C85 - Ordalia, PT - 5

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CAT_IMG Posted on 31/1/2013, 14:33


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Da dove meno te l'aspetti.

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Blackthorne (flashback)
Cammino lentamente nella melma, disperato.
Ogni cosa è perduta, mia sorella, i miei amici, la mia casa... Aliné, la mia piccola Aliné.
Perché? Perché?
Perché vivo se devo soffrire?
Perché non riesco a vivere una vita normale?
La vita ha un senso o è solo lo scherzo di un Dio crudele?
Uno scherzo di nome Romeo, è lui la causa di tutto, lui e quella sua fottuta banda.
Mi hanno levato tutto, pure l'onore...
Posso solo arrancare nel fango finché non muoio di stenti, come un cane.
Vago senza meta finché non mi fermo dalla stanchezza, cadendo a terra mezzo morto. Qualche passante mi vede ma mi scansa, come fossi un poveraccio che mendica.
Ma non me ne frega, tanto sono a pezzi, fisicamente e moralmente.
Aliné, vorrei il tuo caldo abbraccio...
Jadis, vorrei i tuoi saggi consigli...
Amici, vorrei che foste qui a divertirvi insieme a me...
Casa mia, vorrei essere tra i tuoi muri sul mio caldo letto...
Vorrei, ma non posso.
Dio, ti sei forse scordato di me? Oppure sono la tua marionetta su cui sperimenti fin dove puoi essere sadico e malvagio?
Scendi in terra e prova a ridermi in faccia, ti sfido!
Sono così devastato che non mi rendevo conto di dire ciò che pensavo ad alta voce, tutto ciò che mi stava passando per la testa in quel momento usciva dalla mia bocca.
Sono davvero alla fine...
Sento freddo, la morte è vicina. Non resta che abbandonarmi.
Mentre socchiudo gli occhi sento una strana voce e vedo il suolo intorno a me illuminarsi. Cerco di guardarmi intorno, da… Dove viene la luce?
Sono forse morto?
Sento la fatica sparire e mi rialzo, guardandomi intorno. E' il punto dove sono caduto, non sono in Paradiso...
Poi vedo davanti a me stagliarsi una figura enorme e alata, ergendosi come un monolite nero davanti a me.
Non so cosa sia ma la mia mente e il mio istinto mi suggeriscono che è un essere superiore, qualcosa che non posso comprendere.
'Sei Dio?' gli domando.
'Sì, mi chiamo Adramaleus Blanco. Tu chi sei?' dio... ha risposto forse alla mia preghiera? E' venuto per deridermi?
Resto muto, continuando a guardarlo.
'So che hai sofferto molto, voglio porre fine alle tue sofferenze e regalarti un raggio di speranza. Sono onnipotente. Avanti, dimmi cosa vuoi? Soldi? Fama? Vita Eterna? O più semplicemente vuoi riportare indietro i tuoi cari deceduti?'
Non riuscivo a crederci, riportare qui da me Aliné, Jadis e tutto il Nono Cielo?
Dio... davvero vuoi farmi questo regalo?
Non ho bisogno di prove, so che tu Puoi...
'Avanti giovane umbreon, dimmi chi sei.' a questa richiesta tutto ciò che posso fare è inchinarmi.
'Sono... sono il vostro umile servo.'
'E' proprio la risposta che volevo sentire. Ora, per concessione di tuo padre riceverai la mia banedizione.'
'Concessione... di mio padre?' domando, poi mi fermo 'Mi scusi per la mia presuntuosa domanda, Dio.'
'Non importa, meriti di sapere. Tuo padre, Blake, è in realtà quello che per voi è il leggendario Orion. Era il mio più devoto servo fino a che non è tragicamente morto. Però in punto di morte ha lasciato un segno in te, sin da quando eri appena nato. Ti sollevò con la bocca, afferrandoti da dietro il collo e lì ti impresse il mio segno. Per ragioni che capirai a breve, non posso muovermi dalla mia reale posizione, se sono qui è per volere di tuo padre.' Ricordo quando papà mi sollevava da terra, ero così piccolo e fragile, non avevo idea di cosa mi sarebbe accaduto.
Accetto in silenzio tutto quanto, devo fidarmi di Dio.
'Ora' dice 'preparati perché diventerai mio, succedendo a tuo padre. Se mi servirai con fedeltà riceverai ciò che vuoi quando finirai il tuo incarico.'
Ciò che più voglio è riportare qui da me la mia amata e la mia famiglia.
'La servirò con devozione, Dio.'
'E così sia.' Dio staccò una piuma dalla sua ala sinistra ed iniziò a scrivere nell'aria. 'L'umbreon di nome Rouges entrerà nelle mie schiere con immensa fedeltà. Il simbolo riportato sarà il suo unico legame e il sigillo lasciatogli da Orion sarà il vincolo che ci lega. Dono dell'Immortalità, dono del Richiamo, dono dell'Energia. Lo hanno conosciuto come Rouges, adesso sarà Betelgeuse, la Devozione!'
Appena pronuncia l'ultima parola, con solennità, sento una fitta atroce dietro al collo, un dolore così forte da non farmi respirare. Arranco in terra, annaspando e contorcendomi.
Cosa accade? Cosa? Forse Dio mi stava deridendo?
Il dolore si propaga per tutto il corpo quando d'improvviso sparisce del tutto. Mi rialzo e osservo il mio corpo. Il pelo è grigio e i cerchi sono verdi. La mia amata zampa albina ora è nera come la pece.
Sento che la volontà del Signore è assoluta, non gli disobbedirei per nulla al mondo.
'Io sono Betelgeuse.' proclamo solennemente 'Rappresento la Devozione assoluta verso Dio.'

