S1 - L'altro lato della Medaglia, PT - S

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CAT_IMG Posted on 6/3/2011, 17:14


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Da dove meno te l'aspetti.

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Speciale 1
L’altro lato della medaglia

L’odio è l’opposto dell’amore. Eppure in entrambi è possibile trovare consolazione....

Dado
‘Bianchino, svegliati!’ mia madre mi scuote.
‘Che ore sono mamma?’ chiedo
‘Sono già le undici, svegliati!’
Mi alzo e dò il buongiorno.
Io sono Bianchino, un giovane buizel giallo. Tutti mi chiamano così per via del mio colore: Collare bianco e pelo giallo chiarissimo. Come tutti i pokèmon della mia età adoro passare il tempo con gli amici, in attesa dell’evoluzione
‘Vado al lago a pescare un po’!’ dico uscendo di casa
‘Va bene! Ma torna presto!’ si raccomanda
In strada incrocio Tom, il mio migliore amico. Stare con lui è piacevolissimo, parliamo sempre di molte cose.
‘Sai la novità?’ mi dice
‘Che è successo?’ chiedo incuriosito
‘Si dice che sia stato avvistato un mostro vicino al lago!’ mi dice con voce tenebrosa
‘Ma dai! Non ci credo...’ In realtà un po’ spaventato sono.
‘Si capisce benissimo che te la fai addosso, eheh....’ mi guarda ridacchiando
Tom ama le scommesse. Abbiamo già scommesso su chi di noi si sarebbe evoluto prima: colui che sarebbe diventato Floatzel prima dell’altro avrebbe avuto diritto a comandare l’altro fino a che non su evolvesse.
Sapevo già che mi avrebbe sfidato a recarmi al lago a verificare se le voci erano vere.
‘Senti, andiamo al lago? Voglio vedere se il mostro c’è davvero!’ sapevo che avrebbe detto così.
‘Va bene!’ dico un po’ spaventato.
Arrivati al lago Tom esclama:
‘Mi tuffo prima io, se non torno su vieni anche tu!’
Osservo Tom tuffarsi con maestria. Aspetto. Passa un minuto, passano due minuti, tre minuti, quattro.... Tom non torna. Mi avvicino all’acqua convinto che il mio amico sia stato preso dal mostro. Appena mi affaccio allo specchio d’acqua vedo schizzare fuori un figuro.
‘AAAAAAAAAH!’ urlo terrorizzato.
‘AHAHAHAHAHAH! Bianchino, dovresti vedere la tua faccia!’ è Tom, mi ha fatto uno scherzo... Io però mi sono spaventato a morte.
‘Ma sei un coglione! Mi hai fatto venire un infarto!’ gli grido
‘Ahah, lasciamo perdere... Tocca a te tuffarti’ dice ridacchiando.
Guardandolo male mi tuffo. L’acqua è scura, non riesco a vedere niente. No, non c’è alcun mostro. Constatata la falsità delle voci decido di acchiappare un pesce per fare colazione. Appena lo scorgo mi avvicino di soppiatto e lo prendo al volo con la bocca. Solo in uel momento scorgo una figura nera passarmi vicino. E’ un serpentone lungo, lunghissimo... Sarà di almeno sette metri. Impaurito lascio andare il pesce e schizzo fuori dall’acqua.
‘Che è successo Bianchino?’ mi chiede Tom
‘Il... il mostro!’ dico ansimando
‘Nah, non c’è alcun mostro... quella voce l’ho inventata io per farti paura!’ mi dice ridacchiando
‘Eppuro l’ho visto! Era lungo... sette mtri almeno!’ dico mentre cerco di riprendere fiato.
‘Naaaah, te lo sarai immaginato... Sarà stato un Feebas evolutosi in Milotic, nulla di grave. Andiamo su!’
Mentre torniamo al villaggio mi chiedo se ho davvero visto un mostro o se era solo la mia immaginazione. Era troppo nitido per essere falso..... troppo grosso per essere un milotic o un gyarados.
In centro c’è fermento, sembra che qualcuno abbia sfidato Lemon.
