peneope e tu... tu... quel giorno la salutasti e lei attraversò la strada per venirti incontro. Incontro a te e ad Alphonse... Incontro alla morte...
Chiamatelo come volete, incidente, omicidio colposo, nulla cambierà l’identità del colpevole.
Ho ormai votato la mia vita all’uccidere Mugen, non ho altri obbiettivi. Giusto o sbagliato che sia lo farò, voglio portare a termine lo scopo della mia vita.

Moqui
E così lo scontro sta per inizare...
Siamo in giardino, sul retro, qui c’è tutto lo spazio che serve. Ricordo quando mi allenavo qui con Mugen, ora sono qui per vedere se anche a lui quegli allenamenti hanno giovato.
Sto fumando una sigaretta e ne ho già pronta un’altra, sono nervosissimo
Sam è seduto e guarda il campo con severità e facendo trasparire un odio viscerale per Jax. Sarah ha preferito non assistere e Gigi e Teresa si tengono vicini per confortarsi l’un l’altra. Laura è in piedi e osserva i tre senza far trasparire nessuna emozione.
Gli amici di Alphonse e Mugen se ne stanno lì pronti a non intervenire, sanno come Mugen sia orgoglioso su queste cose. Pure io fremo, ma so che se intervengo Mugen non mi parlerà mai più.
Sophie l’ho lasciata a fare compagnia a Sarah, non voglio che veda questo spettacolo macabro. Anche Luke è rimasto in casa, Raffaella non voleva che vedesse il padre rischiare la vita. Raffaella è davvero terrorizzata, non conosce Jax, ma dall’alone che gira in casa ha capito che è una cosa molto seria.
Poi finalmente una voce spezza questo silenzio infernale, questa quiete prima della tempesta.
‘Aaallora Mugen, Alphonse... Siete pronti?’ gli domanda Jax.
‘Fai tu la prima mossa!’ lo invita Alphonse.
Jax si carica e si lancia contro i due.
Lo scontro è iniziato...

Sarah
Un boato proviene dal giardino. Hanno iniziato.
Mi chino e cerco di calmarmi, vorrei che Sam fosse qui. Tengo Sophie in braccio e continuo ad accarezzarla, ma pian piano inizio ad avere i sensi di colpa, poiché mi pare di usarla come se fosse una pallina antistress.
‘Sophie, tu sai cosa sta accadendo vero?’ le domando.
‘Beh, un tipo cattivo vuole farci del male e lo zio Mugen sta cercando di proteggerci insieme ad Alph, giusto?’ dice, con un tono così innocente che solo una bambina può avere.
Mi commuovo e dentro di me supplico di tornare ad essere una bambina di 3 anni, come al tempo in cui Sam iniziò il suo viaggio. Sono passati 15 anni ormai, è incredibile...
Mi chino su me stessa, cercando di trattenere le lacrime.
Vorrei essere più forte.
Vorrei non dipendere più da mio fratello...

Emanuel
Mi siedo accanto ad Andrew, è molto triste in questi giorni...
‘Avanti Andy, non è colpa tua.’ gli dico, mettendogli una mano sulla spalla.
‘No, lo so... Rimpiango di non poter essere stato lì a salutarlo, una lettera è ben poca cosa.’
‘Avanti, l’hai fatta col cuore. Poi lui sapeva che non potevi far saltare la tua copertura, ti sei finto morto per continuare meglio le tue indagini su Adramaleus e su come liberarci dalla maledizione, non farne un cruccio. Spero solo che tu non abbia perso la motivazione per combattere, se la perdi tu...’
‘No, tranquillo, ora ho addirittura più ragioni per combattere Adramaleus.’ dice. Non capisco bene.
‘Intendi che hai un motivo in più per combattere?’
‘No, un motivo in più per morire.’

Mugen
Jax si fionda subito contro di me, mirando al mio collo. Gli afferro il braccio giro su di me e lo butto in terra. Lui si rialza e mi tira un calcio.
Ci scambiamo dei rapidissimi colpi. Alphonse lo colpisce alle spalle, io lo afferro e lo colpisco al volto.
Jax fa due passi indietro.
‘Non male, lavorate bene di squadra, eh?’
‘Anche tu hai la scorza dura.’ gli dice Alphonse, che subito si carica gli punta un cannone in faccia e gli spara in faccia una potentissima idrovampata. Se non fosse un pokémon d’erba se la vedrebbe brutta.
Mi preparo per vedere Jax ricomparire dalla nuvola di vapore e assalirci, invece quando il fumo si dirada non c’è più.
‘Alph, dietro di te!’
Alphonse si gira, cerca di contrattaccare ma...
‘Allora, per prima cosa occupiamoci di quei fastidiosi cannoni!’ esclama Jax. Alphonse si sposta ma Jax con un rapido e preciso colpo taglia di netto il cannone destro.
Resto stupito, pure Alphonse rimane allibito. Jax invece ride e con un pugno lo scaraventa a terra, mettendogli un piede sul petto.
‘Voi blastoise siete debolissimi, se non fosse per quei cannoni sareste davvero inutili. Ti preferivo da wartortle, eri più agile!’ lo sfotte.
Colgo subito l’occasione per lanciarmi contro di lui, ma alza il gomito e para il pugno, rispondendo con un foglielama terribilmente potente. Inizio a perdere sangue da tutte le parti.
Accidenti, pensavo di avere maggiori speranze, invece...
Ma devo dare il tutto per tutto, non voglio morire ora.
Mi rimetto in posa e inizio a caricare la mia introforza di tipo Drago il più potente che posso. Jax si lancia contro di me, sicuro di vincere, caricano un’energipalla.