Moqui
Stiamo andando avanti ormai da una mezz’oretta.
‘Aaah, Emanuel, ma quanto è lungo?’ Mugen si lamenta.
‘Non lo so, ma c’è ancora abbastanza.’ Risponde Valiant.
‘Pfft, io speravo di combattere, possibile non arrivi nessuno?’ dice, stiracchiandosi.
Io fossi in lui non desidererei così tanto la lotta, anche se Emanuel dice che siamo in grado di affrontare il Quintetto, non possiamo garantirci la vittoria contro Betelgeuse o Adramaleus. La priorità infatti è impedire il risveglio.
‘Poi c’è inoltre una cosa che non ho capito. Perché non abbiamo fatto fuori Marcus direttamente?’
Emanuel si gira e lo guarda.
‘Perché è forte e anche se lo avessimo ucciso Black avrebbe fatto completare le ricerche ad un altro scienziato. Insomma, quell’umbreon è tutto fuorché sprovveduto.’
‘Non mi quadra, anche se glielo impediamo oggi non è che tra cento o duecento anni si ripropone questo problema?’ Sam interviene nel discorso.
‘Eh…’ sospira ‘Quello sarà un problema di chi ci sarà allora. Purtroppo non c’è modo di salvare il mondo indelebilmente, ormai Betel ha le chiavi per spezzare quella maledizione e anche se glielo impediamo ora ci riproverà.’
‘E non possiamo trovare un modo di sistemarlo per sempre?’ domando io stavolta.
‘Eh, no, Moqui, Adramaleus è immortale e Betelgeuse è probabilmente fuori dalla nostra portata. Insomma, anche se riusciamo a sconfiggere Marcus non è detto che ne usciremo vivi.’
Deglutisco, un po’ intimorito.
L’aria è diventata ancora più pesante dopo quella frase e sinceramente ho poca voglia di morire in questo postaccio. Mi chiedo anche cosa starà facendo Dado in questo momento.
Sentiamo qualche rumore, seguito da qualche gemito di dolore. Rumori sconnessi e rimbombanti, fino a che un muro sulla parete si apre facendo uscire un enorme polverone.
In mezzo ai riccioli di fumo si scorge una figura massiccia che dice:
‘Aargh! Al diavolo questi ascensori del cavolo!’
Quando il nuvolone si dirada osserviamo davanti a noi un blastoise dorato, dal guscio bianco e gli occhi rosso sangue. Ci guarda, un po’ annoiato.
‘Voi siete gli elementi molesti, eh? Io sono Nettuno, l’Arroganza.’
Osservo immediatamente che il suo sigillo è sul ginocchio, abbastanza in bella vista.
‘Hai intenzione di farci passare?’ gli domanda Musashi ‘Sennò dovremo passare alle maniere forti!’
‘Oh!’ esclama sorpreso ‘Il grande Sonsaku, compagno caro di Orion. Betelgeuse mi ha parlato molto di te.’
‘Ti do un consiglio, arrenditi e forse ti lasceremo in vita.’
La voce di Musashi è molto profonda e, nonostante la sua taglia, riesce ad intimorire chi gli sta vicino. Tipo me. Ammetto che non mi aspettavo questo effetto, in sei anni che lo conosco non aveva mai usato quel tono.
Nettuno invece non sembra spaventato.
‘Pft, posso farvi tutti quanti fuori in un secon…’
Non termina la frase che Emanuel lo zittisce con un poderoso calcio sul muso, calpestandogli la faccia. Lui cade in terra all’indietro e l’hybrid biondo gli cammina sopra come se fosse uno zerbino.
Anche Solomon, Valiant e Musashi gli passano accanto ignorandolo. Lui si rialza e guarda infuriato i quattro dietro di lui.
‘Come osate fare una simile cosa al Grande Nettuno!’ grida. Poi si gira verso di me. ‘Tu! Tu sembri più debole!’ Fa un passo indietro e mi carica.
Ok Moqui, ricordati l’addestramento.
Lo intercetto facilmente e lo colpisco in pancia con un pugno. Senza nemmeno sforzarmi tanto. Lui arretra tenendosi la pancia e io mi limito a passargli accanto aggiungendomi a Emanuel. Anche Sam fa lo stesso, capito l’andazzo lo ignora e gli passa accanto.
Solo Mugen resta indietro.
‘Che hai intenzione di fare?’ gli chiede Sam.
‘Resto qua indietro, visto che sono meno forte di voi è meglio se mi occupo di questo pesce piccolo. Magari da solo non sarà un granché, ma cosa accadrebbe se vi attaccasse insieme agli altri?’
‘Va bene, allora noi proseguiamo. Fai attenzione!’ gli dico. Lui fa un cenno della mano e mi sorride.