Lemon è il Floatzel più forte del branco, ed è la guardia personale del re. Ogni tanto una testa calda lo sfida pensando di poterlo battere e prendere il suo posto. Lemon però è troppo forte e sconfigge tutti in pochissimo tempo. Per molti buizel è un eroe, una figura di riferimento. Ma per me no. Lemon ce l’ha con me, ogni volta che mi vede mi fa qualche dispetto. Sono un lagnone e mi lamento molto, e vedermi lamentare lo diverte molto.
‘Oh, che figata! Vieni Bianchino, vediamo che combina Lemon!’
Io e Tom entraimo nel gruppo di persone che si è disposta a cerchio intorno ai due sfidanti.
Lemon era lì, di fronte al suo avversario.
‘Ah, Lemon! Preparati a perdere il titolo di guardia del corpo!’ esclama il floatzel
‘Fossi in te mi ritirerei. Potrei eliminarti involontariamente...’ Lemon parla in modo distaccato, è sicuro di vincere
‘Non mi fai paura!’ dice balzandogli addosso.
Un rapido scambio di colpi e tutto finisce. Senza che nessuno possa capire cosa sia successo il rivale stramazza a terra, morto.
‘Ti avevo detto che non sarei riuscito a controllarmi...’ dice al cadavere.
La folla lo acclama, i giovani buizel lo osannano. Io e Tom ci guardiamo negli occhi.
‘Non capisco che senso abbia spettacolarizzare la morte... è mostruoso’ dico
‘Non avevo ma visto un cadavere... e non è una bella vista, credimi...’ mi dice scuotendo il capo, non stacca la vista da Lemon che porta via il corpo del malcapitato.
Un po’ sconvolti decidiamo di sederci sull’erba del prato. Il prato.... questo posto è particolare per me. Qui incontrai Tom per la prima volta e da allora siamo sempre stati inseparabili. Tom... Tom è quel tipo di amico unico. E’ l’esatto opposto mio: io sono timido e introverso, mentre lui non pensa ad altro che a mettersi in mostra e divertirsi con tutti. Come dice mio padre: ‘Poli opposti si attraggono, poli uguali si respingono’. Che valga anche per gli amici?
Io e Tom passiamo il tempo a chiacchierare. Lui non parla altro che della morte di quel tipo, è sconvolto. Io invece avevo già visto morire davanti ai miei occhi ben due pokémon... uno dei quali avrei preferito non veder morire.....
Ci salutiamo, quindi torno a casa. Ho fame, visto che il pesce mi è sfuggito quando quel coso mi è passato accanto.
Entro, ma mio padre e mia madre non ci sono. Li chiamo, ma non rispondono.
‘PAPA’! MAMMA!’ urlo, ma niente.
Esco quindi di casa, saranno usciti....
Mentre cammino in mezzo ad un piccolo gruppo inciampo.
‘Ahah! Guarda dove vai Sbiadito!’ è Lemon, la sua gamba alzata palesa che mi ha fatto uno sgambetto.
‘Stupido! Mi hai rotto le scatole!’ mi lagno
‘Pfh! Ci si rivede, scemo!’ dice andandosene
Non lo tollero più. Se non fosse il più forte Floatzel in circolazione, gliele avrei suonate....
Vorrei diventare più forte, ma temo che i combattimenti non siano il mio forte... Buizel più giovani di me mi sconfiggono con facilità...
Un solo istante e la scorgo... Gloria. Arrossisco e mi nascondo dietro un’albero finché non passa.
Gloria... lei è la ragazza di cui sono innamorato. Il solo vederla mi fa scordare ogni problema... I suoi occhi, di un verde bellissimo, sono per me una culla dove crogiolarmi. Vorrei dichiararmi ma finisco sempre per imbarazzarmi quando la vedo, non sono neanche mai riuscito a rivolgerle una parola, forse non sa nemmeno che esisto. Sta sempre con le sue amiche, le donne hanno il brutto vizio di muoversi sempre in gruppo. Ora che era da sola poteva essere una buona occasione per parlarle. Comunque mi ha fatto piacere vederla, anche se per un solo istante.