Sam
Una luce accecante investe tutto il giardino, l’onda d’urto provocata dalle due sfere era pazzesca. Jax sarà forte ma Mugen non scherzava con quell’introforza. Ricordo che quando si allenava non esibiva questa potenza, forse si tratteneva?
Mugen è un vero genio dei combattimenti, pure Moqui ne è stupito.
Però...
Non sopporto di stare qui a non far nulla, voglio agire, voglio...
DAAAH!
Sto quasi per lasciarmi andare, quando Moqui mi trattiene e mi guarda.
‘No Sam, Mugen e Alphonse sono orgogliosi, anche tuo padre avrebbe rispettato questa loro scelta di concluderla da soli. Sono affari loro, noi non c’entriamo... E... scusa se ho tirato fuori tuo padre.’
Mi fermo un secondo e lo guardo.
‘Fa nulla, hai ragione...’
Non posso far altro che rimanere a guardare e sperare per il meglio.

Alphonse
Quando il fumo si dirada Jax assale Mugen e lo colpisce alla gola. Osservo il mio amico cadere a terra e cercare di rialzarsi, senza farcela.
Che sia davvero la fine?
Non oso immaginare a quanto Jax si sia allenato in questi anni.
Io invece non ho fatto nulla, faccio schifo. Eppure... Forse posso salvare la situazione, salvare il mio amico. Mi rialzo a fatica, dolorante e carico il solo cannone che mi è rimasto.
Per fortuna mi ha tranciato il destro, con quello sinistro miro meglio, almeno da quando mi sono... ho perso l’occhio destro e uso tutta l’acqua in corpo per colpire Jax.
Lo sceptile perde l’equilibrio e cade in terra. Subito gli salto addosso e inizio a prenderlo a pugni.
‘A-Alphonse...’ mormora Mugen.
‘Sta zitto amico, ora lo sistemo io!’ continuo a colpire ripetutamente la faccia di Jax, anche un duro come lui li sentirà i miei pugni. Sarò anche lento e goffo ma se dico di picchiare picchio!
Jax tenta di liberarsi tirando calci al mio carapace, che ovviamente tiene bene i colpi.
Poi all’improvviso sento i suoi artigli intorno al mio collo stringersi sempre di più. Pian piano mi manca l’aria e i miei colpi si fanno più goffi, la situazione si ribalta, ora è lui ad avermi steso a terra ed io che tento di liberarmi.
Una sfera di energia colpisce Jax che rotola di lato ed io mi rialzo subito ansimando e cercando di recuperare più fiato possibile.
‘Grazie amico mio...’ dico, con la voce roca.
‘Di niente, mi pare il minimo, ora tocca a me.’
Osservo Mugen partire all’attacco, noncurante delle ferite.
‘MUGEN ATTENTO TI PREGO!’ sento l’urlo di Raffaella. olo in quel momento realizzo quanti stanno a guardarci combattere, prima ero così preso che...
Raffaella, ti prometto che tuo marito non morirà, a costo della mia vita. Mugen per me è un vero e proprio fratello, darei la vita per lui.
Poi Mugen, amico mio, tu hai una famiglia e una donna che ti ama, non puoi deluderli.
Lo osservo combattere disperatamente con la nostra nemesi, incassando colpi mortali. Non ho idea di come potremo vincere ma vorrei almeno non vederlo morire.
Senza curarmi delle mie condizioni parto all’attacco, voglio essere solo io a rischiare.