Mugen
‘AH! VOI NON ANDATE DA NESSUNA PARTE!!!’ esclama Nettuno, puntando un cannone verso il gruppo. Gli afferro una spalla e lo intimo di voltarsi.
‘Sono io il tuo avversario.’ Gli dico, lapidariamente. Lui fa una smorfia.
‘Non guardarmi come se fossi una mezza checca, sono solo stato preso di sorpresa. Vedrai quanto sono forte!’ detto questo mi punta contro un cannone e spara con tutta la sua forza.
Mi basta muovere leggermente la testa a destra per scansare il colpo.
‘Ottima mira.’ Mi complimento con lui. Sul suo volto si disegna un’espressione di rabbia.
‘Maledetto stronzo!!!’ grida, continuando a cercare di colpirmi. Invano.
Tiro una pedata per terra causando un lieve terremoto, lui trema e cade per terra, di guscio. Lo osservo agitarsi cercando di rimettersi in piedi. E questo sarebbe un membro del temutissimo Quintetto?
Alla fine riesce a rialzarsi e mi chiede perché ho aspettato che fosse di nuovo pronto a combattere quando potevo finirlo mentre era a terra.
‘Beh, ho rispetto degli avversari, anche quando sono delle mezze calzette.’
‘TUUUUU!!!!’
‘Non sai fare nient’altro oltre che urlare?’ gli chiedo.
Lui mi carica infuriato, con l’intenzione di travolgermi con la sua mole usando Capocciata. Io non mi faccio spaventare e concentro la mia introforza di tipo Drago nel pugno destro.
Quando lui mi è vicino lo colpisco in piena testa. L’onda d’urto smuove i detriti attorno a noi e fa alzare anche qualche mattonella.
Devo ammetterlo, questo colpo non era affatto male.
Lui indietreggia, massaggiandosi la fronte, visibilmente arrossata.
‘Ahah.ah…ahah… Non mi hai fatto…. Fatto nulla.’ Mormora tra sé e sé, barcollando. Ho capito che è Arrogante, come dice lui, però c’è un limite all’arroganza prima di diventare pura stupidità.
All’improvviso sento una forte fitta sul mento e vengo sbalzato in aria, quasi fino a sbattere la testa contro il soffitto. Che diavolo? Quando si è mosso per tirarmi un pugno?
Cado a terra di schiena, facendomi parecchio male e mi rialzo, dolorante.
‘Ma quando..?’
‘Ahahahahah!’ ride sfrenatamente ‘Ci sei cascato. Ci siete cascati tutti. E’ la mia tipica strategia fingermi un povero imbecille per farvi abbassare la guardia e poi colpirvi a tradimento!’
E’ una strategia molto vigliacca, ma incredibilmente efficace. Non mi scompongo però, anzi, mi metto in guardia fissando il mio avversario con molta più serietà rispetto a prima.
Lo vedo sparire di botto, pronto a riapparire da qualche altra parte. Sento un rumore. A destra! Colpisco con un pugno in quella direzione, poi mi sento travolgere dal lato opposto.
‘Too late!’ esclama in inglese, mentre cerco di asciugarmi il sangue che esce dalla mia bocca.
‘Beh, complimenti per la strategia, sei più forte di quello che mi aspettassi.’
‘Oh, e io sono anche il più debole del Quintetto, tra me e Betelgeuse c’è un abisso incommensurabile!’
‘Eh, ti ringrazio, è un’informazione utile. Quando ti avrò sconfitto ti garantisco che non sottovaluterò nessuno del tuo gruppo.’
‘Sempre se ci arriverai!’
Sparisce di nuovo, similmente a quanto fatto prima. Stavolta però lo intercetto e lo colpisco con un poderoso Martelpugno in piena testa, la quale gli rientra nel guscio. La tira fuori e serra i pugni.
‘Mi hai forse preso per il gioco dello schiacciatalpa!?’
Detto questo si avventa su di me e ci scambiamo in rapida successione una lunga serie di colpi e parate, senza che però nessuno riesca a prendere il sopravvento.
Ad un certo punto lui mi afferra e mi scaraventa contro il muro, trattenendomi le braccia e puntandomi un cannone in faccia.
‘Sai vero che pressione può raggiungere il getto di uno di questi gioiellini? E’ abbastanza alta da tirarti via la carne dalle ossa e frantumarti il cranio!’
‘E tu non puoi spararlo ora.’ Rispondo, con sicurezza.
‘Eh?’
‘Ho passato tanti anni ad allenarmi con un blastoise, credi forse che non conosca i vostri limiti e come contrastarli? Nella posizione di ora non solo verresti sbalzato via, ma non riusciresti quasi a farmi niente, sono in una posizione favorevole per resistere al colpo. Senza contare che di colpi in faccia con quei trabiccoli ne ho presi molti.’
Lui inizia a sudare freddo, ha capito che ho smascherato il suo bluff.
‘VA AL DIAVOLO!!!!’ urla, perdendo la calma e sparando. Come avevo previsto il colpo mi fa ben poco e lui viene scaraventato dal suo stesso rinculo contro la parete, facendola tremare e causando il crollo di qualche frammento di roccia.
Si rialza, nuovamente in forze, a prova della coriaceità dei sureivas.
Credo sia il momento di usarlo.
Quando ho visto Moqui impegnarsi tanto per creare il Lilio Candidor ho deciso che avrei dovuto fare qualcosa anche io per non rimanere indietro. Forse non sarò forte come lui, ma di certo devo dare del mio meglio.
A differenza sua non dedico questa mossa a nessuno in particolare, ma se dovessi scegliere probabilmente direi che la dedico ad Alphonse, Chiquito, Leaude e Edward. Non gli ho nemmeno dato un nome in effetti. Andavo per “Pugno Supremo dell’Amicizia Rotolante” ma non è molto interessante in effetti.
Ho guardato troppi cartoni animati giapponesi da piccolo.
Carico la mia introforza nella mano destra, fino a generare un’aura viola e bianca attorno al braccio. Cammino lentamente verso il mio nemico tenendo salda la concentrazione. Vediamo se in sei anni questa mossa è diventata potente come speravo.
Prima che io possa colpirlo, lui si rialza di scatto e mi afferra le braccia.
‘AHAHAHAH!!! Altra trappola! Sai che ogni membro del Quintetto ha un’abilità speciale che esula i suoi limiti come pokémon? Per esempio io posso generare elettricità a oltre un milione di volt con i miei indici. Preparati ad una bella scarica!’
Vengo travolto da una potentissima corrente elettrica, mentre Nettuno ride nuovamente ad alta voce
Finito l’attacco lo guardo.
‘Grazie.’ Gli dico.
‘COSA?!? Perché non sei morto stecchito?!’
‘Sul serio non sai che gli swampert sono di tipo terra? La terra non conduce.’
Lui trasalisce, terrorizzato, vedendo l’aura intorno al mio braccio intensificarsi. E’ un colpo che diventa più potente tante più botte prendo, che siano efficaci o non. La cosa che lo rende spaventoso è che realizza sempre un colpo superefficace, indipendentemente dal tipo dell’avversario.
‘Ruggito dello Squalo!!!’ grido, colpendo in piena pancia Nettuno, schiacciandolo contro la parete. L’onda d’urto si rivela così potente da disegnare le fauci di uno squalo sulla parete, mentre il blastoise sputa sangue e cade svenuto a terra, con gli occhi vitrei.
‘Mi dispiace, hai perso.’ Gli dico, sedendomi a terra per riposarmi.
E’ un colpo molto stancante da usare.
‘U… uccidimi…’ mormora, riprendendosi momentaneamente, ma rimanendo incapace di muoversi.
‘No, sarebbe un favore troppo grosso. Poi so che voi siete mentalmente dominati da quel dio, non volete davvero combatterci.’
‘Gh… tanto… non ci fermerai…’
Esala così un ultimo sospiro e poi si accascia nuovamente a terra, privo di sensi.