Aspetta, non è ancora fuori portata devo... devo dirle qualcosa. Anche un banale ‘buongiorno’ può andare
‘B... buongiorno’ riesco a dirle
Lei si gira, mi guarda e dice:
‘Oh, ciao Bianchino!’
Conosce il mio nome! Oddio! Cosa posso dire in questo caso?
‘Eh..ehm.. come stai?’
‘Bene, e tu Bianchino?’
Arrossisco come un peperone, ha detto il mio nome! E due volte!
‘B-bene, sì....’ dico balbettando per la vergogna
‘Perché balbetti?’ mi chiede con tranquillità
La sua voce è calda e dolce, starei ore a sentirla. Solo che sentirla rivolgersi a me in modo così intimo mi spaventa. A parte Tom e i miei genitori non sono mai andato oltre il ‘ciao’ con nessuno. Lei invece sa il mio nome e mi ha chiesto come sto. Da giallo sono diventato un pomodoro, oddio... Sto sudando...
‘Ehi, ti senti bene? Sei rosso e stati sudando... Hai la febbre?’ mi appoggia una mano sulla fronte
Oh, santo cielo! Mi ha toccato! Non resisto, preso dall’imbarazzo mi allontano velocemente abbozzando un saluto balbettato.
‘Allora ciao Bianchino, mi ha fatto piacere incontrarti!’ mi saluta
Occielo, occielo! Sono scappato come un idiota, era la mia occasione di invitarla da qualche parte e me la sono giocata. E porco Arceus!
Però.... Ora che ci penso, forse mi blocca il fatto che uno dei due pokémon morti davanti ai miei occhi era suo padre, fu ucciso da un Tauros impazzito. Gloria non sa che ero lì, se lo scopre potrebbe finire tutto....
Ah, Arceus.... Che ti ho fatto per ritrovarmi in una situazione così disagiata?
Entro in casa, mio padre e mia madre non sono ancora tornati. Decido di aspettarli e mi sdraio sul letto. Passa un’ora, passan due ore, ma niente. Non tornano... Dove sono finiti?
Esco nuovamente di casa, non c’è nessuno per le strade. Vado a casa di Tom, neanche lui è in casa... Forse è al nostro prato.
Al lago trovo Gloria, da sola. Senza che mi noti mi nascondo dietro un albero. Prega. Prega e piange.
‘Papà, sono io, la tua figlia. Ti volevo avvisare che anche oggi la malattia della mamma è peggiorata. Non so più che fare, vorrei poter alleviare le sue sofferenze. Mamma soffre, da quando te nei sei andato lei è sola triste, si sta abbandonando alla malattia. Vorrei che ci fosse qualcuno ad aiutarmi, un amico o un’amica sincera... Le ragazze con cui esco le conosco appena in verità. Ti prego, mandami qualcuno papà, ora che sei lassù puoi chiedere ad Arceus una piccola grazia... Ciao papà, tornerò domani...’
Vederla piangere mentre dice quelle cose.... Non sapevo che Gloria si trovasse in una situazione così disagiata.... Si alza e se ne va, non mi vede...
Non ci credo, anche per lei questo parco è importante... Ne ignoro il motivo. Mi avvicino al posto dove si trovava ma non ho il coraggio di calpestare l’erba su cui era inginocchiata... In quel momento capisco cosa voglio fare nella vita, ho capito qual’è il mio obbiettivo: far sorridere Gloria.
Torno al villaggio, non c’è ancora nessuno per strada. Cammino un po’ e appena mi avvicino al centro sento una voce che dice:
‘E con questo ho concluso, grazie miei sudditi!’
Occribbio! Oggi era il giorno in cui il re avrebbe fatto un discorso! Ecco dove sono stati i miei genitori tutto questo tempo. E’ uno scroscio di applausi e l’immagine del re, alla quale tutti si inchinano, ad accompagnare i miei pensieri.