Jax
Mugen è mio, un solo colpo ed è morto. Alzo il braccio affilando la lama al massimo e affondo.
Sento però il colpo bloccarsi su qualcosa di duro. Alphonse si è frapposto tra me e il colpo, proteggendo il suo amico. Subito si gira e con un pugno in bocca mi scaraventa per terra.
Mi rialzo subito e comincio a scambiare colpi con lui.
‘Alph, che fai? Sei stremato lascia fare a me!’
‘Stai zitto amico, tu hai una moglie e un figlio a cui badare, io no!’
Ahah, stupido, darebbe la vita per il suo amico? Tanto ucciderò entrambi, senza timore e finalmente mi sarò levato questo peso dalla coscienza. Se poi i suoi amici vorranno uccidermi ben venga, ormai sarò libero da questo fantasma...
Penelope...
Colpisco Alphonse in pancia e appena barcolla con un calcio lo lancio a qualche metro da me.
Alzo la mano e carico un’energipalla definitiva, dopotutto devo farla finita una volta per tutte.
‘Addio Alphonse!’
Sparo il colpo che esplode in un turbine luminoso, un tipo acqua ci rimarrebbe secco, poco ma sicuro.
Quando la luce torna normale e le foglie si diradano vedo una cosa che non mi aspettavo, una luxray albina in piedi davanti ad Alphonse, sta tremando tutta e alla fine cade in terra, esanime.
Alphonse subito si china su di lei, chiedendole perché.
‘Wendy, ma che cazzo fai? Perché?’ urla il blastoise tenendo in braccio la luxray.
‘Uff.. Alphonse...’ mormora ‘Beh, non c’è motivo, tu sei più giovane di me, devi vivere.’
‘Wendy, smettila di dire simili cazzate, ti prego... Perché lo fai?’
‘Alph... beh... forse questo non era il momento migliore per dirtelo ma...’
Osservo Mugen avvicinarsi e controllare le condizioni della luxray. Non deve stare affatto bene, si è presa in pieno un mio colpo dopotutto. Poveraccia, non volevo che ci finisse di messo qualcun altro ma ahimé, è la vita...
‘Wendy?’ Alphonse la scuote, e la luxray tenta di parlare... O meglio, sembra che sia lei a non voler parlare.
‘Alph... è che io ti a...’
Osservo la luxray cadere a terra, probabilmente morta. Sento un silenzio tombale incredibile, Alphonse resta chino su di lei, tremolante. Mugen guarda sconvolto la scena e così tutti quanti gli spettatori.
Mi ricorda...
Mi ricorda me quando morì Penelope, io chino su di lei, tremavo e la mia amica luxio mi guardava. Poi però...
Wendy, che fosse proprio lei, la mia Wendy?
‘WENDY!!!’ grido. E’ ovvio che sia lei, dopotutto è qui con Laura. Allora...
Ho ucciso quella che al tempo era la mia migliore amica?
No... non ci credo.
No...
Cado in ginocchio, con la testa tra le mani. Volevo la vendetta, ma non a questo prezzo, non a questo prezzo! No, ti prego dimmi che è un incubo, dimmi che...
No, le ferite sanguinano e il dolore è troppo acuto per essere un sogno. Questa è la fottuta realtà.
Alphonse si rialza e mi guarda, con un odio negli occhi che gli arde sin dal più profondo del cuore.
Non riesco a muovermi mentre lui di corsa mi afferra il collo e mi butta in terra.
Ogni pugno, ogni colpo che mi infligge scarica su di me un odio profondo, un odio meritato. Sto soffrendo, vorrei morire piuttosto che provare questo dolore, io...
Credo di aver capito, ho capito che ho guardato nella direzione sbagliata.
Ho cercato la vendetta e non la pace, Penelope non avrebbe voluto questo. All’improvviso mi pare di smettere di sentire il dolore, di non sentire più i pugni di Alphonse lacerarmi il corpo, mi sento tiepido e apro gli occhi.
Davanti a me vedo Penelope, alzo la mano per raggiungerla. La prendo e la avvicino a me abbracciandola forte, ora che l’ho ritrovata non voglio che niente ci separi.
Tutto intorno a noi due si sfoca, come vapore al vento...
Ti amo Penelope.