Emanuel
Stiamo proseguendo incessantemente, pronti all’arrivo di un altro membro del Quintetto.
‘Emanuel, Mugen come se la starà cavando?’ mi chiede Moqui.
‘Ah, lui? Se mette bene a frutto quello che gli ho insegnato può farcela tranquillamente. Nettuno è il più debole tra i membri del Quintetto.’
‘Sapresti farmi una classifica della forza?’
‘Ah, è difficile, non so esattamente fin dove possono arrivare. Betelgeuse sicuramente al primo posto, poi immagino ci sia Efesto e infine Gaia e Ogma. Nettuno è ultimo solo perché è fondamentalmente stupido.’
‘Betelgeuse fuori dalla nostra portata rivelarsi potrebbe, tutti insieme attaccarlo dovremo.’
‘Anche in quel caso non so se...’
‘AIUTOOOO!!!’ implora una voce. E’ una voce da bambino.
Mi vedo arrivare un giovane servine con gli occhiali. E’ il figlio di Dado?
‘Denis?!’ esclama Moqui, passandomi davanti.
‘Ah..aa! Zio! Zio Moqui! Aiutateci, ci, ci hanno attaccato, e…. AIUTO!!’
Io e Sam ci mettiamo in guardia guardando uno le spalle dell’altro, mentre Moqui cerca di calmare il piccoletto per farsi dire cosa succede. Certamente c’è di mezzo il Quintetto.
‘Denis, restami vicino, andiamo ad indagare.’
‘Stiamo noi davanti.’ Dice Sam.
Mentre scendiamo le scale Denis ci spiega che una torterra e un unown stanno attaccando Emerald e Sapphire.
Che diavolo significa? Marcus ha forse fatto attaccare i suoi stessi pokémon? Non che mi stupisca, ma a che pro? Che sia tutto un piano di Blackthorne?
Non ho molto tempo per farmi altre domande, visto che iniziamo a sentire i rumori della lotta. Non so se in questi sei anni quei due abbiano fatto progressi, ma non sono certo all’altezza di gestire una lotta simile.
Infatti non appena scendiamo le scale mi vedo Emerald strisciarmi ai piedi, dopo essere stato colpito da una codata di Gaia.
‘Ogma, sei dannatamente inutile.’ Gli dice la torterra.
‘Non è colpa mia se sono di tipo buio!’
‘E’ colpa tua che non sai fare altro che mosse di tipo Psico!’
Ogma e Gaia tendono sempre a bisticciare tra di loro, per ogni cosa. Aiuto Emerald a rialzarsi e lui mi guarda stupito. Ma ora non posso curarmi di lui.
Vedendomi arrivare i due sureivas hanno cessato il loro assalto e hanno cominciato a guardarmi. Gaia occupa quasi metà stanza, è davvero gigantesca persino per essere una Torterra. Ogma invece si avvicina a noi e ci fluttua intorno, scrutandoci perplesso.
‘E così pensate di fermare il risveglio del Giudice?’
‘Beh, il piano è quello.’ Gli rispondo.
‘SCORDATEVELO!’ dice in modo secco, con aria di rimprovero.
‘Cosa di fare pensi tu?’ gli chiede Solomon. L’unown si volta verso di lui stizzito.
‘TU! CATILIN!’
‘Catilin il mio nome più non è.’ Senza che possa replicare, Ogma viene spedito contro il muro da una debole ondata psichica del mio slowking.
‘Emanuel, Sam, Moqui, voi passate pure avanti.’ Dice Valiant strusciandosi le chele.
‘Ah, voi non passerete!’ esclama Gaia, mettendosi in mezzo alla stanza, ostruendo quasi completamente il corridoio. Non è molto impressionante. Do uno sguardo a Solomon.