Sir Reshiram XV, ultimo e più forte membro della dinastia Bianca, è il sovrano di tutti i Buizel e Floatzel qua. Gira sempre con la sua fedele guardia del corpo, Lemon, che tra l’altro è un suo grande amico. I nomi della dinastia Bianca sono ispirati ai pokémon leggendari e mitologici, Reshiram per esempio è un drago della mitologia di Isshu... I suoi genitori infatti si chiamavano Zekrom e Cresselia.
Segno distintivo del re sono la collana che porta al collo chiamata ‘Zanna di Cristallo’, l’avere il doppio tipo Acqua/Elettro e il motivo circolare sulla pancia, al posto della normale goccia....

Mentre vengo travolto dalla folla sento uno strattone alla spalla destra. E’ Tom.
‘Dove sei stato? Ti sei perso il discorso del Re!’ mi dice emozionato
‘Mi ero dimenticato che era oggi, sono stato al prato...’ dico un po’ vergognandomi
‘Perché sei rosso?’ mi dice guardandomi ridacchiando
‘Ehm... al parco c’era Gloria.....’ dico sommessamente.
‘Ah, ho capito. Ti piace, non è così?’ mi guarda strano
‘N-no, c-che cosa te lo fa.... ehm... pensare...?’ arrossisco nuovamente come un peperone
‘Lasciala perdere, è roba di lusso quella là..... Troppo gnocca per te.’
Tom non capisce, non è la bellezza ad attrarmi di lei.... e... ora che ci penso... manco io lo so cosa mi piace di lei.
‘Ehm.... di cosa ha parlato il re?’ gli chiedo
‘Oh, ha fatto un lungo discorso su alcuni delitti commessi, sono stati trovati numerosi corpi maciullati, nei dintorni del lago....’ mi dice mentre si gratta il mento.
So bene che quando fa così non è un buon segno.
‘AHAHAHAHAH!!! Sapevo che il mostro esisteva!’ dice ridendo, io però nella morte orrenda di diversi Floatzel
‘Vabbuò, ciao! Ci si vede tra poco. Al lago!’ dice andandosene.
Io torno a casa. I miei genitori mi rimproverano, dicono di aver fatto una figuraccia senza di me. Dah, gli adulti. Chi li capisce. So solo che adesso non posso uscire di casa fino alla fine della settimana.
Quando Tom viene a casa mia per portarmi al lago, sicuramente per cercare questo fantomatico ‘mostro’, i mie genitori gli spiegano che sono in punizione, ma che se vuole può stare in casa con me.
‘Sai ho scoperto una cosa interessante.....’ mi dice con circospezione
‘Che cosa?’ gli chiedo incuriosito
‘Sapevi già che il padre di Gloria era stato incornato e ucciso da un Tauros impazzito?’
‘Lo sapevo, mi trovavo là allora...’ mi torna in mente la scena, volevo salvarlo e non ho potuto
‘Ah, me ne ero dimenticato... scusa...’
‘Non importa, e poi?’
‘La mamma di Gloria ha una grave malattia...’
‘Sapevo anche questo, l’ho scoperto stamani quando l’ho vista al prato....’
‘Davvero? Allora non sai che è stata portata d’urgenza da Olga, la sua malattia si è aggravata pericolosamente.’
Olga era la guaritrice del branco, una vera maga. Se neanche lei riusciva a guarire la mamma di Gloria...
‘Devo andare a trovarle!’ dico risoluto, sento che questo deve essere il rpimo passo per rendere felice la mia amata.
‘E come la mettiamo col fatto che sei in punizione?’ mi dice sconsolato
Oddio, preso dall’emozione me ne ero dimenticato..... Che posso fare?
‘Ahah! Ho un’idea.... Bianchino, tu sei molto veloce e da quel che ho capito i tuoi genitori non ti vogliono nemmeno vedere. E li capisco, quando si sono accorti che te non c’eri si sono presi del ‘cattivi genitori che non dicono a loro figlio cose così importanti. Comunque dicevo... Io li distraggo mentre tu esci dalla finestra.’
‘Ehm... Okay.’
Detto fatto, Tom distrae i miei genitori, io chiudo a chiave la porta e scappo dalla finestra. Non me ne frega nulla se mi beccano, ora mi basta andare a trovare Gloria.
Mentre corriamo all’ospedale chiedo a Tom come ha fatto a scoprire tutte quelle cose.
‘Eheh, sai che sono un genio nel trovare informazioni. Poi le ‘amiche’ di Gloria si sono fatte corrompere facilmente. Sono bastate due conchigliette blu per convincerle a dirmi tutto!’
Alla faccia delle amiche... io non rivelerei mai particolari così intimi di una persona per così poco... Gloria, sei veramente così sola?
Mentre penso comprendo con dispiacere una cosa: cosa penserà Gloria quando mi vedrà entrare all’ospedale. Non ha detto niente a nessuno, ci farei una figura di merda e la rattristirei ancora di più....
No, devo trovare un’altro modo. Forse potevo dire che passavo lì per caso... no, non avrei motivo di entrare in un ospedale senza motivo...
‘Tom, torniamo indietro...’ dico
‘Perché?’
‘Sai che razza di figura ci faremo? A parte le sue amichette nessuno sa che lei è all’ospedale dalla madre.’
‘E’ vero, non ci avevo pensato... Ci serve qualcosa. Ah, trovato!’
Senza che potessi dire nulla vedo con stupore Tom rompersi un braccio contro una roccia. Dopo lo sconsiderato gesto urla come un pazzo.
‘Che hai in quella testa?!’ gli urlo
‘Ora.... hai un motivo per andare all’ospedale... portamici!’
Ha fatto tutto questo solo per farmi incontrare Gloria?
‘Perché lo fai?’
‘Bianchino, non lo capisci? Sono tuo amico, voglio che tu sia contento!’