Mugen
‘Alphonse fermati! Ti prego fermati!’ tento di staccare il mio amico dal corpo esangue di Jax, anche se lui...’
‘Lui non merita pietà, non la merita, è uno stronzo, uno stronzo, UNO STRONZO!!!’
‘Alphonse, non lo vedi che è morto? Picchiare un cadavere non ti ridarà Wendy!’
Alphonse sembra cedere e lascia cadere il corpo di Jax. Quello sceptile è morto con un sorriso sulle labbra, chissà a cosa pensava. Probabilmente... qualcosa che lo turbava, e gli ha fatto perdere la voglia di combattere. In un certo senso sono sollevato, di questo passo ci avrebbe ucciso.
Ma ora... Alphonse...
E Wendy.
Mi avvicino a lui, che tiene il corpo di Wendy in braccio, tutti accorrono a controllare, prima tra tutti Laura. Le è appena morto il marito, non sopporterebbe una seconda morte.
Però...
‘E’ VIVA!’ grida Gigi appena la vede. ‘PRESTO, PORTATE DELLE BENDE!!!’
Alphonse sussulta e controlla il polso di Wendy.
‘E’... E’ vero!’ esclama ‘E’ un miracolo!’
La giornata andò avanti così, eravamo tutti abbastanza felici, nessuno ci aveva rimesso le penne, a parte Jax. In fondo mi dispiace per lui, speravo di farlo ravvedere, lo speravo sul serio.
Ovviamente lo abbiamo fatto seppellire degnamente, nessun morto merita un trattamento penoso, ormai non nuocerà più a nessuno.
Il dottore dice che Wendy è in condizioni abbastanza critiche, ma non è in pericolo, si riprenderà senza problemi. Ora però mi domando come finirà tra lei e Alph, dopotutto gli si è dichiarata.
Laura invece è la sola che non era felice, probabilmente anche lei non voleva la morte di Jax e la capisco. Tuttavia ho notato con stupore che non se l’è presa con Alphonse, ha solo detto.
‘Alla fine si è scelto la sua strada, non posso farci nulla ormai... Solo avrei voluto sapere cosa realmente pensava di me. Mi odiava o era disposto anche lui a perdonarmi?’
Ed io le ho risposto.
‘Non lo sapremo mai, ma Jax, per quanto poco sveglio non è stupido, probabilmente avrà capito le tue ragioni e probabilmente non ti odiava come diceva, per me era solo una maschera per mostrare quanto mi odiasse. Lui odiava me, non te.’
Forse le avrò detto una mezza verità, ma almeno ora sta meglio.
E’ stato un duro colpo per la famiglia Bellat questo, ma spero che ci rialzeremo e continueremo come sempre, siamo una famiglia in fondo!

Dado
Mi avvicino di soppiatto a mia moglie e la spavento abbracciandola da dietro. Lei grida e lascia cadere le lettere che stava controllando.
‘AAH, Dado, non lo vifave più!’
‘Ahahah, dai, scusa.’ la bacio e raccolgo le lettere.
‘Uhm, sono le solite bollette? Le porto a Marcus.’
‘Dado, cvedo ce ne sia una pev te.’ mi dice.
‘Oh?’ le sfoglio tutte poi ne vedo una con su scritto “A Pinna Mozza”, non ha francobolli o timbri vari ma un solo disegno.
Un disegno che conosco fin troppo bene...
 
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CAT_IMG Posted on 28/1/2012, 18:47
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l'unica cosa di cui bisona davvero avere paura è la paura stessa

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davvero molto bello fose uno dei capitoli migliori. finalmente in pt torna un po di azione un unica cosa cerca di non sospendere sempre le frasi
 
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CAT_IMG Posted on 28/1/2012, 19:09


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davvero molto bello fose uno dei capitoli migliori. finalmente in pt torna un po di azione

GRAZIE :D
CITAZIONE
un unica cosa cerca di non sospendere sempre le frasi

okay
 
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¬S o f i a*
CAT_IMG Posted on 28/1/2012, 19:56




Bellissimo capitolo ** la lotta è magnifica
bravo eow ;3
NNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO JAXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX!!!! EOW SEI UN MACELLAIO
 
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CAT_IMG Posted on 28/1/2012, 19:56


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:ahah:
 
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Reshy~*
CAT_IMG Posted on 29/1/2012, 17:21




Figone :asd:
quoto blood e ci sono alcune ripetizioni fastidiose..tipo "sta tranquillo amico" , "bimbo-bimba" e un'altra che non ricordo ma comunque bel lavoro :sese:
 
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CAT_IMG Posted on 29/1/2012, 18:14


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Oh, grazie reshy :'D
Sapete, non cadere in ripetizioni è la cosa più difficile di tutti, specie in racconti lunghi come questi T_T
 
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Rodja95
CAT_IMG Posted on 8/3/2012, 10:03




Ah! Era da tanto che non leggevo uno dei capitoli, e devo dire che non mi ha deluso! Lo scontro lo hai descritto piuttosto bene, e ti ringrazio del fatto che tu non abbia ucciso Wendy (altrimenti a quest'ora saresti morto e sepolto sotto cumuli di cemento armato), adoro i Luxray e ora vado subitissimo a vedere come va a finire tra lei e Al!! Awwww *w*
 
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CAT_IMG Posted on 8/3/2012, 19:57


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Ahah, beh ad essere sincero sto cercando di pensare come farla finire tra loro due, non ho le idee chiarissime, sono troppo preso dalla fine della 4° saga :asd: :(
 
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8 replies since 28/1/2012, 18:15   115 views
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