Moqui
Ok, se siamo riusciti a passare dobbiamo ringraziare i pokémon di Emanuel che ora stanno trattenendo i due del Quintetto. Ho lasciato Denis nelle mani di Sapphire, mentre Emerald tenta di aiutare Musashi, Valiant e Solomon. Essendo di tipo Ghiaccio/Buio potrà supportarli al meglio.
Mi chiedo cosa sia successo. Se, come ipotizzato da Emanuel, Black e/o Marcus hanno tradito la squadra ciò non esclude che anche Dado sia stato attaccato, magari proprio da Black in persona.
Certo è incredibile, non avrei mai immaginato che quell’umbreon fosse il capo del Quintetto. Quando Emanuel ce lo dissi rimasi abbastanza di merda.
Dado, dimmi che stai bene per favore…

Emerald
Non ho ben capito cosa diavolo stia succedendo, ma devo assolutamente fare qualcosa. Mia moglie e Denis stanno cercando di uscire, mentre dio solo sa cosa è successo a Dado.
Menomale che Moqui e gli altri hanno deciso di aiutarci, pensavo ci avrebbero attaccato. Evidentemente a loro importa solo fermare Marcus.
E diavolo se sto dalla loro parte!
‘Mettiamo in chiaro una cosa.’ Mi dice un pokémon strano che non conosco ‘Tu non sei abbastanza forte per combatterli, ma il tuo doppio tipo ci sarà senza dubbio di grande utilità.’
‘Che… che pokémon sei?’
‘Un Harakizachi, ma ora non è il momento giusto per parlarne.’
‘Ogma io prendo.’ Dice lo slowking, senza ammettere intromissioni. ‘Della torterra occupatevi voi.’
‘Non chiedo di meglio!’ esclama l’unown rosso, mentre lo scizor incrocia le braccia e guarda la gigantesca tartaruga.
‘Mi raccomando Emerald, se riesci a trovare il momento giusto cerca di congelarle le gambe. Io e Musashi la distrarremo. Te la senti?’
‘S…si!’
‘Se non sei sicuro è meglio che segui tua moglie, dovremo combattere un avversario forte.’
‘Lo so bene, per questo mi limiterò ad aiutarvi.’
Lo scizor sorride.
‘Io mi chiamo Valiant. Molto piacere.’
‘Oh, non vorrei interrompere il momento..’ dice la torterra marrone ‘..ma io mi Chiamo Gaia, l’Indifferenza.’