Tom, tu sei pazzo.... lo porto quindi di filata all’ospedale e mentre una guaritrice gli sistema il braccio io cerco Gloria. La vedo davanti ad una stanza, sola, triste. Senza dire nulla la saluto, devo fingere noncuranza...
‘Ehm.. ciao... che.. che ci fai qui?’ abbozzo un saluto
‘Ciao Bianchino.... E per mia madre, ha avuto un piccolo malore. Nulla di che... tu?’
So che mente, la malattia di sua madre è molto grave. Potrebbe addirittura non farcela.
‘Ehm.. un mio amico si è rotto un braccio...’
‘Siediti accanto a me... parliamo un po’...’
Oddio, non avevo previsto questa possibilità... E ora? Forza Bianchino, se devo consolarla e aiutarla dovrò sforzarmi di non arrossire. Mi siedo così accanto a lei, per la tensione non riesco quasi a parlare. Lei invece parla con una fluidità pazzesca, mi racconta tutto di lei. Come ha perso il padre, come la madre si abbandoni alla malattia (che ora non nasconde essere grave), come non ha nessuno amico....
Conclude con un ‘Grazie Bianchino, mi ha fatto piacere parlarti... Ora dimmi qualcosa di te.’
Anche se per oltre un’ora lei mi ha parlato e io non ho spicciato parola, so di averla un po’ aiutata a sfogarsi... Qualcosa l’ho fatto...
‘Beh... io...’ Non so da dove cominciare a parlare, sono così imbarazzato...
All’improvviso esce Olga dalla sala, è sconsolata. Guarda me e Gloria.
‘Mi dispiace, non ce l’ha fatta....’
Queste parole scendono come una ghigliottina sul mio collo. La faccia di Gloria è invece indefinibile.
All’improvviso la vedo alzarsi, dai suoi occhi scendono immensi fiumi di lacrime. Scappa. Scappa a tutta velocità, senza una meta precisa. Io so dove andrà, di sicuro al parco. Devo andare. Non posso abbandonarla ora...
Gloria, io ti amo e nulla potrà farmi cambiare idea...
Esco ance io dall’ospedale e incrocio Tom
‘Ehi dove vai? Ho appena visto Gloria piangere, che è successo?’
‘Non ho tempo chiedilo ad Olga, ma so già che non ti piacerà!’ cerco di rincorrere Gloria. Lei è lì, al prato. Sdraiata sull’erba a piangere, nel solito punto di stamani.
‘Papà, papà... mamma è morta. Ora sono rimasta sola.... che cosa posso fare? CHE COSA POSSO FARE?’
Mi avvicino e mi siedo vicino a lei.
‘Gloria....’
‘Lei non si muove e dice:
‘Che ci fai qui Bianchino? Voglio restare sola, per favore....’
‘No, Gloria.’ per la prima volta riesco a parlarle seriamente, senza vergogna.
‘Che vuoi da me, me lo spieghi? Perché mi segui sempre?’ mi dice urlando, è infuriata.
‘Scusami Gloria, è che non vorrei vederti piangere....’
‘Ma perché tieni tanto a me? Non ti capisco, cazzo!’ piange e sbraita. Non dico nulla, deve sfogarsi.
‘Gloria... ti prego... sfogati pure su di me. Picchiami, urlami contro... ma sfogati, solo allora la tua tristezza se ne andrà. Hai tenuto tutto dentro per troppo tempo...’ dico allargando le braccia
‘Cosa ne sai tu di me? COSA?!’
‘Abbastanza, io faccio tutto questo perché ti a.....’ in quel momento mi tira un pugno in faccia, molto forte.
‘Io... io.... io... che... che cosa devo fare?! Dimmelo Bianchino!!!’ mi tira un pugno, poi un’altro. Fa male, molto male... ma non mi importa, se questo può servire a renderla meno triste.... io morirò felice.
‘Non è questo il modo giusto Bianchino... ti prego io.... io....’ cade in ginocchio, a terra.
‘Non so più che fare, non so più che fare...’ dice, ha ripreso a piangere.
La abbraccio.
‘Scusami Gloria, è che vorrei fare il possibile per aiutarti ma... non so neanche io che cosa fare...’
‘Bianchino, tu stai già facendo molto, grazie... lo capisco dai tuoi occhi, tu mi vuoi aiutare veramente. Ti prego, salvami da questo supplizio, fammi compagnia.’
La sua voce è così candida, i suoi occhi sono così belli. La abbraccio ancora più forte e le sussurro un grazie nell’orecchio. La aiuto a rialzarsi.
‘Conosco un buon posto dove andare... consci il lago?’ le dico
‘Sì, andiamo... e poi... grazie anche a te.’
Gloria, ti amo... come posso dirtelo? Non trovo le forze... Due semplici parole... così difficili da dire...
Al lago ci sediamo sull’erba, ora non sembra più tanto triste. Mi appoggia la testa sulla spalla, trasmettendomi tutto il suo calore. Sento che almeno un po’ si è calmata, adesso quasi sorride.
‘Bianchino, ti piacciono le rose?’ mi chiede serenamente
Rose? Rispondo di sì anche se non ho ben presente come siano realmente fatte
‘Sai, l’unica cosa che mi dispiace è che non ci sono rose blu....’
‘Come il tuo galleggiante?’
‘Sì.... questo galleggiante blu è tutto quello che mi resta, se lo perdessi se ne andrebbe via un’altra parte di me.’
‘Non ti preoccupare.... qualunque cosa tu possa perdere nessuno ti lascierà!’ francamente non so il senso di questa frase, però spero che possa farle piacere....
‘Bianchino, io ormai sono rimasta sola... Ho bisogno di qualcuno che stia con me. Sai, Bianchino, credo di essermi inn....’
Non finisce la frase. Quello che si mostra ai nostri occhi è qualcosa di mostruoso, indefinibile.
Davanti a quella cosa... non è nemmeno possibile pensare...

‘Piacere io sono Leviathan, il gyarados nero. Vi ho spaventato?’
Dalle sue zanne cola del sangue... intravediamo a stento il corpo di un piccolo buzel nato da poco. E’ nelle sue fauci.
‘Voi Buizel siete troppo saporiti, mi piacete un sacco. Vi mangerei a sazietà! Ora... mie piccole prede, fatevi assaggiare!’
E’ lui. E’ lui l’autore degli omicidi in questi ultimi tempi... Il mostro esiste davvero e... e non ha un cuore....
‘Teneri e succulenti buizel fatevi prendere...’ dice con tono folle, mentre noi scappiamo dai suoi attacchi.
‘AAAAAAAAAHHH!!!!!’ è Gloria che è stata afferrata da un baffo del gyarados.
Mi munisco di una pietra e cerco di colpire quella specie di tentacolo grigio. Leviathan però mi scaccia colpendomi in viso con diversi aghi, uno dei quali mi ferisce gravemente l’occhio sinistro.
‘GLOOOOOORIAAAAAAA!!!!!!!!’ urlo mentre tento si slavarla, non serve a nulla. Il mostro apre le fauci, intende divorarla. no, Gloria non ora. No.

Sangue. Rosso. il sangue di Gloria si riversa addosso a me. Lei si ritrova tranciata a metà dalle fauci del mostro.
‘Ptu! Fa schifo! E tu, piccolo giallognolo. Tu devi essere più buono!’
Accecato dall’ira prendo un sasso e glielo scaglio contro, centrandolo in un’occhio.
‘AAAAAHH!!! PICCOLO STRONZO!!! ILMIO OCCHIO! IL MIO OCCHIO!’
Mentre si contorce dal dolore io cerco di soccorrere la mia amata.
Prendo Gloria, o perlomeno quello che ne resta di lei, in braccio. Un corpo senza più niente dal torace in giù con un solo arto... questo è quello che resta di lei.
E’ ancora viva e con la mano rimanente mi accarezza una guancia.
‘S... scappa... salvati.. almeno tu...’ cerca di dirmi a stento.
‘No, Gloria... io non me ne vado senza di te... no... ti prego... cerca di capire... io... io... TI AMO!’
Le parole non servono più a niente... i suoi occhi sono diventati bianchi, vuoti. Non torneranno mai più pieni... Gloria. Non mi perdonerò mai di non essere riuscito a renderti felice, anzi... ti ho portato io qua... se non ci fossimo venuti.... saresti ancora viva....
Appoggio il suo esile corpo a terra, le chiudo gli occhi e appoggio le mie labbra sulle sue. Calore... un calore... unico... il suo... anche se si sta spegnendo... sento che mi sta dando forza. Devo rispettare le sue ultime volontà. Non morirò.
Bianco. Stasi. Non vedo nulla, non sento nulla... il mio corpo cambia e la mia unica senzazione è il calore della mia amata... Questa... deve essere l’evoluzione... Appena tutto finisce mi rialzo e prendo coscienza del mio nuovo aspetto. Non sono più chiaro come prima il mio pelo si è annerito...
Senza un preciso motivo afferro la mia pinna destra e la spezzo con tutta la mia forza e la appoggio sul corpicino di Gloria.
‘Questo è il regalo di addio per te, mia amata.... Io non sono più Bianchino... D’ora in poi mi chiamerò Pinna Mozza!’
‘Brutto bastARDOOOOOOOO!!!’ grida Leviathan dietro di me balzandomi addosso.
In un attimo sento come un’illuminazione: quando stavo con Gloria sentivo la mia vita piena e mi consolavo. Era l’amore... l’amore puro...
Ma ora ho capito... l’amore ti fa anche soffrire. E ora ho trovato un modo migliore per sentirmi di nuovo vivo...
Se non c’è l’amore.
Se non ti puoi consolare.
Ti resta solo una cosa.

Odiare.

Sorrido, mi giro e blocco le fauci di gyarados con la sola forza delle braccia.
Ora non mi resta che odiare. Odiare e uccidere!

‘Con questa hai mietuto molte vite... E se te la rompessi?’
Rompo la mascella e i due denti che arreggevo senza sforzo, ora che mi sono evoluto la mia forza è cresciuta a dismisura.
‘AAAAAAH!!!!! Ha miha mahella! Ha miha mahella!’ bofonchia il mostro.
E’ patetico. Patetico e debole.
Afferro la sua lingua.
‘Con questa hai degustato molti miei compagni... ma se non hai più la mascella a che ti serve?’
Gliela strappo con una violenza inaudita, addosso a me arrivano enormi schizzi di sangue.
Continuo a torturarlo, a strappargli viavia denti, baffi, pinne, tutto. Non mi sono mai sentito così bene. E chi se ne frega di ciò che ero prima! Adesso ho la forza. La forza e un modo migliore dell’amore per consolarmi. Togliere le vite è molto più appagante di aiutarle.
Come ultima cosa cavo gli occhi al mio nemico, ormai ridotto ad una massa informe. Estraggo un pezzo di cervello e lo divoro senza un preciso motivo, mi va solo di farlo. Basta.
Mentre la vita abbandona quello stronzo lo strano tatuaggio bianco che aveva sulla ‘spalla’ scompare e la sua pelle da nera ritorna blu. Ma non me ne importa una sega del perché...