La lotta si fa subito incandescente. Valiant e Musashi attaccano senza tregua Gaia, che resta ferma a subire. La sua resistenza è micidiale, nemmeno mosse come Forbice X o Aereoassalto la scalfiscono.
Credo abbia intuito la nostra strategia, non stacca gli occhi da me.
‘Ehi, Gaia, noi siamo qui!’ esclama l’harakizachi, colpendola alla testa. Lei si volta e lo colpisce con semitraglia. Lui usa il gambo di cipolla come spada, deflettendo gran parte dei proiettili. Solo una piccola parte lo colpisce, causandogli poco danno.
‘Continuate pure ad attaccarmi, non potete scalfire il mio carapace.’
‘E’ proprio quelli che dicono così a cadere per primi!’ esclama Musashi.
Quel mostro continua a guardarmi con gli occhi, aspetta solo la mia mossa. Non credo che congelarla possa funzionare, ha la guardia troppo alta.
Come fa? E’ enorme, deve avere un sacco di punti ciechi, eppure… Nemmeno in due riuscivamo a coglierla impreparata.
Forse…
Già, potrebbe funzionare.
‘GAIA, GUARDA QUI!!!’ urlo. Musashi e Valiant mi guardano, chiedendosi cosa ho intenzione di fare. Avanti, capitelo, forse possiamo vincere!
Mi sposto rapidamente verso destra. Come previsto lei mi segue con lo sguardo, cercando di scrutare le mie intenzioni.
‘E cosa staresti cercando di fare? Non ti permetterò di colpirmi con un geloraggio.’
‘E chi ha detto che devo essere io a colpirti?’ dico, appena ho notato che Valiant ha capito la mia strategia.
Lei si gira di scatto, dietro di lei c’è lo Scizor con la chela aperta.
‘Bon Voyage’ gli dice, prima di investirla con un iperraggio dalla spaventosa potenza.
Quando la luce si attenua e i miei occhi si riprendono dall’abbagliamento osservo che Gaia è completamente sparita, non è rimasto nulla.
‘Perché non l’hai usata prima quella mossa?’ gli chiedo. Lui si siede e mi risponde.
‘Perché devo caricarla parecchio e mentre lo faccio sono completamente disarmato. Appena ho visto che Gaia si stava interamente concentrando su di te ho approfittato per caricarla. Grazie.’
‘Ah, di nulla! L’hai proprio polverizzata, eh?’
‘Non credo.’ Musashi continua a guardarsi intorno ‘Non è certo possibile che una del Quintetto si faccia sconfiggere così.’ Valiant si rialza, stiracchiandosi.
‘Hai ragione, stiamo in guardia.’
Sento un piccolo rumore sopra di me.

Valiant
La terra trema appena Gaia atterra addosso a Emerald, schiacciandolo. Oddio…
‘FAHAHAHAHAHAHAH!!!!’ ride ‘Cosa credevate di fare? Pensavate che con quel minuscolo raggio potevate farmi qualcosa!?’
Noto un cambiamento nel suo sguardo, sembra molto più “motivata” a combattere. Sento che adesso iniziano i problemi.
‘Musashi, tieniti pronto!’
‘Ok!’ esclama, brandendo ancor più saldamente il ramo di cipolla.
La torterra ci carica a gran velocità, con l’intenzione di travolgerci. Riesco a saltare, usando la sua testa come trampolino e atterro sul suo guscio. Anche il mio compagno fa altrettanto.
‘Dio mi ha donato un potere molto interessante, lo sapete? Posso tranquillamente vedere cosa sta accadendo intorno a me senza dover per forza guardare! Non potrete mai colpirmi seriamente, anticiperò ogni vostra mossa!’
Ignoro la sua frase e approfitto dell’istante per caricare di nuovo il mio iper raggio. Lei improvvisamente ruota su sé stessa sbalzandomi fuori e facendomi perdere la concentrazione.
‘Te l’ho detto, è inutile provarci!’
E’ strano, se è un’abilità Sureivas come mai riesce ad usarla su di noi? Quelle abilità hanno l’unico limite di non funzionare tra i sureivas stessi, come per esempio il Pauranera di Betelgeuse non può farci nulla, o come Emanuel non può usare lo Scan sul Quintetto.
Quindi perché lei ci riesce?
E se non fosse un’abilità Sureivas? Ci sta anche che sia un bluff.
Musashi, che è accanto a me, mi fa capire di aver pensato la stessa cosa. Si alza, scrollandosi la polvere di dosso, poi si gira verso di me.
‘Valiant, lascia fare a me, credo di avere un’idea.’
Si avvicina lentamente a Gaia, ma non sembra essere in guardia, non sta nemmeno brandendo la sua arma, limitandosi a tenerla in mano.
Non emana nessuna volontà, sembra quasi un robot.
La Sureivas si avventa su di lui con un salto, lui però si scansa rapidamente e la colpisce sul fondo della zampa. La torterra viene ribaltata facendo una capriola a mezz’aria e cadendo di schiena.
Ma come..?
‘Musashi, come hai fatto?’
‘E’ un potere curioso chiamato Focus, forse tu non lo conosci. Magari un giorno te lo spiegherò meglio, si tratta di un’arte perduta.’
‘E come mai non lo hai usato prima?’
‘Dovevo assicurarmi di poterla colpire. Ha fatto lo stupido errore di attaccarmi in salto. Puoi prevedere le mosse come ti pare, ma se sei in aria non puoi schivare.’
‘Vaffanculo, stronzo!!’ grida Gaia, cercando di rialzarsi. Cosa difficile da farsi per un pokémon come lei.
‘Perché voi del Quintetto fate sempre errori così stupidi?’ gli domanda l’harakizachi ‘Forse è perché siete così forti che di solito sconfiggete gli avversari in poco tempo? Meh, dovreste fare più esperienza, non basta la forza se non la sapete usare.’
Musashi si gira, quando una liana lo afferra per la caviglia e lo solleva per aria. Subito mi rimetto in guardia e salto per tagliargliela, ma prima di poter fare qualunque cosa sento un tremendo brivido lungo la schiena.
Nel corridoio soffia un vento gelido, d’incredibile intensità, che travolge Gaia, congelandola con la liana. Il mio compagno invece è inerme.
‘Acc… e con questo posso anche dire addio al mio ultimo osso integro…’
EMERALD!
Libero Musashi dalla liana ghiacciata e subito corro verso il weavile. E’ ferito gravemente e si muove a fatica. Beh, dopotutto una tartaruga gigantesca gli è appena saltata addosso, è un miracolo pure che sia ancora vivo.
Ha probabilmente le ossa rotte e non credo potrebbe sopravvivere a lungo se non facciamo qualcosa.
‘Emerald, pensi di poter reggere fino all’arrivo dei soccorsi?’
Lui tossisce un po’ di sangue.
‘Ah, secondo te… quanto potrei durare? Credo che per me ormai sia finita…’
Chino la testa, in segno di rispetto, e lo ringrazio per il suo intervento decisivo nella battaglia. Musashi si avvicina a me e poi inizia a controllare Emerald.
‘No, non è tutto perduto.’ Dice ‘Forse posso fare qualcosa.’

Solomon
‘Ogma, perché lottare continui? Meglio non sarebbe per te arrenderti ora?’
Io e lui siamo scesi al piano di sopra, per lasciar lottare Valiant in pace. Ammetto che dal momento in cui sono entrato qui sapevo che avrei dovuto affrontare lui.
‘Solomon, sai bene che non mi fermerò mai.’ Mi dice.
‘A fare sul serio mi costringi tu.’
‘Pfft, tra me e te io sono sempre stato il migliore! Guardami, io sono nel Quintetto, tu no!’
Ogma…. Ogma mi odia davvero tanto. Cioè, più che odio è rivalità. Quando Adramaleus ci affidò la missione di recuperare il Sacro Remo da quella base militare ci riuscimmo molto facilmente, soprattutto grazie alla mai abilità Crucifixio.
Il Giudice rimase molto impressionato e mi chiese di unirmi al Quintetto al posto dell’unown. Da allora, chissà perché, ha continuato a rafforzarsi col solo scopo di sconfiggermi.
Io tra i pokémon di Emanuel sono il più forte, odio ammetterlo però, non mi piace essere presuntuoso. Non mi sono mai allenato in sei anni solo perché non ne avevo bisogno.
‘Tu… se non fosse per il tuo stupidissimo Annullalimiti io sarei il più forte!’
‘E davvero tu credi che una sola abilità a superar qualcuno basti?’
‘Non lo credo, lo so! Tu hai minacciato di soffiarmi il posto decenni fa e ora sei tornato solo per umiliarmi. Ma ti mostrerò quando un piccolo, debole unown può fare! Ho combattuto tantissimo in questi anni, anche contro la volontà di Betelgeuse, ho assorbito i poteri di tantissimi nemici e ora sono invincibile!’
‘L’avidità inutile è. Se un potere tuo non è, usarlo al massimo non potrai.’
‘Sai anche cosa ho sempre odiato di te? La tua parlata senza senso!’
Ogma, l’Avidità. Titolo appropriato per uno avido di potere come lui. Peccato, se fosse stato un poco più umile forse non avrebbe buttato via la sua vita così.
Lo vedo caricarsi di energia psichica, pronto ad investirmi con un raggio potentissimo che mi oblitererà da questo universo. Almeno è l’impressione che cerca di dare.
Lo osservo pigramente e appena lancia il suo colpo lo blocco con la mano senza farmi troppi complimenti.
‘COSAAA?!?!?!’ urla, con un tono a metà tra la sorpresa più assoluta e la disperazione più nera.
‘Era… era il mio colpo migliore.’
‘Io credo… che la carta dei sureivas rivedere dovremo… Nemmeno Lucas debole quanto te è!’
Ogma si agita, per poi rendersi conto di essere totalmente bloccato. Ho usato la stessa mossa che usai contro Nina qualche anno fa.
‘Che diavolo hai fatto?’
‘Sai…’ dico, stavolta normalmente ‘…In realtà non ho mai rifiutato l’offerta di unirmi al Quintetto. Solo, ho continuato ad agire come “membro fantasma” all’esterno. Nessuno ti ha mai detto nulla perché in effetti di te non se ne frega nulla nessuno.’
‘Di cosa stai parlando?’
‘Sveglia, io sono Catilin, la Saggezza, hai scordato? Quando mai ho rinnegato questo titolo?’
‘E… cosa intendi fare?’
‘Uh, solo guidare “le vittime sacrificali” vive fino al Giudice. Tranquillo, tu non vivrai abbastanza.’
‘Aaargh, VAI AL DIAVOL…’
Non termina la frase che esplode, in minuscoli frammenti di energia psichica che ben presto si diradano. Incrocio le braccia dietro al schiena e mi guardo indietro, chiedendomi come se la stia cavando Gaia contro quei tre.