E’ ora di tornare al villaggio. Voglio mettermi in mostra.
Appena rientro una piccola folla si ammucchia intorno a me. Sono donne e bambini
‘Abbiamo sentito delle urla che è successo?’ mi chiede una
‘Ciao, abitanti di questo villaggio....’ dico sorridendo, tenendo la testa bassa
‘Cosa stai dicendo?’ dice un’altra ragazza.
‘E anche.... ADDIO!’
Decapito tutti con Ventagliente, senza neanche muovermi da dove sono.
Forza, forza, che magnifica forza!!!!
Uccidere è così bello, torturare è appagantissimo!
Le urla dei sopravvissuti sono musica per me, il terrore è enorme. Molto più grande di quello suscitato da quel mostro nero....
‘Che cosa succede qui?’ E’ Lemon, venuto richiamato dall’agitazione delle persone.
‘Tu...’ mi guarda ‘...Bianchino?’ è incredulo.
‘Sì sono io, ma adesso mi chiamo Pinna Mozza.’
Mi avvicino a supervelocità, ho le idee ben chiare sul da farsi, gliela farò pagare per i dispetti.
‘Sai, sto studiando anatomia... e tu puoi aiutarmi...’
E’ paralizzato, schiacciato dalla mi attuale superiorità.
‘Mi piacerebbe sapere quanto puàò vivere un Floatzel senza trachea...’
‘Cos...?’
Non fa a tempo a finire la frase che affondo i miei artigli nel suo collo afferro il tubo gartilaginoso e lo tiro via a tutta forza. Lemon cade a terra privo di vita, in una pozza di sangue.
‘Bianchino!’ mi giro... è un buizel col braccio ingessato.
‘Perché... perché fai tutto questo?’ mi chiede.
Che stupido, non capisce quanto ci si possa divertire a torturare ed uccidere... ora lo ammazzo.
Mi avvicino lentamente, voglio spaventarlo.
‘Bianchino, sono io Tom... il tuo amico... non mi riconosc....’
Lo taglio a metà per lungo, non me ne frega niente di chi sia!
‘AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!’ rido a tutta forza. Rido, rido e rido.
Un... un momento... ha... ha detto... Tom? Tom... no... aspetta... io... io non... non volevo...
Dal mio volto scompare ogni sorriso, mi giro. Il cadavere del mio amico, tagliato a metà giace lì a terra. La mia pinna sinistra macchiata di sangue è indice che sono stato io a farlo....
Tom....
Perché?
Cado in ginocchio.
Urlo, urlo come un pazzo... che cosa sono diventato che cosa...
Aspetta.... perché piangerci, ormai è tutto finito. Io e lui non saremmo mai più potuti essere amici...
Gloria non c’è più, Tom nemmeno... E adesso che faccio?
Ovviamente continuo. A uccidere e odiare.
Mi incammino verso il palazzo, la gente scappa appena mi vede. Riesco a decapitare ben tre bambini e un adulto, nuovo record eheh....
Al palazzo due guardie cercano di fermarmi e strappo ad entrambe il cuore, ancora pulsanti nelle mie mani. Mi viene incontro Reshiram XV in persona.
‘Tu. Come hai osato fare tutto questo?’
‘Oh, ma mi sto solo divertendo. Che c’è di male nel divertirsi?’
‘Cosa vuoi?’
‘Voglio la ricompensa per aver fatto fuori il mostro che ha ucciso molti abitanti.’
‘No, quel mostro è proprio davanti a me...’
E’ stupido, che c’entrano quelli che ho eliminato prima di venire qua? Non me ne frega, balzo a tutta velocità addosso al re, lo prendo di sorpresa e riesco quasi a colpirlo ma all’ultimo si scansa.
‘Sei forte però... Ma stai tranquillo che Lemon e io messi insieme ti fermeremo.’
‘Lemon? Penso che non verrà...’
‘Come fai a dirlo?’
‘Credo che questa sia la sua trachea’ gli dico mentre gli schiaffo l’organo strappato a quello che prima di evolvermi adorava fracassarmi i coglioni.
‘T... tu... brutto....!’ Reshiram non si trattiene, vuole uccidermi. Bene è ciò che volevo.
‘Guardie! Eliminate questo bastardo!’ grida
Un nugulo di soldati mi è addosso ma snza farmi problemi uccido tutti con una rapidità assurda, tale da impaurire anche me.
Mi avvicino al re, lo colpisco forte al fianco e lo butto in terra.
‘Inchinati di fronte a colui che è più forte di te!’ gli dico con arroganza

Ho ottenuto tutto ciò che mi serviva, posso tornare a casa.
Senza farmi vedere dai miei, però: se scoprono che sono uscito mentre erano in punizione mi rimproverebbero....

Tre anni dopo....

Mamma e papà stanno aspettando che si schida il loro secondo uovo, non voglio avere un fratello. Voglio essere figlio unico.
In questi tre anni ho soggiogato persino la volontà del re. Poiché regnare è una palla assurda ho lasciato il comando a lui e ho preso il titolo di guardia del corpo del re. E’ una figata. Nessuno ha il coraggio di avvicinarsi a me. Da quel nefasto ma glorioso giorno tutti mi temono e non obbietterebbero mai un mio ordine. Anche Reshiram XV si è arreso alla mia superiorità.
Tuttavia... ogni notte continua a sognare Gloria, mentre viene sbranata dal mostro... tutte le volte mi sveglio ma a differenza dei normali incubi questo non svanisce, anzi diventa più vivido. da allora non ho più conosciuto una notte tranquilla....
‘Eccolo, si sta schiudendo!’ dice mia madre
L’uovo contenente mio fratello si schiude ed esce un buizel nero....
Nero. Come QUEL gyarados.
Appena lo vedo vado su tutte le furie! Lo odio quel piccolo mostro lo odio! Lui è senza dubbio l’incarnazione di quel mostro! Deve soffrire ancora. Sì... ancora....
Lo strappo ai miei genitori e lo sbatto fuori.
‘Addio, Scherzo della natura!’ lo saluto sfottendolo.
La sua faccia delusa è impagabile.
‘Perché figlio mio perché?’ mi chiede mia madre con le lacrime agli occhi.
Mi ha stufato, la uccido senza pensarci due volte, poi riservo lo stesso trattamento anche a papà.
Mando un messaggio al re ordinandogli di spargere la voce che se qualcuno oserà anche solo salutare un buizl nero sarà ucciso dal sottoscritto. E così Scherzo è sistemato.