Sam
Ormai siamo rimasti solo io, Moqui ed Emanuel.
‘Ci siamo quasi ormai.’ Mi dice. Moqui tira un sospiro, accendendo poi una sigaretta.
‘Al prossimo membro del Quintetto chi si ferma?’ ci chiede.
‘Penso lo farò io.’ Rispondo.
‘Sarebbe in effetti il caso Sam. Moqui, tu che sei forte invece dovrai affrontare Betelgeuse, io ti darò una mano, ma dovrò assolutamente fronteggiare Marcus.’
‘E perché proprio tu? Lui in fondo ha ucciso mio zio.’ Dopo averlo detto però mi rendo conto che ha poco senso, non possiamo permetterci errori, il fine ultimo è fermare il risveglio di Dio.
‘Che era anche il mio migliore amico.’ Emanuel mi fa tornare la testa sul momento ‘Lo so, Anche tu vorresti farci a pugni, ma io sono il solo a conoscere il suo stile di combattimento. Senza contare che tu, Sam, sei un tipo Lotta/Sconosciuto. Un tipo più unico che raro, visto che il tipo Sconosciuto lo possiede solo Adramaleus in persona, però Marcus è di tipo Psico, ti sconfiggerebbe molto facilmente al primo abbassamento di guardia.’
‘Lo so bene. Infatti è molto meglio che siate tu e Moqui a passare, visto che siete i più forti, e vi occupiate dei pesci grossi. Contate su di me, lo tratterrò io il penultimo membro del Quintetto!’
‘Ah, parlate del diavolo e spuntano le corna!’ esclama una voce dietro di noi. E’ una voce molto potente e autoritaria. Appartiene ad un Thyplosion nero e grigio, con la fiamma verde. Brandisce un enorme spadone.
‘Io sono Efesto, l’Impulsività. Stavo per attaccarvi, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare il vostro dialogo. Credete davvero di poter battere Betelgeuse? Ahahah, illusi, lui è molto più forte di tutti noi messi assieme, lo so perché una volta provammo a combatterlo a fronte unito, solo per saggiare che fosse davvero forte a tal punto. Lo è, fidatevi.’
‘Parli sempre così tanto?’ Moqui scuote un po’ di cenere dalla sigaretta.
‘Pfft, perché no? Una buona chiacchierata non fa mai male, mica dobbiamo sempre fare a cazzotti in ogni istante. Rilassatevi e godetevi il vostro ultimo momento di vita.’
Faccio un passo avanti.
‘Ci penso io a fermarlo!’ esclamo. Il thyplosion pianta la spada per terra e la usa come poggia-gomito.
‘Va bene, se sei tu che vuoi lottare mi sta più che bene, gli altri due possono andare avanti. Odio lottare in numero impari.’
Mi volto verso Emanuel, che mi fa un cenno con la testa. Subito lui e Moqui si avviano per proseguire, mentre io resto qui ad affrontare Efesto.
Brandisce la spada e si mette in guardia.
Emana un’aura molto più pesante rispetto agli altri membri precedentemente incontrati, non sarà uno scontro facile.



-10
 
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*Vanny
CAT_IMG Posted on 31/1/2013, 15:50




DAT
EPIKKUNESS

Merda, hai fatto un buon lavoro, il resto lo sai su Skype.
 
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CARTONELUNATICO5
CAT_IMG Posted on 31/1/2013, 20:45




"Caro Ogma una brutta notizia ti porto
te in realtà solo come specchietto per le allodole sei stato accolto
nel quintetto del grande dio Adremalus credevi di essere un prodigio
ma alla fine povero te ti sei rivelato solo essere un pasticcio
non ti disperare per l'inutile vita che hai vissuto
oramai il tuo dovere hai compiuto
e adesso che non servi più a niente
per te c'è solo l'oblio che ti attende"



Ode (di disonore) per la fine (da coglione) di Ogma by Carto

Bé poteva venirmi meglio ma come poeta non sono granché (anche se ora che ci penso Ogma non si meritava neanche una poesia in rima)
 
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¬ Simo
CAT_IMG Posted on 31/1/2013, 21:24




Bello.
 
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CAT_IMG Posted on 1/2/2013, 09:11


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Da dove meno te l'aspetti.

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CITAZIONE (CARTONELUNATICO5 @ 31/1/2013, 20:45) 
"Caro Ogma una brutta notizia ti porto
te in realtà solo come specchietto per le allodole sei stato accolto
nel quintetto del grande dio Adremalus credevi di essere un prodigio
ma alla fine povero te ti sei rivelato solo essere un pasticcio
non ti disperare per l'inutile vita che hai vissuto
oramai il tuo dovere hai compiuto
e adesso che non servi più a niente
per te c'è solo l'oblio che ti attende"


Ode (di disonore) per la fine (da coglione) di Ogma by Carto

MA NOOO LOOOL
Sei un genio :rotfl:
 
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CAT_IMG Posted on 2/2/2013, 23:21


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Da dove meno te l'aspetti.

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Simo, potresti anche evitarli i +1 inutili.
 
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6 replies since 31/1/2013, 14:33   61 views
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