In testa inizia a frullarmi un’idea... e se mi facessi catturare da un’allenatore? Potrei farmi conoscere, temere e odiare da molti altri pokémon.
Sì, mi farò catturare.
Il giorno dopo esco dal villaggio e inizio a cercare qualcuno. Deve essere degno di me ovviamente
‘Wow, un Floatzel! Lo voglio, vai infernape!!’ esclama un bambino
Dalla pokéball esce un pokémon di fuoco. Tzé... basta vederlo per capire che è debole.
In un istante sgozzo pokémon e allenatore, adesso riesco a farlo senza nemmeno sporcarmi un po’...
All’improvviso scorgo un tizio in camice accompagnato da un Umbreon. Un Umbreon dello stesso odioso colore di quello scherzo della natura che i miei genitori definivano ‘mio fratello’....
Eppure è diverso, non provo la stessa sensazione di quando ho visto mio fratello

Sento che questi due hanno qualcosa di diverso. Mi avvicino. L’umbreon mi guarda, stupito e mi dice:
‘Tu non hai paura?’ la sua voce è inespressiva, priva di ogni tonalità...
‘No, perché dovrei?’ rispondo sfottendolo.
‘Marcus, questo qui è un soggetto interessante’ dice allo scienziato.
‘Bene Blackthorne, se lo dici tu mi fido!’
Quel Blackthorne parla? Come? Ah, ho capito... è merito di quello scienziato. In questi tre anni ho imparato a riconoscere un pokémon forte e questo Blackthorne.... trasuda forza da tutti i pori. Sarà un piacere combatterci dopo essermi alleato con lui!
Mi faccio quindi catturare e Marcus mi affibbia il nome Dado, che però non mi dispiace... inoltre usa su di me una MT che insegna pure a me il linguaggio umano. Ottimo!
Chiedo di poter tornare al mio villaggio per sistemare una piccola cosa....
Dopo aver sistemato l’amichetta di mio fratello e mio fratello stesso me ne vado, accompagnato da Marcus e Blackthorne.

Interessante, non vedo l’ora di rincontrare mio fratello per torturarlo un’altro po’. Ora che ci penso me ne importa il giusto che assomigli a quel gyarados, mi basta poterlo odiare e torturare un po’...
Voglio che diventi forte, sento che ce la farà a diventare bravo... Ho bisogno di sfidare un avversario veramente al mio livello... Solo combattendo con tutte le mie forze e vincendo dovrei sfogarmi a sufficienza e liberarmi da questi incubi....
Forse mi sentirò davvero meglio.....


Siete pregati di postare un commento, grazie ^^
 
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97 GT Leo
CAT_IMG Posted on 15/3/2011, 17:55




Ia storia è stata fantastica come il significato di ciò; anche se dalla parte dell'evoluzione di Bianchino alla fine non mi è piaciuto tanto, troppa violenza inutile secondo me, anche se senza quella parte la storia non avrebbe più lo stesso significato.
 
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CAT_IMG Posted on 15/3/2011, 17:57


Certo che lo scoprirò, quanto è vero che mi chiamo Xylon Kernel!

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Gudde, questo è un capitolo che spiega la storia del fratello del protagonista, il primo capitolo sta qui: #entry308727309
 
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Bubý
CAT_IMG Posted on 5/5/2011, 13:22




Aaah, il mio capitolo preferito
Ho pianto leggendolo, davvero triste :(

Ema, sei davvero bravo, complimenti :cry:
 
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CAT_IMG Posted on 5/5/2011, 13:31


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Beh, Grazie mille ^_^
 
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darkmew
CAT_IMG Posted on 24/5/2011, 18:06




è molto triste, ma l'idea di inserire nella storia questo speciale dopo cio che fa dado è fantastica, e aiuta a capire meglio cio che dado ha passato, se avresti messo prima questo e poi gli omicidi e l'odio di dado, sarebbe diverso. complimenti ^^ !!!!!!!!!!!!!
 
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CAT_IMG Posted on 24/5/2011, 18:09


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Infatti, lo scopo dello speciale è proprio quello di far capire le atrocità su cui è passato Dado per diventare così. E dopo questo speciale nessun fan l'ha più guardato come prima, nemmeno io :(
 
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~FlareThePowà™
CAT_IMG Posted on 15/6/2011, 20:47




E'... è... diverso. L'inizio è più tranquillo, con la storia di Gloria e la madre che non sta bene... poi... Rosso. Sangue ovunque. FAIGOH :yay:
 
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CAT_IMG Posted on 15/6/2011, 20:48


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Pollice in su per Dado che maciulla un Gyarados a mani nude :yay:
 
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